Martedì 10 dicembre 2024 (ore 16:30, sala 20 al primo piano del Museo di Capodimonte) sarà presentato il catalogo, edito da Arte’m, della mostra Giuseppe Pirozzi. L'atelier dello scultore, in corso al Cellaio - Museo e Real Bosco di Capodimonte fino al 6 gennaio 2025.
Saranno presenti con l’artista, il Direttore del Museo di Capodimonte, Eike Schmidt, la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre, Angela Tecce, l'imprenditore mecenate, Gianfranco D'Amato, e le curatrici Luciana Berti e Maria Tamajo Contarini.
Il catalogo documenta le opere esposte e l'elegante allestimento della mostra nei suggestivi spazi del Cellaio che ospitano una selezione di oltre cento lavori, costituiti in gran parte da sculture – tra cui bronzi, gessi, terrecotte e preziose sculture-gioiello in argento fuso a cera persa – e da numero minore di grafiche, espressione della lunga attività creativa dell’artista.
Il progetto mira così a ricreare l'esperienza della visita all'atelier dello scultore, offrendo un dialogo intimo con le opere attraverso un percorso cronologico che rappresenta il periodo compreso tra gli anni Cinquanta e oggi. Le opere, provenienti dallo studio dell'artista e da varie collezioni museali e private, individuano un tracciato antologico completo che evidenzia l'evoluzione delle tecniche, delle forme e dei linguaggi utilizzati dall’autore. L’evento espositivo coincide inoltre con l’acquisizione alla collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte di sette opere donate dall’artista, tra cui il dittico monumentale in bronzo, La fisicità che si scioglie nell’amplesso con l’anima / Due corpi riflessi nell’onda infranta, installato en plein air, in prossimità del Cellaio.
Saranno presenti con l’artista, il Direttore del Museo di Capodimonte, Eike Schmidt, la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre, Angela Tecce, l'imprenditore mecenate, Gianfranco D'Amato, e le curatrici Luciana Berti e Maria Tamajo Contarini.
Il catalogo documenta le opere esposte e l'elegante allestimento della mostra nei suggestivi spazi del Cellaio che ospitano una selezione di oltre cento lavori, costituiti in gran parte da sculture – tra cui bronzi, gessi, terrecotte e preziose sculture-gioiello in argento fuso a cera persa – e da numero minore di grafiche, espressione della lunga attività creativa dell’artista.
Il progetto mira così a ricreare l'esperienza della visita all'atelier dello scultore, offrendo un dialogo intimo con le opere attraverso un percorso cronologico che rappresenta il periodo compreso tra gli anni Cinquanta e oggi. Le opere, provenienti dallo studio dell'artista e da varie collezioni museali e private, individuano un tracciato antologico completo che evidenzia l'evoluzione delle tecniche, delle forme e dei linguaggi utilizzati dall’autore. L’evento espositivo coincide inoltre con l’acquisizione alla collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte di sette opere donate dall’artista, tra cui il dittico monumentale in bronzo, La fisicità che si scioglie nell’amplesso con l’anima / Due corpi riflessi nell’onda infranta, installato en plein air, in prossimità del Cellaio.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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