venerdì 29 giugno 2018

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it a Nocera Inferiore il 30 giugno con “Alla ricerca di senso” di Lino Picca. Prime “Menzioni” per il Premio costadamalfilibri

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo prosegue gli appuntamenti con i “Salotti letterari” con gli autori in concorso per il Premio costadamalfilibri, maiolica realizzata dal maestro ceramista vietrese Nicola Campanile, e le due sezioni “GialloNoir” e “Antologie”, premiate con opere della pittrice salernitana Ida Mainenti.

Sabato 30 Giugno la kermesse culturale, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, fa tappa a Nocera Inferiore. Alle ore 18.30, infatti, nell’Auditorium del Convento di Sant’Antonio, ospite sarà Lino Picca con “Alla ricerca di senso” (Polis SA).

Ne parlano con l’autore il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone e il giornalista Davide Speranza. Intervengono Anna Garofalo, coordinatrice provinciale di “Libera” Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, e il teologo don Ciro Galisi.
In collaborazione con l’Associazione Polis Sviluppo e Azione. 

Quale senso ha la vita, in una situazione di disuguaglianze abissali prodotte dal finanzcapitalismo, dove settanta “Epuloni” posseggono la ricchezza di tre miliardi e mezzo di poveri ”Lazzari”? Quale senso ha la vita, in una situazione nella quale intere popolazioni, per la fame e per le guerre e, ancora più domani, per la crisi ecologica, sono condannate a “migrare” e a sottoporsi a sofferenze inaudite e, sempre più spesso, a morte sicura? Quale senso ha la vita quando, di fronte a questo fenomeno epocale delle “migrazioni”, appare, sempre più spesso, nei comportamenti delle persone e delle comunità, l'inumano, come considerazione che l’altro uomo è nulla? Attraverso un "itinerario intorno all'uomo", concluso da un capitolo su Gesù di Nazareth, nella prima parte, sviluppato, poi, più ampiamente, nella seconda parte, “Alla ricerca di senso” di Lino Picca giunge alla conclusione che il senso più profondo della vita è indicato dal progetto rivoluzionario di Gesù di “cambiare se stessi (matànoia), per cambiare il mondo”, di passare, cioè, dalla supremazia dell’“ego” e della categoria del “POTERE” alla supremazia del “noi" e della categoria della “condivisione”.

Intanto cominciano a delinearsi i nomi dei primi “segnalati” per il Premio costadamalfilibri 2018.
La direzione organizzativa della XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo comunica che il 13 luglio prossimo, presso la Torre vicereale di Cetara, saranno consegnate alcune Menzioni “speciali” ad autori del territorio presenti alla kermesse culturale. Tra questi Vito Pinto e Gianni Grattacaso per “Irene Kowaliska 1939” (Areablu), Rosaria Zizzo “Vite in cenere” (Terra del Sole), Virgilio Iandiorio per “Gli Aragonesi a Salerno” (ABE). Un riconoscimento speciale anche al reading “A mari confini…in ricordo dei bambini morti nel Mediterraneo”, messo in scena dagli attori Maria Strianese e Attilio Bonadies, e dai musicisti Alyssia Cappotto e Vito Palazzo.

giovedì 28 giugno 2018

Gabriele Montera e “Oltre il Calice” di Leonardo da Vinci, “Schiavo della sua libertà” di Tommaso Bucciarelli, gli aneddoti tra i fornelli di Due amici e una padella, il gemellaggio con il Festival del Nuovo Rinascimento, il 29 giugno a Maiori

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo prosegue gli appuntamenti con i “Salotti letterari” con gli autori in concorso per il Premio costadamalfilibri, maiolica realizzata dal maestro ceramista vietrese Nicola Campanile, e le due sezioni “GialloNoir” e “Antologie”, premiate con opere della pittrice salernitana Ida Mainenti.

Venerdì 29 Giugno la kermesse culturale, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, fa tappa a Maiori. Alle ore 20.30, infatti, nel Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo ospiti saranno Tommaso Bucciarelli con “Schiavo della sua libertà” (Armando Curcio) e Gabriele Montera con “Oltre il calice e dintorni senza confine” (Forum Telesiano).

Ne parlano con gli autori il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone e Stefania Romito, scrittrice e conduttrice radio-tv.

In collaborazione con il Festival del Nuovo Rinascimento ed il patrocinio del Comune di Maiori.
In “Schiavo della sua libertà” di Tommaso Bucciarelli, Luca è un ragazzo che sperimenta per la prima volta la prostituzione, ma subito dopo il primo incontro con una donna, questa viene misteriosamente uccisa. Il protettore della ragazza è Fausto, personaggio esaltato da se stesso. Alcuni anni dopo, le ricerche sull'assassinio vengono abbandonate e l'unica che prosegue le indagini è il vice commissario Roberta. Luca nel frattempo diviene amico di Lucio, un pensionato che tenterà di orientarlo nella comprensione dell'amore.

Un insolito viaggio nel Cenacolo di Leonardo da Vinci era stato intrapreso qualche anno fa da Gabriele Montera, che ne raccontava le tappe in “Il Calice svelato”, nato dalla scoperta casuale del calice che Leonardo, chissà perché, aveva “dimenticato” di rappresentare sul tavolo dell’Ultima Cena. Quel calice appare ben evidente, anche se collocato in un luogo insospettabile, così come altre immagini inattese individuabili nello stesso dipinto. “Oltre il Calice e dintorni senza confini” allarga l’indagine su aspetti che portano l’Autore al di là delle originarie e sorprendenti rivelazioni. La spinta a cercare lo ha portato, così, a muoversi in ambiti non direttamente collegati all’opera vinciana e avventurarsi in campi che vanno ben oltre gli aspetti puramente artistici e pittorici.

A seguire Alfonso Bottone con Giovanna Santucci e Alfredo Di Domenico si intratterrà su racconti e aneddoti tra i fornelli di Due amici e una padella, innamorati della cucina e pronti a raggiungere qualsiasi meta, sia per una cena a domicilio, piuttosto che per una prima colazione, un’ aperiCena sulla spiaggia, una passeggiata al lago o in montagna.

A chiudere la serata la La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo suggellerà un ulteriore gemellaggio con il Festival del Nuovo Rinascimento. Fondato dall’artista milanese Davide Foschi, con presidente Rosella Maspero, il Festival, tra Lucca e Trento, si pone la finalità di porre al centro l’essere umano, di riscoprirne la Bellezza e l’originalità creativa attraverso l’arte, veicolo privilegiato di rappresentazione della bellezza e della sacralità dell’essere umano.

mercoledì 27 giugno 2018

Pompei - I° Premio letterario "Poesia è vita"



I “Colori invisibili” di Maggie Van der Toorn, “Come le onde” di Rodolfo Baldassarri e i suggerimenti di Donatella De Bartolomeis e Marco Grasso su “come trovare lavoro quando tutti lo perdono” il 28 giugno alla Mondadori di Cava de’ Tirreni

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo prosegue gli appuntamenti con i “Salotti letterari” con gli autori in concorso per il Premio costadamalfilibri, maiolica realizzata dal maestro ceramista vietrese Nicola Campanile, e le due sezioni “GialloNoir” e “Antologie”, premiate con opere della pittrice salernitana Ida Mainenti. 

E così Giovedì 28 Giugno la kermesse culturale, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, fa tappa a Cava de’ Tirreni. Alle ore 19.30, infatti, presso la Libreria Mondadori ospiti saranno Maggie Van der Toorn con “Colori invisibili” (Pegasus), Rodolfo Baldassarri con “Come le onde” (New Book), Donatella De Bartolomeis e Marco Grasso con “Più forte della crisi. Come trovare lavoro quando tutti lo perdono” (Il Papavero).
Ne parla con gli autori il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone.
Cosa sono i “Colori invisibili” di cui ci parla Maggie Van der Toorn in questo libro di poco più di cento pagine? Senza dubbio il titolo è una metafora a effetto, forse un parallelismo tra colori ed emozioni. Protagonisti del romanzo sono sicuramente loro, quelle emozioni che talvolta facciamo fatica ad ascoltare e che quindi creano malessere tra ciò che siamo e il mondo che ci circonda. Sono come una tavolozza di colori da cui attingere quando viviamo esperienze, consapevoli del fatto che basta un niente per trasformare una vita in qualcosa privo di colore. L’autrice affronta temi molto importanti: la perdita di una persona cara, la violenza sulle donne e le conseguenze che l’essere spettatore indifeso di comportamenti aggressivi possono avere sullo sviluppo emotivo di un bambino. “Colori invisibili” però è anche un libro di rinascita, che trova la sua realizzazione nella presa di coscienza che un cambiamento è possibile solo se si è disposti a lasciare il proprio passato alle spalle continuando a vivere. Ambientato tra Roma, Messico e Olanda, questo libro permette al lettore di viaggiare con l’immaginazione immedesimandosi con le storie dei protagonisti, persone comuni da cui trarre grandi insegnamenti.

