lunedì 13 marzo 2017

Un viaggio nello studio di Anna Pozzuoli tra pensieri e poesia

Una domenica veramente speciale, essere ospitati nello studio di Anna Pozzuoli che accogliendoci ci confida: “Sono felice quando gli amici vengono a visitare il mio studio-laboratorio il mio piccolo-grande mondo.”


"Senza il mio lavoro non potrei vivere: è la mia linfa. Come ho sempre detto le mie opere sono per me dei figli e quando presento una mia creatura mi emoziono come farebbe un genitore con il proprio figlio. Creare per me è un parto anche se piacevole ma sempre doloroso e alla fine quando vedi e senti che la visione di essa riesce a trasmettere anche agli altri ciò che volevi è una grande soddisfazione. Questo è per me essere Artista partire dalla testa per arrivare al cuore."



“Più che parlare di me stessa preferisco che le persone mi conoscano attraverso ciò che produco creando. Ma molte volte il parlare serve per completare la conoscenza di chi come me crea. Io nasco pittrice poi nell’arco del tempo ho sperimentato varie tecniche e materiali…fino alla scintilla finale dei metalli. Infatti durante la frequenza nei laboratori di un amico artista e nell’osservare durante la lavorazione il materiale trasformarsi e prendere forma sotto il peso della battitura o dell’incisione. Da quel momento il tempo di capire l'uso di alcune attrezzature mi sono fornita di tutto ciò che mi serviva appunto per cominciare e, come se avessi avuto sempre competenza in materia ho usato gli attrezzi meccanici con disinvoltura, elettrodi come pennelli e flex con scioltezza... e così cominciai la produzione creativa delle mie opere. Non c’è cosa più bella che vedere e sentire sotto mano il materiale incandescente sciogliersi, come i rigoli infuocati di una lava, questo mi trasmette sensazioni impagabili. La seconda fase quando i segni incandescenti si raffreddano lasciando la marcatura del segno incisivo contornato da sfumature naturali del metallo, con le scorie che ti tappezzano il fondo… Certo non e’ facile letteralmente trasmettere quello che si prova. Il segno … il segno marcato inciso su metallo, metallo che poi diventa leggerezza a volte grezzo e a volte si trasforma in prezioso questo lavoro fatto con fatica e tanta ma tanta esperienza e ricerca è quello che cercavo concettualmente …l a forza che trasmette e lascia il segno...”


“Riallacciandomi alla mia produzione artistica ciò che ha stimolato la mia creazione è la ricerca: io parto sempre da una ricerca e da un progetto, poi subito dopo scelgo i materiali che vado a lavorare e realizzare. Nella mia prima serie di opere su pannelli a parete ho infatti affrontato proprio la tematica dei 'Linguaggi': parendo dagli esordi, da 'i primi segni comunicativi dell' uomo', fino ai linguaggi moderni, per arrivare poi alla scomposizione di essi e per crearne dei nuovi. Successivamente a l' uso dell'elemento 'Lingua' per delle istallazioni, quello 'Cubico' segna quindi l'inizio del linguaggio informatico e telematico.” 



“Altri elementi che sono ricorrenti nel mio lavoro sono poi le 'Gocce' che simbolicamente rappresentano la cultura, il sapere. L'occhio vigile simbolo di 'Risve', l'io per la cultura orientale, mentre in quella occidentale appartiene a quel filone politicopoetico che ci invita a AWAKE.”

Anna Pozzuoli nata negli Usa e come lei afferma questo suo vissuto nella grande mela ha influenzato molto sulle sue scelte professionali e sul gusto multietnico che si porta dentro, in Italia i suoi studi alle Belle Arti di Napoli. Dopo inizia a lavorare presso cantieri di restauro. Alle Belle Arti il suo indirizzo è stato pittura. Già in questo settore si distingueva per il suo stile iperealistico, dovuto alla passione per la fotografia. In seguito ha l’esigenza di sperimentare materiali nuovi come la creta, le resine, la cartapesta ,il legno e metalli vari. Durante questa fase coltiva con maggiore interesse il suo interesse per i metalli ne studia le fasi operative realizzando poi opere e installazioni.
Nel 2000 la prima produzione di oggetti, lampade e strutture multiple per istallazioni. Durante gli anni sperimentali sui metalli ,coltiva il suo interesse per il design e nel 2012 la prima di gioielli .Ad Anna piace anche unire e fondere il concetto del suo creare “ARTDESIGN”è un’artista che porta avanti concettualmente il suo lavoro fatto di mostre,gallerie, musei, istallazioni. Da allora una lunga serie di mostre in Italia e all’estero: Museo campano Capua, Museo Arte contemporanea Caserta , Istallazione per Umbria Water Festival, Museo del Calzado Spagna, Arte e Arti Brasilia, La Roggia Pordenone ,Murales in Diamante, Progetto Le Aule dell’Arte Aulario Lettere /Giurisprudenza SMCV. Rassegna Design.Napoli e altre ancora.
Le sue opere sono in esposizione permanente presso un suo collezionista che fa’ capo ad una azienda di un prestigioso gruppo di ArchtDesign..e presso privati in Italia ed all’estero.








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