“C’è molto fermento nel mondo del
cinema in Campania. Le case di produzioni e i giovani registi stanno
preparando i dossier da presentare per accedere ai finanziamenti
regionali. E’ un segnale molto bello, perché se la Campania è
scelta da molte produzioni nazionali e internazionali come location,
grazie agli enti locali, con il fondo per il cinema, si conferma la
volontà di dare un supporto di sistema alle piccole e medie imprese
di produzione ed ai talenti del territorio”. Così, Antonella Di
Nocera, presidente dell’associazione CLARCC e delegata di Cna
Cinema e audiovisivi Campania nella Presidenza Nazionale, e Giuseppe
Oliviero, presidente di Cna Campania Nord commentano il recente bando
della Regione Campania sulla produzione cinematografica.
Una fotografia dell’attività sul
territorio che arriva da Cna Cinema e Audiovisivo Campania che si è
costituite lo scorso aprile e che in sinergia con CLARCC -
Coordinamento Cinema della Campania, che ha il merito di aver
contribuito in maniera efficace alla promulgazione della Prima legge
cinema regionale del 2016, è attiva per rafforzare la rete tra gli
operatori del settore cinema campano il cui primato è da anni
testimoniato dai grandissimi risultati nazionali ed internazionali.
Il gruppo campano di Cna sta trasferendo sul territorio il
posizionamento strategico nelle attività di rappresentanza svolte da
Cna Cinema e Audiovisivo a livello nazionale, europeo e
internazionale, con la consapevolezza che CNA nazionale è
accreditata ai tavoli Mibac, al MISE ed è interlocutore della
governante RAI, Partner del sistema nazionale delle Film Commission,
nonché componente del tavolo tra broadcaster privati e associazioni
dei produttori.
In questo quadro, la pubblicazione, a
cura della Direzione cultura della Regione, lo scorso 9 settembre,
dell’Avviso Pubblico - Contributi a sostegno della produzione, la
valorizzazione e la fruizione della cultura cinematografica, in
attuazione della suddetta legge per l’anno 2019 “è un passo
importante di affinamento di quanto in questi anni è stato elaborato
e nei fatti anche rodato con l’esperienza messa in campo sul piano
istituzionale e produttivo”, spiegano Oliviero e Di Nocera.
Come stakeholders e protagonisti di
questo percorso, prima CLARCC e ora anche CNA hanno potuto apprezzare
un ambito di confronto per il piano annuale cinema, con gli uffici
preposti della Direzione Cultura della Regione e con la Film
Commission, che di fatto sfocia in alcuni innovativi esiti contenuti
in questo ultimo bando, che consentiranno un consistente snellimento
delle procedure ed una più adeguata fiducia nelle prestazioni del
comparto locale in termini di produttività e competenza.
Sebbene il bando sia stato pubblicato
in modo piuttosto tardivo, con una scadenza nel quarto trimestre
dell’anno (il che in termini di programmazione crea non poche
difficoltà), CNA Cinema e Audiovisivo Campania e Clarcc, esprimono
dunque soddisfazione per alcuni positivi risvolti contenuti.
Innanzitutto, per aver programmato, come a suo tempo fu richiesto
proprio nella prima stesura della Legge, un fondo per lo sviluppo per
opere audiovisive di 460.000 euro per consentire l’avvio di
progetti, cosa che spesso diventa il maggiore ostacolo per le giovani
imprese. Un contributo che è destinato alla copertura di spese per
l’acquisizione diritti, la scrittura, l’attività di ricerca, la
realizzazione di dossier, la preparazione di budget e piano
finanziario, nonché la partecipazione a laboratori, workshop mercati
e forum.
Seconda importante variazione è la
riduzione dell’ammontare complessivo da rendicontare di spese
ammissibili effettivamente sostenute in Campania a fronte del
contributo ottenuto, con criteri che riprendono modelli già
sperimentati in altre regioni d’Italia e dunque con percentuali del
150-120-100 % del contributo.
A ciò si aggiunga che, al fine di
semplificare e velocizzare le procedure finora molto complesse e
rallentate che hanno messo a dura prova i seppur infaticabili
amministrativi degli uffici regionali preposti (che vanno rafforzati
per fare fronte alla mole di lavoro che questo settore richiede, come
asse divenuto portante dell’economia e dell’industria culturale
della regione) i bilanci consuntivi potranno essere certificati da
revisori contabili accreditati allineandosi a soluzioni già
ampiamente sperimentate in altri settori.
L’auspicio finale è che, grazie ad una programmazione e ad una
gestione delle risorse sempre più stabile, efficiente e in linea con
le esigenze dinamiche delle imprese del comparto, la Regione
Campania, che ha dimostrato capacità di visione prospettica in
questa consiliatura con il varo della Legge 30/2016,possa continuare
con il Fondo Cinema a dare ampio spazio alle opportunità per i
giovani di questo territorio e a continuare nei processi di
snellimento e semplificazione, nonché di rafforzamento delle risorse
umane impegnate sul settore, tali da consolidare sempre più il
primato conquistato grazie ai talenti e alle storie della nostra
terra.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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