Può l’amore cambiare il destino di una persona? “Come le onde”, terzo e conclusivo romanzo della trilogia architettata dalla penna dello scrittore Rodolfo Baldassarri, denso di colpi di scena e sorprese, conclude il cammino intrapreso da Valerio, il giovane studente universitario, iniziato con “In riva al mare”, e poi proseguito con “Infinito”. In un crescendo fatto di colpi di scena e rocambolesche avventure seguiamo il percorso esistenziale e la grande storia d’amore di Valerio-Barbara e di Valerio-Anita, le due donne che ama profondamente, e le avventure del templare Roberto al servizio di Federico II di Savoia nel periodo della lotta tra papato e impero, sullo sfondo delle crociate.

“Più forti della crisi” di Donatella De Bartolomeis e Marco Grasso è un manuale operativo di orientamento sul mercato del lavoro con una serie di storie vincenti di campo; una preziosa guida per chi è alla ricerca di un’occupazione e un forte invito all’ottimismo, a mettersi sempre in gioco. La voce dei protagonisti, raccolta in racconti registrati in giro per l’Irpinia, è la dimostrazione che la crisi non ha solo un’accezione negativa, ma può, anzi deve, significare anche occasione di riflessione e riposizionamento per poi ripartire di slancio, con una nuova idea vincente in grado di aprire una nuova stagione.

Maggiori informazioni sul sito www.incostieraamalfitana.it

martedì 26 giugno 2018

“Mondi paralleli” di Ivan Saracino, “Gli Aragonesi a Salerno” di Virgilio Iandiorio e “Vecchio sarai tu!” antologia di Autori vari il 27 giugno allo Yachting Club Salerno

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo prosegue gli appuntamenti con i “Salotti letterari” con gli autori in concorso per il Premio costadamalfilibri, maiolica realizzata dal maestro ceramista vietrese Nicola Campanile, e le due sezioni “GialloNoir” e “Antologie”, premiate con opere della pittrice salernitana Ida Mainenti.

E così Mercoledì 27 Giugno la kermesse culturale, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, fa tappa a Salerno. Alle ore 20.00, infatti, presso lo Yachting Club ospiti saranno Ivan Saracino con “Mondi paralleli” (Guida), Virgilio Iandiorio con “Gli Aragonesi a Salerno” (ABE), Autori Vari con “Vecchio sarai tu”, a cura di Raffaele Messina (Homo Scrivens).

Ne parla con gli autori il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone.
“Mondi paralleli” di Ivan Saracino comincia con una fuga, quella di Simone dagli scagnozzi dell'avvocato Tiraboschi, noto strozzino cui deve restituire i soldi di un prestito che non poteva permettersi. Ma la fuga è un elemento ricorrente nella vita del nostro protagonista: Simone è fuggito prima dalla realtà troppo stretta del suo paese di origine, da una famiglia troppo povera per le sue più elevate aspirazioni; negli anni dell'università è fuggito dalla ragazza di cui si era innamorato senza dare spiegazioni; è sempre fuggito da ogni tipo di relazione sociale e ora fugge da una vita continuamente uguale a se stessa e da un lavoro normale, facendo investimenti spregiudicati e sperando di poter fare il grande salto di qualità; infine si trova a fuggire anche dai vari mondi paralleli che andrà a incontrare perché in ognuno di essi troverà delle realtà che non è in grado di affrontare. Solo quando avrà raggiunto la maturità necessaria si fermerà per ricominciare, quando avrà finalmente compreso il significato più profondo del viaggio attraverso gli universi paralleli che Sergio, il suo salvatore e mentore, gli farà scoprire.

Nel “De Bello Neapolitano” di Giovanni Pontano troviamo dei riferimenti alla città di Salerno. Negli anni della guerra tra Ferdinando d’Aragona (figlio di Alfonso I re di Napoli) e Giovanni d’Angiò (figlio di Renato d’Angiò), tra il 1458 e il 1464, la città era possesso di Felice Orsini. Dopo la battaglia di Foce (Sarno) il 7 luglio 1460, dove Ferdinando I subì una pesante sconfitta, molti feudatari passarono alla parte angioina. Dalla narrazione del Pontano, che fa da traino a “Gli Aragonesi a Salerno” di Virgilio Iandiorio, emerge la figura di Roberto Sanseverino e della sua famiglia, per la quale ha parole di elogio, anche quando Roberto è costretto a promettere la sua fedeltà a Giovanni d’Angiò. Interessanti, inoltre, sono le notizie che il Pontano fornisce sulla città di Cava e altre della penisola Sorrentina. Anche se non diffuse, le notizie su questi luoghi sono molto interessanti, perché il Pontano aveva avuto modo di vedere di persona queste città.

L’Antologia “Vecchio sarai tu!”, curata da Raffaele Messina, raccoglie una serie di racconti che, partendo dal tema della terza età, vedono come protagonisti persone non più giovani ma dalla personalità ben definita , che nel bene e nel male, nell’esperienza della vita, condizionano con il loro agire avvenimenti in cui sono coinvolti. Dal racconto giallo a quello noir, dal racconto nostalgico-sentimentale a quello esistenziale-spirituale, con ottiche e prospettive diverse è interpretata la figura del ” vecchio”, personaggio (restando in termini letterari) dinamico piuttosto che statico. Dieci tra autori più noti e meno noti del panorama letterario napoletano, e non solo, hanno dato voce a un tema molto sentito nella società attuale fatta sempre meno di giovani e sempre più di persone anziane, pilastri o fardelli per l’attuale generazione.

In collaborazione con lo Yachting Club di Salerno ed il Conservatorio musicale “Giuseppe Martucci” di Salerno. Sottolineature musicali di Teresa Ranieri, Genoveffa Volpicelli, Clarissa Piazzolla, Luigi Maresca.

Nel corso della serata saranno premiati i vincitori di “Serotonino - Il Gioco del Benessere”, ideato e condotto dal naturopata Riza Dante De Rosa, e svoltosi il 24 giugno al Quadrifoglio Village di Pontecagnano. Saluti di benvenuto di Diana De Bartolomeis, vicepresidente dello Yachting Club Salerno.

Maggiori informazioni sul sito www.incostieraamalfitana.it

lunedì 25 giugno 2018

In primo piano a Napoli, per una #domenicalmuseo al Madre: uno sguardo a 360° sull’arte contemporanea

Con le nuove mostre inaugurate nel mese di giugno, il Madre, il museo d’arte contemporanea Donnaregina, aderisce all’iniziativa del MiBACT che prevede l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese nei musei nazionali e diventa protagonista della prima domenica di luglio con #domenicalmuseo, l’iniziativa di visite gratuite che celebra la prima apertura gratuita domenicale al Madre.

Straordinaria la nuova offerta del museo d’arte contemporanea della regione Campania: nella Sala RE_PUBBLICA Madre: “1977 2018 Mario Martone Museo Madre”, la mostra retrospettiva, inaugurata il 2 giugno, dedicata ai quarant’anni del percorso artistico del regista napoletano. E le tre mostre del programma estivo del Madre inaugurate il 22 giugno, che si articolano fra retrospettive storiche e sostegno alla ricerca artistica operante sul territorio: John Armleder 360°, la prima mostra retrospettiva dedicata all'artista svizzero, al terzo piano del museo di Via Settembrini; il nuovo capitolo del progetto in progress Per_formare una collezione. Per un archivio dell'arte in Campania, che arricchisce la collezione permanente con quindici nuove opere esposte nella Sala delle Colonne al primo piano, nelle Sale Facciata al secondo piano e nella Sala Show_Yourself@Madre al piano terra; e l'installazione site-specific permanente Passaggio della Vittoria di Paul Thorel, sulle quattro pareti del passaggio tra Cortile centrale e Cortile delle sculture.

