mercoledì 3 maggio 2023

Maggio al Teatrino di Palazzo Grassi - Proiezioni, laboratori, presentazioni editoriali e incontri aperti al pubblico.



Palazzo Grassi – Punta della Dogana prosegue la propria programmazione per la primavera 2023 con tanti appuntamenti al Teatrino di Palazzo Grassi pensati per pubblici diversi, che approfondiscono linguaggi, storie e culture differenti, la maggioranza dei quali accessibili gratuitamente. Nel mese di maggio in calendario incontri con ospiti prestigiosi come quello con la filosofa americana Judith Butler, protagonista del secondo episodio del nuovo ciclo “Lo stato dell’arte” in dialogo con la curatrice Barbara Carnevali, o gli artisti Bêka & Lemoine insieme a Jacques Herzog, vincitore Pritzker Architecture Prize nel 2001, e Tatiana Bilbao, AW Architect of the Year 2022, ospiti del Teatrino in occasione della Biennale Architettura 2023. All’architettura è dedicato anche AFEX 2023 Grand Prix che porta al Teatrino i 9 vincitori dell’edizione 2023, distintesi per le loro realizzazioni nel mondo. Lo studio di progettazione grafica milanese, studio òbelo, terrà una masterclass e un appuntamento pubblico con Donato Ricci, mentre la specialista in storia della moda, Marina Petruzio, curerà un nuovo Superlab dedicato allaa moda e all’illustrazione. Il cinema di Artavadz Pelešjan è al centro della serata di proiezioni e musica “Assolo armeno. Angoscia carinzia”, a cura di Altriformati. 

 

5 maggio 2023, ore 20.00
Assolo armeno. Angoscia carinzia
Proiezione di una selezione di film del regista armeno Artavadz Pelešjan, con accompagnamento live del set elettronico di Mauro Martinuz e la voce della cantante armena Gayané Movsisyan.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Le porte del Teatrino aprono 20 minuti prima dell’inizio dell’evento con accesso prioritario per i Members 30 minuti prima dell'inizio.

Venerdì 5 maggio alle ore 20.00 il Teatrino di Palazzo Grassi ospita “Assolo armeno. Angoscia corinzia” una serata a cura di Altriformati, che omaggia l’opera del maestro Artavadz Pelešjan, tra i più importanti autori del cinema contemporaneo.
“Assolo armeno | Angosciosa carinzia” include le proiezioni dei film realizzati da Artavazd Pelešjan e distribuiti da Serge Avédikian: “Gli abitatori” (“Obitateli”), Urss, 1971, 9'; “Le stagioni” (“Vremena goda”), Urss, 1975, 29'; “Fine” (“Verj)”, Arm, 1992, 10'; “Vita” (“Kyanq”), Arm, 1993, 7'; con accompagnamento live set elettronico di Mauro Martinuz assieme alla cantante armena Gayané Movsisyan.
“Assolo armeno | Angosciosa carizia” è un canto che richiama, tra suoni e immagini, la nostalgia di una terra e di un popolo.


8 maggio 2023, ore 18.00
WAS IT A TALK
Incontro con studio òbelo e i partecipanti alla masterclass "WAS IT A CAT I SAW", in dialogo con Donato Ricci.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Le porte del Teatrino aprono 20 minuti prima dell’inizio dell’evento con accesso prioritario per i Members 30 minuti prima dell'inizio.

Il Teatrino di Palazzo Grassi presenta lunedì 8 maggio alle ore 18.00 "WAS IT A TALK", un incontro pubblico con studio òbelo (Claude Marzotto e Maia Sambonet), che costituisce l’appuntamento conclusivo della masterclass “WAS IT A CAT I SAW”, condotta dallo studio grafico milanese sabato 6 e domenica 7 maggio nell’ambito della programmazione Educational promossa da Palazzo Grassi – Punta della Dogana.

Le due giornate formative hanno lo scopo di indagare il rapporto tra i concetti di libro e azione nelle sue diverse temporalità, invitando i partecipanti a progettare un palinsesto di azioni grafiche. Nel corso dell’incontro, seguendo i racconti dei partecipanti al workshop in dialogo con Donato Ricci, il pubblico è invitato a interagire con una selezione di queste azioni, confrontandosi su forme di ricerca visiva fondate su processi generativi e sul concetto di protocollo che è allo stesso tempo resoconto ed enunciazione delle regole del gioco.

 

10 maggio 2023, ore 18.00
Lo stato dell'arte: Judith Butler
Perdita e rigenerazione. Ambiente, arte, politica
Secondo appuntamento del ciclo di incontri che invita importanti personalità del mondo della cultura internazionale a una riflessione inedita sullo stato attuale dell'arte.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Le porte del Teatrino aprono 20 minuti prima dell’inizio dell’evento con accesso prioritario per i Members 30 minuti prima dell'inizio.

