lunedì 8 maggio 2023

PIZZI CANNELLA - CANZONE a cura di Maria Savarese

Pizzi Cannella_Scherzo_Tecnica mista su tela_2023_25 x 39.5 cm

 

Opening - Giovedì 27 Aprile 2023, ore 17:30


Da giovedì 27 aprile (inaugurazione ore 17:30 - 20:30), la stagione espositiva della Fondazione Mannajuolo – Al Blu di Prussia, prosegue con la mostra di Pizzi Cannella, “Canzone”, un omaggio che l’artista ha rivolto alla città di Napoli attraverso un ciclo di opere dipinte apposta per l’occasione.


Realizzata in collaborazione con l’Archivio Pizzi Cannella, l’esposizione si articola in un corpus di 13 opere, tra tele e carte di vario formato, dai titoli emblematici: Pulcinelle, Maruzzella, Spaccanapoli, Canzone, Pulcinella del Golfo, Puricinielle, Scherzo e Canzone, canzone, canzone, Conchiglia, corallo, I vasi di pesci.


“In questi nuovi dipinti ritorna gran parte di quel vocabolario iconografico che Pizzi Cannella ha strutturato dalla metà degli anni Ottanta (…) Oggetti/reperti, archetipi di altri significati che hanno radici profonde nei suoi ricordi, nella sua nostalgia, isolati e sospesi nel tempo in un non spazio dove la figura umana è sempre assente (…) Una memoria personale quindi, vissuta o immaginata, percepita come un’ossessione da raccontare che si rivela nell’atto stesso del guardare” (Maria Savarese).


“A volte bastano poche note, poche parole, a volte pochi colori, qualche segno e il miracolo si compie. “L’opera d’arte ‘’ è un miracolo che appartiene a tutti e di tutti nasconde gioia, amore, tristezza, malinconia, ingiustizia da raccontare, delitti da vendicare. Questa mostra ha il titolo di ‘’Canzone‘’. Mi piace pensare che abbia come complici musica, parole, colori e piccoli segni. Dire che è dedicata a Napoli mi pare superfluo. (Pizzi Cannella, Roma, marzo 2023).


Completa la mostra, un catalogo Paparo Edizioni con un testo di Maria Savarese ed alcune suggestioni scritte da Maurizio Braucci.

 

Pizzi Cannella_I vasi dei pesci__Olio su tela_2023_74 x 100 cm

 


A volte bastano poche note, poche parole,

a volte pochi colori, qualche segno e il miracolo si compie.

‘’ L’opera d’arte ‘’ è un miracolo che appartiene a tutti e di

tutti nasconde gioia, amore, tristezza,

malinconia, ingiustizia da raccontare, delitti da vendicare.

Questa mostra ha il titolo di ‘’ Canzone ‘’.

Mi piace pensare che abbia come complici musica, parole,

colori e piccoli segni.


Dire che è dedicata a Napoli mi pare superfluo.


Pizzi Cannella

Roma, marzo 2023

 

Pizzi Cannella_Maruzzella_Olio su tela_2023_80 x 45 cm
 

Pizzi Cannella nasce nel 1955 a Rocca di Papa (RM).


Dal 1975 frequenta il corso di pittura di Alberto Ziveri presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e contemporaneamente si iscrive al corso di Filosofia all’Università La Sapienza.

Tiene la sua prima personale nel 1978, alla Galleria La Stanza di Roma. Nel 1982 stabilisce il suo studio nell’ex pastificio Cerere, nel quartiere di San Lorenzo, dando vita, insieme a Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio e Marco Tirelli, alla Scuola di San Lorenzo.


Dello stesso anno è la sua prima personale presso la Galleria L’Attico di Fabio Sargentini a Roma (galleria con la quale collabora tuttora). Seguono nella stessa stagione (1984-1985) le personali di New York (Annina Nosei Gallery), quella di Berlino (Folker Skulima Galerie) e, nell’anno successivo, quella alla Galleria Triebold di Basilea (galleria con la quale lavorerà fino al 2002).


Tiene, inoltre, negli anni, diverse mostre personali in gallerie private in Italia e all’estero. Musei e spazi pubblici gli dedicano negli anni mostre personali:  Prende parte a numerosi eventi ed esposizioni collettive.  Sue opere sono esposte permanentemente in importanti collezioni pubbliche e private, tra le quali: Palazzo Reale di Milano, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Museo Mumok di Vienna, Hotel des Arts di Tolone, Museo d’Arte Contemporanea di Pechino, MACRO di Roma, San Giorgio in Poggiale a Bologna, Biedermann Motech a Villingen-Schwenningen (Germania), al Museo d’Arte Moderna di Saint Etienne (Francia) e all’Ermitage di San Pietroburgo.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

 


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