#domenicalmuseo 1 luglio
Ore 11.00: Curator’s Tour alla mostra 360°, la prima retrospettiva dedicata all’artista svizzero John Armleder, nel racconto del co-curatore della mostra, e direttore del Madre, Andrea Viliani.
Ore 17.00: Curator’s Tour alla mostra Per_formare una collezione. Per un archivio dell'arte in Campania, con il focus del co-curatore, e direttore del Madre, Andrea Viliani, dedicato alle 15 opere del nuovo capitolo del progetto in progress che arricchisce la collezione permanente del Madre.
Ore 17.00: Tessere contemporanee. Laboratorio sul mosaico dedicato alle famiglie e ai bambini (età consigliata 6-10 anni).

INFO E PRENOTAZIONI: +39 081 197 37 254

Grande successo al Madre per l’inizio dell’estate dell’arte contemporanea

Dopo l’inaugurazione, il primo giugno, di “1977 2018 Mario Martone Museo Madre”, la mostra retrospettiva dedicata ai quarant’anni del percorso artistico del regista napoletano, una folla  di circa 1800 visitatori ha invaso le sale e i cortili del Madre, il museo d’arte contemporanea della Fondazione Donnaregina, per salutare l’inizio dell’estate, brindando all’apertura delle tre nuove mostre del programma estivo del museo regionale campano, che si articolano fra retrospettive storiche e sostegno alla ricerca artistica operante sul territorio: 360°, la prima mostra retrospettiva dedicata all'artista svizzero John Armleder, al terzo piano del museo di Via Settembrini; il nuovo capitolo del progetto in progress Per_formare una collezione. Per un archivio dell'arte in Campania, che arricchisce la collezione permanente con quindici nuove opere esposte nella Sala delle Colonne al primo piano, nelle Sale Facciata al secondo piano e nella Sala Show_Yourself@Madre al piano terra; e l'installazione site-specific permanente Passaggio della Vittoria di Paul Thorel, sulle quattro pareti del passaggio tra Cortile centrale e Cortile delle sculture.

Un successo annunciato, quello del Madre, come ha affermato Laura Valente, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee: “Grazie all’impegno di tutto lo staff, negli ultimi quattro mesi il Madre ha incrementato il patrimonio della Fondazione Donnaregina di oltre il 70% rispetto agli ultimi tre anni, e ha registrato un incremento del pubblico pagante di oltre il 40% , raccogliendo i frutti di un’attenta politica sul territorio e di partnerships internazionali”.

Presenti tutti gli artisti in mostra, John Armleder, Paul Thorel e tutti i partecipanti del nuovo capitolo del progetto in progress Per_formare una collezione. Per un archivio dell'arte in Campania: Luigi Auriemma, Salvino Campos, Maurizio Elettrico, Luciano Ferrara, Matteo Fraterno, Anna Maria Gioja, Lello Lopez, Mafonso, Lello Masucci, Rosaria Matarese, Maurizio Igor Meta, Enza Monetti, Carmine Rezzuti, Vincenzo Rusciano e Quntino Scolavino, insieme con Nino Longobardi, Antonio Biasiucci, Umberto Manzo, Christian Leperino, Barbara Jodice, Luciano Romano, preceduti dalla visita di Alba e Francesco Clemente.

Tra i molti ospiti accolti dalla Presidente Laura Valente, dalla Vicepresidente Maria Letizia Magaldi e dal Direttore Andrea Viliani, Patrizia Boldoni, Consigliere per il turismo e i beni culturali della Regione Campania, Rosanna Romano, Direttore regionale per le politiche culturali e per il turismo, il deputato Gennaro Migliore, il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger. I galleristi Alfonso e Tina Artiaco, Umberto e Maria Di Marino, Giangi Fonti, Umberto Raucci e Carlo Santamaria, Paolo Bowinkel, Rocco Orlacchio. Tra i numerosi collezionisti Maurizio Morra Greco, Giuseppe Morra, le Famiglie Leonetti e Del Genio, Roberto e Maria Giovanna Berni Canani.

Presenti anche Gabriella Buontempo, Valerio Falcone di Fornace Falcone, gli architetti Antonio Martiniello e Cherubino Gambardella, il regista Pappi Corsicato con Igina Di Napoli, Angelo Cannavacciuolo, Fabio Donato e Franco Rendano, le curatrici Mirta D’Argenzio, Adriana Rispoli, Alessandra Troncone e Chiara Pirozzi.

Molti gli ospiti nazionali e internazionali, fra cui i galleristi Massimo De Carlo e Ludovica Barbieri da Milano, Andrea Caratsch da Zurigo e Mehdi Chouakri da Berlino, l’artista Mai Thu Perret, la direttrice di Museion a Bolzano Letizia Ragaglia, la curatrice di Mutina for Art e Direttrice della Quadriennale di Roma Sarah Cosulich, Samuel Gross dell’Istituto Svizzero di Roma e il suo predecessore, il curatore Salvatore Lacagnina, il Direttore e il curatore del MAMCO di Ginevra Lionel Bovier e Fabrice Stroun, Luca Lo Pinto dalla Kunsthalle di Vienna e Lorenzo Gigotti della casa editrice Nero.

Tanti ospiti per una serata inaugurale in cui si è brindato con Prosecco a cura di 40 volumi bar catering e si sono degustati i prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia campana a cura di Gino Sorbillo – autore, per l’occasione, della speciale pizza Madre dedicata al museo – della Pasticceria Mennella e delle Distillerie Nastro d’oro.

In un evento che si è protratto fino alle 02.00, Party Soundtraxx, con drink bar e dj set a cura di Nice To Be con Lello Di Franco, Radio Noir e Vito in consolle.

Ultimo weekend di apertura del teatro - 1 luglio 2018 Domenicalmuseo

Si avvicina l’ultimo weekend di PaErco Teatro Tour, l’apertura sperimentale del Teatro Antico del Parco Archeologico di Ercolano sepolto dall’eruzione del 79 d.C., e restituito ai visitatori dopo circa 20 anni dalla sua chiusura. Il Teatro fu il primo monumento ad essere scoperto nei siti vesuviani colpiti dal cataclisma ed i visitatori potranno accedervi ancora sabato 30 giugno e domenica 1 luglio, scendendo a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo, per ammirare il percorso concepito come una vera e propria esplorazione; potranno avventurarsi in un luogo unico e suggestivo, in cui sono presenti, oltre ai resti dell’antico edificio, reperti, graffiti lasciati nei secoli dai visitatori, che alla luce delle fiaccole attraversarono nel XVIII e XIX secolo le gallerie e i pozzi creati per penetrare nelle viscere dell’antica Ercolano.

I biglietti al costo di 15 euro (intero) e di 10 euro (ridotto per ragazzi con età compresa tra i 18 e i 30 anni e i possessori delle card di Campania>Artecard), sono acquistabili in prevendita sul sito Ticketone.it (con costo ulteriore di prevendita pari a 1.50) e presso lo sportello della biglietteria degli Scavi di Ercolano.

Solo 10 visitatori per i 10 turni di visita, che partono alle ore 18.30 con intervalli di 15 minuti, per una durata di visita di circa 50 minuti.

I visitatori vengono forniti dal Parco Archeologico di Ercolano di caschetti, cuffia per capelli, mantelline e torce da utilizzare nel percorso. Si raccomanda l’uso di scarpe chiuse, basse, resistenti ed impermeabili e di indossare maglie o giacche comode, da indossare prima della visita, dato il considerevole sbalzo termico da affrontare durante il percorso. Per i visitatori del Teatro aperti i parcheggi presso la Scuola Rodinò in Via IV Novembre e presso la Scuola Iovino Scotellaro I Traversa Via IV Novembre.

