martedì 31 ottobre 2017

Parco Archeologico di Ercolano, dal I novembre parte la stagione autunnale I° novembre aperto il Padiglione della Barca

Si inaugura il I° novembre la stagione autunnale del Parco Archeologico di Ercolano che proseguirà per tutto il mese con un’offerta di fruizione che andrà dal giovedì alla domenica con del Padiglione della Barca. Si tratta di una lancia militare, molto probabilmente parte della missione di salvataggio inviata da Plinio il Vecchio a soccorso della popolazione locale durante l’eruzione del 79 d.C., fu rinvenuta a sull’antica spiaggia e, dopo un lungo ed accurato restauro, esposta con una serie di oggetti collegati al mare e alle attività marinare. Eccezionalmente anche nella giornata di domani I novembre, tutti i visitatori che sceglieranno di visitare il Parco Archeologico di Ercolano, potranno far visita al Padiglione della Barca con i suoi straordinari reperti organici (argani, remi, corde, pesi ed ami da pesca).

Continua inoltre l’apertura domenicale della Casa dei Cervi, una delle dimore più lussuose con l’ampia terrazza vista mare e le famose statue di cervi assaliti da un branco di cani, dalle quali prende il nome la casa.

Proseguono in autunno le aperture straordinarie volute dal Direttore Francesco Sirano, già avviate nella stagione estiva che ha visto Ercolano meta prediletta del turismo culturale. La strategia della Direzione mira ad un’offerta che prevede l’ampliamento delle aree fruibili al pubblico avvalendosi della collaborazione del personale del Parco, del personale in Servizio Civile e degli studenti impegnati nel progetto Alternanza scuola-lavoro.



Dal 1° novembre entra inoltre in vigore l’orario invernale per il Parco Archeologico di Ercolano con apertura alle ore 8.30 e chiusura del sito alle ore 17.00, con ultimo ingresso e chiusura biglietteria alle ore 15.30.

Scudo con la testa di Medusa - Caravaggio

“Scudo con la testa di Medusa” Caravaggio -1597



lunedì 30 ottobre 2017

Carrozza officina VLy 800.087 - Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa




Non mancare al prossimo appuntamento venerdì 3 novembre alla scoperta del "Carro Postale"

domenica 29 ottobre 2017

SABATO 28 OTTOBRE 2017 ALL’ ARTE/STUDIO – GALLERY DI VIA SANT’AGOSTINO 15 BENEVENTO SARA’ INAUGURATA LA MOSTRA “ELEGANZA E LEGGEREZZA” DELL’ARTISTA I L I A T U F A N O

La mostra durerà fino al 14 novembre 2017 e sarà visitabile il martedì e il giovedì dalle 17:00 alle 19:00. Su appuntamento.

Eleganza e leggerezza
testo critico di
MARIA GARGOTTA

Ho conosciuto Ilia Tufano diversi anni fa, come collega di Materie letterarie al Liceo Artistico di Napoli, dove ancora insegno, ma ignoravo il suo talento artistico, che coniuga l’ineludibile vocazione letteraria con la passione per il colore e le forme. Sicuramente, dunque, la meraviglia ha accompagnato la mia prima visione dei suoi copiosi lavori creativi e due le immediate sensazioni percepite: eleganza e leggerezza, che in esse si respirano.
Tuttavia, ad uno scandaglio più approfondito emerge una complessità nella scelta, nella fusione e nella sincresi degli elementi, anche apparentemente contrastanti, come logica e magia, nei quali prende forma e si sostanzia la lettura della realtà dell’artista. Ma un artista, si sa, non vive mai totalmente immerso nella cronaca del quotidiano, viaggiando, come sosteneva Alfonso Gatto, tra fisica e metafisica, e, aggiungiamo noi, tra sogno e realtà, in quanto l’arte, ed è quanto mai evidente nelle creazioni di Ilia, si nutre di umori profondi, che nell’invenzione di forme e di colori creano il miracolo della visibilità dell’invisibile.
Ma proviamo a viaggiare nel corpo delle creazioni di Ilia. Innanzitutto, la scelta della geometria già di per sé è indice di costruzione logica ed armonica e, nella varietà di figure geometriche, il quadrato o il suo corrispettivo solido, il cubo, è figura e segno di indubbia stabilità, di consapevole identità, di raggiunto equilibrio. Ma, trasparente e leggero, nel suo vuoto interno, nella sua riacquistata leggerezza, può accogliere la dimensione dell’attesa, la pienezza delle parole, la loro decisa cromaticità. E, allora, il quadrato stabile, statico, logico e sicuro sa divenire segno di una magia antica, accogliendo nel suo spazio il caos dell’indefinibile e dell’indefinito, rivelandone nella sua trasparenza i messaggi, fluenti nelle parole che nel colore appropriato si rincorrono e si intrecciano. In seno all’armonia, che disciplina e argina, giace una vis, fluida come il mare, nelle varie sfumature dell’azzurro, e magari esplosiva, nel suo rosso intenso, della parola, che crea, che trasforma, che rivoluziona, che, pur nei suoi intrecci, scioglie e fluisce.
Si avverte, dunque, in tutto questo itinerario artistico, la indispensabilità della parola, la quale, se conserva un nucleo semantico essenziale ed esemplare, diviene essa stessa figura, forma d’arte, capace di scandire il ritmo di una ricerca, che ad essa si appiglia per non naufragare in uno sperimentalismo asettico e, tutto sommato, fine a se stesso, purtroppo mina vagante di molte, troppe forme di arte contemporanea.
La nostra artista, invece, recupera e rilancia, in modi assolutamente originali e personali, una grammatica e sintassi dell’anima pienamente coerente con le luci e i colori che la sua opera sprigiona e, come se non bastasse, ella avverte l’esigenza di ricreare una struttura compositiva, basata sulla indispensabilità di un libro, da declinare e sfogliare come sparse membra di un corpo estetico, da ricongiungere e compattare alla sua essenza, nel segno di quella eleganza e compostezza, alla quale si faceva riferimento al principio.
Risulta, allora, agevole inserire a pieno titolo Ilia Tufano tra le ri-creatrici di un modello espressivo, che, pur attraversando le correnti più consapevoli del nostro tempo, si riserva un cantuccio del tutto personale, fatto di ciò che a lei sta più a cuore: una comunicazione nel segno di un amore, antidoto all’assenza e all’indifferenza e, se possibile aggiungere, all’ignoranza e alla superficialità del nostro tempo.

