lunedì 13 marzo 2023

50 pezzi di Poesie di Rosario D’Andrea


 

Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole”.

Le parole di Johann Wolfgang von Goethe rappresentano da sempre il faro che rischiara i miei momenti di buio, che rimane ben saldo malgrado le tempeste.

Perché paradossalmente, in un tempo in cui siamo sempre di più connessi ed interconnessi, c’è una grande solitudine negli uomini e tra gli uomini.

Abbiamo bisogno di cercare qualcosa di più profondo ed autentico rispetto al costante luccichio dei consumi di massa, abbiamo la necessità di andare alla radice di noi stessi per ristabilire un’autentica comunicazione con le cose del mondo e con gli altri e la poesia può essere strumento privilegiato di tale ricerca.

La raccolta “50 pezzi di Poesie” di Rosario D’Andrea ne è un esempio: 50 pezzi di solitaria vita meditativa in cui l’uomo prova a cogliere il mondo reale per ritrovare il senso del sé e del rapporto con gli altri attraverso la Poesia.

Scaturiscono tra le righe poetiche le sue percezioni istintive che ritraggono sobriamente scorci di paesaggi, ricordi remoti, attese e assenze di persone.

Nei temi affrontati si avverte autenticità e ricchezza sentimentale che sfuggono al controllo delle parole: i versi liberi ed il lessico precario dipingono sommessamente immagini languide ed evanescenti.

La sua poetica è una ricerca di senso in itinere: 50 pezzi di Poesie come luoghi di silenzio in cui il poeta incontra le figurazioni simboliche dei suoi sentimenti e desideri profondi senza mai nominarli. Tralascia la dimensione estetica del linguaggio Rosario D’Andrea, i suoi occhi raccolgono da un luogo dell’anima isolato forme mute di oscurità e luce: un uomo che disegna parole.


Ester Pepe

 



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