Si ripropone intanto domenica 1 luglio, l’appuntamento mensile dell’ingresso gratuito al Parco Archeologico di Ercolano con l’iniziativa ministeriale #Domenicalmuseo. L’iniziativa di PaErco Teatro Tour non rientra nella proposta Domenicalmuseo

domenica 24 giugno 2018

..incostieraamalfitana.it, Libera, Fondazione Pol.i.s. ricordano Saveria Antiochia, una madre contro la mafia, con “In nome del figlio” di Jole Garuti , il 26 giugno a Minori

Il 6 agosto 1985 la mafia uccise a Palermo Roberto Antiochia, giovane poliziotto. Sua madre Saveria, nel nome del figlio, è rinata per dedicare ogni energia all'impegno antimafia e per far conoscere e diffondere i valori e gli ideali del suo ragazzo. Consegnò a «la Repubblica» una lettera implacabile indirizzata al ministro degli Interni: "Li avete abbandonati", provocando forti polemiche. Fu tra i fondatori del Circolo Società Civile di Milano, del Coordinamento antimafia di Palermo e di Libera. Nel 1990 venne eletta al Consiglio comunale di Palermo, ma la politica non era il suo mondo. Dal 1993 frequentò Sariano, un paesino del Polesine diventato quasi un'università popolare dell'antimafia per la caratura e la passione dei partecipanti ai dibattiti: magistrati, giornalisti, politici, semplici cittadini provenienti da tutta Italia. Con fatica fu presente a ogni udienza dei processi per l'uccisione di Roberto e Ninni Cassare e la sua testimonianza fu determinante. Non tollerava alcun cedimento dello Stato alla mafia, tanto meno l'ipotesi di una trattativa, ed era subito pronta a prendere la penna o il telefono per far sentire la sua voce fremente e la, sua indignazione. Nelle scuole di tutto il Paese raccontò, senza lacrime, gli ideali di Roberto, la sua volontà di difendere i diritti dei più deboli, di lottare per una Italia libera e democratica, contrastando l'arroganza e la violenza mafiosa; e il silenzio con cui veniva ascoltata aveva qualcosa di magico. 

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, con Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, la Fondazione Pol.i.s., il Comune e la Pro Loco di Minori, ricorda il coraggio di Saveria, e di tutti quelli che combattono le mafie quotidianamente a rischio della propria vita, ma anche di tutte le vittime innocenti come Roberto Antiochia, Martedì 26 Giugno alle ore 20.30 a Minori sul Corso Vittorio Emanuele, presso il Caffè Umberto, con la presentazione del libro di Jole Garuti “In nome del figlio. Saveria Antiochia, una madre contro la mafia”, edito da Melampo, con la prefazione di don Luigi Ciotti.

Intervengono, con il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, il presidente della Fondazione Pol.i.s. don Tonino Palmese, lo storico e docente universitario Marcello Ravveduto.
La kermesse culturale, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, consegnerà ad Alessandro Antiochia il Premio “Donna del mio Tempo” alla memoria della madre.

Maggiori informazioni sul sito www.incostieraamalfitana.it

San Giovanni Battista - la sua figura nella storia dell'arte

Si tratta del il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli: pala d’altare, quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce.
Si segnala poi essere presente nelle tante opere pittoriche dei più grandi artisti: Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San Giovannino”.

Guido Reni - San Giovanni Battista nel deserto - 1640 ca.



venerdì 22 giugno 2018

“Gaetano Salvemini” di Giovanni Nigro, “Rosso Lupo” di Francesco Puccio e “Il velo di Iside” di Fiorella Franchini il 25 giugno a Furore

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo prosegue gli appuntamenti con i “Salotti letterari” con gli autori in concorso per il Premio costadamalfilibri, maiolica realizzata dal maestro ceramista vietrese Nicola Campanile, e le due sezioni “GialloNoir” e “Antologie”, premiate con opere della pittrice salernitana Ida Mainenti.

Lunedì 25 Giugno la kermesse culturale, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, fa tappa a Furore. Alle ore 20.00, infatti, presso la Sala Rossellini del Comune ospiti saranno Giovanni Nigro con “Gaetano Salvemini” (Paguro), Francesco Puccio con “Rosso Lupo” (Iemme), Fiorella Franchini con “Il velo di Iside” (Homo Scrivens).
Ne parlano con gli autori il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, e il giornalista e blogger Francesco Grillo. In collaborazione con l’Associazione “Joseph Beuys e oltre…” ed il patrocinio del Comune di Furore.

“Gaetano Salvemini: scuola, politica, storiografia e federalismo” di Giovanni Nigro ripercorre la complessa e vivace personalità umana e culturale di Gaetano Salvemini, dai primi anni del XX secolo sino alla morte, intervenuta nel 1957. Dopo una breve biografia politica, si è passati all'analisi dell'uomo politico, alla chiarificazione di come la sua concezione pedagogica fosse tutt'uno con la sua visione politica; si è esaminato, successivamente, il suo federalismo e le "atipiche" soluzioni pensate per la questione meridionale. E - più inoltre - si è analizzato il suo concetto di democrazia, caratterizzato dall'antitesi democrazia-dittatura, il suo successivo avvicinamento all'elitismo di Mosca, il suo impegno storiografico, sempre condotto in perfetta sintesi tra metodo filologico-erudito e vigorosa analisi dei rapporti di classe. Senza dimenticarsi delle critiche a Giolitti, del tormentato rapporto con il Partito Socialista, dell'impegno antifascista, del gradito soggiorno americano. E con un occhio - naturalmente - al polemista ed all'indiscusso maestro.

Una moderna Cappuccetto Rosso, nel momento in cui deve attraversare il bosco e rare importanti scelte di vita, si fa lupo lei stessa, prima che il lupo la sbrani. Tutto in “Rosso Lupo” di Francesco Puccio si sviluppa nell'arco di una sola giornata: mattina, pomeriggio, sera, notte. La giovane Giulia fa la barista in uno squallido bar di periferia, al servizio del rozzo don Cosmi, con la compagnia amichevole del collega Feppino. Ha da tempo una relazione con Gerry, aspirante musicista e compagno non fedele. Morta la madre quando lei era ancora piccola, Giulia fugge di casa liberandosi del dominio psicologico di un padre oppressivo. Ha rapporti con la nonna a cui periodicamente va a fare visita. Attraverso una serie di episodi, di flash back, di affioranti emozioni e di seducenti incontri, posta di fronte alla prospettiva di essere scelta l'indomani in una selezione fotografica per modelle, Giulia passerà dall'apparente passività del mattino all'aggressività della notte, uscendo dal suo perenne bilico tra la coscienza costruttiva e la fascinosa vertigine dell'abisso.

Nel 77 d.C. Livilla Claudia, vestale di Iside, incontra il navarco della flotta di Miseno, Valerio Pollio. A lui confida di avere sentito a Puteoli alcuni stranieri progettare una strage di romani. Ma l'obiettivo non è il popolo in festa, bensì le navi della Classis Praetoria Misenensis e l'imperatore Vespasiano, giunto per ammirare la flotta nel golfo di Miseno. Una storia d'amore e d'avventura questa de “Il velo di Iside” di Fiorella Franchini che unisce al fascino dell'età romana, sulla scia dei romanzi di Danila Comastri Montanari, il pregio di richiamare l'attenzione del lettore sul patrimonio archeologico di Napoli e dei Campi Flegrei.

Al termine della serata saranno consegnati a Fiorella Franchini il Premio Internazionale di Narrativa e Poesia “Città di Caserta”, e a Francesco Puccio il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Megaris”.

"Attraversamenti" al tempo di Carlo e Federico di Borbone



mercoledì 20 giugno 2018

Premi ..incostieraamalfitana.it Marchio Italy al maestro Vince Tempera, all’imprenditore Vittorio Perrotti, alle aziende Iasa e TostaCafè il 22 giugno ad Atrani

C’è un’Italia che lavora, che produce, che conquista il mondo con l’eccellenza della sua qualità. E in questa Italia qua c’è il nostro Mezzogiorno, che eleva la creatività ed il talento a qualcosa di “unico”. Sono proprio questi gli aspetti che la XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo con il Premio Marchio Italy intende riconoscere in alcuni dei settori creativi, talentuosi, produttivi dell’Italia in generale, del Sud e della Campania in particolare. C’è tanta Italia nel mondo, tanti protagonisti del nostro Mezzogiorno, e non c’è paese dove non ci venga detto che i nostri prodotti, la nostra arte, le nostre tradizioni sono i migliori. Un pezzo di questa Italia sarà appunto premiato Venerdì 22 giugno sul “mare” di Atrani, con inizio alle ore 20.30, in collaborazione con il Comune ed il Forum dei Giovani del centro costiero.

