martedì 27 maggio 2025

RESISTING OBLIVION. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna

 Settore Musei Civici Bologna | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna 


RESISTING OBLIVION
Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna
A cura di Chelsea Szendi Schieder

29 maggio - 28 settembre 2025
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | Project Room
Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna    
www.museibologna.it/mambo

Opening
Mercoledì 28 maggio 2025 ore 17.00 - 19.00

 


Bologna, 27 maggio 2025 - Dal 29 maggio al 28 settembre 2025 il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna, insieme al Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero LGBTQIA+ Center, e in collaborazione con Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps, Archivio MIT - Movimento Identità Trans, Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa, Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps e Aoyama Gakuin University College of Economics Institute of Economic Research, presenta RESISTING OBLIVION. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna, un progetto espositivo nato dall’incontro tra Chelsea Szendi Schieder, storica statunitense studiosa di movimenti sociali giapponesi, e alcune delle più vivaci realtà archivistiche italiane radicate nel territorio bolognese.

“Cosa significa costruire memoria a partire dai margini?”, “Come si documentano le lotte, i desideri, le relazioni di chi ha sfidato le norme sociali, di genere, di cittadinanza e di identità?”. Il progetto espostivo risponde a questi interrogativi proponendo un viaggio attraverso archivi nati dal basso, costruiti e curati da collettivi femministi, queer e transfemministi con l’obiettivo di restituire visibilità e dignità a soggettività spesso rimosse dalla narrazione ufficiale della storia. Questi archivi, lungi dall’essere semplici depositi di documenti, rappresentano luoghi attivi di produzione culturale, spazi politici in cui si costruisce memoria, si intrecciano alleanze, si trasmettono saperi e si coltivano relazioni.

La prima tappa del progetto ha avuto luogo nell’autunno del 2023 a Tokyo, presso la Galleria del Centro di Ricerca di Genere dell’Università Aoyama Gakuin. In questa sede la curatrice Chelsea Szendi Schieder ha scelto di presentare tre archivi attivisti italiani: il Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero (Bologna), l’Archivio di storia delle donne (Bologna) e l’Archivio delle memorie migranti (Roma).

La scelta di partire da Tokyo ha avuto origine dall’intento di costruire un dialogo transculturale, mettendo in relazione il lavoro di archiviazione delle comunità italiane con le pratiche di attivismo e memoria presenti in Giappone. Il risultato è stato un'esposizione intima e potente, capace di coinvolgere il pubblico giapponese attraverso fotografie, oggetti, testimonianze e contributi interattivi.
Uno degli elementi centrali della mostra giapponese è stato la serie di grandi fotografie murali realizzate da Laura Frasca nella primavera del 2023 presso il Cassero. Le immagini che ritraggono membri della comunità LGBTQIA+ bolognese hanno interagito con materiali d’archivio. Accompagnate dalle riflessioni scritte degli stessi protagonisti, le fotografie hanno restituito il senso dell’archivio come spazio vivo, affettivo e trasformativo.
Accanto alle immagini, un antico schedario in legno – recuperato dalla biblioteca universitaria di Tokyo – custodiva schede descrittive di materiali provenienti dagli archivi bolognesi. Le schede, tradotte in giapponese e inglese, invitavano i visitatori a una fruizione lenta e tattile, promuovendo un’esperienza concreta e riflessiva sull’atto stesso dell’archiviazione.
Una sezione partecipativa chiedeva poi al pubblico di scrivere, su schede bianche, messaggi o desideri da consegnare a una futura memoria collettiva. Questi contributi sono stati successivamente donati al Cassero diventando parte integrante dell’archivio e confermando il carattere dinamico e aperto dell’iniziativa.

Nel 2025 il progetto trova al MAMbo una nuova e più ampia configurazione nel suo ritorno a Bologna, città da sempre crocevia di pratiche politiche, femministe e queer, arricchendosi di materiali originali, documenti, testimonianze visive e sonore provenienti da una rete più ampia di archivi attivisti presenti sul territorio bolognese composta dal Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” - Aps Arcigay Il Cassero, l’Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps, l’Archivio MIT - Movimento Identità Trans, Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa e Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps.

