lunedì 11 gennaio 2016

L’Oro de “la Città”

Il quotidiano “la Città” di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e Arti Grafiche Boccia e la Mediateca MARTE di Cava de’ Tirreni presentano
L’Oro de “la Città”
E il giornale diventa opera d’arte.

Si tratta della personale d’arte visiva di Vincenzo Vavuso.
La mostra sarà inaugurata martedì 12 gennaio 2016, alle ore 18.30, presso la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni, in Piazzetta Nicola Di Mauro (lungo il Corso Umberto I).
Pensata e realizzata in sinergia con il quotidiano “la Città” di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e Arti Grafiche Boccia, la mostra prevede l’esposizione di sedici opere, tra sculture e cromostrutture, formate in tecnica mista con pagine, frammenti e copie intere del quotidiano “la Città”, artisticamente modellate e solidamente cristallizzate.

Si segnala che all’inaugurazione della mostra interverranno: il Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli; il direttore del quotidiano “la Città”, Enzo D’Antona; Il Presidente dell’Associazione Giornalisti di Cava e Costa d’Amalfi, Walter Di Munzio; Il Presidente della Sezione Grafica della Confindustria (Provincia di Salerno), Gerardo Di Agostino; l’amministratore delegato di Arti Grafiche Boccia, Vincenzo Boccia. Modererà l’incontro il giornalista Franco Bruno Vitolo.
L’accompagnamento musicale sarà realizzato a cura del Gruppo “Enarmonici

Dalla convergenza degli intenti e degli ideali dell'artista Vincenzo Vavuso con il quotidiano “la Città” sono nate le opere della mostra “L’oro de ‘la Città’”: in quasi tutti i lavori prevale il color oro, ad indicare il tesoro che la cultura, la lettura e l’arte in genere, se ben coltivati, possono offrire.
Lo splendore dell’oro è poi accompagnato dall’oscurità di bruciature e sgualciture che rappresentano lo stato di crisi in cui viviamo. Dallo scuro delle bruciature allo splendore delle dorature, la linea generalmente è ascendente, ad indicare il cammino che la città, intesa come collettività, può e dovrebbe fare per recuperare la dignità che compete alla qualità dell’intelletto e del cuore dell’uomo. Allo stesso tempo, l’uso quasi totale delle pagine del giornale non ha solo il valore di un recupero di materiale potenzialmente da macero, ma anche quello simbolico del valore che possono avere, la carta stampata con le informazioni e le opinioni che quotidianamente riporta.

Vincenzo Vavuso è un artista di Salerno, pittore e scultore. Alla regolare frequenza degli studi specifici d’arte, ha coniugato il lavoro formativo presso i maestri di cui ha seguito le lezioni scolastiche, ma ha ricevuto poi un impulso fortissimo dall’emozionante impatto visivo con la Costa d’Amalfi e con i paesaggi straordinari che contornano il Salernitano. Il suo primo amore è stato per la pittura figurativa e paesaggistica dell’800 e per i fermenti di avanguardia del primo Novecento. In seguito ha concretizzato il transito verso un nuovo linguaggio, che in un primo tempo si concentra sulla produzione di opere figurative, poi informali con forti elementi materici e con rappresentazioni naturalistiche e/o cosmiche, che narrano il lirico smarrimento dell’uomo nel Tutto. Infine egli effettua la scelta di campo dell’Arte realistico-concettuale, con un impegno che coniuga esigenze estetiche e sociali e nello stesso tempo non perde mai di vista le potenzialità di comunicazione. È nato così il ciclo “Rabbia e Silenzio”, incentrato in gran parte su cromostrutture e pittosculture dal sapore realistico, con un messaggio forte e provocatorio .

Tra le pubblicazioni, da segnalare il volume d’arte Rabbia e silenzio (Cervino ed., 2014), ricco tra l’altro di vuoti polemicamente chiaroscurali e provocatori che sublimano il messaggio delle opere della serie omonima. Oltre che a Salerno e dintorni (la mostra più recente a Palazzo Fruscione nel 2015), ha esposto a Londra (Trispace Gallery), Roma (Galleria Rosso Cinabro), Dubai (Hotel Hilton), Tokio (Chiyoda Art Center), Venezia (Officina delle zattere), Torino (Galleria 20) e Firenze (La Pergola Arte).

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