giovedì 21 luglio 2022

“In cordis cordae” Presenta Dell’Amore e Della Guerra

SALERNO BAROCCA

“In cordis cordae”

Presenta

Dell’Amore e Della Guerra

Giada Campione Soprano – Leo Zappitelli Controtenore

Marius Bartoccini Clavicembalo


 




 

Venerdì 22 luglio, VI appuntamento della stagione concertistica “In cordis cordae” promossa dall’Associazione Culturale Emiolia, che proporrà nella chiesa di San Giorgio, alle ore 20, un florilegio di arie e duetti dalle opere di Georg Frederic Haendel.

Ritorna il barocco nel barocco, venerdì 22 luglio, con l’Associazione Culturale Emiolia, presieduta dal controtenore Pasquale Auricchio, con una serata speciale, per il IV appuntamento   del cartellone della stagione concertistica 2022 dal titolo “In cordis cordae”, in collaborazione con l’Arcidiocesi salernitana, col patrocinio morale del Comune di Salerno, che nella Chiesa di San Giorgio, alle ore 20,  offrirà un concerto monografico dedicato a Georg Friedrich Haendel, dal titolo “Dell’ amore e della guerra”.
La serata saluterà quali protagonisti il soprano Giada Campione, il tenore Leo Zappitelli e il clavicembalista Marius Bartoccini.  Tre i duetti che verranno eseguiti. Si inizierà con “Caro dolce amico amplesso” dal Poro, Re delle Indie.  Quel Re Poro la cui gelosia per Cleofide costituisce il nucleo fondamentale del dramma sono rilevanti tre inserimenti di notevole portata nei punti chiave del dramma: appunto questo  duetto Cleofide-Poro del secondo atto,  esalta la preminenza dei due amanti, la cui intensità emotiva nasce dall’essenzialità del segno musicale, assieme ad una ineludibile tensione espressiva. Con l’aria a due «Scherzano sul tuo volto» viene presentato il protagonista dell’opera, Rinaldo, che qui non è impegnato in eroiche imprese, bensì intento ad amoreggiare con Almirena. Il rapporto musicale tra i due personaggi, qui cristallizzato in un tipico duetto d’amore, riproduce idealmente il sentimento: la relazione tra i due giovani e le loro aspettative sono rappresentate dall’interazione tra le loro voci. A concludere il florilegio dei duetti  l’elegiaco “Se il cor ti perde” che chiude il secondo atto del Tolomeo in cui il protagonista sarà in duo con la palpitante Seleuce in cui il trio si cimenterà con la ricchezza coloristica, sempre perfettamente intonata agli umori elegiaci della partitura händeliana, e dalla dinamica trascinante, verrebbe da dire danzante, dei momenti più animati. Si passerà quindi alle arie con  “A dispetto di un volto ingrato” dal Tamerlano di Haendel, con Leo Zappitelli nel ruolo del titolo, un’aria da cantare con piglio gagliardo. Si passerà, quindi all’aria “Fammi combattere mostri e tifei” dal I atto dell’ Orlando. Quando Angelica incontra Orlando, lei finge di essere gelosa del suo salvataggio della principessa Isabella, dicendogli che non può aspettarsi che lei ami un uomo che non riesce ad esserle fedele. Orlando protesta che non avrebbe mai potuto amare nessun'altra a parte lei e si offre di fare qualsiasi cosa per dimostrarlo, persino combattere contro mostri feroci. Zappitelli, continua a porsi sulle tracce del Senesino con il personaggio di Bertarido dalla Rodelinda.  In un boschetto di cipressi, Bertarido medita sul vano sfarzo della sua tomba appena eretta, bramando il conforto della sua amata moglie ed eleva il suo canto “Dove sei, amato bene?”  Ed ecco avanzarsi Dardano  dall’ Amadigi di Gaulda, con la sua aria dal II atto,  “Pena tiranna io sento al core”, un vero e proprio esercizio interpretativo di una melodia  assai vicina alle atmosfere del “Lascia la spina, cogli la rosa”. Entra in scena il soprano, Giada Campione  ed Alcina si trasforma da maga e regina sicura delle sue arti seduttrici a donna innamorata e disperata: questo cambiamento si delinea dopo la scoperta del tradimento di Ruggiero, nell’aria “Ah, mio cor! schernito sei” nel secondo atto, che non è una tempestosa aria di vendetta come ci si potrebbe aspettare, bensì un lamento su accompagnamento semplice, che lascia spazio a parole di minaccia solo nella rapida sezione centrale. Ecco avanzare Adelaide con “Scherza in mar la navicella”, dal Lotario, che presenta uno sviluppo melodico molto ampio e cantabile, inframmezzato da fittissime fioriture che portano la voce tra gli spazi siderali. Armi e amori nel Giulio Cesare in Egitto, con l’aria di Cleopatra “Se pietà di me non senti”: l'angoscia della regina d’Egitto si snoda fra un recitativo accompagnato e una delle arie più incantevoli e commoventi di tutta l'opera , che giunge nel secondo atto. Finale con l’aria dall’ Ariodante, nel bosco Dalinda invoca i fulmini del cielo sul traditore Polinesso, “Neghittosi, or voi che fate?” che rende i contrasti dell’animo del personaggio.

Giada Campione (soprano)


Laureatasi in Canto e Teatro Musicale  al Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno con menzione speciale, ha partecipato a vari concerti con orchestra in qualità di solista. Per questi ha interpretato ruoli come quello di Olympia in “I Racconti di Hoffmann” di J. Offenbach; parti solistiche nell’oratorio “Judicium Salomonis” di G. Carissimi. Inoltre, ha partecipato come interprete al XXV convegno annuale della Società Italiana di Musicologia, tenutosi presso il Conservatorio di musica “C. Monteverdi” di Bolzano dal 19 al 21 Ottobre 2018, per l’esecuzione delle Cantate a voce sola da camera di Paolo Benedetto Bellinzani. Attualmente, è studentessa all’Accademia dell’Opera di Sonia Prina.




