lunedì 8 maggio 2023

Regesti per una storia. Regesti di documenti. Vol. VII di Giuseppe Barra


 

Giuseppe Barra nasce come curioso esploratore della storia, quando a soli dodici anni legge il libro “Il volto del Sud”, un testo scolastico che solo in parte soddisfava la sua fame di storia, autentica, sorprendente e profonda. Da allora la storia diventa oggetto costante delle sue riflessioni. Barra comprende che scavando tra documenti storici mai condivisi, si possono ridurre le distanze tra l’uomo e le sue origini. Così, guidato da un irrefrenabile desiderio di conoscere le vicende storiche del Sud, si immerge nella lettura di testi impolverati e reclusi nella penombra di vecchi scaffali di antiche biblioteche, custodi di un sapere altrimenti perduto.

 


 

Oggi Barra è un cultore di documenti del passato, restituiti agli studiosi attraverso una meticolosa opera di ricerca, che lo vede censire fonti documentarie e renderle disponibili attraverso una sintesi che ne elenca i tratti essenziali.

Nel presente VII vol. di Regesti per una storia, lo specialista adempie ad una sua pregevole passione, con la speranza di poter contribuire alla conoscenza di verità. Prendere confidenza con un patrimonio storicamente così rilevante ne consente la valorizzazione, perché quanto più ci si addentra nella storia, tanto più saranno utili le opere di raccolta e le pubblicazioni di documenti. Barra in questo volume riporta informazioni inerenti a donazioni, inventari di beni, nomine ecclesiastiche, legati, tutti custoditi nel Libro delle Prebende o in fondi di Archivi come quello dell’Archivio Diocesano di Salerno o anche nel Libro dei “Privilegi della Insigne Maggior Chiesa Collegiata sotto il titolo di Santa Maria della Pietà della Comune di Eboli”.

A questo grande storico e studioso del ricchissimo patrimonio documentario presente in vari archivi, va tutta la nostra riconoscenza per aver inteso il suo lavoro come missione e per aver contribuito a consegnare ai posteri una ricostruzione esatta e pregevole di eventi semplici o complessi, ma sempre mirabilmente autentici.


Prof.ssa Carmen Figundio

docente di Lingua e Letteratura italiana

 


 

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