Vi segnalo questa mostra presso Palazzo Strozzi di Firenze dal 28 settembre al 12 gennaio.
lunedì 30 settembre 2019
Firenze: TRA GAUGUIN, MATISSE E PICASSO
Sabato 5 ottobre alle ore 18.00 si terrà, presso la Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi 1/F), la presentazione del libro di Renato Martinoni "Antonio Ligabue. Gli anni della formazione (1899-1919)", pubblicato quest'anno da Marsilio Editori. Interverrà, oltre all'autore, il critico d'arte Sandro Parmiggiani.
La mostra antologica di Antonio
Ligabue, presentata al Museum im Lagerhaus di San Gallo nel 2019, è
stata l'occasione per fare conoscere l'opera dell'artista in quella
che può definirsi la sua "patria perduta". Ligabue nacque
infatti a Zurigo il 18 dicembre 1899 da un'emigrante italiana,
Elisabetta Costa. Dopo essere stato accolto fin dai primi mesi di età
dalla famiglia Göbel, vive a San Gallo e nei paesi del circondario
conducendo una vita irrequieta, fatta di lavori precari e di ricoveri
in istituti (Tablat e Marbach, tra il 1913 e il 1915) e in una
clinica psichiatrica (Pfäfers, nel 1917). Espulso dalla Svizzera nel
1919, approda a Gualtieri, dove opera come pittore, scultore,
incisore, tra difficoltà di ogni genere e ostracismi, fino alla
morte, avvenuta il 27 maggio 1965.
Renato Martinoni, curatore assieme a
Sandro Parmiggiani e a Monika Jagfeld della mostra di San Gallo, ha
approfondito, con puntigliose ricerche negli archivi, rintracciando
documenti e testimonianze inedite, i vent'anni "svizzeri"
di Antonio Ligabue, che nel libro che sarà presentato sabato 5
ottobre vengono definiti "gli anni della formazione",
giacché proprio in quel periodo tormentato si gettano le basi per il
cammino artistico che Ligabue intraprenderà in Italia.
Per l'occasione la Galleria esporrà
una selezione di opere di Antonio Ligabue. Dipinti ad olio ed alcune
opere grafiche che esprimono il disagio e l'angoscia di una vita
segnata dalle tribolazioni, un'arte che mostra in primo piano
l'estenuante lotta per la sopravvivenza, in cui si può cogliere il
tormento di un uomo che sembra compenetrarsi in quegli animali per
trovare il riscatto da un'esistenza molto dura, priva di affetti e
afflitta da una lancinante solitudine. In esposizione anche
opere con scene di vita quotidiana, immerse in un tempo rallentato e
quasi immutabile.
L'evento si svolgerà in collaborazione
con la Storica Libreria del Teatro di Reggio Emilia (Via Crispi 6).
Per informazioni: tel. 0522 580143,
info@duemilanovecento.it.
Renato Martinoni è professore emerito
di Letteratura italiana all'Università di San Gallo e ha pubblicato
libri su scrittori italiani e svizzeri e sulla storia letteraria dei
secoli scorsi. Sta lavorando a un romanzo su Antonio Ligabue.
Sandro Parmiggiani è critico d'arte,
docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e
curatore di mostre. Numerose le rassegne monografiche su Antonio
Ligabue, a partire da quella presentata a Palazzo Magnani e al
Palazzo Bentivoglio di Gualtieri nel 2005.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Cna Cinema e audovisivo e Clarrc esprimono soddisfazione per il bando cinema della Regione Campania
“C’è molto fermento nel mondo del
cinema in Campania. Le case di produzioni e i giovani registi stanno
preparando i dossier da presentare per accedere ai finanziamenti
regionali. E’ un segnale molto bello, perché se la Campania è
scelta da molte produzioni nazionali e internazionali come location,
grazie agli enti locali, con il fondo per il cinema, si conferma la
volontà di dare un supporto di sistema alle piccole e medie imprese
di produzione ed ai talenti del territorio”. Così, Antonella Di
Nocera, presidente dell’associazione CLARCC e delegata di Cna
Cinema e audiovisivi Campania nella Presidenza Nazionale, e Giuseppe
Oliviero, presidente di Cna Campania Nord commentano il recente bando
della Regione Campania sulla produzione cinematografica.
Una fotografia dell’attività sul
territorio che arriva da Cna Cinema e Audiovisivo Campania che si è
costituite lo scorso aprile e che in sinergia con CLARCC -
Coordinamento Cinema della Campania, che ha il merito di aver
contribuito in maniera efficace alla promulgazione della Prima legge
cinema regionale del 2016, è attiva per rafforzare la rete tra gli
operatori del settore cinema campano il cui primato è da anni
testimoniato dai grandissimi risultati nazionali ed internazionali.
Il gruppo campano di Cna sta trasferendo sul territorio il
posizionamento strategico nelle attività di rappresentanza svolte da
Cna Cinema e Audiovisivo a livello nazionale, europeo e
internazionale, con la consapevolezza che CNA nazionale è
accreditata ai tavoli Mibac, al MISE ed è interlocutore della
governante RAI, Partner del sistema nazionale delle Film Commission,
nonché componente del tavolo tra broadcaster privati e associazioni
dei produttori.
In questo quadro, la pubblicazione, a
cura della Direzione cultura della Regione, lo scorso 9 settembre,
dell’Avviso Pubblico - Contributi a sostegno della produzione, la
valorizzazione e la fruizione della cultura cinematografica, in
attuazione della suddetta legge per l’anno 2019 “è un passo
importante di affinamento di quanto in questi anni è stato elaborato
e nei fatti anche rodato con l’esperienza messa in campo sul piano
istituzionale e produttivo”, spiegano Oliviero e Di Nocera.
Come stakeholders e protagonisti di
questo percorso, prima CLARCC e ora anche CNA hanno potuto apprezzare
un ambito di confronto per il piano annuale cinema, con gli uffici
preposti della Direzione Cultura della Regione e con la Film
Commission, che di fatto sfocia in alcuni innovativi esiti contenuti
in questo ultimo bando, che consentiranno un consistente snellimento
delle procedure ed una più adeguata fiducia nelle prestazioni del
comparto locale in termini di produttività e competenza.
Sebbene il bando sia stato pubblicato
in modo piuttosto tardivo, con una scadenza nel quarto trimestre
dell’anno (il che in termini di programmazione crea non poche
difficoltà), CNA Cinema e Audiovisivo Campania e Clarcc, esprimono
dunque soddisfazione per alcuni positivi risvolti contenuti.