I riconoscimenti 2018 andranno al maestro Vince Tempera, arrangiatore e compositore, negli anni più volte direttore d'orchestra del Festival di Sanremo. Attivo fin dagli anni Settanta in band come The Pleasure Machine e Il Volo, è anche famoso per essere stato autore o coautore di diverse sigle di cartoni animati degli anni settanta e ottanta, una tra tutte Ufo Robot Goldrake. Dalla fine degli anni Settanta inizia la collaborazione con Francesco Guccini, e da allora fa parte dei suoi musici accompagnandolo nei concerti alle tastiere e al pianoforte. Alle tastiere si esibisce anche in concerti modern jazz. Quentin Tarantino ha scelto per la colonna sonora del film Kill Bill: Volume 1 la musica della colonna sonora di Sette note in nero di Lucio Fulci composta da Tempera. Ha composto le musiche delle fiction RAI Raccontami 2 e Tutti i rumori del mondo. Nel 2009 è il direttore d'orchestra del programma TV La corrida, ruolo ricoperto precedentemente dal maestro Roberto Pregadio. Dal 2008 è il direttore musicale e patron dei Grandi Festivals Italiani (festival canori nazionali e per la Lombardia il festival Una Voce per Macherio), con la collaborazione di Katia Ricciarelli e altri nomi del panorama musicale italiano, con lo scopo di aiutare giovani talenti ad emergere nel mondo dello spettacolo.

All’imprenditore Vittorio Perrotti che, partito da Atrani nel meglio degli anni ’60, approdato a Parigi, si è trasformato nel “guru” di una nuova scuola del commercio, “Roba da poco”, una vera e propria griffe.

All’azienda Iasa di Cologna, i primi al mondo a produrre il tonno in vaso vetro. Fondata nel 1969 da una famiglia originaria di Cetara, riesce a riportare su grande scala prodotti di nicchia che conservano intatte antiche tradizioni come la le alici e la colatura, il tonno pescato lungo le coste del mediterraneo tipo la specie alalunga (tonno bianco), il tonnetto del mediterraneo (alletterato) e il pregiatissimo tonno rosso (blufin).

All’azienda TostaCafè di Salerno, il gusto di sperimentare nuovi aromi e miscele pregiate che, con il perfezionamento negli ultimi anni delle tecniche di preparazione del caffè, ha permesso di ottenere risultati eccezionali. E l’obiettivo di questa azienda salernitana è quello di puntare sull’alta qualità della materia prima, per un risultato straordinario.

Un Premio speciale sarà inoltre consegnato, nel coro della serata,dal Comitato provinciale di Salerno dell’UNPLI all’avvocato Maria Laura Squitieri, già presidente della Pro Loco di San Valentino Torio. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti sarà presentata da Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it, con gli interventi del soprano Silvia Sammarco, e le decorazioni floreali di Wedding 2.0 Amalfi.

La XII edizione della Festa del Libro in Mediterraneo, dedicata ai bambini scappati dalla guerra e dalla fame e morti nel Mediterraneo, si fregia anche quest’anno del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea.

“Giallo a Denti stretti” a Gustaticasa Home di Giovi il 21 giugno

Giovedì 21 giugno, ore 20,30, nella meravigliosa cornice di Gustaticasa Home, a Giovi Casa Gallo, sulle colline salernitane, avrà luogo un’altra tappa di “Storie di Chicchi”, format ideato ed organizzato da Maria Giovanna Santucci, Idea Maker di Due amici e una Padella.
Una serata intensa, ricca di momenti piacevoli e di spunti culturali, legati ai chicchi di riso ed al “Giallo a Denti stretti” (sottotitolo della serata). 

Si parlerà di francobolli legati al mondo degli alimenti, con Carlo Galimberti, giornalista e direttore della rivista “Gusto Filatelico”, che ci svelerà il mistero che lega il riso ai “denti stretti”.
Il giallo lo ritroviamo anche nel noir storico del giovane ospite Davide Bottiglieri, scrittore e vincitore del Premio “Autore degli Holmes Awards 2018” con il libro “Omicidi in si Minore”: brani del suo libro saranno letti da Giorgio Di Fusco.

Una cena, con obbligo di prenotazione, in cui l’alimento principe, ovvero il riso, abbraccia voluttuosamente il “giallo” dei prodotti campani, sapientemente cucinati da Stefania Cucolo ed Alfredo Di Domenico, con abbinamenti enologici scelti con cura dalla sommelier Clelia Citro.

Se dici Terra

Opere di
Anna Crescenzi, Adriana Del Vento, Mina Di Nardo,
Consiglia Giovine, Nicca Iovinella, Anna Maglio,
Renata Petti, Carla Viparelli

a cura di Susanna Crispino
vernissage giovedì 28 giugno h 17,30
Pan Palazzo delle Arti Napoli
Via dei Mille 60, 80121 Napoli

Le sale al pian terreno del PAN Palazzo delle Arti Napoli ospitano giovedì 28 giugno alle ore 17,30 il vernissage di Se Dici Terra, mostra a cura di Susanna Crispino, che riunisce le opere del gruppo Se Dici Mani composto da: Anna Crescenzi, Adriana Del Vento, Mina Di Nardo, Consiglia Giovine, Nicca Iovinella, Anna Maglio, Renata Petti, Carla Viparelli.
L'esposizione è realizzata in collaborazione con l'ufficio della delegata alle Pari Opportunità e l'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli.
Nucleo fondante delle opere esposte è la cura e protezione della Terra, responsabilità a cui sono chiamati sia il singolo che la collettività, e su cui le artiste hanno maturato una riflessione fondando il laboratorio artistico Se Dici Mani.
La rivendicazione di un ruolo attivo nella salvaguardia del territorio e dell'ambiente rappresenta per loro il primo passo per fondare una pratica ecologica globale ed autentica.
I lavori in mostra operano una riflessione su tali temi partendo da TerrAtanor di Adriana Del Vento, un'installazione site specific che richiama l'energia trasformatrice contenuta nella natura, rifacendosi al nome del crogiuolo alchemico (Atanor, appunto) ed alla stratificazione temporale insita nelle rocce.
Un'energia che può essere splendore e delicatezza, potenza sopita come il fuoco del vulcano, ma è talvolta resa distruttiva e tossica dall'intervento umano, come nel caso della Terra dei Fuochi.
La natura, piegata e violata dall'intervento umano, è il fulcro dell'opera di Consiglia Giovine, in cui la materia si compone in un rosso sanguigno, stratificato e scalfito da cicatrici e parole, ma in alcuni punti ingentilito da inserti leggeri e ricucito amorevolmente, come a simboleggiare una volontà di riconciliazione, di riparazione e cura.
L'intervento umano sull'ambiente, di fatto, può anche essere positivo, come nelle opere di Anna Maglio, che ricostruiscono visivamente il ciclo vitale dell'agricoltura: Semina, Raccolta, Attesa. Atti che non si esauriscono nel rapporto utilitaristico con la terra, ma sono anche espressione di discernimento, selezione, osservazione.
Il carattere disciplinante delle operazioni necessarie affinché la terra dia i suoi frutti trova nell'Attesa una perfetta sintesi: la Natura ha i suoi tempi ed il loro rispetto viene premiato dal raccolto. A dispetto dell'era frenetica in cui viviamo, il rapporto con la terra mantiene un ritmo antico.
Una presa di coscienza del ruolo – costruttivo o distruttivo – dell'essere umano sull'ambiente viene evidenziata dal video e dalle opere su forex e su carta di Nicca Iovinella. L'opera ha origine in una installazione, poi divenuta performance, realizzata nel Cratere degli Astroni nell'ambito del progetto LandArt 2013. Le immagini in movimento di Injuries e quelle fisse della serie omonima, mostrano l'umanità di fronte alle ferite che infligge quotidianamente all'ambiente. Un'umanità che è allo stesso tempo carnefice e vittima, e che, davanti allo scempio, si chiede come impedire che accada di nuovo.
La natura che riprende i suoi spazi è invece il tema della scultura Ciliegie - Grotta del sole e dell'installazione di stampo concettuale realizzate da Mina Di Nardo. Costituita da due serie a parete di pannelli, intitolati rispettivamente Landscape e Pacciamatura, l'installazione si affida ai materiali ed ai colori per costruire segmenti di un paesaggio ordinato come una centuria, ma in cui la vegetazione sovrasta la geometria dell'intervento umano, auspicando la sconfitta della desertificazione attraverso un intervento umano di protezione del territorio.
Pur vilipesa e ferita, la natura possiede in sé il potere della rigenerazione, e, d'altro canto, l'umanità è contrassegnata nella sua esistenza dalla fragilità, soprattutto nei confronti dei fenomeni naturali.
L'installazione La forza della fragilità di Anna Crescenzi mette in evidenza il complicato rapporto che lega l'essere umano all'ambiente che lo circonda. La sua ragnatela intrappola insetti antropomorfi, figure umane, frammenti di storia e di vita comune, persino strade. Accanto ad essa, la riflessione ha la forma di fili neri protesi verso l'alto da una testa-bozzolo ed idee, pensieri, dubbi emergono da un utero-vaso, anch'esso in forma di bozzolo, fuoriuscito dalla rete. Entrambi pongono l'accento sul processo di generazione e ri-generazione a cui la natura e gli esseri umani non possono sottrarsi, e che può trovare il suo equilibrio solo nel rapporto armonico tra i due estremi.
Un equilibrio complesso, ma non impossibile, come dimostra Drift di Carla Viparelli, installazione ambientale in cui microorganismi marini fluttuano sulle pareti. Essi simboleggiano l'unità della diversità, in quanto riproduzione fedele dei fossili che, ritrovati in luoghi lontanissimi fra loro, hanno dimostrato scientificamente la teoria della Deriva dei continenti.
I loro contorni ripropongono fedelmente le linee di frattura delle placche continentali, ed a dispetto della loro frammentazione evidenziano l'unità dei singoli elementi del creato, essenza imprescindibile della leggi della Natura.
Una natura che contiene in sé la bellezza e la distruzione: come ricorda l'installazione di Renata Petti intitolata La Scarpa Spaiata che chiude il percorso espositivo. Composta da una scarpa deformata e corrosa dall’acqua e da una rete da pesca, fa riferimento alla Tragedia di Portopalo, uno dei più grandi naufragi avvenuti nel Mediterraneo. Negata in un primo momento, la Tragedia è salita agli onori delle cronache dopo che un pescatore, impietosito dal ritrovamento del documento di un adolescente annegato nella traversata, ne ha dato notizia.
La scarpa spaiata rappresenta quindi l'identità negata dei migranti che vi trovarono una morte impietosa, occultata dai loro simili. In essa si può vedere anche un monito rispetto all'essenza devastante della natura, in grado di spezzare i viaggi e le vite in alto mare.
Oltre alle opere personali, il gruppo Se Dici Mani ha realizzato, nell'atrio, l'installazione collettiva che dà il titolo alla mostra: Se dici Terra.
Composta da una tavola imbandita con otto piatti, ciascuno contenente una zolla d'erba e contornato da una coppia di posate-scultura realizzate dalle artiste, suggerisce l'azione di “cibarsi” delle risorse naturali, con una duplice lettura.
Da un lato si riferisce al patrimonio naturale cui gli esseri umani attingono senza riserve, dall'altro alla cura che ciascuno dovrebbe avere verso il piccolo pezzo di mondo in cui vive, rispettandolo e preservandolo intatto per le generazioni future.
La mostra sarà visitabile fino al 9 luglio, tutti i giorni tranne il martedì dalle ore 9:30 alle 19:30 – la domenica dalle 9:30 alle 14:30.

