venerdì 15 luglio 2022

POMPEI VERSO UNA NUOVA GESTIONE DEL PATRIMONIO VERDE

AI VIGNETI DI POMPEI E BOSCOREALE SI AGGIUNGONO ALTRI 5 ETTARI DI NUOVI IMPIANTI A STABIAE E NEGLI ALTRI SITI DEL PARCO


Pubblicato l’avviso internazionale per individuare un partner privato di eccellenza per collaborare nella gestione dei vigneti archeologici, nonché nell’intero ciclo, dall’impianto alla coltivazione biologica, dalla vinificazione all’affinamento e alla commercializzazione.


Pompei verso una nuova gestione del patrimonio verde e la realizzazione dell’Azienda Agricola Pompei. Una sfida importante che sarà realizzata attraverso un processo partenariale pubblico–privato, di cui il primo passo è l’avviso internazionale che il Parco Archeologico di Pompei ha pubblicato per la co-gestione dei terreni destinati e da destinare a vigneto e al ciclo produttivo del vino, in scadenza il prossimo 26 agosto.


Ai vigneti già presenti nelle Regiones I e II di Pompei e nel sito di Villa Regina a Boscoreale, estesi per quasi due ettari, si aggiungeranno altri cinque ettari di nuovi impianti di assoluta eccellenza e gestiti secondo i dettami esclusivi della lotta biologica “artigianale/naturale” e nel rispetto ed interpretazione aggiornata delle tecniche e modalità colturali del mondo antico.

I vigneti saranno impiantati nelle aree archeologiche di Pompei,Stabia, Boscoreale e presso il Polverificio Borbonico di Scafati, sia nella forma di allevamento a palo e alberello, sia a spalliera su terrazzamenti, con una particolare attenzione all’impostazione paesaggistica, coltivati e gestiti dall’impianto alla produzione, dall’imbottigliamento all’affinamento e fino alla vendita all’interno dello stesso Parco archeologico.

L’obiettivo è quello di una gestione del Patrimonio naturale che può diventare motore di sviluppo per una nuova fruizione ampliata del Parco, per renderlo energeticamente autosufficiente, per potenziarlo come presidio della biodiversità all’avanzare dell’inurbamento, per renderlo propulsore di attività produttive sostenibili dal punto di vista ambientale e da quello sociale e legale.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA



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