venerdì 19 aprile 2024

TEATRINO - PALAZZO GRASSI - PUNTA DELLA DOGANA - Biennale Arte 2024

TEATRINO - PALAZZO GRASSI - PUNTA DELLA DOGANA
San Marco 3260 / Accanto a Palazzo Grassi – San Samuele 3231 – Dorsoduro 2, Venezia

Biennale Arte 2024

(Foreground) Huma Bhabha, The Kind One, 2023, Courtesy the artist and David Zwirner; (Background).
Julie Mehretu, Atlas, 2016-2021, The Broad Art Foundation. Installation view, “Julie Mehretu. Ensemble”, 2024, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti © Palazzo Grassi, Pinault Collection


Atrio di Palazzo Grassi
Venerdì 19 aprile, ore 21:30
Concerto. Devonté Hynes suona Julius Eastman
Disponibili online a partire dal 9 aprile le prenotazioni per partecipare alle serate: pinaultcollection.com/palazzograssi

Teatrino di Palazzo Grassi
Domenica 21 aprile, ore 11.00
Incontro. Padiglione della Santa Sede. Public Program
Venerdì 19 aprile, ore 21.30
Installazione video. “Edith Dekyndt. Song to the Siren”
 
Palazzo Grassi – Punta della Dogana presenta un programma di appuntamenti da lunedì 15 a lunedì 22 aprile 2024, che comprende il concerto nell’atrio di Palazzo Grassi a ingresso libero venerdì 19 aprile. Il Teatrino di Palazzo Grassi ospita domenica 21 aprile un incontro pubblico nell’ambito del public program di “Con i miei occhi” la mostra del Paglione della Santa Sede alla Biennale Arte 2024, curata da Bruno Racine, direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, e Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou - Metz.  Nel foyer del Teatrino da lunedì 15 a lunedì 22 aprile, torna la possibilità di scoprire l’installazione video di Edith Dekyndt “Song to the Siren”. 

 



 I concerti di Maya Dunietz e Devonté Hynes nell’atrio di Palazzo Grassi

In occasione della mostra “Ensemble” dedicata all’arte di Julie Mehretu, Palazzo Grassi – Punta della Dogana – Pinault Collection presenta nell’atrio di Palazzo Grassi due concerti gratuiti (accesso su prenotazione) realizzati in collaborazione con la Bourse de Commerce di Parigi, con la partecipazione della pianista e compositrice Maya Dunietz e del compositore Devonté Hynes.

Venerdì 19 aprile, dalle ore 21.30, il protagonista della serata è il compositore, polistrumentista, cantante e autore britannico Devonté Hynes, recentemente nominato per due Grammy Awards per il suo album di debutto nella musica classica, “Fields”. Nell’atrio di Palazzo Grassi, Hynes si esibisce in un tributo all’opera dell’autore minimalista afroamericano Julius Eastman (1940-1990), che include la reinterpretazione di “Femenine” del 1974, brano che ha ispirato il ciclo di dipinti di Julie Mehretu “Femenine in nine”.

Figura nota dell'avanguardia musicale newyorkese, Julius Eastman è un compositore, pianista e cantante nato nel 1940. Negli anni Settanta, nonostante tutte le difficoltà, la mancanza costante di fondi, ma con alcune composizioni destinate al successo già tra le mani, si unisce alla scena musicale sperimentale newyorchese, collaborando con John Cage, Arthur Russell, Meredith Monk e Peter Maxwell Davies. Nel 1990, dopo sette anni di sregolatezza, Eastman muore e cade nell'oscurità. La sua arte è stata dedicata alle tensioni razziali che dividevano gli Stati Uniti, scegliendo titoli provocatori per le sue composizioni (Evil N****r ; Crazy N****r ) con l’obiettivo di scuotere la morale della società borghese dell’epoca. In parte ispirati all'inno di Patti Smith, questi titoli controversi intendevano onorare gli africani per la loro importanza nella storia della costruzione dell'economia americana e costituiscono una delle singolarità del suo lavoro.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito: pinaultcollection.com/palazzograssi

 

Padiglione della Santa Sede. Con i miei occhi. Partecipazioni nazionali


 

Public Program. “Con i miei occhi”

Il Padiglione Santa Sede alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

In occasione della Biennale Arte 2024, domenica 21 aprile 2024, il Teatrino ospita un incontro pubblico, curato da Hans Ulrich Obrist, nell’ambito del public program del Padiglione della Santa Sede alla Biennale Arte 2024.

L’appuntamento approfondisce il progetto espositivo “Con i miei occhi”, realizzato con la curatela di Bruno Racine, direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, e Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz, che propone la sperimentazione di una comunità artistica inedita in cui gli artisti invitati a presentare le proprie opere dialogano, lavorano e producono in strettissima sintonia con le detenute della Casa di Reclusione Femminile di Venezia – Giudecca.

Il Padiglione rappresenta una realtà inedita e senza precedenti in cui artisti internazionali sono chiamati a realizzare un intervento a partire dal contesto e con il coinvolgimento attivo delle detenute, concorrendo alla costruzione di una comunità artistica che sfida le convenzioni attraverso l’arte, la poesia, l’umanità e la cura.

L’appuntamento si svolge alla presenza di Sua Eminenza il Cardinale José Tolentino de Mendonça e di alcuni degli artisti coinvolti, come Claire Fontaine (Fulvia Carnevale e James Thornhill), Sonia Gomes, Claire Tabouret e Simone Fattal.

Ingresso libero sino a esaurimento posti.

 

Song to the Siren, 2022, Video (colour, sound), 15 min., Courtesy the artist, Credits: © Furio Ganz/ Pierre Henri Leman

 

 Edith Dekyndt. “Song to the Siren”

Dal lunedì 15 a lunedì 22 aprile 2024, Palazzo Grassi – Punta della Dogana presenta presso il foyer del Teatrino l’installazione video dell’opera “Song to the Siren” di Edith Dekyndt, che torna visibile al pubblico gratuitamente negli orari di apertura dello spazio e in occasione degli eventi serali in programma nell’auditorium.

Nella luce di un mattino d’autunno del 2022, Edith Dekyndt ha filmato una giovane donna sdraiata tra le acque della laguna, accanto al monumento alla Partigiana che si trova lungo la riva, di fronte ai Giardini della Biennale a Venezia. La giovane stringe nella mano un panno bianco e, come per consolarla, pulisce o forse accarezza una statua di bronzo, parzialmente immersa, le mani legate dietro la schiena: è la figura di una delle tante partigiane giustiziate durante la Seconda Guerra mondiale. In questo video presentato all’interno del Teatrino di Palazzo Grassi, Edith Dekyndt porta lo spettatore a riflettere sul compito di coltivare e preservare la memoria di quei tragici avvenimenti, affinché non si ripetano mai più.

La scultura, realizzata nel 1969 da Augusto Murer, è posizionata su una struttura e un basamento idraulico progettato dall’architetto Carlo Scarpa. Song to the Siren fa parte di una serie di performance di Edith Dekyndt in cui lo stesso gesto viene compiuto su altri monumenti pubblici, scelti in virtù della loro risonanza nella contemporaneità. I titoli degli interventi riprendono sempre il titolo di qualche canzone, le cui parole risuonano eternamente. In questo caso la canzone è “Song to the Siren”, scritta da Larry Beckett e Tim Buckley e interpretata nel tempo da numerosi artisti, da This Mortal Coil a Robert Plant: “Here I am, waiting to hold you”.

Il calendario completo della stagione culturale è disponibile sul sito di Palazzo Grassi, alla pagina “calendario”. www.pinaultcollection.com/palazzograssi

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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