Innanzitutto, per aver programmato, come a suo tempo fu richiesto
proprio nella prima stesura della Legge, un fondo per lo sviluppo per
opere audiovisive di 460.000 euro per consentire l’avvio di
progetti, cosa che spesso diventa il maggiore ostacolo per le giovani
imprese. Un contributo che è destinato alla copertura di spese per
l’acquisizione diritti, la scrittura, l’attività di ricerca, la
realizzazione di dossier, la preparazione di budget e piano
finanziario, nonché la partecipazione a laboratori, workshop mercati
e forum.
Seconda importante variazione è la
riduzione dell’ammontare complessivo da rendicontare di spese
ammissibili effettivamente sostenute in Campania a fronte del
contributo ottenuto, con criteri che riprendono modelli già
sperimentati in altre regioni d’Italia e dunque con percentuali del
150-120-100 % del contributo.
A ciò si aggiunga che, al fine di
semplificare e velocizzare le procedure finora molto complesse e
rallentate che hanno messo a dura prova i seppur infaticabili
amministrativi degli uffici regionali preposti (che vanno rafforzati
per fare fronte alla mole di lavoro che questo settore richiede, come
asse divenuto portante dell’economia e dell’industria culturale
della regione) i bilanci consuntivi potranno essere certificati da
revisori contabili accreditati allineandosi a soluzioni già
ampiamente sperimentate in altri settori.
L’auspicio finale è che, grazie ad una programmazione e ad una
gestione delle risorse sempre più stabile, efficiente e in linea con
le esigenze dinamiche delle imprese del comparto, la Regione
Campania, che ha dimostrato capacità di visione prospettica in
questa consiliatura con il varo della Legge 30/2016,possa continuare
con il Fondo Cinema a dare ampio spazio alle opportunità per i
giovani di questo territorio e a continuare nei processi di
snellimento e semplificazione, nonché di rafforzamento delle risorse
umane impegnate sul settore, tali da consolidare sempre più il
primato conquistato grazie ai talenti e alle storie della nostra
terra.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Con la mostra Oversize. Grandi capolavori dalle collezioni del CAMeC, il Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia torna a dedicare un inedito progetto espositivo alle sue collezioni permanenti, con inaugurazione il 12 ottobre 2019, alle ore 18.00, in occasione della XV Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI
Si tratta di una rinnovata selezione,
che si offre quale contrappunto alla mostra realizzata nel 2017/18
nello stesso ambiente, il secondo piano del museo: se in Small Size.
Piccoli capolavori dalle collezioni del CAMeC, circa 200 piccole
opere ne affollavano le pareti, in questo percorso espositivo
soltanto una quarantina di lavori di grande formato, alcuni dei quali
mai esposti, dialogano fra loro e si presentano allo spettatore nel
loro potente impatto visivo.
«I nostri musei civici nascondono dei
veri e propri forzieri ricolmi di capolavori - dichiara il Sindaco
Pierluigi Peracchini - alcuni dei quali, per la vastità del
patrimonio, mai esposti. È nostra intenzione riscoprire e ammirare
le collezioni civiche, che non solo documentano gran parte della
storia dell'arte contemporanea ma soprattutto la grande propulsione
che La Spezia ha dato e continua a dare al contemporaneo. La mostra
Oversize, Grandi capolavori dalle collezioni del CAMeC si inserisce
proprio in questo progetto: dare lustro alle grandi opere acquisite
grazie al Premio del Golfo e alle donazioni Cozzani/Battolini,
inorgogliendo la Città che fa mostra delle sue opere più grandi in
termini di dimensioni e di bellezza».
Imposto e contraddistinto dalla
dimensione, il florilegio si articola in un tracciato che associa
alla cronologia l'accostamento linguistico, la consonanza estetica,
l'accordo tematico. La silloge è attinta da tutti i diversi fondi
conservati al CAMeC.
Ampiamente rappresentato è il nucleo
‘storico', ossia la pregevolissima raccolta di dipinti acquisiti
nell'ambito del Premio Nazionale di Pittura intitolato al Golfo della
Spezia, rassegna-concorso che dal 1949 al 1965 ha animato le estati
spezzine chiamando a sé artisti di grande rilevanza anche
internazionale, in quegli anni giovani promesse, oggi ampiamente
storicizzati e musealizzati.
«L'incipit della mostra - spiega la
curatrice Eleonora Acerbi - è affidato a Ragazzi che cercano granchi
di Renato Guttuso, tela dedicata alla rappresentazione del lavoro
marinaro, cui andò il massimo riconoscimento all'esordio della
manifestazione, nel 1949 appunto, opera inscrivibile nella
interessante fase pre-realista dell'autore siciliano. Fra gli altri
grandi dipinti - di noti artisti - presenti al CAMeC grazie al Premio
del Golfo e qui riuniti, spiccano inoltre un esemplare appartenente
alla celebre serie delle Finestre di Giuseppe Santomaso, del 1952,
riuscito saggio del periodo ‘astratto-concreto'; una preziosa
digressione in pittura dell'architetto Ettore Sottsass Jr., Porto di
mare del 1952, risalente al momento di adesione agli assunti del MAC,
Movimento Arte Concreta, molto frequentato dagli architetti; Vie del
Mondo di Emilio Vedova, importantissimo lavoro del 1953, singolare
saggio della sua incipiente adesione alla temperie informale; Le
dolci colline di Brisighella di Mattia Moreni, maestoso paesaggio
informale che ottenne il massimo riconoscimento nel 1954; Senza occhi
di Emilio Scanavino, del 1963, riuscitissimo esempio del suo
pronunciamento astratto carico di tensione emotiva».
La presenza di diverse voci
internazionali si deve prevalentemente al nucleo ‘Giorgio e Ilda
Cozzani'. Collezionista onnivoro ed enciclopedico, raccoglitore
inesausto e girovago, particolarmente attratto dalla produzione
contemporanea straniera, Giorgio Cozzani visitava regolarmente la
Biennale di Venezia, Documenta a Kassel, ma anche le più importanti
gallerie di Londra e Parigi. Alla sua curiosità e al suo fiuto si
devono alcune rarità, e di grande formato. Fra le altre:
Infernalezza di Helmut Sturm, 1962-63, che nella sua casa-galleria
occupava la stravagante collocazione nel soffitto della sala da
pranzo (l'opera si trasferirà in Germania nell'estate 2020 in
occasione di una mostra retrospettiva dedicata all'autore); di Joseph
Kosuth, nume tutelare del cosiddetto Concettuale-tautologico, Ob-ject
(Art as Idea as Idea), del 1967, uno dei suoi celebri ingrandimenti
del testo da una voce di glossario; di Kenneth Noland, fra i più
autorevoli interpreti della Colour Field Painting, Spring Gauze, tela
dal formato singolare, spiccatamente allungato, appartenente alla
serie dei Plaid, del decennio 1970; di Thomas Schütte, celeberrimo
scultore tedesco, del 1987, Kartoffeln, un giovanile lavoro
bidimensionale dedicato alla patata, appartenente a una serie il cui
protagonista è, appunto, il tubero mangereccio, rappresentato in
dimensioni spropositate, a stimolare gli interrogativi dello
spettatore; altresì imponenti sono gli Allumettes di Raymond Hains,
1967, monumentali fiammiferi realizzati dall'artista francese dalla
metà degli anni Sessanta a seguire.
