mercoledì 24 maggio 2023

VISIONI SOSPESE

Sabato 27 maggio 2023 dalle ore 16:00

SATURA Palazzo Stella - inaugurazione

mostra personale di Claudio Pastorino

a cura di Flavia Motolese

 


 

aperta dal 24 maggio al 10 giugno 2023

dal martedì al venerdì ore 9:30–13:00 / 15:00–19:00

sabato ore 15:00–19:00



S’inaugura sabato 27 maggio alle ore 16:00, nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale “Visioni sospese” di Claudio Pastorino a cura di Flavia Motolese. La mostra resterà aperta dal 24 maggio al 10 giugno 2023 con orario dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00.


La figurazione contemporanea rappresenta una duplice sfida per l'artista: quella tecnica e quella contenutistica. Quante volte, a cominciare dal 1840, anno dell’invenzione della fotografia, è stata vaticinata la morte della pittura? Difficile distaccarsi completamente dalle esperienze precedenti.

Se la pittura resta ancorata alla storia dell’arte, alla quale non può non fare riferimento, si nutre d’altra parte dell’epoca e delle circostanze coeve. Per questo esistono ricerche come quella di Claudio Pastorino in cui il riferimento, anche dove esplicito, si rivela del tutto originale. L’artista lo utilizza per parlare del mondo che lo circonda e le sue opere riflettono il ruolo che, in questo particolare periodo, l’arte riveste nella società. Tutto il lavoro di Pastorino è un congegno metapittorico, volto a generare immagini coscienti di sé stesse. L'artista riflette sulle possibilità che la pittura ancora ha di dire qualcosa, di sorprendere, di apportare contributi inediti. Ciò che ci viene rivelato nel dipinto, per contrasto o corrispondenza, non è solo l’oggetto, ma anche la sua rappresentazione, il dipinto stesso.

Quando la pittura si limita a riprodurre la realtà, dissolve la sua potenza evocatrice, ma può farla riapparire attraverso il paradosso, l’enigma, l’incredibile. Quella di Claudio Pastorino è una figurazione d'estrazione finemente concettuale, concentrata sulla cura formale dei suoi dettagli oggettivi, elementi portanti di una messa in visione in cui l'artista sottende un sintomatico possesso delle immagini. È così, infatti, che l’artista si dichiara sì artefice, ma soprattutto partecipe del proprio universo visuale; cosciente attivatore di una percezione para-realistica, in cui dettami d'ascendenza surrealista e concezione metafisica competono ad armi pari.

Seguendo il suo interesse per il colore e la luce e la loro dinamica di correlazione con l’esperienza visiva, Pastorino ha raggiunto una sua interpretazione profonda ed esclusiva. Le atmosfere sospese e le visioni ritratte, allo stesso tempo plausibili e immaginifiche, in cui natura e artificio si miscelano, generano una macchina scenica la cui forza sta tutta nella sottigliezza con cui l’intelletto ha seguito gli spunti dell’inclinazione espressiva ed emozionale.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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