martedì 10 gennaio 2023

Legge di iniziativa popolare per il diritto alla cura dei disabili gravi

Consegnate alla Regione oltre 11 mila firme. Ne sarebbero bastate 10 mila

Ora la Regione entro 90 giorni dovrà discutere ed eventualmente approvare la legge da cui dipende la salute di tantissimi malati. L’appello del Comitato “Diritto alla Cura”

 


 

 

“Come cittadini abbiamo fatto un miracolo, ora spetta alla Regione trasformarlo in legge”. Lorenzo Latella, presidente di Cittadinanzattiva Campania, non nasconde la soddisfazione. Oltre undicimila firme, per l’esattezza, 11.562, sono state depositate questa mattina alla Regione per presentare una proposta di legge popolare che garantisca il diritto alla cura per tutti i disabili gravi e gravissimi. “Quel diritto oggi è negato – spiega Annarita Ruggiero, del Comitato “Diritto alla cura” che ha raccolto le firme – perché a causa di una delibera regionale le cure riabilitative di cui queste persone, molto spesso bambini, hanno assoluto bisogno possono durare solo 180 giorni. Non importa se si aggraveranno, non importa il parere dei medici, dopo quella scadenza questi malati di fatto vengono abbandonati e condannati. È un’assurdità umana e medica che questa legge permetterà di superare”. Le firme necessarie per presentare la proposta di legge erano diecimila. “Nonostante le difficili procedure burocratiche - spiega Latella - le abbiamo superate abbondantemente. Stamane ne abbiamo consegnate 11.562 altre 800 circa sono ancora presso i comuni che avrebbero dovuto darcele ma ancora non l’hanno fatto. È successo qualcosa di entusiasmante perché i cittadini hanno capito che questa legge può davvero salvare la vita di tantissime persone”.

A mobilitarsi per raccogliere le firme sono state associazioni di famiglie e malati, medici, specialisti, avvocati, operatori, sindacati dei lavoratori. E stamani a decine si sono presentati agli uffici della Regione per consegnare gli scatoloni pieni dei moduli firmati e accompagnati da due relazioni, una economico-finanziaria e l’altra che spiega le finalità della Legge. C’è euforia, ma anche la convinzione che ancora nulla è stato ottenuto: consegnate le firme la Regione ha 90 giorni di tempo per discutere la proposta di legge ed eventualmente approvarla. “La vera sfida comincia ora – dice Annarita Ruggiero - ecco perché chiediamo a tutti, ai Consiglieri regionali, ma anche alla stampa, alle persone, alle associazioni, di sostenere con tutte le forze l’approvazione di questa Legge. È davvero fondamentale, altrimenti ci troveremmo di fronte ad una tragedia insostenibile per tutti i disabili gravi”. Ma cosa si otterrebbe con la Legge? Innanzitutto, due cose, semplicissime. La prima è che le cure riabilitative si concludano solo sulla base di valutazioni mediche e non per una burocratica “scadenza dei termini” che prescinde dalla salute del malato. La seconda è che i Livelli di Assistenza e di Cura siano adeguati alle patologie, in pratica che un malato grave sia effettivamente curato e non sia abbandonato a sé stesso o semplicemente “parcheggiato” in strutture, tipo le RSA, che non sono in grado di curarlo. “Si tratta di diritti elementari – dice Latella - che però ora sono negati, con conseguenze devastanti sulla vita di tantissime persone. Adesso però può cambiare tutto, la Legge c’è, basta votarla. E rendere la nostra Regione più umana e giusta”.

La speranza di tanti disabili e delle loro famiglie per ora è chiusa in quegli scatoloni consegnati stamane. 11.562 firme che possono salvare le loro vite. Resta solo l’ultimo passo, che la Regione discuta e approvi questa proposta di Legge. “Non riusciamo neanche a pensare che questo non avvenga – conclude Annarita Ruggiero - perché sarebbe uno schiaffo in faccia non solo alle richieste dei cittadini ma soprattutto ai bisogni dei più deboli che la Regione, a partire dal Governatore De Luca, ha sempre detto di voler tutelare. Noi continuiamo la nostra battaglia e chiunque può seguirci sul nostro sito dirittoallacura.it. Sono convinta che ce la faremo, dobbiamo farcela”.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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