lunedì 4 aprile 2022

Al Kabir - Il faro di Carmela Russo - Edizioni il Saggio


Carmela Russo si presenta al pubblico ancora una volta con un bel libro di poesie le quali trattano e si rivolgono a Dio. Nel leggere questo libro è come se Dio fosse in ognuno di noi, anzi, Carmela ce lo dice esplicitamente che Dio è in ognuno di noi e dobbiamo essere noi ad accettarlo e a tenerlo nel nostro cuore, nella nostra mente. Lui già ci ha scelto. Ma cosa fa Dio per dimostrarci il suo Amore? Lui ci ama, ci vuole bene a tal punto che ci lascia liberi di accettarlo o di ignorarlo o addirittura di scacciarlo.

Dio è Amore, vuole la nostra felicità, ma a dirlo non è solo Carmela che scrive queste stupende poesie ma è Dio stesso che lo ripete molte volte nelle sacre scritture.
Il Dio vendicativo lo ha fatto l’uomo per intimorire i più maldestri ma Lui è Amore. 
I pensieri di Carmela Russo, per il Signore, sono immensamente grandi, lei dice che l’amore che sente per Lui è vasto tanto che non bastasse un libro grande quando il mondo per descrivere un solo pensiero.
Parole queste che mi hanno lasciato perplesso. Chi mai tanto innamorato è riuscito ad esprimere un pensiero tanto grande. Nella grande e nella piccola letteratura non esiste un’espressione tanto bella per quantificare l’immenso amore.
Carmela, chi ti legge deve soffermarsi perché, secondo un mio parere, a suggerirti questo pensiero è stato certamente qualcuno superiore a tutti noi; è stato un angelo inviato dal nostro Dio e con la sua potenza ha voluto che tu scrivessi questa grande e dolce frase che solo ai più attenti può suscitare emozioni e pensieri mistici.

Carmela continua e dice: “Tra tutta questa luce… in questo mondo buio, mi sento sola”. Sì, è vero, a volte anche io tra la folla mi sento solo. Carmela, invece, è immersa nella luce, ma vede il mondo buio e nello stesso tempo si sente sola, ma solo con Dio riesce a dialogare.
Generalmente una poesia esprime un pensiero, una sensazione; una poesia vuol trasmettere al lettore un messaggio. Ebbene, ci sono poesie di Carmela che non esprimono un messaggio, non esprimono un pensiero o una sensazione, ma in una sola poesia si leggono tantissimi messaggi, moltissimi pensieri e una miriade di sensazioni.
Carmela emana dei segnali complessi e eterogenei e sta a noi riceverli, captarli, decifrarli, assimilarli.
Scorrendo queste poche decine di pagine, correlate da poesie e anche da alcuni disegni, credo che sia stato composto dalla nostra Carmela Russo un’opera di notevole spessore culturale.
Sono sempre convinto che un buon libro non è fatto da tante pagine, ma esso può averne poche o molte l’importanza è il valore del contenuto. Un buon sentimento vale più di tantissime male intenzioni e ciò è risaputo.
Conosco l’Autrice ormai da alcuni lustri ed ella è cresciuta in sapienza anche se ha sempre gli stessi occhi, lo stesso sguardo, la garbatezza di sempre, l’educazione e il modo di fare garbato.
Carmela è la persona che porge l’altra guancia pur di non far male il prossimo. La sua vita è serena e vive in pace con Dio e con chi la circonda anche se ha il proprio carattere che la fa distinguere dalle altre persone: dolcezza, cortesia, intelligenza, amore per i suoi cari, specie per le sue figlie: Rita e Maria.
Un ultimo pensiero voglio esprimere tra le righe di questo libro ed è quello di voler ringraziare Carmela che ha voluto fortemente che scrivessi questa postfazione. Nel contempo, lei non sapeva che io desideravo farlo e quando me lo ha proposto ne sono stato felice e anche perché avevo desiderio di dirle, pubblicamente, la stima che sento per lei.
In realtà sono il suo editore, ma in questo caso voglio essere un suo estimatore.

Giuseppe Barra

 

 

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