In mostra, ancora, alcuni premi
assegnati (e acquisiti, grazie alla formula del premio-acquisto)
nell'ambito del rinnovato Premio del Golfo, Biennale europea arti
visive (2000-2006). Fra gli altri un Senza titolo del 2000 di
Cristiano Pintaldi, allora agli esordi della sua distintiva
simulazione del pixel, che in questo caso ripropone un personaggio
appartenente ai primordi delle produzioni televisive di fantascienza,
il platinato Comandante Ed Straker della serie Ufo. Una menzione
particolare merita Jerusalem di Jason Martin, come Pintaldi classe
1970, oggi acclamatissimo esponente della produzione britannica: il
dipinto, di proprietà della Fondazione Carispezia che gentilmente ne
ha concesso il prestito, appartiene altresì alla collezione del
Premio del Golfo edizione XXI secolo; grandissimo lavoro realizzato
ad olio su alluminio, rappresenta un precoce saggio della sua
inconfondibile pittura, che per la sovrabbondanza materica entra
nella terza dimensione.
Questi gli autori in mostra: Carlo
Alfano, Shusaku Arakawa, Ugo Attardi, Jacopo Benassi, Aldo Bergolli,
Renato Birolli, Ennio Calabria, Giuseppe Capogrossi, Bruno Cassinari,
Vittorio Cavicchioni, Mario Ceroli, Mario Davico, Anita D'Orazio,
Franco Francese, Renato Guttuso, Raymond Hains, Julia Jansen,
Vassilis Kalantzis, Joseph Kosuth, Jason Martin, Luca Matti, Mattia
Moreni, Gualtiero Nativi, Bruce Nauman, Kenneth Noland, Cristiano
Pintaldi, Heimrad Prem, Bruno Pulga, Bruno Saetti, Giuseppe
Santomaso, Sergio Saroni, Emilio Scanavino, Salvatore Scarpitta,
Thomas Schütte, Danilo Sergiampietri, Vittorio Sopracase, Ettore
Sottsass jr, Helmut Sturm, Emilio Vedova, Maja Vukoje, Hans Peter
Zimmer, Edwin Zwackman.
L'esposizione sarà visitabile fino al
20 settembre 2020, da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00,
chiuso il lunedì (eccetto il lunedì di Pasqua), Natale, Capodanno.
Ingresso intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50.
Per informazioni: tel. +39 0187 727530, camec@comune.sp.it,
http://camec.museilaspezia.it.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
LO SPECHIO DELL'ORO
I libri presentati fanno parte dell’Archivio Orolontano, creato dall’artista Alfonso Filieri, che vanta una raccolta quarantennale di libri d’artista nata da collaborazioni nazionali e internazionali con artisti e poeti.
Verranno esplicitate le relazioni esistenti tra testo e immagine, che fanno del libro d’artista un luogo del tutto particolare ove, appunto, essi vengono a confliggere/armonizzarsi.
POETI
Laura Anfuso, Lea Canducci, Simona Cigliana, Gianni D’Elia, Roberto Deidier, Bruno Di Pietro, Rita Iacomino, Stefano Iori, Mario Lunetta, Paola Mancinelli, Sandro Penna, Rosa Pierno, Jalal al-Din Rumi, Claudia Salaris, Edoardo Sanguineti, Fabio Scotto, Franco Torriani, Carla Vasio, Mario Verdone, Carla Vigano’, Emilio Villa, Sergio Zuccaro
Ultime operelibro realizzate Libro della gelida disciplina del cuore. Testo di Sylvia Plath e immagini di Paola Fonticoli La scala dell’essere. Testo di Jalāl Al-Dīn Rūmī e immagine di Cosetta Mastragostino La brocca. Testo di Jalāl Al-Dīn Rūmī e im- magine di Cosetta Mastragostino Giochi di sirene e pianti di lune. Testo di Lea Canducci e immagine di Alfonso Filieri Troppe stelle nel cielo...Testo di Bruno Di Pietro e immagine di Alfonso Filieri Poesia e Thanatos -collanaTesto di Stefano Iori. Immagini di Marina Bindella, Orazio Coco, Lucilla Catania, Ettore Consolazione, Franco D’Antuono, Alfonso Filieri, Annamaria Gelmi, Rosa Pierno, Vincenzo Scolamiero, Nelio Sonego, Piero Varron
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Quando il respiro è sospeso tra bianco e nero di Rita Mele
by Rosaria Pannico
Cari amici di rosarydelsudArt news sono
andata per voi al finissage della mostra dell'artista Rita Mele http://www.rosarydelsudartnews.com/2019/09/quando-il-respiro-e-sospeso-tra-bianco.html previsto per il 28 settembre a Pisa e vi propongo questo brevissimo video delle
sue opere:
domenica 29 settembre 2019
Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli
Ricorrenza 29 settembre
Oggi la chiesa ricorda i Santi
Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
Altissime gerarchie angeliche con
specifici compiti, tra i quali: servire Dio, contemplare il suo
volto, cantarne incessantemente le lodi, lottare contro Satana sino
alla sua sconfitta finale e aiutare l'uomo portandogli i messaggi di
Dio e sconfiggere le suggestioni del male, per ricondurlo dopo la
morte terrena a Dio.