HUMAN RIGHTS? #EDU

AIAPI/UNESCO, SPAZIO-TEMPO Arte e Fondazione Opera Campana dei Caduti
presentano

HUMAN RIGHTS? #EDU
Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea
Fondazione Opera Campana dei Caduti | Rovereto | TN
dal 23 giugno al 23 settembre 2018

Vernissage sabato 23 giugno alle 18 con ingresso libero

161 Artisti da 37 Paesi difendono il diritto all'Educazione e all'Istruzione




Gli Artisti
Behnaz Abdollahi, ACCA – Anna Caser e Adriano Cecco, Egizia Agatone, Laura Alunni, Marco Anastasi, Maristella Angeli, Angel Angelov, Samuele Arcangioli, ARTESCALZA, Alfredo Avagliano, Julia Bagryanskaya, Rossella Baldecchi, PG Baroldi, Mohammad Barrangi, Antonio Barrani, Luciana Bertaccini, Alessandra Bisi, Linda Blokken, Bluer, BonacinaGiancarlo-NastroRosso, Gina Bonasera, Marilena Bordin, Claudine Boucq, Bernard Bouton, Enrico Bovi, Linda L. Brobeck, Caroline Burraway, Eduardo Cabrer, Clelia Caliari, Maria Capellini, Massimo Cappellani e Stefano Giordano, Norma Carminati, Jeannette Castioni, Alex Cattoi, Angela Catucci, Elvezia Cavagna, Fabiola Cenci, Marco Cirulli, Compagni di Strada – Maria Grazia Lunghi e Calogero Carbone, Orietta Dal Santo, Giovanna Dalla Villa, Margarita De Andreis, Francesco De Lorenzo, Giuseppe De Michele, Manal Deeb, Brigitte Dietz, Annabella Dugo, Branislava Duranovic, Claudio Elli, Cata Espina, Fabrizio Fabbroni, Francesco Fai, Franca Filippini, Romina Fiorani, Federica Frati, Ignazio Fresu, Antonio Fumagalli, Monica Garone, Gaya, Svetoslava Georgieva, Aranka Gèrnè Mezősi, Silvana Giannelli, Fabrizio Giusti, Rifat Koray Gőkan, Katerina Grapsia, Zlata Grgurevic, Nesa Gschwend, Isabella Guidi, Majid Haghighi, Lydia Hoffnungsthal, Olha Hrushevska, Giuliana Iannotti, Diane Marie Jacobs, Osamu Jinguji, Alberto Lanzaretti, Annalisa Lenzi, Diana Mei Hing Lo, Lavinia Longhetto, Ornella Luvisotto, Giuliana Magalini, Ruggero Maggi, Vilma Maiocco, Gabriella Maldifassi, Emanuele Marsigliotti, Gerasimos Mavris, Giampaolo Mazzara, Giovanni Mazzi, Claudia Mazzitelli, Chiara Mazzocchi, MEMO_ART – Marianna Merler e Christian Molin, Elena Méndez, Francesco Mestria, Mary Miller, Mire Le Fay (Mirella Buosi), Gala Mirissa, Anna Montanaro, Daniela Montrasi, Anastasia Moro, Maurizio Muscettola, Michelangelo Napolitano, Simo Nygren, Giulio Orioli, Martha Ortiz Sotres, Isabella Paris, Prabu Perdana, Nadia Perrotta, Roberta Petrangeli, Luca Piccini, Yajaira M Pirela M, Francesco Piro, Matteo Poda, Hans-Jürgen Poëtz, Punto Critico, Quellodelleuova, Roberto Ramirez Anchique, Gualtiero Redivo, Egle Reggio, Simone Ricciardiello, Daniel Romero Nieto-“Daroni Art”, Sandra Rosa, Nikolai Russev, Sale-Giuseppe Mongiello, Grazia Salierno, Silvia Sanna, SaskiaPic, Antonella Sassanelli, Davide Scarabelli, Adelaide Scavino, Vittorio Sedini, Ivan Shumanov, Lara Sonego, Antonella Soria, Ernesto Massimo Sossi, Gemma Spada, Jessica Spagnolo, Teodora Stojanovic, Martin Streitenberger, Andrea Tabacco, Anis Tabaraee, Simonetta Testa, Testadilegno, Andreas Tomblin, IvanToninato e Simone Brollo, Rosalba Trentini, Elina Tsingiroglou, Cetti Tumminia, Patrizia Turchetti, Luisa Valenzano, Rosane Viegas, Angela Viora, Elena Visotto, Max Volpa, Susanne Wawra, Karen Wild, Benedict Yu, Stefano Zaghetto, Denis Zanardo, Iaia Zanella, Francesco Zero, Jeff Zhang, Susi Zucchi

Le Nazioni
IRAN | GERMANY | ITALY | BULGARIA | RUSSIA | UK | BELGIUM | FRANCE | USA | PUERTO RICO | ICELAND | COSTA RICA | PALESTINE | SERBIA | CHILE | ARMENIA | CANADA | HUNGARY | TURKEY | GREECE | SWITZERLAND | SPAIN | UKRAINE | JAPAN | CHINA | FINLAND | MEXICO | INDONESIA | VENEZUELA | AUSTRIA | ROMANIA | COLOMBIA | CYPRUS | BRAZIL | AUSTRALIA | IRELAND | SINGAPORE

martedì 19 giugno 2018

Curve & Geometrie


‘In piazza è tutta un’altra musica!’

21 giugno 2018 Festa della musica al Parco Archeologico di Ercolano

Ogni tipo di musica. Ogni tipo di luogo. Parchi, musei, luoghi di culto, carceri, ambasciate, ospedali, centri di cultura, stazioni ferroviarie, metropolitane ma soprattutto strade e piazze del nostro meraviglioso Paese, saranno lo scenario della Festa della Musica del 21 giugno 2018. Una festa che, come avviene in altre parti d'Europa, coinvolgerà in maniera organica tutta l’Italia trasmettendo quel messaggio di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica riesce a dare.