Diploma di Federico III, Imperatore del Sacro Romani Impero, datato al 4 gennaio 1469


CAPODIMONTE dopo VERMEER Cinema, Musica e Performance alla Reggia dal 2 novembre al 29 dicembre 2017

Si segnala che martedì 31 ottobre, ore 11 (sala 6, primo piano) presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte (via Miano 2, Napoli) il direttore Sylvain Bellenger, insieme a Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo della Regione Campania, illustrerà la rassegna di cinema, musica e performance alla Reggia, finanziata con fondi Poc (Programma Operativo Campania) nei prossimi due mesi: dal 2 novembre al 29 dicembre 2017. Saranno presenti i curatori delle relative sezioni e gli artisti.

sabato 28 ottobre 2017

Apollo tipo Ludovisi


Apollo tipo Ludovisi, con testa antica tipo Apollo Chigi - Museo Archeologico Nazionale di Napoli.




Chiesa romana di Santa Maria del Rosario di Pompei

Si tratta di una Chiesa dedicata alla Madonna di Pompei che si trova nella Capitale.

Si ricorda che la Chiesa romana di Santa Maria del Rosario di Pompei alla Magliana è stata costruita nel suburbio Portuense tra il 1908 ed il 1915.

Dall'architettura semplice, con la facciata a capanna ed il laterzio a vista, gode di un piccolo campanile. L'unica navata ospita la statua ed il quadro della Beata Vergine del Rosario di Pompei, esposti alla devozione dei fedeli.

La Chiesa, ove celebrano Messa i sacerdoti della Fraternità dei missionari di San Carlo Borromeo, è affidata alle cure delle Suore missionarie che appartengono alla Fraternità.

...Non mancare  al prossimo appuntamento sabato 4 novembre con la Parrocchia 'Resurrecciòn del Senor y Nuestra Senora del Rosario de Pompeya' in Argentina...

Papa Pio IX

Busto in bronzo di Papa Pio IX fuso a Piatrarsa nel 1849 - conservato nel Museo Nazionale di Pietraesa in San Giorgio a Cremano (NA).



Castagne e Storia



venerdì 27 ottobre 2017

Borsa del Turismo Archeologico, la nuova Ercolano in uno stand diffuso

Lo stand allargato, creato dall’unione tra il Parco Archeologico di Ercolano, il Museo Archeologico Virtuale e il Parco Nazionale del Vesuvio, che ha materialmente portato in fiera da Ercolano parti di vissuto e di paesaggio ercolanese, sta riscontrando il successo che si prevedeva. Ad attirare innanzitutto il grande cono che richiama la forma del Vesuvio, posto al centro dello stand come fil rouge, elemento unificatore e comune ai tre poli di principale attrazione del territorio. Poi la piacevole scoperta, per chi vi fa visita, di poter osservare da vicino un tavolino di legno carbonizzato che il Direttore del Parco Archeologico ha voluto tirare fuori dai depositi per portarlo in Borsa e renderlo fruibile assieme ad altri reperti organici. “Ho colto la sfida di partecipare alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum con uno stand allargato, - dichiara Francesco Sirano - non presentandomi come Parco Archeologico ma come ERCOLANO. Ho voluto allargare la sana collaborazione pubblico-privato sperimentata all’interno del Parco con HCP, all’intero territorio. Questa unione che oggi vediamo in questo stand è il volano della nuova Ercolano che intendiamo presentare”.


Onorati e soddisfatti della sinergia finalmente messa in campo il Direttore del Museo Archeologico Virtuale, Ciro Cacciola e il Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo.

“Come Direttore del MAV – dichiara Ciro - sono estremamente soddisfatto della sinergia che si è creata localmente con Il Parco Archeologico e il Parco Nazionale del Vesuvio. Si è finalmente creata quella sinergia virtuosa, unica strada per lo sviluppo del territorio. Un ringraziamento al Direttore del Parco Archeologico che ha voluto la partecipazione allargata alla Borsa in questo unico spazio, alla chiara spinta alla collaborazione messa in campo già con l’evento de I Venerdì di Ercolano organizzato anche grazie al pieno appoggio del Comune di Ercolano, che ha superato ogni record di visitatori ad Ercolano. Sul territorio si avverte finalmente il segnale di un cambiamento che porterà sviluppo e crescita del turismo culturale”.

