venerdì 9 aprile 2021

OGNUNO HA LA SUA CELLA MENTALE di Pasquale Esposito

OGNUNO HA LA SUA CELLA MENTALE

Ho rifatto il letto della mia cella

messo a posto i libri.

Ho pestato i pensieri nel

mortaio di marmo.

Mi sono guardato allo specchio,

avevo vent'anni ero io.

non ho visto rughe , come

quelle comparse adesso,

ne ho contato 69, ne conterò

fino dove mi faranno contare.

Poi i vermi mi vorranno mangiare,

non lo permetterò, ho scritto: crematevi.

perchè i vermi non sono perle .

Esco ed entro dalla cella, ambito

mentale di ogni umano.

Esco e vivo su di me tutto quello che vorrei,

e non ho mai avuto.

Accarezzare il tuo volto donna

che mi attrae senza limiti.

Parlare nelle notti incandescenti,

sai quelle con milioni di stelle.

La porta della cella è senza serratura,

si apre sul mondo, tu entra quando vuoi.

Vedo che non solo le mie rughe avanzano,

anche le tue non scherzano, il tempo

è implacabile, non lo possiamo tenere,

racchiuso nelle nostre mani.

Via , il tempo, e noi segnati nei minuti,

nelle ore, nei giorni, e poi si accumulano

negli anni, e tutto scivola via.

Nessuno dovrebbe vivere di tempo perduto,

nessuno dovrebbe vivere solo.

Solitudine, si insinua sempre in noi, come

uno spazio inospitale e desertico, senza affetti.

No , no, nella mia cella non c'è spazio per la solitudine,

per amori falsi solo per fruttare il mio amore incondizionato, ti consumano l'anima .

Pasquale Esposito.

diritti riservati


 

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