venerdì 20 settembre 2019

Le Giornate Europee del Patrimonio 2019 al Madre

Sabato 21 settembre apertura straordinaria a 1 euro fino alle 23.00
Due giorni di attività: le opere-performance della mostra di Pier Paolo Calzolari, un focus sulla comunicazione digitale, visite guidate e uno speciale party in collaborazione con Lunare Project e Radio Yacht

Anche quest’anno il Madre, il museo d’arte contemporanea della Regione Campania, aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione Europea per valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale condiviso.
Per l’occasione, il programma del Madre si articolerà in differenti azioni che vedranno coinvolti i visitatori, declinando il tema della manifestazione Un due tre..Arte! Cultura e intrattenimento.
Sabato 21 settembre, il Madre promuove un incontro sulla comunicazione digitale dei beni culturali, in occasione della VII Assemblea Nazionale di IgersItalia, che per la prima volta si svolge in Campania e in un museo: dalle ore 15.00 un workshop sulle nuove possibilità di impiego dei principali social network (Facebook, Instagram e WhatsApp), realizzato in collaborazione con Facebook Italia.

Dalle ore 19.30 alle ore 23.00 apertura straordinaria con biglietto a 1 euro; alle ore 20.00, 20.45, 21.30 e 22.15, dall’atrio del museo ridisegnato da Daniel Buren partirà l’itinerario guidato gratuito Benvenuti al Madre, che proseguirà al primo piano con le sale monografiche della collezione site-specific, realizzate da Francesco Clemente, Richard Long, Sol LeWitt, Luciano Fabro, Jeff Koons, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Rebecca Horn, Giulio Paolini e Richard Serra. Il percorso si concluderà poi approfondendo le mostre in corso e le opere del progettoPer_formare una collezione.

Spazio anche alla musica e all’intrattenimento, declinando il tema delle Giornate Europee del Patrimonio 2019 Un due tre..Arte! Cultura e intrattenimento, dalle ore 19.30 alle ore 23.00, con Aperitivo Atmosphere, e a seguire, dalle ore 23.00 alle ore 02.00, con L’arte dei party (ingresso 20 euro con drink incluso): durante entrambi i momenti, organizzati in collaborazione con Lunare Project e Radio Yacht, si alterneranno in consolle Roberto Barone e Lupo di Mare, proponendo al pubblico sonorità in cui generi differenti si mescolano, dando vita a performance acustiche di grande impatto. 

Domenica 22 settembre, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.30 alle ore 19.30 saranno rimesse "in scena" al Madre le opere-performance Hommage (2001) e Mangiafuoco (1979) di Pier Paolo Calzolari, incluse nella mostra Painting as a Butterfly, a cura di Achille Bonito Oliva e Andrea Viliani.

Ricorre, in entrambe le opere-performance, l'elemento umano: in Hommage è visibile una figura femminile nuda dalla vita in giù (il pistillo), mentre la parte superiore del corpo è nascosta da una gonna rossa sollevata da palloncini bianchi (il calice), e la presenza della performer restituisce il tableau vivant di una “donna fiore”. In Mangiafuoco la pittura dialoga con la vitalità mutevole della materia, in questo caso il fuoco soffiato sulla tela da un mangiafuoco, proponendo la sfida di una sua possibile mimesi pittorica: "il mio scopo era stato fare in modo che la fiamma viva non rendesse in alcun modo secondario il rosso dipinto sulla tela", afferma Pier Paolo Calzolari.

Domenica sarà l'occasione per assistere anche alla performance Rapsodie inepte [Capricci] (2019), concepita dall'artista proprio in occasione della mostra al Madre, in cui un assistente movimenta un carrello su cui sono poste due opere dalla serie Capricci: Aquilone urbinate (1981) e Fabula (1982).
La retrospettiva, visitabile fino al 30 settembre, è la prima dedicata esclusivamente alla produzione pittorica e disegnativa dell'artista, esponente fin dagli anni Sessanta delle ricerche afferenti all’Arte Povera. Un’occasione per riscoprire una pratica artistica complessa e articolata, al contempo minimalista e barocca, concettuale e oggettiva, mentale e sensuale, come suggerito dalla citazione della farfalla nel titolo della mostra stessa.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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