Soddisfazione espressa anche dal Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo: “Siamo contentissimi della sinergia creatasi con il Parco Archeologico, condividiamo l’approccio alla collaborazione finalizzata alla promozione del territorio. Come Parco Nazionale del Vesuvio avvertiamo ancora di più la necessità di promuovere il patrimonio paesaggistico e culturale, non possiamo infatti dimenticare i difficili mesi estivi che abbiamo trascorso, che ci hanno visto protagonisti di un doloroso scempio del territorio. In più mi sento di dire che il Vesuvio è l’elemento che ci lega davvero tutti, ed in effetti questo è proprio tangibile nello stand con il grande cono centrale che padroneggia e unisce allo stesso tempo”.

giovedì 26 ottobre 2017

Torna l'Inferno di Dante nelle grotte di Castelcivita In replica ogni ultimo sabato del mese da marzo a novembre

L'Inferno di Dante della Tappeto Volante torna nelle Grotte di Castelcivita dal 28 ottobre (dalle ore 19) ogni ultimo sabato del mese, anche a novembre 2017, e da marzo a novembre 2018. Lo spettacolo, che ha superato il decimo anno di programmazione, ha dato un fortissimo impulso alla conoscenza e allo sviluppo turistico delle grotte. Prima dell'inizio delle recite dell'Inferno, le presenze annue alle grotte si attestava sulle 15.000, con lo spettacolo si è passati a circa 40.000.
Nella rappresentazione della prima cantica del Sommo Poeta, all'interno della suggestiva location delle grotte, non ci sono quinte o fondali di cartapesta, ma uno straordinario scenario preistorico che si fonde con giochi di luce, suoni e installazioni d’arte contemporanea. Lo spettacolo si snoda per circa un chilometro nelle ampie cavità delle Grotte di Castelcivita, adorne di imponenti gruppi stalatto – stalagmitici e da straordinarie morfologie di concrezionamento, coinvolgendo circa trenta artisti tra attori, cantanti e ballerini.
Nel mezzo del cammin di nostra vita… lo spettatore incontra i diversi personaggi che popolano la prima cantica del Sommo Poeta: da Virgilio a Francesca da Rimini, dalle Fiere a Farinata degli Uberti, da Beatrice alle Erinni, Pier delle Vigne, Ulisse, il Conte Ugolino.
L’Inferno di Dante nelle grotte di Castelcivita è un vero e proprio evento spettacolare. Unico, emozionante, suggestivo.

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
che la dritta via era smarrita

La magia si ripete ogni volta con Dante in persona che accoglie e accompagna gli spettatori per i cunicoli scavati nelle viscere della montagna e, di caverna in caverna, consentendo l’interazione del pubblico con i diversi personaggi.
Lo spettacolo è stato ideato e diretto da Domenico Maria Corrado, specialista in questo tipo di eventi spettacolari che coniuga bellezze storiche, naturalistiche e architettoniche a grandi opere letterarie, per aver realizzato - negli anni che vanno dal 1997 al 2000 - L’Ultima notte di Ercolano, ambientato all’interno degli scavi archeologici della cittadina vesuviana e il più recente L'Inferno di Dante nel Museo del Sottosuolo di Napoli, accolto con grande successo nel capoluogo campano.


PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
081 863 1581
info@tappetovolante.org
www.tappetovolante.org

GIORNI e ORARI
In replica ogni ultimo sabato del mese da marzo a novembre
Turni: ore 19, 19.30, 20 e 20.30.

COSTO BIGLIETTI
Intero € 25,00
Prezzo speciale € 20,00 in occasione della Sagra
Ridotto junior (da 3 ai 10 anni) € 15,00
Ridotto scuole € 15,00 (è prevista la gratuità per gli insegnanti, una ogni 15 studenti paganti)
I docenti muniti del tesserino della pubblica istruzione hanno diritto allo sconto del 20%

COME RAGGIUNGERE CASTELCIVITA
  • da NORD: A3 SA-RC. Uscire a Campagna, proseguire per Serre poi per Controne e quindi per le grotte di Castelcivita.
  • da SUD: A3 SA-RC. Uscire a Petina, proseguire per Sicignano degli Alburni. Successivamente per Controne, quindi per le grotte di Castelcivita.
  • dalla S.S. 18 (Paestum – Vallo Della Lucania): direzione Roccadaspide – Grotte di Castelcivita. All’incrocio, alla fine di una serie di tornanti, svoltare a sinistra e proseguire in direzione Albanella per circa 2 Km. Alla fine svoltare a destra in direzione Altavilla Silentina, all’altezza del ripetitore telefonico, svoltare ancora a destra e subito dopo il ponte ancora a destra.

Memorie di Buona Politica e di Arte. Le steli funerarie di Amendola e Valenzi

Due visite ai monumenti funebri dedicati agli uomini politici nel Quadrato degli Uomini Illustri.

Mercoledì 1° novembre alle ore 11:00 e alle ore 12:00 "Memorie di Buona Politica e di Arte. Le steli funerarie di Amendola e Valenzi" due visite ai monumenti funebri dedicati agli uomini politici nel Quadrato degli Uomini Illustri tra cui Giovanni Amendola e Maurizio e Litza Valenzi.