Cattedrale San Michele di Albenga e il particolare degli angeli sulla facciata
Si tratta di un luogo di culto
cattolico situato nel centro storico, tra via Bernardo Ricci, piazza
San Michele e piazza IV Novembre, nel comune di Albenga in provincia
di Savona.
sabato 28 settembre 2019
II° Concorso Nazionale di Poesia "PIANETA DONNA"
Venerdì 4 Ottobre 2019 dalle ore 16:30 alle 20:30
presso la Fonderia Righetti "Villa Bruno" San Giorgio a Cremano
Poeti partecipanti:
Angelo Canino, Anna Gentile, Domenico Giordano, Vincenzo Patierno, Maria Marsicano, Mario Vastarella, Maria Chiaiese, Gianluigi Martone, Elvira D'Andrea, Vincenzo Occupato, Enrico Notaro, Pasquale Esposito, Maria Clotilde Cundari, Emilia Esposito, Esposito Antonio, Angelo Manno, Michele Caiazzo, Clara Chiariello, Fausto Marseglia, Giovanna Balsamo, Maria Cristina Sabella, Giulio Giliberti, Sirch Francesca, Roberto Collari, Igor Issorf, Escluso Mortimer, Vincenzo Cerasuolo, Adele Denza, Concetta Sciarretta, Enrico del Gaudio, Andrea Giordano, Emanuele Ascone, Peppe Cassese, Nello Zaino, Paola Mannetta, Salvatore Vastarella e Nicola Mucci, Elvira Lamanna e Pasquale Esposito grazie, per la loro Gentile Partecipazione con l'invio della Poesia dedicata al Pianeta Donna.
venerdì 27 settembre 2019
Le fiabe di Alberto Sant’Elia e le storie per ragazzi di Maria Strianese
Oggi - Venerdì 27 settembre alla terza
edizione di “Praiano Racconti & Maree”
Secondo e ultimo appuntamento per
“Praiano racconti & maree” 2019.
Promossa dalla XIV edizione di
..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, con il
patrocinio del Comune di Praiano e la collaborazione del Distretto
Turistico Costa d’Amalfi, venerdì 27 settembre alle ore 20.00 al
Centro culturale “Andrea Pane” verranno proposte le avventure
fiabesche de “Il viaggio di Tippi” di Alberto Sant’Elia edito
da Reginè, e le coinvolgenti storie per ragazzi di “Voglio
vincere” di Maria Strianese pubblicato da Ardea.
In “Il viaggio di Tippi” Alberto
Sant’Elia racconta, in una fiaba, che è luogo di sogni, personaggi
colorati in un mondo inventato, perché aiuti tutti i bambini che
sfoglieranno le pagine del libro ad elaborare, attraverso la fantasia
e gli occhi del “nascituro” Tippi, la vita quotidiana.
In “Voglio vincere” di Maria
Strianese, il protagonista, Leonardo, ha 12 anni e pratica
l’atletica, con passione ed ottimi risultati. Durante una gara
importante però cade e perde, ma non accetta la sconfitta. Se la
prende allora con tutti quelli che lo circondano. L’incontro con
Ugo, un campione ottantenne, sarà determinante per apprendere invece
quelli che sono i veri valori dello sport e della lealtà. Leonardo e
i suoi amici non falliranno un appuntamento con una gara che
permetterà loro di vincere le proprie paure.
Gli autori saranno affidati alle
interviste del direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it
Alfonso Bottone. Ingresso libero.
Per ulteriori informazioni
www.incostieraamalfitana.it.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Maternità surrogata: i confini etico-morali, legali e scientifici. Confronto tra scienza, fede , bioetica e biodiritto . Venerdì 27 convegno Università Popolare Universo Humanitas
L’ Università Popolare
Universo Humanitas organizza il convegno dal titolo “Quando la
giustificazione diviene manipolazione: le frontiere della maternità
surrogata”.
I lavori, patrocinati dalla Provincia
di Salerno e dalla Associazione Nazionale Ginecologi Consultoriali,
si svolgeranno nella Aula del Coniglio della Provincia di Salerno a
partire dalle ore 17.30 di venerdì 27 settembre 2019.
Saluti di indirizzo: Michele Strianese
- Presidente Provincia Salerno; Franco Picarone - Consigliere
regionale, presidente Commissione Bilancio Regione Campania; Roberto
Schiavone di Favignana - Presidente e Rettore Università Popolare
Universo Humanitas.
Relatori:
- Prof.ssa dott.ssa Giulia Zinno: laurea in Medicina, specializzazione in ostetricia e ginecologia-- endocrinologia. Professore associato per la fisiopatologia della riproduzione umana presso l'Istituto degli Studi Sanitari in Roma. Presidente Nazionale Associazione Ginecologi Consultoriali (A.GI.CO.)
- Mons. Paolo Cartolari: laurea in Teologia presso Università Lateranense; laurea in Teologia Morale presso Università S. Tommaso d’Aquino in Roma; laurea in Diritto Canonico presso Università Salesiana di Roma. Assistente ecclesiastico presso Sovrano Militare Ordine di Malta. Docente di diritto Canonico presso Università Popolare Humanitas di Salerno.
- Prof. dott. Raffaele Sinno: laurea in Medicina e Chirurgia ed in Filosofia; specialista in Anestesiologia – Rianimazione, Terapia Antalgica e Iperbarica; specialista in Medicina del Lavoro; corso di perfezionamento in tossicologia; corso di perfezionamento in Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; docente di Bioetica Università di Bari e Facoltà di Teologia Italia Meridionale; docente di Bioetica e Biodiritto Università Universo Humanitas.
Moderatore:
Prof. dott. Vincenzo Mallamaci: laurea
in Medicina e Chirurgia e Psicologia; specializzazione in Cardiologia
e Malattie Vascolari; Pro Rettore e Docente di Scienze
Cardiovascolari Università Popolare Universo Humanitas; incaricato
dall’Università degli Studi di Trieste – Polo di Gorizia –
Corso di Laurea in Scienze Internazionali Diplomatiche alla docenza
nel Corso di aggiornamento e perfezionamento di Diritto
Internazionale Sanitario; docente in Economia ed Organizzazione delle
Aziende Sanitarie – Specializzazione in Gestione e Formazione delle
Risorse Umane Università ISFOA; pro Rettore Universita’ ISFOA -
fondatore e Presidente Associazione Internazionale Onlus ‘E ti
porto in Africa’.
Il prof. Vincenzo Mallamaci anticipa il
merito della discussione: “Parleremo di surrogazione di maternità,
o surrogazione gestazionale, o gestazione d'appoggio, talvolta anche
denominata gestazione per altri o utero in affitto: quella tecnica di
procreazione assistita in cui una donna provvede alla gestazione per
conto di una o più persone che saranno, nei Paesi in cui tale
pratica è ammessa, il genitore o i genitori del nascituro. Il
ricorso a tale tecnica viene solitamente sancito attraverso un
contratto di surrogazione gestazionale; in esso, il futuro genitore o
i futuri genitori e la gestante dettagliano il procedimento, le sue
regole, le sue conseguenze, il possibile contributo alle spese
mediche della gestante e l'eventuale retribuzione della gestante
stessa per il servizio offerto. La fecondazione può essere
effettuata con spermatozoo e ovuli sia della coppia sterile sia di
donatori e donatrici attraverso concepimento in vitro. Ne parleremo
con esperti sotto i vari punti di vista : etico - morale, legale,
scientifico”.
