martedì 8 marzo 2022

Otto Marzo - Festa della Donna


Cari amici di rosarydelsudArt news, ci siamo, anche quest'anno è arrivata la "FESTA DELLA DONNA", è sempre bello svegliarsi ed accendere il cellulare e trovare centinaia di messaggini con foto di mimose a tanti auguri, simpatici o poetici. Ancor più bello è ricevere un bel mazzo di fiori che arriva a casa con un  bel biglietto di auguri per la "FESTA DELLA DONNA"... ma siamo veramente sicuri di festeggiare nel modo giusto questa ricorrenza?

Io credo che una donna sia donna anche tutti gli altri giorni dell'anno ed ecco che scattano quelli che voglio definire I MIEI AUGURI SCOMODI:

"Oggi 8 marzo, IO VOGLIO FESTEGGIARE LA FESTA DELLE DONNE COSì! .... a chi nella giornata di oggi mi ha fatto gli auguri ho risposto GRAZIE ed apprezzo la gentilezza degli Uomini che non sono bestie e che, in un'epoca di violenze assurde come è questa, ancora sanno regalare un fiore!
IO OGGI VOGLIO RICORDARE QUELLE DONNE CHE NON HANNO AVUTO FIORI IN REGALO... e che adesso forse ci stanno guardando dal cielo perché vittime di innocenti di violenze gratuite..."
 
... Non solo la violenza sulle donne, oggi voglio ricordare anche che il divario sociale tra uomo e donna è ancora troppo evidente:
 
- sia nel mondo del lavoro, dove spesso le donne sono sottopagate rispetto agli uomini e non riescono a fare la stessa carriera dell'uomo e tal volta subiscono umiliazioni verbali e non solo, proprio dai colleghi uomini;

- sia nell'ambiente domenstico, dove spesso a differenza dell'uomo, la donna che torna a casa da lavoro, non smette mai in realtà di lavorare, perchè, deve cucinare, occuparsi dell'ordine e della pulizia della casa, dato che l'uomo non ha ancora consapevolezza della responsabilità della gestione paritaria della casa e nei casi in cui ha tale consapevolezza, non risulta ancora capace di svolgere pienamente tutti i lavori domestici in mariera corretta.
 
- La donna poi si occupa dei figli in maniera piena e totale.
 
Ci sono poi alcuni uomini che questa festa la vedono come una minaccia, non fanno gli auguri alle Donne, "si astengono"; peggio, a volte hanno reazioni offensive e poco gradevoli con utilizzo di frasi del tipo: "Perchè tu sei pure donna?"
 
Ci sono poi donne che attendono l'otto marzo per andare a "festeggiare con le amiche nei locali"... "Festeggiare" , cosa precisamente?
 
La festa della donna, o meglio la ricorrenza dell'otto marzo ha radici lontane nel tempo, come dice la mia amica Ilva, non bisognerebbe dire "buona festa della donna" ma "buon otto marzo". 
Esattamente perchè ricordiamo che le origini della festa risalgono al 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie di un'industria tessile scioperarono per protesta contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. 
Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne in ricordo della tragedia. 

Allora sarebbe il caso, invece di andare a "festeggiare nel locale con le amiche", di soffermarsi a riflettere sul perchè quelle donne nel 1908 sciperarono. 

Questa data dovrebbe servire come motivo di riflessione sul ruolo della donna e su quanto ancora bisogna fare per poter raggiungere la parità tra uomo e donna, che non vuol dire essere uguali, ma significa: dignità, rispetto, pari opportunità, sopratutto, in situazioni simili, trattamenti differenti per raggiungere l'equità. 

Soprattutto significa dire basta alla violeza e ai soprusi sulle donne.

Soprattutto significa iniziare ad apprezzare e stimare la donna come persona, con la dignità di persona, perchè tutte queste differenze e violenze in realtà hanno tutte la stessa radice, ossia, quella di considerare la donna ancora come un oggetto o peggio un essere umano inferiore all'uomo, è su questo che io credo che bisogna porre un momento di riflessione autentica e profonda.

Rosaria Pannico  

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