La manifestazione è all'interno del calendario delle iniziative "Vivi nel Ricordo" del Comune di Napoli per celebrare la ricorrenza dei defunti, dedicata quest'anno ad Antonio Gramsci, nel settantesimo anniversario della morte.

Le visite partiranno alle ore 11:00 ed alle ore 12:00 presso l'ingresso del Cimitero di Poggioreale posto su via S. Maria del Pianto, 81. Per ulteriori info scrivere a segreteria@fondazionevalenzi.it

Racconta la tua storia del Bosco di Capodimonte - Adotta una panchina, un albero, una fontanella o un beverino per cani

Sabato 28 ottobre 2017 alle ore 11:00, presso il Real Bosco di Capodimonte, è in programma la presentazione dei primi risultati raggiunti dell’iniziativa “Racconta la tua storia del Bosco di Capodimonte. Adotta una panchina, un albero, una fontanella o un beverino per cani”.

L’incontro è dedicato alle panchine “adottate” fino ad ora.

Martedì 21 novembre alle 10:00, in occasione della “Giornata nazionale dell’Albero”, saranno presentati gli alberi piantumati e quelli secolari oggetto di interventi di conservazione.

Entrambi gli appuntamenti saranno un importante momento di condivisione e occasione per ringraziare tutti i sostenitori dell’iniziativa.

AL DI QUA DELLO SPECCHIO



BIANCO & ROSSO



MICHELANGELO



mercoledì 25 ottobre 2017

Le poesie di Pasquale Esposito



Il 31 ottobre e il 3 novembre nella sede del Maschio Angioino - visite guidate alla mostra "Da Guttuso a Matta. La Collezione Valenzi per Napoli"

Due eventi per la mostra fotografica "Con gli occhi di Mario", Maschio Angioino (20 ottobre - 8 novembre 2017).

Martedì 31 ottobre e venerdì 3 novembre dalle ore 16:00 visite guidate alla mostra "Da Guttuso a Matta. La Collezione Valenzi per Napoli".

Le visite rientrano nel calendario di manifestazioni per la mostra fotografica "Con gli occhi di Mario" promossa dalla rivista Infiniti Mondi, dedicata a Mario Riccio, che negli anni '70 e '80 è stato fotografo e giornalista de l'Unità a Napoli.

La mostra ripercorre circa venti anni di vicende politiche, sociali e culturali della Città e della Regione Campania, attraverso gli scatti di Mario Riccio, che diventano occasione per riflettere sulla storia napoletana e campana degli anni ‘70 e ‘80, sulle lotte di quegli anni, sul terremoto del 1980 e soprattutto su Enrico Berlinguer.

Durante la mostra, l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino ospiterà incontri pubblici di riflessione e di confronto, sulla città, sulla sua storia, sui protagonisti di quegli anni, a partire dallo stesso Enrico Berlinguer, con gli attori e i protagonisti di oggi.


La mostra "Da Guttuso a Matta. La Collezione Valenzi per Napoli", che recentemente si è arricchita di cinque nuove donazioni, nata dagli scambi di opere e regali tra vari artisti e Maurizio Valenzi, presenta attraverso le opere in mostra uno spaccato dell’enturage culturale e artistico napoletano dal secondo Novecento ad oggi.

“Sulle orme del pellicano” di Gerardo Pagano, “L’albero di noce” di Filomena Baratto, “Libero di morire” di Giuseppe Corbo, il 27 Ottobre a Salerno

Secondo appuntamento con “Mare da…libri” Venerdì 27 Ottobre a Salerno. La rassegna, promossa dall’XI edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, proporrà alle ore 19.00 allo Yachting Club “Sulle orme del pellicano” di Gerardo Pagano edito da Albatros, “L’albero di noce” di Filomena Baratto pubblicato da Graus, “Libero di morire” di Giuseppe Corbo edito da Homo Scrivens.

Gli autori, dopo i saluti di Diana De Bartolomeis, vice presidente dello Yachting Club Salerno, sono affidati alle interviste di Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it.


"Sulle orme del pellicano" dello scrittore e poeta salernitano Gerardo Pagano è anche il titolo del libro che Fausto, il protagonista della vicenda, riceve da una donna, e ancor prima di un dipinto di cui si innamora. Quell'impressione immediata di familiarità con un'opera che ritrae un pellicano in volo e lo sguardo di un ragazzo sarà solo l'inizio di un viaggio dentro un mondo pieno di sorprese. E poi c'è un altro libro ancora, dal titolo Storia di una foglia, un racconto poetico sulla bellezza e la vitalità della natura... Sono tutte storie che richiamano altre storie, altre suggestioni, altri paesaggi, che finiscono per intrecciarsi e disvelare la magia della vita e del tempo.



“L’albero di noce” di Filomena Baratto, scrittrice e poetessa di Vico Equense, è la storia di una bambina abbandonata, di un amore nato arrampicandosi sui rami di un albero di noci, di una fuga lontano dalla vergogna e dal biasimo, di partenze e di ritorni, di scelte, di solitudine, di rimpianto. È la storia di un inizio che si rispecchia nella sua fine. La protagonista, Rosella, attraversa la sua vita affrontando sfide e difficoltà che mettono a dura prova la sua capacità di resistere. Tuttavia la forza e la tenacia che l’accompagnano le consentono di andare avanti, sia pure portando con sé i resti del dolore che, quando passa, non può non lasciare traccia. Al centro del romanzo c’è la miseria e la grandezza di un vita che si snoda attraverso una serie di eventi lieti e, soprattutto, di circostanze amare, le quali condurranno a una saggezza che solo il tempo può regalare.



