lunedì 13 marzo 2017

Mercoledì 15 marzo 2017, alle ore 18:00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, sarà inaugurata la mostra personale di Angela Rapio, dal titolo “Scritture strappate”

L’esposizione rimarrà aperta fino al 31 marzo, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00 – altri giorni su appuntamento.

In mostra venti opere su carta, articolati ‘collages’ realizzati dall’artista pugliese nel 2015 e proposte nelle due significative personali allestite a Rimini e al Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi tra il 2015 e il 2016. «Il passo verso la scrittura, il frammento – scrive Massimo Bignardi - è stato breve. Non perché abbia esemplificato e ridotto a forma-sagoma gli spessori delle tridimensionali radici esposte all’Orto botanico di Siena, tanto meno per il facile tentativo di dare risposta all’idea di materia e di costruzione attraverso una pratica che richiama nella sua sostanza il collage. Angela Rapio si è posta una domanda sulla genesi di queste geografie dell’emozione, vale a dire sul personale abbecedario di segni con i quali traccia, consapevolmente o accogliendo l’inarrestabile fluire del destino, giorno dopo giorno la sua mappa esistenziale, la sua storia nelle storie dell’universo, con la fermezza che lei (il suo occhio) è lì pronta a testimoniare il presente. Frammenti di carte, discontinue sia per i colori, sia per le forme, sia per gli spessori dei supporti, dalle veline a quelli più grezzi e ruvidi delle carte per acquerello, costituiscono questo attuale repertorio. Il risultato è sotto i nostri occhi: pagine di una estrema delicatezza ove l’occhio trova difficoltà a seguire l’inquieta trascrizione di segni e di scritture, ove il segno a volte si sfuma fino a disperdersi nell’acquosità delle tinte, nelle gocce che scivolano dando luogo a grovigli, a siepi, ad alghe che agitano la superficie, trattenendo quel sapore di vissuto che è proprio del frammento di carta».

Ricordiamo che si tratta del secondo appuntamento della rassegna “Corrispondenze assonati”; quattro proposte di linguaggio sul tema del frammento, dello strappo, della ‘memoria’, curata da Massimo Bignardi.

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