Sarà rilasciato dall’Università attestato di partecipazione.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
XXVIII Congresso Straordinario delle Acli di Napoli
“Le Acli di Napoli al lavoro nelle
comunità locali, tra gli ultimi, per il bene comune”: questo il
titolo del XXVII congresso straordinario delle Acli di Napoli, che si
svolgerà nella mattinata di domani, 28 settembre, al teatro Paradiso
presso la Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli in Cappella
Cangiani. Interverranno il presidente nazionale delle Acli Roberto
Rossini, il responsabile nazionale allo sviluppo associativo Paolo
Petracca, il presidente regionale delle Acli campane Filiberto
Parente.
Alla relazione del commissario
straordinario Vincenzo Menna seguiranno il dibattito congressuale e
l’elezione del nuovo consiglio provinciale dell’associazione dei
lavoratori cattolici partenopei. Previste anche le relazioni dei due
vicecommissari Paolo Ferri e Maurizio D’Ago.
“Le Acli di Napoli si avviano verso
questo momento di democrazia interna al termine di un importante
percorso che ha visto l’organizzazione ristrutturarsi per
rispondere al meglio alle esigenze degli iscritti e della
collettività. – spiega il commissario Menna - Al termine di questo
commissariamento voglio ringraziare il gruppo di lavoro che mi ha
supportato e che si è dimostrato coeso e desideroso di spingere le
Acli napoletane verso nuove sfide, sempre avendo come orizzonte
l’interesse collettivo, i diritti dei più deboli, il sostegno al
mondo del lavoro.”
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Festival dell'Essere diretto da Vittorio Sgarbi
Ospiti: Marcello Veneziani, Gerard
Depardieu, Ornella Muti e Domenico De Masi. Musiche Orchestra Piazza
Vittorio
Domenica 29 settembre, h.17,30 -
Fondazione Alario. Ingresso gratuito
FESTIVAL DELL’ESSERE
chi siamo – dove andiamo
DIRETTORE ARTISTICO
VITTORIO SGARBI
Il pensiero filosofico nasce ad Elea,
oggi Velia, due nomi potentemente evocativi. Qui gli Eleati, e in
particolare Parmenide, definiscono la natura dell’uomo, il suo
essere: “l’essere è, il non essere non è”.Da questo luogo
della Magna Grecia inizia il pensiero occidentale, e a Elea/Velia si
ritorna per meditare sull’essere, sulla identità, su chi è e chi
non è, in ogni campo e in ogni luogo. Pochi sono, molti non sono. Il
silenzio cresce quando finisce il rumore. Dopo Velia, Paestum, dopo
Paestum la Certosa di Padula, tre centri del mondo come un centro
perenne della mente la scuola medica Salernitana. In questi quattro
punti dove il pensiero è nato arriveranno persone che esistono
perché pensano, da Parmenide a Cartesio e oggi uomini di ogni
disciplina, nell’arte, nella letteratura, nel teatro, nel cinema,
nelle scienze e in ogni campo dove una idea o un modo di essere si
siano affermati. Saranno quattro G7 del pensiero: anime grandi
dialogheranno fra loro condotte da Greta Mauro, alla presenza di
Vittorio Sgarbi e Sabrina Colle, in uno spettacolo finanziato e
realizzato dalla Regione Campania, in collaborazione con Scabec. Vi
saranno monologhi e confronti sull’essere e davanti al non essere
in un vero e proprio viaggio filosofico. Essere cristiani, essere
mussulmani, essere atei, essere poeti, essere attori, essere
politici, essere precari, essere cantanti, attori, cuochi,
architetti, sportivi, viaggiatori, esploratori, antropologi. Chi è,
e chi non è.
PRIMO APPUNTAMENTO DOMENICA 29
SETTEMBRE - ASCEA
Teatro della Fondazione Alario ore
17,30 – ingresso gratuito
Nei luoghi che videro nascere la scuola
filosofica di Parmenide, Zenone, Senofane, Melisso ESSERE O NON
ESSERE.
Primo appuntamento del Festival
progettato da Sabrina Colle e diretto da Vittorio Sgarbi, prodotto da
Angelo Tumminelli, finanziato dalla Regione Campania e realizzato in
collaborazione con la SCABEC. Sul palco del teatro Parmenide della
Fondazione Alario ad Ascea uno spettacolo /talk show condotto da
Greta Mauro con l'Orchestra di Piazza Vittorio a fare da colonna
sonora. Al centro della scena Vittorio Sgarbi che tra monologhi
e confronti ci porta in un viaggio filosofico nell'essere e non
essere, con straordinari ‘compagni di viaggio’. Insieme a lui,
infatti, ci saranno Marcello Veneziani, Gerard Depardieu, Ornella
Muti e Domenico De Masi. Interverranno il Presidente della
Regione Campania Vincenzo De Luca e il Sindaco di Ascea Pietro
D’Angiolillo.
Programma:
DOMENICA 6 OTTOBRE a PAESTUM
Il principale sito archeologico
risalente alla Magna Grecia campana (VI-III sec. A.C.) INTEGRATI O
DISINTEGRATI
DOMENICA 20 OTTOBRE a PADULA
Certosa di San Lorenzo, fra le più
imponenti e maestose del Barocco meridionale TUTTI GLI DEI FURONO
IMMORTALI
MARTEDI 29 OTTOBRE a SALERNO
Città di illustre tradizione
scientifica, patria della prima Scuola Medica moderna IL MALE E IL
BENE
Tutte le info sul
www.festivaldellessere.net
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Lascia la tua terra – Sinfonia del congedo di Stefano Iori
Copertina e illustrazioni di Stefano
Iori
Frammenti di lettura di Flavio Ermini, Gio Ferri, Rosa Pierno e Ida Travi
Frammenti di lettura di Flavio Ermini, Gio Ferri, Rosa Pierno e Ida Travi
Finalista al Premio Città di Arona 2018
Venerdì 4 ottobre 2019 dalle ore 19:00
alle 22:00
Evaluna libreria cafe'
Piazza Vincenzo Bellini 72, Napoli
“Non so più con chi stare / e lo specchio non basta”; “I margini del nulla / non sono luce o buio / eppure hanno voce”; “Notte / La sedia respira / senza il mio peso”; “Nell’ombra senza fine / non resta che il dubbio”; “Tutto non è che fumo” … Il poeta, come il profeta, sente forse più di altri la presenza costante dell’ultima ora, la ferita invisibile eppure sanguinante del distacco (dall’infanzia, dalle persone e dai luoghi cari, dal “grembo del mondo”), la inevitabile e sempre maggiore entropia a cui è soggetto, col passare degli anni, il nostro organismo biologico. La poesia è in fondo anche un modo di lasciare la terra anzitempo, di alleggerire il peso del corpo “per donarsi al cielo”, per volare alto. Così ci ritroviamo senza nulla sotto i piedi, senza certezze, a tendere verso una terra “promessa” alimentando speranze che paiono illusorie. Quanto ci costa varcare l’ultima soglia? Quali paure ci tolgono il fiato? Quali appigli troviamo per affrontarle? Quale fede è possibile alimentare in un pianeta dove “Più non brucia / il rovo santo” e dove la natura è violentata, e grandi fette dell’umanità sono sfruttate, dimenticate, oppresse? Eppure Stefano Iori afferma che “uno stretto sentiero” c’è: “Non so chi lo percorrerà / (…) / Io forse / se solo potrò udire / (…) / un palpito di verità”. E qui l’io chiama in causa quello di ogni persona.