In “Libero di morire” ogni allusione a fatti e persone è puramente casuale. Una precisazione di prassi che qui è necessaria. Infatti la storia narrata dall’ingegnere e scrittore beneventano Giuseppe Corbo, è piena di loschi intrecci in cui alla spregiudicatezza della malavita si legano sordidi interessi di insospettabili potenti, di settori corrotti dello Stato, che gestiscono i rifiuti senza alcun interesse per la salute di tutti. Una storia non vera, ma drammaticamente verosimile se confrontata con le cronache e le inchieste giornalistiche degli ultimi anni. Un mondo marcio, più nauseabondo e ripugnante dei rifiuti sotto i quali si nasconde; ma da esso emerge chi riesce a distinguersi per onestà e lealtà.

Napoli - Esercito di Terracotta e il primo Imperatore della Cina

La Mostra Internazionale sulla celebre necropoli della regione cinese dello Xi’An, per la prima volta in Italia precisamente a Napoli. http://www.rosarydelsudartnews.com/2018/01/lesercito-di-terracotta-e-il-primo.html


La mostra sarà visitabile dal 24 Ottobre al 28 Gennaio, presso la Basilica dello Spirito Santo di Napoli.




Si tratta di circa 300 fedelissime riproduzioni delle statue dei soldati che furono rinvenute nel mausoleo dell’Imperatore Qin Shi Huangdi, che impiegò più di 700,000 uomini per realizzare l’Esercito che l’avrebbe accompagnato nell’aldilà, e una serie di oggetti, armi e costruzioni che richiamano quell’epoca.


La Mostra ha lo scopo di diffondere la storia e l’importanza della figura del Primo Imperatore della Cina, in grado di creare un sistema amministrativo centralizzato tra i più efficienti di sempre.

martedì 24 ottobre 2017

La radicalità dell’avanguardia - Presentazione del volume presso l'Ex Asilo Filangieri, Sala Cinema - Napoli - sabato 28 ottobre 2017, ore 18:00.

Insieme all’autore, Stefano Taccone, ne discuteranno, Leonardo V. Distaso docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Nicolas Martino, filosofo e direttore di “OperaViva Magazine”.

Qual è stata l’essenza e la vocazione autentica delle avanguardie? In che rapporto si collocano con le neoavanguardie? Che ne è del lascito dell’avanguardia in era postmoderna? Come si è pensata storicamente l’arte di fronte alla questione di una trasformazione rivoluzionaria della società? Come ha inteso rispondere alle sollecitazioni politiche radicali e come le ha incarnate essa stessa? A queste ed a tante altre domande affini tenta di rispondere questa raccolta di saggi – edita da Ombre Corte (Verona) - che, concepiti per svariate occasioni, restituiscono il cuore della riflessione teorica di Stefano Taccone nell’ultimo triennio (2013-2016). Egli, sviluppando i suoi discorsi in continuo dialogo con l’opera di alcuni degli autori che maggiormente si sono esercitati su questi terreni, su tutti Peter Bürger e Mario Perniola, mette in evidenza, in polemica con ogni ipotesi di riduzione del progetto delle avanguardie a mero rinnovamento dei linguaggi, quanto esse abbiano inteso avanzare, malgrado i loro limiti, veri e propri progetti di mondo e di vita alternativi alla sfera borghese e, in tale ottica, abbiano concepito la dimensione separata dell’arte come qualcosa da contestare e superare. Sfrondata di ogni possibile deriva totalitaria, che è il rischio di ogni pensiero forte, la radicalità dell’avanguardia può forse ancora oggi offrire importanti sollecitazioni ad un presente in evidente crisi di paradigmi e pervaso da profonde sacche di insoddisfazione. La presentazione è inserita nel ciclo Con arte e con parte. Incontri di arte contemporanea all’asilo.


L’autore: Stefano Taccone (Napoli, 1981) è critico d’arte e dottorando in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, Salerno, 2010); La contestazione dell'arte (Phoebus, Casalnuovo di Napoli, 2013) e curato il volume Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità (Ombre Corte, Verona, 2014). Collabora stabilmente con le riviste “Operaviva” e “Segno”. Ha scritto, tra l’altro, sulle riviste “Boîte”, “sdefinizioni”, “roots§routes”, “Titolo”, “Tracce”.

Vito Pinto racconta il “Viaggio inverso” di Rossellini, Wagner, Ibsen, Greta Garbo, la Magnani, Eduardo, Quasimodo, Kodra in Costa d’Amalfi, il 26 ottobre a Praiano

Prosegue giovedì 26 Ottobre la prima edizione di Praiano racconti & maree… rassegna “non solo” letteraria promossa dall’Associazione Costadamalfiper… organizzatrice di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, con il patrocinio del Comune di Praiano.

