Festival Internazionale di Mezza Estate
XXXIX edizione
28/07-22/08/2023
Presenta
ROCCO PAPALEO
Divertissement
Tagliacozzo, sabato 19 agosto ore 21,15, Piazza Duca degli Abruzzi
Info: https://www.facebook.com/TagliacozzoFestival/ info@comune.tagliacozzo.aq.it https://turismo.comune.tagliacozzo.aq.it/ www.tagliacozzofestival.com
Info point: 0863 610750 - Comune di Tagliacozzo: 0863 6141 –
I biglietti sono in vendita su www.i-ticket.it info@i-ticket.it Tel.: 0863/25842 – 0863/411830
La richiesta per gli accrediti stampa va inviata sul modulo apposito https://tagliacozzofestival.com/contatti/ due giorni prima dell’evento. Si valuterà la richiesta a seconda della disponibilità dei posti
Il teatro in musica di Rocco Papaleo
La XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmata da Jacopo Sipari di Pescasseroli, presenta sabato 18 agosto l’ultimo progetto dell’attore “Divertissment”
Musica, Danza, libri ed ecco il teatro alla XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmata dal direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli, realizzato col patrocinio del M.I.C, della Regione Abruzzo, della Città di Tagliacozzo, fortemente sostenuto dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio e del suo Assessore alla cultura Chiara Nanni, della Banca del Fucino e della Fondazione Carispaq, che ospita nel suo cartellone sabato 19 agosto, l’ultimo progetto dell’attore Rocco Papaleo “Divertissment”. Evento questo, che avrà quale preludio, alle ore 18, nella corte d’arme del palazzo ducale, la presentazione del volume di Pino Strabioli e Paolo Poli, “Sempre fiori, mai un fioraio” edito da Rizzoli. Roma. Gli appuntamenti sono sempre allo stesso ristorante di piazza Sforza Cesarini e sempre a mezzogiorno, "all'ora in cui gli attori dormono". Paolo Poli non ama la confusione e non ama neppure parlare troppo di sé, ma in questi incontri a tavola ha di fronte Pino Strabioli che da trent'anni è entrato nel suo mondo, fatto di letteratura e irriverenza, libero pensiero e poesia. Grazie alla conoscenza pluridecennale, il Maestro permette al suo interlocutore e complice di accendere la "piccola ladra" (un registratore portatile) e si abbandona ai ricordi, per libere associazioni, tra fettuccine con i carciofi, mezza di rosso e, per concludere il pranzo, un caffè che "fa bene ai capezzoli". Sono occasioni uniche per risalire all'indietro nel passato, al lontanissimo 1922, quando le signore per bene non potevano lavorare per il cinematografo e lo zio di Poli tassinaro andava a prendere le donne dalle case di tolleranza per portarle a fare da comparse in un film sulla Divina Commedia. O al 1938, anno in cui in Italia arrivarono in due, Biancaneve nella splendida prima edizione, e Hitler che in visita a Firenze sfilò davanti a Paolo balilla con la bandierina in mano. Ma sono anche occasioni per parlare di Madame Bovary che inizia col matrimonio e finisce con l'arsenico, di Michelangelo che sullo sfondo del Tondo Doni mise uomini nudi, di sante che pisciano sul rogo, di papi morti ammazzati, di cene alcoliche a casa Fellini e delle avventure galanti del Mago Zurlì. Questo libro restituisce in maniera autentica lo spirito di Paolo Poli, artista assoluto, ultimo esempio — come sottolinea Pino Strabioli — del teatro all'antica italiana, quello delle tele dipinte, del cielo di carta e delle parrucche di lana, dove lui è il capocomico, il Maestro. A seguire la rassegna letteraria ospiterà La scuola più bella che c’è. Don Milani, Barbiana e i suoi ragazzi di Francesco Niccolini, il quale ha scritto il testo unitamente a Luigi d'Elia e Sandra Gesualdi, tratto dallo spettacolo teatrale “Cammelli a Barbiana”, in libreria per le edizioni Mondadori. “Chi sa volare non deve buttare via le ali per solidarietà con chi non lo sa fare. Deve insegnare agli altri cosa è il volo” affermava don Lorenzo Milani, il prete più spigoloso e rivoluzionario della nostra epoca, del quale si celebra il centenario della nascita. La sua è una storia di scontri, amarezze, sconfitte, ma anche di un grande amore per la vita, per i più deboli e per un mondo più giusto, da costruire con la scuola di tutti e tutte.
In serata lo spettacolo, scritto da Rocco Papaleo a quattro mani con Valter Lupo, che firma anche la regia, “Divertissment” è una sorta di diario che raccoglie pensieri di giorni differenti da sfogliare a caso. Brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali appaiono nel rileggerle ora. Non è che un diario racchiuda una vita, di certo però, dentro, si trovano cose che ti appartengono. E in questo caso l’azzardo che su alcune di quelle pagine valesse la pena di farci orecchiette, per riaprirle ogni sera a chi ha voglia di ascoltare. Con Rocco Papaleo sul palco ci saranno Arturo Valiante al pianoforte, Guerino Rondolone al contrabbasso, Davide Savarese alla batteria e Fabrizio Guarino alla chitarra. L’intero spettacolo rivelerà un viaggio attraverso i pensieri dell’artista, un diario aperto che permetterà al pubblico di sfogliare le pagine della sua mente e scoprire aneddoti, riflessioni e rime inaspettate. Il palco è diventato il luogo dove Papaleo ha raccontato storie sospese nel tempo, accompagnate da note di musica e da quella sua incredibile capacità di coinvolgere chiunque lo ascolti. Le parole sono diventate note, e le note parole, nel suo inconfondibile e affettuoso accento lucano. “Divertissment” si, ma un divertissment che sarebbe stato caro anche a Blaise Pascal che scriveva: “L’uomo è manifestamente nato a pensare; qui sta tutta la sua dignità e tutto il suo pregio; e tutto il suo dovere sta nel pensare rettamente. Ora, l’ordine del pensiero esige che si cominci da sé”. Si rifletterà intorno all’utilizzo della parola nella musica, viceversa, e limitatamente, si cercherà anche di verificare come la musica possa entrare nel progetto di una scrittura; se (e come) la letteratura possa fare musica, misurandosi con la musicalità del linguaggio, a partire da quel sottofondo della scrittura che è il ritmo. Divertissment risiede, appunto nella “vitalità” delle tre opzioni dell’anima: lingue che si integrano, si compensano, si scavalcano e si rincorrono, ma sono tutte piegate alla stessa tensione interiore, in una soluzione metrica affidata a un racconto ironico, a volte spigoloso, raffinatamente sincopato che parla con gli spettri, con le ombre della memoria.
Prossimo appuntamento: Domenica 20 agosto nel Chiostro di San Francesco, in Tagliacozzo, alle ore 21,15, finale del I concorso lirico del Festival Internazionale di Mezza Estate con l’International Opera Gala “Omaggio a Maria Callas” degli allievi della Classic Lyric Art del Maestro Glenn Morton e dell’Accademia di alto perfezionamento vocale, per lo stage Daltrocanto, del Maestro Donata D’Annunzio Lombardi.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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