Stefano Iori, giornalista, ha svolto in gioventù un’intensa attività teatrale e televisiva, in Italia e all’estero, come attore e regista. Ha firmato tre libri di poesia: Gocce scalze (Albatros Il Filo 2011), Sottopelle (Kolibris 2013) e L’anima aggiunta (Edizioni SEAM 2014, ristampa per Pellicano 2017). Nel 2015 ha pubblicato con Gilgamesh il romanzo La giovinezza di Shlomo. È direttore responsabile dei Quaderni del Premio Letterario Giuseppe Acerbi e della rivista di poesia Versante Ripido, nonché direttore artistico del Mantova Poesia-Festival Internazionale Virgilio e del Sirmio International Poetry Festival. È condirettore del blog di poesia Trasversale e coordinatore del Premio Nazionale di Poesia Terra di Virgilio. È stato tradotto in inglese, spagnolo, lituano e rumeno.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Morfeologie di STEFANO TACCONE
Intervengono
LUIGI CANNILLO Poeta e critico
NICOLA FANIZZA filosofo
Letture di ANTONIETTA MENNA
Esiste un tipo di narrativa che, sul
modello della filosofia, ma anche della musica e di altri ambiti
artistici che mettono in connessione la ragione e l’immaginazione,
esplora le zone di confine e si nutre di contrasti, ambivalenze ed
ossimori oggettivi e concettuali, in seguito ristrutturati e
restituiti, mutati, trasformati nel senso e nell’essenza», ha
scritto il critico Ivano Mugnaini parlando di "Sogniloqui
"(2018). Con "Morfeologie" (Iod edizioni 2019), ancora
12 brevi racconti, Stefano Taccone riprende quel filo basato sulla
giustapposizione tra sogno e commento. Morfeo è la divinità del
sonno e dei sogni. Il suo nome deriva dalla parola greca che indica
il concetto di forma. Il lavoro onirico è un plasmare forme in
continuo divenire. «Mi affaccio con le mani nei capelli,
aspettandomi già di vederla a terra morta spiaccicata e io in
manette. […]. Invece […] sembra scomparsa lasciando una
misteriosa nuvola iridescente al suo posto».
Stefano Taccone (Napoli, 1981) è addottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Dal 2013 al 2015 ha insegnato storia dell’arte contemporanea presso la RUFA - Rome University of Fine Arts. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, 2010); La contestazione dell'arte (Phoebus, 2013); La radicalità dell’avanguardia (Ombre Corte, 2017). Collabora stabilmente con le riviste “Frequenze poetiche”, “OperaViva Magazine” e “Segno”. Ha pubblicato saggi e recensioni sulle riviste “Boîte”,“roots§routes, “sdefinizioni”, “Sudcomune”, “Titolo”, “TK-21”, “Tracce”, “ undo.net”, “Walktable”. Con raccolta di racconti Sogniloqui (Iod, 2018) esordisce nel campo della scrittura narrativa.
Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/2268418366600137
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Sabato 5 Ottobre dalle 10 nella sede del Maschio Angioino Ritorno per il Futuro
Testimonianze e proposte di giovani
professionisti per invertire il fenomeno della fuga dei cervelli
Un
incontro tra giovani professionisti di ritorno, rappresentanti delle
Istituzioni locali e mondo dell’impresa per l’individuazione di
interventi volti a favorire il ritorno a casa del capitale umano in
Campania
La Fondazione Valenzi ha istituito un
Gruppo di Lavoro “Ritorno per il Futuro” costituito da alcuni
giovani professionisti di ritorno da esperienze professionali
all’estero che vogliono proporre misure utili a invertire almeno in
parte la gravissima fuga di cervelli dalla nostra regione. Un primo
incontro si svolgerà sabato 5 ottobre con i rappresentanti delle
Istituzioni locali ed il mondo dell’imprenditoria per individuare
una serie di interventi possibili volti a stimolare e favorire il
ritorno nel nostro territorio di parte del capitale umano perduto
negli ultimi anni.
Dopo i saluti di Lucia Valenzi, intervengono
con le loro proposte e testimonianze i seguenti giovani
professionisti: l’ingegnere Andrea Rodriquez del gruppo Ritorno per
il Futuro, la startupper Federica Petrilli, la docente di chimica
farmaceutica Manuela Rodriquez, l’ingegnere Cesare Bizzarro della
Fondazione Ordine degli Ingegneri.
Interverranno l’assessora
regionale Lucia Fortini, l’assessora comunale Alessandra Clemente,
il Presidente Giovani Confindustria Vittorio Ciotola.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Al via la 3° edizione del tour-staffetta sui Diritti dei Bambini Unicef
Dal 30 settembre al 20 novembre
Migliaia di bambini, decine di comuni
Gran finale per le celebrazioni dei
primi 25 anni di attività della Città dei Bambini e delle Bambine
di San Giorgio a Cremano. Sabato 28 settembre, alle ore 21.00 Villa
Vannucchi aperta straordinariamente per accogliete bambini, famiglie
e cittadini e festeggiare insieme questo speciale anniversario.
Spettacoli, animazione al chiaro di luna e la proiezione sulla
facciata della villa del videomapping in 3D che racconta la filosofia
del progetto Città dei Bambini, con particolare riferimento a San
Giorgio Cremano.