Una delle caratteristiche più straordinarie del contesto bolognese è la presenza di archivi che non solo raccolgono documenti, ma sono espressione diretta di comunità attive, interconnesse e in continuo movimento. Sono archivi politici, ma anche affettivi; luoghi di conservazione e allo stesso tempo di trasformazione. Questi spazi custodiscono storie di resistenza, ma sono anche strumenti di lotta e immaginazione radicale, capaci di ispirare nuove pratiche di militanza, educazione e cura.
Coniugare passione e attivismo è uno dei tratti distintivi di questi luoghi di raccolta. Passione intesa sia come dedizione militante, sia come amore per i documenti, per le storie dimenticate, per la possibilità di far riemergere voci sommerse e tessere nuove narrazioni. Attivismo inteso come pratica quotidiana di custodia, accessibilità e diffusione della memoria, ma anche come scelta politica di rendere visibile ciò che è stato marginalizzato o escluso dalla storia ufficiale.

Archiviare, in questo senso, non rappresenta esclusivamente un atto tecnico o filologico ma è anche un gesto di cura e responsabilità verso il passato e un investimento verso il futuro, significa creare spazi dove nuove generazioni possano riconoscersi, trovare strumenti per interpretare il presente, immaginare nuovi modi di stare insieme, nuove genealogie, nuove alleanze.

«Il processo di selezione per questa mostra è stato un viaggio gioioso, un attraversamento di molte più storie e materiali di quanti ne potessero mai essere contenuti in una sola stanza. Data la quantità di cose che ho imparato durante questo percorso, e l’enorme pazienza e dedizione dimostrate da ogni archivio coinvolto, non posso onestamente rivendicare da sola il titolo di “curatrice”. Ringrazio qui ciascuno di questi archivi, ognuno dei quali è una testimonianza concreta del profondo impegno verso l’eredità dei movimenti di liberazione a Bologna, e di una potente spinta archivistica che attraversa il cuore politico della regione. Questi materiali – che spaziano da documenti a manifesti fino a ciò che talvolta viene liquidato come “effimero” – sono testimonianza di vite vissute con passione come forma di resistenza alla marginalizzazione e alla cancellazione. E sono anche testimonianza degli archivi che, con altrettanta passione, si impegnano a custodirne le storie per il futuro» - dichiara Chelsea Szendi Schieder.

RESISTING OBLIVION. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna è più di una mostra. È un progetto culturale, politico e relazionale che attraversa confini geografici e disciplinari, unendo ricerca storica, arte, militanza e pedagogia. È un invito a riflettere su cosa e chi ricordiamo, su come si costruisce la memoria collettiva e su quanto sia urgente archiviare oggi per poter raccontare domani le vite e le lotte di chi ha osato esistere fuori dai margini.

La mostra fa parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena e il 6 giugno 2025 aderisce alla Notte degli Archivi, iniziativa rientrante nell’ottava edizione di Archivissima, con una visita guidata gratuita, con prenotazione obbligatoria (attraverso Eventbrite), che garantirà l’accesso al museo (in Collezione Permanente e in Project Room) fino alle ore 20.00 alle sole persone prenotate.

SCHEDA TECNICA

Mostra
RESISTING OBLIVION. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna

A cura di
Chelsea Szendi Schieder

Promossa da
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna
Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero LGBTQIA+ Center

In collaborazione con
Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps
Archivio MIT - Movimento Identità Trans
Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa
Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps
Aoyama Gakuin University College of Economics Institute of Economic Research

Sede
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna

Periodo di apertura
29 maggio - 28 settembre 2025

Inaugurazione
Mercoledì 28 maggio 2025 ore 17.00 - 19.00

Orari di apertura
Martedì e mercoledì ore 14.00 - 19.00
Giovedì ore 14.00 - 20.00
Venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 19.00
Chiuso lunedì non festivi

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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