sabato 19 dicembre 2020

“Sono un umile operaio dell'officina dei poeti” di Pasquale Esposito

 by Rosaria Pannico



“Sono un umile operaio dell'officina dei poeti” di Pasquale Esposito è una raccolta di ben 93 poesie molto attuali che cavalcano bene l'onda emozionale del nostro tempo.

La lirica del poeta si stacca, infatti, dalla tradizionale ricerca delle rime pur mostrando una grande capacità nella ricerca del suono melodico nella complessiva lettura della composizione, che si presenta asciutta, ben descrittiva e ricca di metafore, con accostamenti di significati che fanno riflettere su questioni sociali di stretta attualità, ultilizzando talvolta parole crude e di forte impatto emotivo che si propongono prepotentemente alla mente del lettore.

La prima poesia, che si incontra in questo viaggio tra le composizioni, richiama proprio il titolo della raccolta e presenta ai lettori anche l'arteficie della raccolta stessa, il poeta, l'uomo, Pasquale Esposito, lui che prima di andare in pensione ha vissuto l'esperienza dell'operaio e del sindacalista, forse, testimone scomodo tra giustizie e ingiustizie proprio nell'ambiente che dovrebbe tutelare i lavoratori. Testimone scomodo con un cuore da poeta che oggi diventa per tutti noi “un umile operaio nell'officina dei poeti” che si muove nella scoperta di un uomo nuovo e scrive per non morire.

Tra le diverse poesie, alcune delle quali abbiamo avuto l'onore ed il piacere di leggere anche in questa sede (ossia su www.rosarydelsudartnews.com) assume, dunque, particolare rilievo la denucia dell'inganno perpetuato dai gestori del potere nei confronti del popolo, degli operai, degli emigranti, come nella pesia dal titolo “Il bel paese” dove si legge chiaramente: “il popolo è trasformato in pecora”.

Oltre alle questioni sociali, l'autore si rifugia poi nell'amore, nota più dolce che coccola l'anima. Il lettore ha quindi la possibilità di leggere l'amore per Napoli e per la donna... il rifuggiarsi nel più nobile dei sentimenti umani è forse per compensare le questioni sociali non risolte, o forse soltanto per ricercare la bellezza dell'armonia tra gli esseri umani, quella bellezza che in questo tempo frenitico e basato sul consumismo sentimentale si è ormai definitivamente dimenticata.

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