Parallelamente al percorso artistico
individuale di ciascun autore, fatto di mostre personali e collettive
che precedono la creazione del gruppo, la Factory nasce a Sarzana nel
2009 per dare identità a un nucleo di artisti intergenerazionali
creatosi spontaneamente intorno alla figura di Giuliano Tomaino. Da
qui il nome Factory, community formata oggi da sette artisti -
Cristina Balsotti, Paolo Fiorellini, Claudia Guastini, Sandro del
Pistoia, Stefano Lanzardo, Francesco Ricci con Giuliano Tomaino
stesso - che lavorano insieme, sostenendosi e supportandosi
vicendevolmente e condividendo lo spazio messo a disposizione dal
Maestro presso un vecchio biscottificio di Sarzana, oggi suo atelier.
Occasione per la sua formazione fu la
mostra Tomaino. Le acciughe fanno la palla, allestita nel 2009 al
Galata Museo del Mare di Genova, dove per la prima volta tutti gli
artisti collaborarono, a diverso titolo, alla realizzazione del
progetto del Maestro. Nel marzo 2011 il gruppo si è formalmente
costituito in associazione culturale, presieduta dall'architetto
Umberto Sauvaigne.
Al CAMeC realizzano una grande
installazione ambientale, trasformando le tre sale al piano zero in
una sorta di Wunderkammer, luna park delle meraviglie. Concept della
mostra è l'aria, intesa quale leggerezza, spazio ludico, creatività,
stupore, gioco della vita. L'aria è anche un elemento essenziale a
tutti per ‘staccarsi' dalle incombenze del quotidiano e porre il
pensiero - e l'arte - su un piano alto e ‘altro'.
L'esposizione, che si apre
simbolicamente con Luci di Giuliano Tomaino, il magister di questa
insolita bottega, corredata da un video-racconto della storia del
gruppo, si articola attraverso sette installazioni inedite, una per
ciascun artista, e un nucleo di lavori che ben evidenziano e
raccontano la cifra stilistica di ciascun autore.
«In occasione della XV Giornata del
Contemporaneo - dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini
- il CAMeC non si fa trovare impreparato e dedica al piano zero la
mostra Aria. 2009 - 2019 dieci anni di Factory, produzioni di artisti
eterogenei ma con una loro precisa identità che si sono stretti
attorno alla figura di Giuliano Tomaino. Un vero e proprio vivaio di
artisti che nel tempo, da una vivace comunità artistica locale, ha
raggiunto fama a livello nazionale che la Città della Spezia ritiene
doveroso esporre con installazioni inedite».
«Cristina Balsotti - spiega la
curatrice Cinzia Compalati - presenta Chichi' 2019, un pinco panco
che rimanda al sogno, al gioco, ai precari equilibri e alle dinamiche
ondulatorie dell'esistenza. È una piccola giostra, un'altalena, un
dondolo ma anche una barca in cui cullarsi. Il grande luna park della
vita. Paolo Fiorellini realizza Corallo - al tempo stesso rosario,
komboloi o tasbeeh - opera simbolica dal forte significato ecumenico.
Le sue sfere abbracciano lo spettatore in auspicio dell'unione tra le
due sponde del Mediterraneo. Il grande luna park della società
contemporanea. Claudia Guastini con Bolle fa giocare l'aria e le sue
colorate palle di carta in un continuo movimento creato dal vento. La
Guastini lavora con la carta, le stoffe, materiali leggeri che appena
sospinti dall'aria prendono vita. Il grande luna park del gioco.
Sandro Del Pistoia prova a decodificare il ruolo esistenziale e
sociale dell'artista attraverso una grande insegna luminosa: You Are
Perfect as You Are. L'arte qui è intesa come l'ultimo baluardo
istituzionalizzato della libertà. Il grande luna park del sistema
dell'arte. Stefano Lanzardo con Sideshow ci riporta all'atmosfera
delle fiere di provincia statunitensi degli anni '40. La sua
‘attrazione' non presenta il meraviglioso o il mostruoso, ma il
percorso dell'autore sul tema della decifrazione del corpo. Il grande
luna park del mistero. Francesco Ricci presenta Mama, un pendolo che
scandisce perentoriamente con il suo dondolare il passaggio del
tempo, l'incuria e la distruzione che l'uomo ha avviato sulla terra.
Il pendolo a guardarlo bene è un mappamondo, il nostro pianeta che
chiede attenzione. Il grande luna park della natura. Giuliano Tomaino
infine, come in un percorso palindromo, chiude la mostra con la sua
opera inedita: Io Leonardo, un neon dedicato al grande artista
vinciano in occasione delle Celebrazioni dei cinquecento anni dalla
sua morte. Il grande luna park della genialità».
L'esposizione sarà visitabile fino al
19 gennaio 2020, da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00,
chiuso il lunedì, Natale, Capodanno. Ingresso intero euro 5, ridotto
euro 4, ridotto speciale euro 3,50.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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