Dal Romanzo: "IL BAMBINO VENUTO DAL NULLA"

Cara mamma, in questa notte senza stelle del mio compleanno, il buio sembra aver avvolto la mia stanza, e non mi riesce facile alzarmi dal letto, che è duro come il marmo, ma che al tempo stesso mi trattiene a sé. 

Un tempo mi dicevi che dobbiamo riuscire e stare anche da soli, cercando la forza in noi stessi, che possiamo vivere in pace e in armonia con gli altri. Mi sforzo ogni giorno di non pensarci, cerco di dimenticare quando sei andata via all’improvviso, ma questo buio continua ad avvolgere anche me, a farmi sentire solo e senza rifugio, senza qualcuno da poter abbracciare e che possa consolarmi nei momenti più difficili nel mio desiderio di te. Ci provo a dirmi che prima o poi ti rivedrò, che un giorno o l’altro saremo assieme e potrò abbracciarti in eterno, ci provo a dirmi che questo buio scomparirà e che la tua luce, anche se lontana, è più forte di questa stanza in cui sembra non esserci via d’uscita. Cara mamma, provo a dirmi tutto questo ma la mia mente non può nulla dinanzi a questo cuore in frantumi, e, a questa voglia che ho di stringerti la mano e darti un bacio come quando ero piccolo. So che devo essere forte, e me lo ripeto continuamente, ma è tanto difficile sai, e certe volte mi manca il respiro, quel respiro che riuscivi solo tu a renderlo forte e pieno di vita. Tutto mi sembra così inutile, così vuoto senza di Te. A volte penso ai tuoi splendidi occhi e immagino il tuo sorriso dipinto sul mio viso, come se tu mi stessi costringendo a guardare la vita con la serenità del tuo cuore, perché, con te, era tutto molto più bello, e poetico.
Mi manchi, madre mia.
Mi manchi ovunque, in ogni istante della mia giornata, e se sei lassù in cielo tra le stelle, ti prego, illumina questo cuore, abbraccialo, e nutrilo sempre con la tua potente luce, dammi la forza di continuare a combattere, e spianami la strada per ritrovare la mia fonte d’ossigeno per la mia famiglia e per i miei figli.

COME DA COMUNICAZIONE ORIGINALE