Palazzo Grassi - Punta della Dogana presenta il secondo appuntamento di “Lo stato dell’arte”, il ciclo di incontri periodici che invita importanti personalità del mondo della cultura internazionale, che condividono un forte interesse per l’arte, a realizzare un contributo inedito a partire dalla riflessione su cosa sia e a cosa serva oggi l’arte, con le sue sfide e le sue contraddizioni. Dopo il suo debutto con la scrittrice Rachel Cusk che lo scorso dicembre ha presentato “Controfigura. L’artista e il suo doppio” (in libreria dall’11 aprile) la rassegna prosegue sul palco del Teatrino di Palazzo Grassi mercoledì 10 maggio, alle ore 18.00, con la nota filosofa americana Judith Butler (Cleveland, 1956).

Promosso da Palazzo Grassi, “Lo stato dell’arte” è curato da Barbara Carnevali, Directrice d’études in Filosofia presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi, e coinvolge alcune delle più brillanti personalità intellettuali che si sono distinte in campi disciplinari molto diversi tra loro, chiamate a produrre un testo inedito che sarà pubblicato nella versione integrale nell’omonima collana dedicata da Marsilio Arte, Venezia, in collaborazione con Palazzo Grassi.

Nelle sue riflessioni e nel volume “Perdita e rigenerazione. Ambiente, arte, politica”, in libreria dal 12 maggio nella nuova collana “Lo stato dell’arte”, edita da Marsilio Arte, Judith Butler parte dal rapporto tra arte, istituzioni politiche e mercato, interrogandosi sui modi in cui cerchiamo di orientarci e dare un senso alla sofferenza e al cambiamento che avvertiamo come inevitabile. L’autrice cerca così di comprendere quale mondo creino le forme di protesta che mettono a rischio le opere d’arte con azioni dimostrative – come quelle recentemente messe in atto da alcuni attivisti per sensibilizzare al cambiamento climatico – e come invece l’arte possa far nascere nuove modalità di interazione capaci di contrastare le forze distruttive. Gettando luce su come gli oggetti, gli spazi, gli intervalli di tempo possano contribuire oggi a ricreare il senso di un mondo condiviso, ci invita a considerare il ruolo della creazione artistica nel rendere tollerabile l’intollerabile, pur consapevole che non significhi risolverlo, ma «entrarci in relazione, conviverci, esaminarne i contorni, le consistenze, riflettere sui meccanismi e metodi che gli consentono di perpetuarsi».

L’idea di questi incontri e pubblicazioni è duplice. Da un lato sottolineare la centralità dell’arte in quanto dimensione fondamentale del mondo contemporaneo, e proporre una prospettiva che ricomponga il più possibile la frattura tra il mondo dell’arte e il mondo della vita comune, quello in cui l’arte riguarda tutti, in quanto persone, attori sociali e cittadini. Dall’altro, proporre un discorso sull’arte che esca dai limiti tracciati da chi è già all’interno di quel contesto e possa rivolgersi a tutti, ribadendo una delle caratteristiche più affascinanti dell’arte: la sua capacità di parlare immediatamente a chiunque senza richiedere conoscenze pregresse o competenze specializzate.

 

17 maggio 2023, ore 18.00

The Emotional Power of Space
In occasione della Biennale d’Architettura 2023, gli artisti Bêka & Lemoine, in dialogo con Jacques Herzog, vincitore Pritzker Architecture Prize nel 2001, e Tatiana Bilbao, AW Architect of the Year 2022.

Ingresso libero sino a esaurimento posti.
Incontro in inglese.

Palazzo Grassi – Punta della Dogana, in occasione della 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, presenta “The Emotional Power of Space”, un incontro al Teatrino di Palazzo Grassi con i due di artisti visivi Bêka & Lemoine in dialogo con gli architetti Jacques Herzog, vincitore del Pritzker Architecture Prize nel 2001, e Tatiana Bilbao, AW Architect of the Year 2022.
L’appuntamento nasce dalla prossima pubblicazione del volume “The Emotional Power of Space” (B&P, 2023) di Ila Bêka e Louise Lemoine e verte sulle principali tematiche affrontate nel testo: il rapporto emozionale che si genera tra corpo e spazio.

Nel volume, i due artisti che sono soliti lavorare con i linguaggi dell’arte contemporanea su temi legati all’architettura e allo spazio, si chiedono come e perché le emozioni sorgano nella nostra relazione con lo spazio. Come lo spazio, nella sua materialità, influenza lo stato psicologico. Come sviluppare una maggiore consapevolezza e un’attenzione sottile verso l’impatto sensoriale ed emotivo che l’architettura è in grado di provocare.
L’incontro esplorerà la forza intuitiva, emotiva e irrazionale posta in gioco nella relazione tra esseri viventi e luoghi dell’abitare.

 

 COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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