All’iniziativa del Ministero per i Beni Culturali parteciperà il Parco Archeologico di Ercolano in un evento congiunto con la Città Metropolitana, il MAV e il Comune di Ercolano.

“Il Parco Archeologico di Ercolano, giovedì 21 giugno, - dichiara il Direttore Francescao Sirano - si trasformerà in un teatro a cielo aperto, un vero tripudio di note, accordate e suonate dagli studenti dei Licei musicali di Napoli e provincia. E’ così che mi piace si viva questo luogo: pieno di vita, di musica, di giovani che lo frequentano. L’arte della musica troverà corrispondenza nell’arte di questo luogo. A fine aprile abbiamo ospitato l’evento finale del progetto di archeomusica EMAP, il 21 ci apriamo alle note del XVIII e XIX secolo che accompagnavano i visitatori del Grand Tour. Sarà l’avvio, per questa estate, della fruizione multisensoriale del Parco, l’avvio di una serie di appuntamenti che a breve animeranno il sito e l’intero territorio”.

Ecco i luoghi del sito archeologico che a partire dalle ore 10,00 e fino alle 12 verranno coinvolti: percussioni nel Pistrinum e Bottega di Sex. Patulcius Felix, chitarre nelle Terme Maschili e nella Sede degli Augustali, fiati nella Terrazza di M. Nonio Balbo, pianoforte e cori nella Terrazza della Casa dei cervi, mentre tastiera elettrica e cori sul Decumano Massimo, archi nella Piscina della Palestra, un’arpa nella Casa del Tramezzo di legno e ancora un pianoforte nella Casa dell’albergo.
I visitatori del Parco Archeologico di Ercolano, attraverso il pagamento del biglietto, potranno accedere ad ogni performance che si svolgerà all’interno del sito. Orchestrali e coristi riceveranno, presso la biglietteria, l’ingresso gratuito assieme ad un accompagnatore, che dovrà accedere al Parco contestualmente all’artista.

Il 20 giugno a Tramonti dibattito-spettacolo per ricordare il ’68

Le “Contaminazioni” nell’arte di Alfonso Ottomana, Viviana Bottone, Enrico Liguori, e i romanzi di Andrea Cataldi e Alberto Sant’Elia il 21 giugno ad Amalfi

La “rivoluzione” del 1968 come ha cambiato la società, la politica, la scuola, la cultura, il cinema, l’umorismo, la musica, lo sport? Il direttore organizzativo di incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, nella ricorrenza del cinquantenario, ne parla Mercoledì 20 giugno nell’Aula Consiliare del Comune di Tramonti, in località Polvica, con la sociologa e atleta Annamaria Caso, la dirigente scolastica Solange Hutter, l’ex primo cittadino di Maiori Antonio Della Pietra, lo scrittore e critico letterario Raffaele Messina, lo scrittore d’humour Lucio Rufolo, il cantautore Lino Blandizzi, l’esperto di cinema Giancarlo Barela. Appuntamento alle ore 20.00 con il dibattito-spettacolo “’68 cosa?”, con il patrocinio del Comune di Tramonti.

La XII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo prosegue invece Giovedì 21 giugno ad Amalfi gli appuntamenti con i “Salotti letterari” con gli autori in concorso per il Premio costadamalfilibri, maiolica realizzata dal maestro ceramista vietrese Nicola Campanile, e le due sezioni “GialloNoir” e “Antologie”, premiate con opere della pittrice salernitana Ida Mainenti. La kermesse culturale, che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, sarà preceduta alle ore 19.30 presso la Sala don Andrea Colavolpe dal vernissage d’inaugurazione di “Contaminazioni”, una mostra d’arte che mette a confronto 3 artisti della Costa d’Amalfi diversi tra loro: Alfonso Ottomana, Viviana Bottone ed Enrico Liguori. Alle ore 20.00 al Salone Morelli del Comune di Amalfi ospiti saranno gli scrittori Andrea Cataldi con “Ivano dei miracoli” (Letteratura Alternativa) e Alberto Sant’Elia con “Gli uni e gli altri” (Reginè).
Ne parla con gli autori il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone.

Il protagonista di “Ivano dei miracoli” dello scrittore-poeta amalfitano Andrea Cataldi, è un uomo dal carattere debole e suggestionabile, che dopo la morte del padre, figura di assoluto riferimento per lui, vede cadere una dopo l’altra tutte le certezze su cui aveva basato tutta la sua vita. Il giorno in cui viene convocato da un avvocato divorzista per mettere fine al suo rapporto con l’ambiziosa moglie Giovanna, viene colpito dall’impulso di non presentarsi all’appuntamento: ruba una bicicletta e scappa via da tutto e da tutti. Arrivato in un paese di campagna che sembra rimasto immune dal progresso e dalla modernità, incontra alcuni personaggi un po’ stravaganti e alquanto sopra le righe. Un incontro che gli cambierà la vita: l’amicizia con una strana ragazza di nome Elfrida, una giovane donna dai trascorsi oscuri e misteriosi, che convive con un bambino che per comunicare usa esclusivamente il verso degli uccelli. Vittima di una lunga serie di equivoci, Ivano vedrà rivoluzionare completamente la sua immagine di uomo integerrimo, e si ritroverà a fare i conti con il suo bizzarro alter ego.

In “Gli uni e gli altri” dello scrittore partenopeo Alberto Sant’Elia, Vittorio, durante un soggiorno napoletano, cerca risposte alla sua inquietudine. Conoscerà Eddy, libraio colto, dedito al suo lavoro e Susanna, donna enigmatica e sfuggente. Tre solitudini che s'incontrano in una Napoli quasi magica che accoglie il cammino misterioso, intenso, fortemente emotivo dei tre personaggi, legati da un'improvvisa e speciale dinamica relazionale. Un'antica libreria sarà il suggestivo scenario del loro vissuto.

Angelo Marinelli è il vincitore assoluto di Arteam Cup 2018, concorso artistico riservato agli iscritti dell’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina

La premiazione si è tenuta sabato 16 giugno presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì, che dal mese di maggio ha ospitato la mostra dei 65 finalisti (16 Under 30 e 49 Over 30), a cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati.

La giuria della quarta edizione di Arteam Cup – composta da Matteo Bergamini (giornalista e critico d’arte, Direttore Responsabile Exibart), Gigliola Foschi (storica e critica della fotografia, membro del comitato di MIA Photo Fair), Matteo Galbiati (critico d’arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Roberto Ratti (fondatore Traffic Gallery, Bergamo), Marta Santacatterina (giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell’arte) e Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte) – ha deciso di premiare all’unanimità Angelo Marinelli (Monteiasi, Taranto, 1979), in concorso con il dittico fotografico “Leaves of Grass – Roots and Leaves Themselves Alone #1”, composto da due stampe fine art su carta Hahnemühle.

Come si legge nella motivazione ufficiale, «il contenuto dell’opera mostra, per la compiutezza della presentazione, un sicuro e rappresentativo valore di ricerca legato ad una coerenza e forza espressiva che ci porta verso il mistero e la sua bellezza. Il rapporto uomo-natura si rinnova rivolgendosi, in un’atmosfera di chiaro-scuro romantico, ad una ampia gamma di quesiti e interrogazioni che rinnovano, negli occhi di chi osserva, il senso di un’immagine che non esplicita il suo intimo e segreto significato, ma lo amplifica ricevendo le congetture sensibili di ogni osservatore. La cura e la meticolosità della realizzazione rispettano e assecondano la complessità significante dell’immagine proposta che si qualifica per la decisiva poesia della sua essenza interiore. L’esercizio formale si coniuga, nell’artista, con una sapiente conoscenza tecnica a convergere nel profilo di una convincente e sicura consapevolezza espressiva, segni della seria maturità e della sensibilità dell’artista».

Il vincitore di Arteam Cup 2018 otterrà la copertina di Espoarte Digital #102,5 ed una mostra personale nello Spazio Arte di CUBO Centro Unipol BOlogna.

Nel corso della serata, in sinergia con i partner, sono stati inoltre assegnati premi speciali, residenze e premi tecnici ai seguenti artisti: Evita Andújar, Aqua Aura, Alessandra Baldoni, Silvia Bigi, Alessandro Costanzo, Alice Faloretti, Marica Fasoli, Roberto Ghezzi, Luca Gilli, Elena Hamerski, Stefan Milosavljevic, Patrizia Novello, Alice Padovani, Gianluca Patti, Serena Piccinini, Lucrezia Roda, Thomas Scalco, Maria Giovanna Zanella.

