Domenica 22 ottobre, alle ore 11.00, il MAV/ il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano inaugurerà la mostra “LA FOTOGRAFIA DIPINTA” Il racconto fotografico e l’alter ego pittorico, a cura di Connessioni aps e l’Associazione Flegrea PHOTO
Saranno in mostra sette opere fotografiche e sette dipinti che diventeranno un luogo di una ricerca alla pari, vivendo e suggerendo un proprio codice interpretativo. La fotografia e la pittura, in questo inedito percorso, si incontrano prima per dissolversi e poi per ritrovarsi in preziose risoluzioni espressive.
Le fotografie e i dipinti in mostra sono di Tiziana MASTROPASQUA e Renzo BELLANCA | Raffaele DE SANTIS e Mariangela CALABRESE | Fabiana PRIVITERA e Cosimo COLELLA | Riccardo PETRONE e Giovanni MANGIACAPRA | Alberto MAZZARINO e Sara PELLEGRINO | Annalisa ESPOSITO e Antonio TRAMONTANO | Lucia MONTANARO, Agostino TULUMELLO
La mostra rimarrà in cartellone al MAV dal 22 ottobre al 26 novembre 2023 e sarà visitabile, ad ingresso gratuito, dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso).
La fotografia dipinta / testo critico
di Rocco Zani
Dapprima il luogo. Quale prologo di inconsueti attraversamenti. Un luogo di confini e di destini, finanche di martirio. O di tormento. La terra di Partenope, quella di rocce e onde e bagliori di sangue e canti. C’è in questo spazio perlustrato dall’occhio – in primis da quello fotografico – un luogo altro, una sorta di alveo scampato alle dicerie del tempo, uno scrigno di cenere o un sepolcro non violato: l’alito di un vento mai definitivamente pacifico, polvere d’ombra, pietre brunite e anime all’erta. Una “misura” che non è soltanto una pertinenza fisica o di oggettiva conferma, piuttosto destinazione di un illimite popolato di minuscoli rifiati, pagliuzze lunari, ammonimenti notturni. In questo “luogo del (nel) luogo” la comprensione fotografica – e poi quella pittorica – si è fatta parola: di accenti, di umori, di valico, di riepilogo. Quasi a ribadire – o ripristinare – una conversazione con un presente che è figliolanza viva di una memoria comune. L’immagine fotografica e quella pittorica non svelano il remoto ma dialogano con quella “appartenenza”, con la complessità di un tempo (e di un luogo) che si è fatto tempo (e luogo) di contemporaneità, accogliendo e tutelando ogni fragile linguaggio o perdita. Da tutto ciò – e da altro ancora – prende il via un viaggio inconsueto di rimandi, di ascolti, di rendiconti.
Ecco allora che le trasparenze
annerite di un paesaggio immoto, testimonianza fotografica di
Raffaele De Santis pare farsi, nell’alter ego pittorico di
Mariangela Calabrese, percorso penetrante e invadente di rossori
tellurici. Quasi a ricostruire l’atto – il gesto – nel prologo
della tragedia. In una mappatura simbolica del luogo Renzo Bellanca
ridispone, per sintesi di cromie e segni l’indagine fotografica di
Tiziana Mastropasqua che affida alle ombre e all’incanto il destino
di quella terra attraversata. Un interno “vesuviano”,
probabilmente, è l’esercizio prospettico e seducente a cui Alberto
Mazzarino restituisce una tremula identità. Vi accede Sara
Pellegrini risvegliandone il colore protagonista, per esiti di
bronzo, di rame, di vermiglio. Un corpo e un volto riscrivono le
misure del paesaggio nell’immagine di Fabiana Privitera. La pittura
eclettica di Cosimo Colella ne scompone la forma per mutuarne una
stesura di indizi, scaglie, singole reliquie. Ancora un camminamento
interiore – nell’obbligo del bianco e del nero – quello messo a
fuoco da Annalisa Esposito. Ne recepisce l’intento Antonio
Tramontano che per pieghe d’ombra e timori di biacca si incammina
verso l’ipotetico approdo. Un primo piano che non consente
spaesamenti o scrupoli quello che recita la fotografia di Riccardo
Petrone. Giovanni Mangiacapra recide invero la durata di quel gesto
per farne armonia di segni ed echi, misture di palpiti. Laddove Lucia
Montanaro mette in fila le icone di una memoria allarmante - e
allarmata – Agostino Tulumello replica con la sua pittura
“reticolare” pronta a custodirne, in affannate trasparenze, il
senso, ovvero la sostanza.
connessioni aps | Giovanni Mangiacapra | mailconnessioniarte@virgilio.it
Flegrea PHOTO associazione | Francesco Soranno | contact@flegreaphoto.it
Continua così, nella bellezza, la narrazione culturale del MAV/il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano che, a poche centinaia di metri dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, rappresenta un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione tra i più all’avanguardia in Italia, grazie alla magia tecnologica dell’ultima versione MAV 5.0 – Virtual multiReality, la più avanzata di sempre che, da ottobre 2019, ha rivoluzionato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri, per meglio comprenderne il passato e la bellezza, in un viaggio propedeutico alla visita ai siti archeologici en plein air del territorio campano.
La fruizione del museo MAV, grazie sempre all’iniziativa “Il MAV in esclusiva per te”, tramite prenotazione dedicata, potrà sempre avvenire in esclusiva per gruppi organizzati di massimo 20 persone, ad un costo d’ingresso speciale, dal martedì alla domenica, con la sola raccomandazione di scaglionare le visite ogni ora.
L’area aperta al pubblico sarà il percorso museale, la sala per la visione del film in 3D sull’eruzione del Vesuvio e l’installazione olografica della Sirena digitale.
Giorni e orari di apertura del MAV:
Il Museo sarà aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso ore 17.00).
È possibile effettuare la prenotazione e acquistare il biglietto on line a questo link: https://www.museomav.it/prodotto/ticket-mav/
Costo del biglietto d’ingresso Euro 10.00 adulto
Costo del biglietto d’ingresso Euro 8.00 under 18
Ingresso gratuito bambini fino ai 6 anni d’età
Per tutte le informazioni sul piano di accesso al museo si può consultare la pagina al link: https://www.museomav.it/piano-di-accesso/
Tutte le informazioni per la visita si trovano a questo link: https://www.museomav.it/visita/
MAV – MUSEO ARCHEOLOGICO VIRTUALE: www.museomav.it
Via IV Novembre, 44 – 80056 – Ercolano (NA)
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Nessun commento:
Posta un commento