L'evento finale di sabato sera ha
concluso una settimana di appuntamenti che ha visto protagonisti
migliaia di bambini sangiorgesi, gli istituti scolastici, le
famiglie, i docenti e le associazioni del territorio che hanno
offerto attività gratuite. Giovedì poi si è svolto un
interessantissimo workshop ala presenza di rappresentanti dei altri
comuni italiani provenienti dal Lazio e dall'Umbria, di ex sindaci
che hanno voluto dimostrare vicinanza alle attività del Laboratorio
e dei dirigenti scolastici degli istituti sangiorgesi che hanno
partecipato ad una tavola rotonda sulle buone prassi della Città dei
Bambini, divenuta modello per tante altre città italiane e
stranieri.
Per un anniversario che si conclude, un
altro percorso è pronto a partire lunedì 30 settembre. Alle ore 11
verrà presentata nella Sala Consiliare Aldo Moro, la Terza Edizione
della "Staffetta Unicef sui Diritti", intitolata a Luigi
Bellocchio. Un'edizione particolarmente sentita, in quanto coincide
con il 30esimo anniversario della convenzione Unicef. Fino al 20
novembre infatti, data della firma della Convenzione sui diritti dei
Bambini, i bambini si passeranno il testimone tra 13 comuni, partendo
e concludendo il percorso a San Giorgio a Cremano. Un tour che già
nelle precedenti edizioni ha portato entusiasmo e coinvolto giovani
di tutte le età sul tema comune: "ROTTA VERSO IL FUTURO CON E
PER I BAMBINI". Obiettivo: diffondere i valori di solidarietà,
pace e condivisione.
"Il percorso che stiamo compiendo
con il Laboratorio Regionale Città dei Bambini e delle Bambine
allarga sempre di più i propri orizzonti e coinvolge sempre più
realtà, spiega il sindaco Giorgio Zinno. Arrivare a 25 anni di
attività è già un traguardo, ma non ci fermiamo. I bambini sono la
nostra risorsa e a loro affidiamo il nostro futuro, consegnandogli
però tutti gli strumenti per crescere ed affrontarlo con
consapevolezza, coscienza civile, rispetto ed educazione. La
staffetta sui Diritti - aggiunge - rappresenta proprio questo. Un
impegno verso i più piccoli e i verso i giovani per mettere in atto
con i fatti solidarietà, condivisione e integrazione.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
giovedì 26 settembre 2019
Il 26 di settembre la Chiesa commemora la memoria liturgica dei fratelli i Santi Cosma e Damiano Martiri
Sulla vita di Cosma e Damiano le
notizie sono scarse: erano gemelli e cristiani nati in
Arabia, si dedicarono alla cura dei malati dopo aver studiato l'arte
medica in Siria.
Spinti da un'ispirazione
superiore non si facevano pagare da qui il soprannome di
anàgiri (termine greco che significa «senza argento», «senza
denaro»).
Tale attenzione ai malati era anche uno strumento
efficacissimo di apostolato, «Missione» che costò la vita ai due
fratelli, che vennero martirizzati: durante il regno dell'imperatore
Diocleziano, infatti, (forse nel 303) il governatore romano li fece decapitare.
Cartoon Day all’Oasi Fiume Alento: una domenica da supereroi nella natura del Cilento
Domenica 29 settembre all’Oasi Fiume
Alento è di scena il «Cartoon Day», un evento fantastico per i
bambini che diverte anche i grandi. L’evento è promosso da
«Animazione in corso Srl» nell’ambito del progetto sociale «Ma
dove vivono i cartoni» di Aurora Manuele con la direzione artistica
di Francesco Chiaiese. Nello straordinario scenario dell’Oasi Fiume
Alento – in località Piano Della Rocca a Prignano, Cilento –
adulti e piccini potranno godere della bellezza della natura, con una
visita guidata all’Oasi, alla diga e ai sistemi di monitoraggio e,
intanto, si imbatteranno nei più strabilianti personaggi di
fantasia. Da Biancaneve a Mary Poppins, da Pinocchio a Super Mario,
da Superman a tanti altri personaggi da favola e supereroi che
interagiranno con i visitatori in veri e propri spettacoli live, dove
gli spettatori diventeranno protagonisti. Inoltre, si potranno
incontrare principi e principesse per vivere in famiglia, tutti
insieme, una giornata da favola.
«Il Cartoon Day – ha detto Aurora
Manuele, ideatrice e promotrice dell’evento – è pensato come una
giornata speciale da vivere al di fuori del caos quotidiano dove i
personaggi delle favole, i supereroi e i miti dei bambini possano
coinvolgere grandi e piccini con il loro potere incantatorio. Una
giornata di relax a contatto con la natura dove le famiglie possano
unirsi, trascorrere del tempo insieme e distaccarsi, per quanto è
possibile, da internet e dai telefoni. Ce n’è proprio bisogno in
un’epoca in cui non c’è più tempo per stare insieme come una
volta davanti al focolare familiare. Per questo noi partiamo da
“C’era una volta…” per ritrovare e far ritrovare il senso di
famiglia».
«”Ma dove vivono i cartoni?” è un
evento unico nel suo genere – aggiunge Francesco Chiaiese,
direttore artistico - in cui non c’è distanza tra personaggi e
pubblico ma forte interazione e partecipazione.
Un’esperienza interattiva che
trasporta i bambini nel magico mondo della fantasia per vivere
emozionanti e insolite avventure. Affrontare i cattivi delle favole
in compagnia del supereroe preferito o danzare sulle note di un
valzer con la principessa del cuore. Ascoltare i segreti dei
personaggi dei cartoni e scoprire che c’è sempre un po’ di buono
in ognuno di noi».
Il Cartoon Day si terrà dalle 9 alle
17.
Per informazioni e prenotazioni Tel:
0818678369.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
MANN e Comune di Aversa, al via il patto per il territorio. Si lavora per creare nella cittadina casertana il Museo Archeologico della Legalità.
L’istituto
ospiterà reperti provenienti da scavi clandestini e conservati nei
depositi dell’Archeologico Paolo Giulierini inaugurerà gli
“Incontri del venerdì” (27 settembre, ore 18, Ex Macello,
Aversa).
Si partirà il 27 settembre (ore 18, Ex
Macello, Aversa), con l’inaugurazione della rassegna (a costo zero
e ad ingresso gratuito) intitolata “Gli incontri del venerdì”: a
dare il via alla manifestazione, che, ogni venerdì (ore 18) sino
all’11 dicembre proporrà al pubblico approfondimenti su diversi
temi (archeologia, etica, attualità, valorizzazione del territorio,
beni culturali e relazioni internazionali), sarà, insieme al Sindaco
di Aversa, Alfonso Golia, proprio il Direttore del Museo, Paolo
Giulierini.