Leo Zappitelli (controtenore)

Nato a Vasto,  inizia il suo percorso artistico come musicisti dopo essersi diplomato in flauto traverso al conservatorio “Luisa Dannunzio” di Pescara. Successivamente frequenta il “Laboratorio di Arti Sceniche”, patrocinato dalla regione Abruzzo e dall'Accademia d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” di Roma e debutta come attore di prosa in tournée teatrali in Italia e all'estero, affrontando prettamente ruoli di Opere schakesperiane e della tragedia classica Greca nei seguenti teatri: Teatro Stabile D'Abruzzo, Teatro de la Villette di Parigi, Teatro Greco di Siracusa, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Attualmente ingaggiato presso il Berliner Kriminal Theatre di Berlino. Diretto da registi quali Lorenzo Salveti, Massimiliano Farau, Antonio Calenda, Walter Manfrè, Beppe Navello, Nadine Varoutsikos, Domenico Galasso, Marcello Prayer, Wolfgang Rumpf. La particolare attenzione all'uso espressivo della voce, lo ha portato a scoprire la sua vocalità lirica studiando principalmente da autodidatta ea riunire le passate esperienze artistiche nello studio del canto, prediligendo il repertorio dell'opera seria barocca, tardo barocca, moderna e contemporanea. Frequenti masterclass di formazione e perfezionamento con il M° Claudio Desderi; con cui, sotto la sua direzione ha eseguito in forma di concerto "Le Nozze di Figaro" di WA Mozart debuttando nel ruolo di Cherubino, Gloria Banditelli, Sara Mingardo al Centro di Musica Antica Pietà dei Turchini di Napoli e con Sergio Segalini all'Accademia d'Arte Lirica di Osimo, finalista al III°Concorso Lirico Internazionale "Teatro Guardassoni" Città di Bologna. Attualmente perfeziona il suo repertorio con Roberta Invernizzi e Sonia Prina.



Marius Bartoccini 
 

Ha conseguito presso il Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine. la Laurea Triennale in pianoforte con il massimo dei voti nella classe della prof.ssa Maria Grazia Cabai e il Biennio Superiore Specialistico con il massimo dei voti con lode e la segnalazione della pubblicazione della tesi “L’Evoluzione dei cordofoni a tastiera, dal monocordo pitagorico al pianoforte moderno”. Ha conseguito Masterclasses con rinomati docenti in clavicembalo come Ilario Gregoletto e Roberto Loreggian studiando inoltre fortepiano, direzione di coro, direzione d’orchestra, composizione e musica vocale da camera. Ha vinto il terzo premio alla prima edizione del “Concorso per fortepiano della città di Albenga”. Ha frequentato inoltre il Masterclass “Cembaljiada” di Lubiana, in cui ha avuto modo di studiare con Egon Mihailovic, Alberto Busettini, Maria Luisa Baldassarri e Lia Levi Minzi. Ha collaborato in qualità di continuista in diverse compagini corali, orchestrali e cameristiche. In qualità di pianista, clavicembalista, fortepianista e direttore ha partecipato a diverse stagioni concertistiche e rinomati festivals nazionali (Udine, Pordenone, Trieste, Treviso, Como, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Salerno etc) e internazionali in Italia, Slovenia, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Portogallo, per un numero complessivo di circa 500 concerti. Clavicembalista stabile dell’Ensemble Appoggiatura sin dalla sua fondazione, svolge un’intensa attività concertistica con il gruppo, proponendo programmi di assoluto interesse musicale e storico. Si è esibito sia come solista che in diverse formazioni barocche collaborando con direttori di chiara fama come Sigiswald Kuijken e Federico Maria Sardelli. Particolarmente attivo come fortepianista, si è esibito su strumenti originali come il fortepiano Samisch del 1830 circa, Schantz del 1795, Schantz del 1828, John Watlin del 1810, Luigi Rasori del 1832, Johann Haselmann del 1810 e su prestigiose copie, nonché sugli strumenti di proprio possesso. Ha inciso in prima mondiale l’integrale della musica per clavicembalo e fortepiano a due e quattro mani di František Xaver Dušek, in un cofanetto di cinque cd, uscito a febbraio 2021 per la Brilliant Classics ed ha eseguito successivamente in un ciclo di concerti, tenuti per l’Associazione Karl Jenkins” di Roma, l’opera omnia per fortepiano di Dušek per la prima volta in tempi moderni. Assieme ad Ilario Gregoletto ha inciso l’integrale delle composizioni per fortepiano a quattro mani di Leopold Antonín Koželuh per la medesima casa discografica, sempre in prima mondiale. Il progetto è stato pubblicato a febbraio 2022. Nel luglio del 2014 collabora con l’Orchestra della Società Filarmonia, come Maestro collaboratore al pianoforte e clavicembalista nei recitativi, nell’opera lirica “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, in una tournée in Italia e all’estero.


Attenzione:

I visitatori su sedia a rotelle possono prenotare la loro visita scrivendo almeno 3 giorni prima della serata pa-erco@cultura.gov.it, indicando giorno e orario della visita desiderati.

I visitatori sono pregati di presentarsi all’ingresso di Corso Resina almeno 10 minuti prima dell’inizio del proprio turno di visita.

È consigliabile l’uso di scarpe basse e comode. Le serate estive si godono meglio proteggendo la pelle con lozioni contro le punture degli insetti.

In caso di avverse condizioni meteo, gli eventi potrebbero essere annullati.

Info su ercolano.beniculturali.it 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

 

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