Istituita nel 1919, rappresenta la giornata
celebrativa nazionale, per commemorare la vittoria italiana
nella prima guerra mondiale
Rappresenta l'unica festa
nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana dall'età
liberale, al Fascismo, fino all'Italia repubblicana.
Alcune date:
Nel 1921, in occasione della
celebrazione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze
Armate, il Milite Ignoto venne sepolto solennemente all'Altare della
Patria a Roma.
Nel 1922, poco dopo la marcia su Roma,
la festa cambiò nome in Anniversario della Vittoria, assumendo una
denominazione caratterizzata da un forte richiamo alla potenza
militare dell'Italia, mentre dopo la fine della seconda guerra
mondiale, nel 1949, il significato della festa è tornato quello
originale, ridiventando la celebrazione delle forze armate italiane e
del completamento dell'Unità d'Italia.
Fino al 1976, il 4 novembre è stato un
giorno festivo.
Dal 1977, a causa della
riforma del calendario delle festività nazionali introdotta con la
legge n° 54 del 5 marzo 1977, la ricorrenza è stata resa "festa
mobile", con le celebrazioni che hanno luogo, ancora oggi, alla
prima domenica di novembre.
Nel corso degli anni ottanta e novanta
la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata
declinando ma negli anni duemila, grazie all'impulso dato dall'ex
presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che fu
protagonista, all'inizio del XXI secolo, di una più generale azione
di valorizzazione dei simboli patri italiani, la festa è tornata a
celebrazioni più ampie e diffuse.
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