L’appuntamento al Centro Culturale “Andrea Pane”, con inizio alle ore 18:30, è con “Viaggio inverso. Letterati, artisti e dive sulla Costa d’Amalfi” del giornalista Vito Pinto, che racconta, in punta di penna, 40 personaggi celebri, talvolta esuli, che hanno vissuto la “divina” Costiera in tempi e luoghi diversi, tratteggiando di essi ritratti corposi e curiosi, con aneddoti e vicende che non si trovano nelle biografie ufficiali. Poeti, scrittori, artisti e musicisti: ognuno di loro ha amato della Costa d’Amalfi le sue piccole case, le infinite scalinate, e ha tratto ispirazione da questo luogo incantato, quasi fuori dal mondo: si pensi a Richard Wagner, che a Ravello scoprì il suo “magico giardino di Klingsor” per il Parsifal; a Henrik Ibsen, che ad Amalfi trovò l’ispirazione per scrivere “Casa di bambola”; a Roberto Rossellini, che a Maiori inventò “attori” per diversi suoi capolavori cinematografici; a Eduardo De Filippo, che a Positano cercava un ragazzo che recitasse in un suo sceneggiato. Un volume nato dalle pagine del quotidiano “la Città”, con la rubrica omonima “Viaggio inverso” che lo scrittore ha ulteriormente arricchito, riservando ad ogni storia gli spazi propri di un libro.

Di questi protagonisti della nostra storia, ma anche di Greta Garbo e Anna Magnani, John Steinbeck e Salvatore Quasimodo, e di Ibrahim Kodra, grande artista albanese, che a Praiano si soffermava per gustare l’orata al sale cotta in forno di legno, ne parlerà con l’autore Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it.

AMBIGUOUS REALITY



Il Parco Archeologico di Ercolano alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum con l’esposizione di reperti direttamente dai depositi

Il Parco Archeologico di Ercolano prende parte al ventennale della Borsa del Turismo Archeologico di Paestum con uno stand basato sulle peculiarità del sito archeologico e del territorio.

Si tratta dell'occasione per uscire dagli stretti confini del sito archeologico e rappresenta una possibilità per mostrare al pubblico tesori custoditi nei depositi: “la decisione di prendere parte ad una fiera destinata agli operatori turistici, ancorché specialistica e di alto profilo culturale, è il chiaro messaggio per comunicare che il Parco e i suoi reperti devono essere sempre di più accessibili - così dichiara il Direttore del Parco Francesco Sirano - lo stand non è una mostra, è una promessa e insieme una sfida! L'anno prossimo, per il 280° anniversario dall’inizio degli scavi 1738-2018, prevedo che i reperti saranno usciti tutti dai depositi – continua Sirano - con un’esposizione diffusa per spingere l’intero territorio circostante l’area archeologica a riappropriarsi del patrimonio da decenni custodito nei depositi. Siamo a Paestum per presentare le sfide e le modalità di lavoro con cui il Parco intende affrontare la fruizione del turismo archeologico”.

Il Parco Archeologico di Ercolano è alla Borsa con uno stand condiviso con il MAV (il Museo Archeologico Virtuale) e con il Parco Nazionale del Vesuvio. Si tratta dei tre principali attori sul territorio strettamente coinvolti nella storia archeologica del luogo. Non il Parco isolato nello stand ma il territorio dove l’unione e la collaborazione creino un nuovo movimento di un turismo qualificato e partecipato.

La stessa articolazione dello stand richiama il contesto naturale, attraverso un cono stilizzato che ricorda il Vesuvio, seppure solo nel profilo, all'interno del quale ci saranno proiezioni a cura del MAV e del Parco Nazionale del Vesuvio, oltre a tre teche concepite come finestre aperte su uno scorcio del panorama della vita materiale del sito.

Doppia opportunità in Campania per assistere alla presentazione del libro di Guido Caserza, I 20 di Auschwitz (Oèdipus, 2017)

Mercoledì 25 ottobre, alle ore 18:00, a Salerno, presso Palazzo Fruscione, vicolo Adelberga, in collaborazione con Tempi moderni. Idee in movimento; giovedì 26 ottobre, alle ore 18,30, a Napoli presso Evaluna libreria caffè, piazza Bellini, 72. Ad entrambi gli appuntamenti, introdotti dall'editore Francesco G. Forte, saranno presenti l'autore ed Angelo Petrella per un intervento critico. Letture di Attilio Bonadies.

Il libro: Il primo gennaio del 1945, mentre le truppe sovietiche accerchiavano Budapest, un carro bestiame con venti ebrei ungheresi partiva dalla stazione di Budapest alla volta di Auschwitz. Ma il convoglio si bloccò pochi chilometri oltre il confine perché la linea ferroviaria era stata bombardata. Abbandonati al loro destino, gli ungheresi cominciarono un lungo e penoso cammino verso Nord.

Questo episodio, finora sconosciuto agli storici, è stata ricostruito da Caserza attraverso le lettere scritte dal comandante del lager, Rudolf Höss, alla moglie Hedwig e a Himmler, le cui copie sono state ritrovate due anni fa dal conservatore dell’archivio del museo di Auschwitz. Autore ed editore lo ringraziano per averne concessa la lettura e per avere acconsentito alla riproduzione di alcune di esse. Nel racconto sono stati mantenuti i nomi degli ebrei ungheresi come figurano nelle lettere di Höss. Solo quattro di loro sono nominati con un appellativo: Samuel il medico, Eliahu il rabbino, Karoly il gigante ed Erno il folle, instancabile compilatore di un taccuino di memorie - anch’esso conservato presso l’archivio del museo di Auschwitz - nel quale sono rimaste tracce delle storie individuali di tutti loro, quel che fecero nella vita, le loro ambizioni e le loro passioni.


