mercoledì 26 giugno 2019

SAN VIGILIO VESCOVO E MARTIRE

Ricorrenza: 26 GIUGNO


Patrono del Trentino e dell'Alto Adige, fu colui che operò maggiormente per la conversione al cristianesimo di quelle popolazioni.

Nato a Trento da una famiglia romana, vissuta nell'Urbe a sufficienza per acquistare i diritti della cittadinanza, fu mandato a studiare ad Atene, ritornato poi a Trento fu consacrato vescovo e costruì una chiesa che dedicò ai SS. Gervasio e Protasio, ricevendo da S. Ambrogio le reliquie.

Il nome “Vigilo” probabilmente è legato a questa vicenda, oltre che in genere alla sua opera di vescovo evangelizzatore. Lo ricorda anche Gennadio di Marsiglia nel suo De viris illustribus e una Vita (con più di una variante o redazione) che lo descrive come martire mentre tenta di evangelizzare un'altra valle, la Valle Rendéna: avendo abbattuto un idolo, messosi a predicare, sarebbe stato lapidato dai pagani. Sulla storicità del martirio di Vigilio qualche critico ha dubitato. Il profilo agiografico di Vigilio è ad ogni modo quello del vescovo evangelizzatore, che tutto dà al suo popolo, sino se è il caso al martirio. Singolarmente mancano indizi sufficienti di una presenza monastica accanto a Vigilio o di una sua esperienza monastica. Egli opera infatti nell'egemonia del modello di Ambrogio Agostino. 

Il suo corpo fu messo in un sepolcro, alla morte, nella chiesa cimiteriale della città, chiesa che è poi diventata, dopo varie strutturazioni e ricostruzioni, l'attuale cattedrale (sec. XIII). Molte chiese gli sono dedicate in Italia del Nord (soprattutto in Trentino e in Tirolo) e in Baviera. È rappresentato come vescovo, imberbe, con in mano uno degli strumenti con cui fu ucciso. La sua festa ricorre il 26 giugno.

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