domenica 2 luglio 2017

Al bosco di Portici e la Reggia "Il sogno di un regno": aspettando l'orto i protagonisti si raccontano

Domenica 25 giugno e sabato 1 luglio alle ore 11:00 presso il bosco di Portici e la Reggia è andato in scena lo spettacolo dal titolo "Il sogno di un regno", regia e drammaturgia Daniela Mancini e promosso da Ecomuseo Borbonico - Orto del Re e del Centro diurno La tela di Penelope. 


Durante la giornata del primo luglio alcuni protagonisti dello spettacolo hanno avuto occasione di confidare pensieri ed opinioni alla giornalista Rosaria Pannico.


Lo spettacolo ha previsto la visita guidata teatralizzata del Parco Gussone. Si tratta di un percorso attraverso il bosco superiore del Bosco di Portici per la promozione del progetto Ecomuseo Borbonico - Orto del Re.


Carlo Romano: "Oggi rappresentiamo un fatto realmente accaduto: la nascita del figlio maschio del Re Carlo III° di Borbone nel 1736. Si narra chela regina Maria Amalia non riusciva ad avere un figlio poi finalmente nacque Filippo, l'erede, alla sua nascita ci fu una grande festa. Io in particolare è la prima volta che recito e sono molto affascinato dal mondo del teatro e desidero continuare questo percorso". 


Salvatore Valoroso: "Oggi vogliamo proporre un progetto che si chiama 'aspettando l'orto del re' si tratta di un progetto che ha lo scopo di rivalorizzare questa zona per dare la possibilità a tutti di poter fare un po' di 'natur-arte' ossia piccole esibizioni all'interno di questo spazio verde che è il bosco di Portici. Il mio sogno è diventare attore ed ho fatto varie esperienze interessanti con belle soddisfazioni." 


Angela Severino: “Interpreto la Regina Maria Amalia che dopo cinque figlie femmine partorisce finalmente un maschietto che si chiamerà Filippo e sarà l' erede al trono. Lo spettacolo inizia con una devota processione del popolo che invoca San Gennaro per chiedere la grazia che il nascituro sia maschio. Dopo la processione la balia annuncia la nascita di un maschio ed apre i cancelli della Reggia. Io faccio parte del progetto sia come agronoma che come attrice”.


Maria Feola: "Interpreto una vedova caduta in miseria, che segue la processione. Il mio è dunque un personaggio mistico in una processione a San Gennaro organizzata per invocare la nascita di un figlio maschio. In quel caso il Re avrebbe fatto un grande banchetto invitando ricchi e poveri ed il mio personaggio, insieme ad altri poveri, avrebbe avuto l'occasione di mangiare in abbondanza. Poi dopo interpreto una contadina che lavora nei campi con entusiasmo perché in attesa del banchetto reale. In particolare questa esperienza mi ha arricchito della conoscenza di questo suggestivo Parco Gussone storico e sconosciuto a molti."


Maria Strazzullo:
"Interpreto una popolana presente alla processione di San Gennaro per chiedere la grazia per la Regina. Poi dopo da popolana passerò ad interpretare una Porcellana di Capodimonte, una statua che canta. Volevo ricordare che siamo stati in scena il 25 giugno ed oggi primo luglio ed il percorso riprenderà poi verso novembre e dicembre con un'altra storia, sempre inerente a questo progetto di valorizzazione dell'orto." 





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