L'autore: Guido Caserza (Genova 1960), è autore di numerosi libri. I suoi testi in prosa sono In un cielo d’amore (Zona, 2003), Vera vita di Gesù (Oèdipus, 2005), Fiabe a serramanico (d’if, 2007), Apocalissi tascabile (Oèdipus, 2012), Storia della mia infanzia ai tempi di Silvio Berlusconi (Zona, 2012), Primo romanzo morto (ad est dell’equatore, 2013). In versi ha pubblicato con Oèdipus Allegoriche (2001), Malebolge (2006), Priscilla (2008), oltre a Flatus vocis (Puntoacapo editrice, 2014), Opus papai (Zona, 2016). Caserza è critico letterario e collaboratore delle pagine culturali de La Sicilia, l’Unione sarda, Il Mattino.

lunedì 23 ottobre 2017

Risorgi al tuo nucleo profondo



Il comitato per il Sacrario Militare di Cava presenta al sindaco le due nuove targhe commemorative dei caduti in guerra

La cerimonia di inaugurazione, il prossimo 2 novembre alle 15 con l’apposizione ai lati della chiesa madre del Cimitero di 713 nomi.

Mostrata, ufficialmente, a palazzo di città di Cava de’ Tirreni dal presidente del comitato per il Sacrario Militare Daniele Fasano e dal grande ufficiale Salvatore Fasano al primo cittadino metelliano Vincenzo Servalli la bozza delle lapidi che verranno inaugurate giovedì 2 novembre alle 15 nel cimitero di Cava de’ Tirreni.



L’opera ideata dal comitato cavese in collaborazione con il comune conterrà i nominativi di 713 eroi morti in guerra. La parte più numerosa con quasi 500 caduti della prima guerra mondiale sarà disposta a sinistra della chiesa madre quindi a destra le oltre 200 denominazioni dei morti durante la seconda guerra mondiale per un totale di 712 persone cui è stato aggiunto Massimiliano Randino, scomparso tragicamente nel 2009, come “caduto in missione di pace”.

Ad Amnesty International Italia il Premio inpace 2017 a Cetara il 15 Dicembre. Menzioni Speciali all’Associazione Salerno 1943 e all’Ente Sbandieratori Cavensi Nell’occasione un Premio ..incostieraamalfitana.it Marchio Italy a Luigi Libra.

Il Premio inpace 2017 sarà assegnato il 15 dicembre prossimo ad Amnesty International Italia. Il prestigioso riconoscimento creato da ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo è rivolto a tutti quegli “operatori di pace” che, nel nostro Paese, lavorano, a volte nel più assordante silenzio, a costruire ponti di fratellanza ed uguaglianza tra i popoli, per cercare di far cessare le guerre e riaffermare i diritti dell’uomo. Lo ha annunciato a Salerno il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone.

Dopo l’Associazione “Rondine” Cittadella della Pace di Arezzo nel 2015 nella Chiesa di San Domenico a Maiori, e l’AGESCI Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani nella Basilica di Santa Trofimena a Minori nel 2016, sarà Annalisa Zanuttini, componente del Comitato Direttivo della Sezione Italiana di Amnesty International, a ritirare il Premio inpace 2017, opera in maiolica realizzata dal maestro ceramista Nicola Campanile di Vietri sul Mare, presso la Sala polifunzionale “Mario Benincasa” di Cetara.

Nel corso della cerimonia di premiazione, con il patrocinio del Comune di Cetara, della Pro Loco di Cetara, della Pro Loco di Salerno Città visibile, di Ce Tour Agenzia viaggi a Cetara, saranno altresì assegnate due Menzioni Speciali all’Associazione Salerno 1943 e all’Ente Sbandieratori Cavensi per il loro impegno a favore della pace e dell’integrazione tra i popoli, attraverso la loro attività sul territorio.


Durante la serata interverrà Luigi Libra, ambasciatore della Canzone napoletana nel mondo, a cui sarà consegnato uno dei Premi ..incostieraamalfitana.it Marchio Italy che, nel corso dell’XI edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, sono stati assegnati a protagonisti economici e culturali del nostro Mezzogiorno d’Italia che portano il nome del Bel Paese nel mondo, come Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum, l’azienda Cartesar di Pellezzano (SA), l’evento ModArte che coniuga alta moda e recupero del patrimonio artistico.

L'associazione culturale INTENTART è lieta di invitare all'inaugurazione della mostra collettiva SEGNI TANGIBILI 2

 La mostra si svolgerà SABATO 28 OTTOBRE 2017 ore 18.00, presso lo Spazio Martucci 56 (Via Giuseppe Martucci 56, Napoli).

L'esposizione sarà visibile dal 28 Ottobre al 25 Novembre 2017.

Orari:
martedì e mercoledì dalle 10.30 alle 13.30 / dalle 17.00 alle 19.00.
giovedì dalle 17.00 alle 19.00.
venerdì dalle 10.30 alle 13.30 / dalle 17.00 alle 19.00.
sabato dalle 10.30 alle 13.30.

