mercoledì 26 aprile 2023

Rä di Martino in dialogo con Davide Giannella

Platea | Palazzo Galeano presenta mercoledì 10 maggio 2023, alle ore 19.00, una conversazione aperta al pubblico tra l’artista Rä di Martino e il curatore indipendente Davide Giannella

 


 

 

L’appuntamento approfondisce il lavoro di Rä di Martino, artista leader della terza edizione del palinsesto espositivo dedicato agli artisti emergenti, in occasione del finissage della mostra “Play”, realizzata in collaborazione con la Galleria Valentina Bonomo di Roma. “Play” è un’installazione composta da stativi, luci colorate e pellicole: materiali solitamente utilizzati per creare luce e atmosfera sul set cinematografico o fotografico. Un questo caso il racconto non c’è, rimangono solo gli strumenti che, così decontestualizzati, assumono un valore nuovo in rapporto allo spazio di Platea.
 
Il lavoro di Rä di Martino – tra le artiste più apprezzate della sua generazione – si muove sul confine tra arti visive e cinema. Attraverso un’articolata produzione composta dal lavoro fotografico e video, e con l’ausilio di un sostanzioso apparato letterario e musicale, di Martino osserva la relazione che la memoria e le dinamiche private e mentali dell’individuo contemporaneo instaurano con la cultura bassa diffusa dai media, come le fictions e lo slogan pubblicitario. Quest’attrazione per le storie intende illustrare il vivere contemporaneo in forma narrativa, tramite il cui processo, l’artista svela i meccanismi del potere manipolatorio del cinema e della televisione sul nostro inconscio e sul nostro modo di interpretare il mondo.
 
Davide Giannella, docente presso la NABA, autore di diverse pubblicazioni e collaboratore con molteplici e autorevoli riviste specializzate in arti visive, porta avanti una ricerca incentrata sulle possibili relazioni tra il sistema dell’arte e i differenti ambiti dell’orizzonte culturale contemporaneo, come il cinema, la musica, il cibo, o l’architettura ad esempio, così come sulla traduzione e declinazione in contesti e piattaforme differenti di progetti e contenuti artistici.

 

Rä di Martino, “Play” 2022, stativi e luci led, pellicole frost, gelatine colorate. Courtesy Platea 2023 e l'artista, foto Alberto Messina
 

Rä di Martino (Roma, 1975) ha studiato al Chelsea College of Art e alla Slade School of Art di Londra, ha poi vissuto a New York, dal 2005 al 2010; vive e lavora ora a Roma. Ha esposto in istituzioni quali la Tate Modern a Londra, il MoMA PS1 a New York, Palazzo Grassi a Venezia, GAM e Fondazione Sandretto Rebaudengo a Torino, MACRO e MAXXI a Roma, Museion a Bolzano, MCA a Chicago, Hangar Bicocca e PAC a Milano. Ha partecipato a festival del cinema internazionali quali Festival del film Locarno, VIPER Basel, Transmediale Berlino, Kasseler Dokfest, Torino Film Festival, e al Festival del Cinema di Venezia vincendo nel 2014 il Premio SIAE, il premio Gillo Pontecorvo e una menzione speciale ai Nastri d’Argento con il film The Show MAS Go On (2014). Il suo primo lungometraggio Controfigura (2017) è stato presentato in anteprima all’ultimo Festival del Cinema di Venezia. Nel 2018/2019 sviluppa il progetto AFTERALL, con il sostegno del premio del Mibac - Italian Council presentato al Mattatoio - Palaexpo di Roma (2019) e nel 2020 al Kunstmuseum St. Gallen (2020); Nel 2019 produce un nuovo video “L’eccezione” commissionato e dal Museo Novecento di Firenze, che vince la prima edizione del premio Lio Capital (Milano, 2020). Nel 2021 sviluppa il documentario per ARTE’ “Il giardino che non c’è” sul libro di Bassani “Il giardino dei Finzi Contini” e il documentario sperimentale sul Teatro di Pontedera “Fuori dai teatri”. Durante l’estate 2022 inaugura una mostra personale al Forte Belvedere di Firenze e una personale dedicata all’archivio di Carmelo Bene (Museo Castromediano di Lecce e Torre Matta, Otranto).
 
Davide Giannella (1980) è curatore indipendente. Ha lavorato parimenti per istituzioni pubbliche come la Triennale di Milano, il Museo Marino Marini, il PAC di Milano o per gallerie ed enti privati come Fiera Milano. Per il Milano Film Festival ha ideato e curato dal 2010 al 2014 verniXage, rassegna dedicata al territorio liminale dell’Art Cinema, lavorando con artisti nazionali e internazionali e organizzando e partecipando a diversi panel nazionali e internazionali sull’argomento. Nel 2016 è stato Guest Curator del Milano Design Film Festival per il quale ha curato la rassegna Filter, incentrando il programma sull’interpretazione delle varie scale (dal micro al macro) del progetto e dell’architettura attraverso il lavoro filmico di diversi artisti visivi. Attraverso queste esperienze ha elaborato una figura che fonde la pratica curatoriale con quella di produttore esecutivo. É stato editor della casa editrice RAWRAW Edizioni per la collana Paper Space Collection, collana di mostre inedite concepite con gli artisti per il supporto editoriale cartaceo. Dal 2016 cura la programmazione dello spazio espositivo MEGA di Milano, lavorando tra gli altri con artisti come Diego Perrone, Andrea Sala, Gianni Pettena, Nathalie Du Pasquier, Ramak Fazel, Piero Golia, Patrick Tuttofuoco, Christodoulous Panayiotou. Nel 2018 ha curato il progetto e la mostra Incompiuto. La Nascita di Uno Stile (Alterazioni Video) in occasione della rassegna internazionale Manifesta 12. Dal 2017 al 2022 è membro del comitato artistico del Triennale Teatro di Milano per l’ambito delle arti visive e performative. Per Triennale Milano ha ideato e curato il programma di mostre e performance Parla, Ascolta, Guarda, Fai nel 2019 e 2020. É stato curatore con delega ai New Media di Triennale Milano per il 2021. Per Triennale Milano cura dal 2020 la serie di performance multimediali UltraDim. Per Miart – Fiera Internazionale d’arte moderna e contemporanea in collaborazione con il Comune di Milano e la Milano Art Week ha concepito e curato nel 2022 il progetto di performance nello spazio pubblico OutPut. È docente a contratto presso NABA. Collabora con diverse riviste (cartacee e web) di settore come Flash Art, Icon Design, NERO/Not, Mousse, Alla Carta, Rolling Stone, Cartography.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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