sabato 13 agosto 2022

La memoria del futuro. Mario Ramous. Un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta

 Collezioni Comunali d'Arte, Palazzo d'Accursio | Piazza Maggiore 6
La memoria del futuro. Mario Ramous. Un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta
A cura di Maura Pozzati e Michele Ramous Fabj

  

          Mario Ramous



Periodo di apertura: fino al 4 settembre 2022
Orari di apertura: martedì, giovedì h 14-19; mercoledì, venerdì h 10-19; sabato, domenica, festivi h 10-18.30; chiuso lunedì non festivi

 

Poeta, latinista, italianista, critico d'arte e direttore editoriale: sono solo alcune delle forme e attività culturali che hanno contraddistinto la figura intellettuale di Mario Ramous e che per la prima volta vengono mostrate al pubblico grazie alla mostra La memoria del futuro. Mario Ramous. Un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta a cura di Maura Pozzati e Michele Ramous Fabj, organizzata dal Centro Studi Mario Ramous con la collaborazione di Scripta Maneant Editore.


Il percorso espositivo, articolato in sei sale delle Collezioni Comunali d’Arte in Palazzo d'Accursio, si snoda in una continua scoperta di inediti, interessi poliedrici e instancabile ricerca di "perfezione" di Mario Ramous. Una mostra, quindi, per curiosi; curiosi di un tempo in cui il fervore culturale e il confronto artistico tra intellettuali permeavano la quotidianità ed erano la base per ogni lavoro creativo.
 

La mostra espone opere d'arte di indiscusso valore artistico-culturale, facenti parte della collezione personale di Ramous tra cui un disegno di Giorgio Morandi del 1915 Piatti, segno dell'amore che il poeta e scrittore d'arte aveva per il pittore bolognese, tanto da dedicargli un saggio nel 1949 I disegni di Giorgio Morandi, uno dei suoi testi d'arte più bello e intenso; il grande olio Omaggio a Carpaccio di Concetto Pozzati del 1964, un'opera che «sancisce il passaggio dall'informale giovanile alla fase dialettica dell'ironia e della bifrontalità tipiche della pop art»; una tecnica mista di Rodolfo Aricò del 1965 (Forma e campionario), quale testimonianza del loro sodalizio intellettuale e del comune «amore nei confronti della grande tradizione classica che si ribalta poi nel contemporaneo»; un olio su tela di Sergio Romiti del 1949, altra opera simbolo del «rapporto profondo tra due uomini di acuta sensibilità»; un mobile bar con disegno di Pirro Cuniberti a testimoniare la loro amicizia; le lastre di stampa originali delle opere di Giorgio Morandi e Marino Marini, pubblicate rispettivamente in I disegni di Giorgio Morandi (1949) e La memoria, il messaggio (1951).
 

Manoscritti di poesie e traduzioni, poesie visive, disegni pubblicitari inediti, spartiti musicali, articoli di critica e rari volumi degli anni Sessanta e Settanta documentano i molteplici i linguaggi, le contaminazioni e gli incontri amicali che Ramous intrattenne con grandi nomi del ’900, tra cui Pietro Bonfiglioli, Pirro Cuniberti, Francesco Flora, Marino Marini, Giorgio Morandi, Concetto Pozzati, Sergio Romiti, Gianni Scalia, Emilio Scanavino, Mario Sironi, Adriano Spatola.


Ingresso con biglietto museo: intero € 6 | ridotto € 3 | ridotto speciale giovani 18-25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura


Telefono: 051 2193998


Sito: www.museibologna.it/arteantica

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVTA

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