Martedì 26 giugno 2018 alle ore 16.30 presso Castel Dell’Ovo, Sala delle Terrazze, col patrocinio dell’Assessorato alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli e dell’Associazione Culturale Tempo Libero si inaugura Sensibili Scritture, personale di Ilia Tufano

Anima, Respiro, Vento china su cartoncino, rete e cordoncino.
Resterà aperta fino al 14 luglio, Da lunedì a sabato ore 9:00 - 18:30, domenica ore 9:00 - 13:00 In mostra una serie di lavori in testimonianza degli esiti recenti di una ricerca da tempo centrata sulla contaminazione tra scrittura e pittura: dipinti che dalla parete si prolungano grazie a superfici specchianti sul pavimento e poi ancora dipinti ad olio, piccole installazioni e libri d’ Artista. 

“Ilia Tufano, a distanza di cinque anni , ritorna a Castel Dell’Ovo con una nuova esposizione per 'raccontare'- con l’energica delicatezza che la contraddistingue- il percorso compiuto in questo tempo di intenso lavoro in cui ha realizzato tante opere per mostre collettive e personali”, esordisce così il testo che Linda Irace, presidente dell’associazione culturale Tempo Libero, nonché protagonista di numerose iniziative di successo ed acuta interprete del mondo dell’arte, ha dedicato a questa mostra.”Ancora lettere, parole, inconsueti alfabeti, tracce di scrittura che emergono da colori….prendono vita in svariati materiali come la carta ed il plexiglas di “Metamorfica luna”,opera che riprende il tema leopardiano della luce lunare ma si sovrappone quello dello specchio:la luna si riflette in un verde che allude alla vegetazione e sembra così subire una metamorfosi…..incontrare la concretezza del manto erboso, del nostro mondo di suoni e voci.”

Metamorfica luna  2018.
“Quell’ambiguo rinvio mimetico” è il titolo dell’ampio, impegnativo testo che Dario Giugliano ha voluto dedicare all’approfondimento in chiave filosofica di “questa mostra di Ilia Tufano, che reca l’opportuno titolo di “Sensibili scritture”, così esordisce , per poi “tornare a riflettere su alcune questioni che mi stanno particolarmente a cuore, prima tra tutte quella relativa alla scrittura cosiddetta visuale. La scrittura,si sa, è sempre qualcosa che si vede. Eppure,come aveva già notato Foucault, riflettendo sulla forma - calligramma, il proprio della scrittura è di consegnarsi ad una certa “cecità”…deve annullare e cancellare se stessa per poter essere”…. “Ora in tutti i fenomeni di visualizzazione della scrittura…….si assiste ,invece, esattamente ad una modalità inversa, cioè ad un investimento proprio nell’aspetto visivo della scrittura, che finisce, emergendo come elevato in esponente, per imporsi su tutto il resto ovvero sul significato.”

“Ilia Tufano,oltre che fare esplicito riferimento al concetto di sensibilità, fin dal titolo della mostra” prosegue Dario Giugliano” si concentra con evidenza pure su un altro problema, quello del rispecchiamento, della riflessione, della specularità – condizione che rinvia in toto alla questione della rappresentazione o riproduzione della realtà. “Così pone in evidenza un altro tema, quello del meccanismo mimetico stesso,grazie al quale quell’animale del tutto particolare che è l’uomo è in grado di pensare, di pensarsi e pensando(si) di agire, modificando il (suo) mondo.”

In occasione dell’inaugurazione , a ribadire lo stretto, antico legame tra poesia e pittura si terrà un reading di poesia,i testi , che gli stessi poeti leggeranno, entreranno poi nel catalogo che sarà pubblicato dopo la mostra.Interverranno: Lello Agretti- Viola Amarelli- Giuseppe Bilotta- Alfonsina Caterino- Floriana Coppola- Marco De Gemmis- Salvatore Di Natale- Emmanuel Di Tommaso- Enrico Fagnano- Costanzo Ioni- Mimmo Grasso- Eugenio Lucrezi- Giovanna Marmo- Giorgio Moio- Paola Nasti- Marisa Papa Ruggiero- Antonio Perrone- Angelo Petrella- Antonio Pietropaoli- Ugo Piscopo- Enzo Rega- Lina Sanniti- Enza Silvestrini-Luigi Trucillo.

Con la eccezionale partecipazione di Giulia Niccolai.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.

Moon light 2016 -acrilico su cartoncino, cartoncino e cartapesta, plexiglas a specchio cm 150X150 e 100x150.

lunedì 18 giugno 2018

"Bruno Leone e le sue guarattelle"

Giovedì 21 presso Palazzo Ricca, via dei Tribunali 213, Fondazione Banco Napoli

Giovedì 21 giugno, dalle 18:30, avrà luogo in esclusiva presso Palazzo Ricca, sede della Fondazione Banco Napoli - via dei Tribunali 213 - lo spettacolo di Guarattelle di e con Bruno Leone, a sostegno della campagna di crowdfunding “Arapimmo O’ Cascione” organizzata dall’Associazione Amici di Maurizio Valenzi tramite la piattaforma Meridonare.

L’obiettivo della campagna è finanziare ricerche storico-documentali che preservino dall’oblio la memoria storica della Napoli degli anni 1975 - 1983. La donazione può essere effettuata durante l’evento o tramite il portale Meridonare. Al termine dello spettacolo, un piccolo rinfresco sarà offerto dalle Cantine Pietratorcia di Ischia.

INGRESSO GRATUITO
Posti limitati, prenotazione tramite Eventbrite.
" Io sono un insegnante. Io sono un allievo. Io sono un guarattellaro ". Bruno Leone
Le guarattelle
La tradizione del teatro delle guarattelle, termine dialettale derivante da guarattino e cioè burattino, ha inizio a Napoli a partire dal '500, e vede protagonisti veri e propri attori che esprimono attraverso voce e movimenti delle mani la pluralità di sentimenti e emozioni che la scena richiede. Ogni personaggio incarna gli archetipi della realtà quotidiana, centrale è il personaggio di Pulcinella, eroe e rappresentante della gioia di vivere. Lo scopo dello spettacolo, secondo Bruno Leone, «è vincere le paure dell’uomo comune: la paura del camorrista, del prepotente, la paura del potere e della morte».
Bruno Leone e l’arte della semplicità.

Dopo l’incontro fortuito nel 1978 con Nunzio Zampella, vecchio maestro di guarattelle, Bruno Leone lascia la laurea in Architettura per dedicarsi all’apprendimento di questa antica arte napoletana facendo di una passione un vero e proprio lavoro riconosciuto in tutto il mondo. Grazie ai suoi spettacoli e al suo impegno nel sociale ha contribuito a salvare l’antica tradizione napoletana delle guarattelle, un pezzo fondamentale del nostro patrimonio culturale.

Cappella gentilizia di villa Bruno in San Giorgio a Cremano (Napoli)

La cappella fu fondata nel settecento la data è stata ricavata da alcuni documenti (inseriti in alcuni testi pubblicati nel 2012) che attestano i pagamenti alle maestranze che hanno lavorato in questa Cappella. In particolare risale al 1762 il pagamento dello sportello d'argento del tabernacolo che è opera di Giuseppe Guariniello e risale allo stesso anno anche la colomba dello Spirito Santo che si trova all'altare.

In mostra nell'ambito dell'evento dal titolo “#iltesorosvelato” sono stati svelati quelli che erano gli oggetti e gli abiti liturgici che si trovavano all'interno della Sacrestia della Cappella. Tra gli oggetti ci sono dei messali il più antico risale al 1802.

Una nota particolare della cappella è il pavimento in riggiole maiolicate di una bottega del settecento napoletano. Altra particolarità sono le due porte perché la porta che si apre sotto al vestibolo che è sormontata dalla statua di stucco di San Michele Arcangelo è quella settecentesca. Dopo il 1820 fu poi aperta quella verso l'esterno perché uno dei fratelli Righetti, Giuseppe, era sacerdote e chiese alla curia di Napoli di poter celebrare messa aperta al pubblico e all'epoca il regolamento della curia prevedeva che ciò si poteva fare soltanto con l'apertura di una porta verso l'esterno, quindi su strada pubblica. Quindi dopo il 1820 arrivò questa autorizzazione grazie ad una bolla papale.