Museo Archeologico di Napoli - Afrodite tipo Dresda


domenica 22 ottobre 2017

Celebrazioni Niccoline - Annullo Filatelico




Reggio Emilia presenta “Texture”

Si conclude oggi 22 ottobre presso la Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia presenta, “Texture” la mostra d’esordio del collettivo Da-Dabrith, curata da Federico Bonioni con un testo di Vittoria Coen.

Ecco alcune foto:


sabato 21 ottobre 2017

La cappella 'Nuestra Senora de Pompeya' di Clucellas nel nord dell'Argentina La cappella è stata fondata nel 1893

 La creazione della Cappella si deve alla devozione verso la Madonna del Rosario di Pompei di Pablo e Maria Casagrande: due italiani immigrati in Sudamerica che donarono un'immagine della Vergine ed il terreno su cui venne poi edificato l'edificio che oggi ospita detta Cappella.

Successivamente il culto alla Madonna del Rosario si diffuse rapidamente e già nel 1908 fu introdotta una festa in onore alla Beata Vergine che viene celebrata ancora oggi ogni prima domenica del mese di ottobre.

Si segnala che l'immagine custodita attualmente nella cappella di Nuestra Senora de Pompeya è giunta negli anni '30 da Buenos Aires.

...Non mancare al prossimo appuntamento sabato 28 ottobre con la Chiesa romana di Santa Maria del Rosario di Pompei nel suburbio Portuense di Roma...

venerdì 20 ottobre 2017

I MACCHIAIOLI capolavori da collezioni lombarde


ABz 66.546 -"centoporte"- Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa

- by Rosaria Pannico - 
 
Si tratta delle carrozze appartenenti alla famiglia delle cosiddette "centoporte" tipiche per le numerosissime porte di salita per ogni facciata e dotata in origine di posti di prima, seconda e terza classe. 
 



Non mancare al prossimo appuntamento di venerdì 27 ottobre alla scoperta della 
"Carrozza Officina"

MANN FOR KIDS


Murolo, Carosone, Di Giacomo, le villanelle, Pino Daniele nella “Breve storia della canzone napoletana” di Mino Remoli il 20 Ottobre allo Yachting Club di Salerno

Dai Canti delle Lavandaie a Murolo e Carosone, da Salvatore Di Giacomo e la festa della Piedigrotta fino a Pino Daniele e i contemporanei: il viaggio di Mino Remoli nella “Breve storia della canzone napoletana”, edito da Homo Scrivens, apre Venerdì 20 Ottobre allo Yachting Club di Salerno, ore 19.30, l’edizione 2017/18 di Mare da…libri, rassegna letteraria promossa dall’Associazione Costadamalfiper…, organizzatrice di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo.

Il cantautore salernitano, dopo i saluti di Diana De Bartolomeis, vicepresidente dello Yachting Club, si intratterrà con Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it, raccontando al pubblico il suo libro che parte dalla curiosità e dalla passione per narrare la favola musicale della città di Partenope. Un ricco itinerario che attraversa mille anni di storia, un lungo cammino con una colonna sonora nota in tutto il mondo, da Fenesta vascia a ‘O Sole mio, da Te voglio bene assaie a ‘O surdato 'nnammurato, da Tu vuò fa’ ll’americano a Napule è…

Gli appuntamenti di Mare da…libri per il 2017 proseguiranno il 27 Ottobre con Gerardo Pagano e “Sulle orme del pellicano” (Albatros), Filomena Baratto e “L’albero di noce” (Graus), Giuseppe Corbo e “Libero di morire” (Homo Scrivens); il 24 Novembre con l’unico appuntamento a Salerno di “Angelina e le altre”, il nuovo romanzo di Alfonso Bottone, edito da Letteratura Alternativa, e presentato nell’occasione da Francesco D’Episcopo e Vito Pinto.

“Celeste Terrestre” di Francesca Catellani

S’intitola “Celeste Terrestre” la mostra fotografica di Francesca Catellani, allestita dal 28 ottobre al 26 novembre 2017 nella Sala Putti di Palazzo dei Principi a Correggio (RE).

Curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, la personale sarà inaugurata sabato 28 ottobre alle ore 17:00.

Il progetto nasce dal ritrovamento nella soffitta di casa di alcune vecchie pellicole Super8: una scoperta che porta l’autrice a una riscrittura per immagini dell’album di famiglia. Da qui la ricerca e il reperimento di altro materiale, interamente amatoriale, spedito da più parti d’Italia e d’Europa che le consente un viaggio negli anni Settanta, nella visione di luoghi, ricorrenze e persone sconosciute, nonché alla successiva raccolta di oltre 10.000 scatti, effettuati in presa diretta tramite l’utilizzo di un vecchio proiettore Super8, ancora funzionante. Da una prima selezione di 600 provini, è stata effettuata una seconda selezione di 40 scatti che sintetizzano il pensiero di “Celeste Terrestre”, maturato nell’osservazione di tante vite sconosciute, in momenti importanti o quotidiani, nello scorrere del tempo. L’autrice ha compiuto un’azione di recupero, togliendo i segni del tempo di una pellicola usurata, per accedere al presente, alla sua coscienza e conoscenza. Un lavoro che ha inteso ripulire, eliminare il superfluo, restituire l’essenziale.