Fotografia di Marco Della Porta - Consigliere del comune di Castel Campagno (Caserta - Campania). |
Risultati del primo laboratorio virtuale di anticonformismo e buone maniere di rosarydelsudArt new:
"Vorrei che tutti i giorni fosse 25 novembre, ma non solo a difesa delle donne, a cui va tutta l' attenzione e il sostegno possibili, e non solo con la denuncia ma con tutti i mezzi possibili perchè possa vivere in sicurezza e serenità, lei e tutto il suo entourage familiare.
Vorrei un mondo dove libertà non sia solo uno slogan.
Dove l'acqua, il cibo, il rispetto dei diritti, la pace, la serenità, la salute, una natura bella e non oltraggiata siano per tutti.
Vorrei un mondo migliore.
È chiedere troppo?
Proviamoci, insieme, siamo in tanti, la maggioranza dell' umanità lo vuole, non lasciamoci piegare dai potenti del mondo, sono più rumorosi ma meno numerosi di chi, invece, giorno dopo giorno, in unità di intenti, si adopera per il bene di tutti.
Io lo voglio, io ci provo.
E tu?" (C. S. 25 novembre 2024)
- "Sognare un mondo senza violenza sulle donne può sembrare una utopia leggendo le cronache quotidiane...
Io non riesco a credere che si possa essere violenti contro una madre, sorella, figlia, fidanzata e moglie. Penso che l' essere umano in questi ultimi anni abbia edificato le sue basi sull' ego e sul possesso materialistico abbandonado il prendersi cura dell'Altro... Ovvero ad Amare il prossimo.
Non dobbiamo pensare di essere Anime separate ma tutte connesse specialmente con le Nostre Donne... Ciò amplificherebbe le nostre sensazioni, regalandoci infinito benessere.
Amiamo non distruggiamo!" (Gaetano Palmieri)
- "Uomo
Vorrei saperere da te qual e questo motivo di maltrattare le donne.
Forse è la paura di essere lasciato?
O il troppo amore!
La gelosia?
Perché adesso ha un altro.
Cos è questa cattiveria, non l' avevi ieri?
Perché le volevi bene.
Forse è l' indifferenza,
Che ti ha portato a questo!
La donna, non è una cosa, una"
(Francesco Iaccarino)
- "Femminicidi in Italia. Quota cento, numero simbolico e inquietante, si tocca sommando le donne vittime di omicidio contate dal primo gennaio al 22 novembre 2024, escludendo i casi dubbi (tra cui una scomparsa e un suicidio forse simulato), i delitti preterintenzionali, gli infanticidi classificati come tali, le morti come conseguenza di altri delitti e la fine atroce di una ragazza cinese e di due connazionali, arsi nel rogo dell’emporio milanese in cui dormivano, probabilmente all' insaputa di chi ha dato fuoco al magazzino. Sembra un fenomeno criminale che ha alle basi, molto spesso, una diversione culturale dell' amore che lo si sente come possesso, e l' abbandono, una scelta di autonomia della donna, sono visti come uno spregio all' identità dell' uomo, che si sente sminuito, nell' essere lasciato. Il problema è dei maschi. Un lavoro culturale e l'educazione dei figli maschi sono necessari a una società malata di egocentrismo." (Paolo Luporini)
- "Tutti i giorni dovremmo ricordare il 25 di Novembre ed essere empatici con chi si trova in rapporti pericolosi. Avere il coraggio di parlarne apertamente con la famiglia e con le Istituzioni, di non raccontare bugie ai vari Pronto Soccorso o alle colleghe di lavoro.
Ripeto ci vuole coraggio!
Siamo persone umane e abbiamo il diritto ad essere rispettate da tutti, in particolare da chi dice di amarci e poi alza le mani e poi il coltello. Amiamoci donne, il rispetto ci è dovuto." (Teresa Perez Bresciani)
"Competizione Possessione mancanza di rispetto e stima per la persona che si ha vicino che non si considera come persona ma oggetto da dominare facendola sentire in colpa addirittura a dare ragione alla persona malata al carnefice persona del male .I femminicidi sono frutto di persone malate che ti controllano ogni istante ti tolgono il respiro non una sana gelosia ma un rapporto malato che può sfociare in tragedie annunciate: è una parte società che va curata mentalmente." (Gaetano Marotta)
"Chi sono?
Sono una donna che tu, uomo,
spesso porti alla condanna.
Tu, uomo,
non sai di me nulla
e ti interessi solo se la gonna è corta o lunga
oppure se la maglietta è larga o stretta.
Tu, uomo,
scateni l' orrore
perché sei debole e incerto e ti lasci prendere dalla supremazia del terrore.
E allora, uomo,
cambia: sii coraggioso
in modo da donarmi un
mondo più gioioso."
(MaGam)
"La violenza contro le donne non è solo quella fisica o visibile, ma si manifesta anche attraverso gesti, parole e atteggiamenti che minano il rispetto e la dignità. Ogni piccolo gesto fatto senza considerazione, ogni parola che sminuisce, ogni silenzio che ignora è una piccola grande violenza.
Questi comportamenti, spesso sottovalutati, creano una base culturale che normalizza l'irrispettosità e apre la porta a forme di violenza più gravi. Un commento offensivo, uno sguardo sprezzante, l'interruzione costante di una donna che parla: sono segnali di un atteggiamento che considera "normale" non rispettare l'altro.
Riconoscere e combattere queste micro-violazioni è fondamentale. Non si tratta solo di evitare di fare del male, ma di costruire un contesto di rispetto reciproco, di ascolto e di valorizzazione. Anche il più piccolo atto di rispetto può diventare una barriera contro la violenza.
La lotta contro la violenza sulle donne passa da qui: da una rivoluzione culturale che inizia dal quotidiano, da quei piccoli gesti che sembrano insignificanti ma che, sommati, definiscono chi siamo come società. Ogni parola gentile, ogni gesto rispettoso, ogni sguardo di ascolto è una pietra su cui costruire un futuro senza violenza." (Viviana Hutter)
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