E si andrà avanti nel 2020 con un importante progetto: MANN e Comune di Aversa stanno predisponendo, infatti, un protocollo d’intesa, che permetterà l’apertura del Museo Archeologico della Legalità, unicum nel panorama degli istituti culturali nazionali.
E si andrà avanti nel 2020 con un importante progetto: MANN e Comune di Aversa stanno predisponendo, infatti, un protocollo d’intesa, che permetterà l’apertura del Museo Archeologico della Legalità, unicum nel panorama degli istituti culturali nazionali.
Una sensibilità non nuova per il MANN, che,
alla fine degli anni Novanta, aveva già promosso il progetto “Museo
ritrovato”, con l’installazione di materiali sottratti agli esiti
di azioni illecite in scuole di quartieri a rischio marginalità
sociale: l’iniziativa era stata realizzata congiuntamente con il
Comune di Napoli, l’allora Soprintendenza Archeologica di Napoli e
Caserta, il Provveditorato agli Studi di Napoli.
Il Museo Archeologico della Legalità
avrà sede ad Aversa, nell’ex Palazzo Rebursa, che si trova accanto
allo splendido complesso monumentale di San Francesco e sarà
riaperto, dopo il restauro, nella primavera del prossimo anno.
Il Direttore dell’Archeologico, Paolo Giulierini, commenta così queste importanti iniziative: “Il rapporto del Mann con il territorio è un punto fermo della programmazione. In particolare, riteniamo privilegiato il legame con gli enti locali, che, al pari dello Stato, partecipano alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali. E' con questo spirito che costruiremo insieme alla città di Aversa il primo Museo Archeologico della Legalità, dove troveranno posto opere provenienti da scavi clandestini e sequestri, che sono attualmente nei nostri depositi. Un progetto entusiasmante che puntiamo a realizzare per l'estate del 2020”.
“Il mio impegno, come Assessore alla
Cultura del Comune di Aversa, è di valorizzare le grandi risorse
culturali della città, avendo uno sguardo attento alle
collaborazioni con le più prestigiose istituzioni attive in Campania
e non solo. I nostri cittadini ci richiedono un approccio di qualità,
aperto alle suggestioni esterne, senza sacrificare la tradizione e la
storia locale. Ha per noi un profondo significato simbolico che il
progetto del Museo Archeologico della Legalità trovi possibilità di
realizzazione proprio ad Aversa, grazie anche all’autorevole
sinergia con il MANN: la vera scommessa del futuro è costituire una
solida pars costruens, che abbia a cuore il nostro territorio, spesso
conosciuto solo per le sue criticità”, dichiara l’Assessore alla
Cultura del Comune di Aversa, Luisa Melillo.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Torna a Napoli, per il quarto anno consecutivo, World Press Photo Exhibition
Presente in oltre cento
città e più di 45 Paesi, la tappa partenopea è organizzata da CIME
in partnership con il MANN – Museo Archeologico Nazionale di
Napoli, che ospiterà l’edizione 2019.
La conferenza stampa
inaugurale è in programma al MANN lunedì 14 ottobre (ore 11.30).
La
mostra sarà visitabile sino all'11 novembre 2019.
Rimosso in danno alla società il distributore abbandonato in via Manzoni - Zinno: "Recuperiamo la bellezza, ma ora la proprietà dovrà provvedere alla bonifica per i serbatoi"
Questa mattina è stato rimosso dopo circa 10 anni, il
distributore di carburante che si trovava in via Manzoni, all'altezza
del Palaveliero, la struttura sportiva di proprietà dell'ente.
L'azione è stata effettuata in danno
alla proprietà che da un decennio, nonostante i vari solleciti da
parte dell'amministrazione ha abbandonato l'impianto con evidenti
danni per i residenti della zona.
L'amministrazione, guidata dal sindaco
Giorgio Zinno, ha disposto la rimozione delle colonnine e delle
attrezzature di pertinenza dell'impianto, ripristinando lo stato dei
luoghi, mettendo in sicurezza il marciapiede e restituendo alla città
un'area occupata e poco attraente.
Rispetto alla rimozione dei serbatoi
invece il Primo Cittadino ha intimato nuovamente la società ad
intervenire tempestivamente, rispettando naturalmente l'iter di
bonifica previsto per legge inerente i depositi di carburante.
"Se non procederanno in breve
tempo - ha detto il sindaco Zinno - provvederemo anche rispetto a
questo, ma è chiaro che è obbligo della società mettere in atto
quanto dovuto e sostenerne le spese. Noi siamo intervenuti - ha
spiegato - perchè era uno scempio vedere un'area occupata da un
impianto in disuso che per negligenza da parte della proprietà,
occupava parte del suolo che invece oggi viene restituito ai
cittadini".
Sempre nell'ottica di recuperare
parti del territorio, anche in via Gianturco, questa volta la
società, sta provvedendo a rimuovere il distributore presente
all'altezza dell'uscita autostradale ripristinando anche la
pavimentazione originale.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
La Biblioteca Palatina di Parma ospita, dal 5 ottobre al 16 novembre 2019, una retrospettiva dedicata a Gunter Böhmer (Dresda, 1911 - Montagnola, 1986), artista della Mitteleuropa, noto per aver illustrato, tra gli altri, libri di Hermann Hesse, Thomas Mann, Franz Kafka, Luigi Pirandello, Stendhal, Gustave Flaubert e Guy de Maupassant, perseguendo una totale unità tra testo e immagini
L’esposizione, che porta il
visitatore "Nell’officina di Gunter Böhmer. L’illustrazione
del libro come avventura interiore", è promossa dal Comune di
Collina d’Oro e dalla Fondazione Ursula & Gunter Böhmer, in
collaborazione con il Complesso Monumentale della Pilotta, la
Biblioteca Palatina e la Fondazione Museo Bodoniano. La mostra sarà
inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 11.00 nella Sala Petitot.
In esposizione, alcuni degli esiti più
significativi della ricchissima attività di illustratore di testi,
soprattutto letterari, svolta da Böhmer (alcuni libri d’artista a
tiratura limitata con litografie e incisioni originali; circa
centocinquanta volumi che recano la riproduzione di suoi disegni e di
tecniche miste su carta; oltre mille copertine disegnate). Numerosi
sono gli autori cui Böhmer ha rivolto la propria attenzione,
illustrandone alcune delle opere, a partire dal 1933, quando Hesse
gli commissiona l’illustrazione del suo "Hermann Lauscher".
Ricordiamo, tra i tanti: Hermann Hesse, Thomas Mann, Franz Kafka,
Robert Walser, Edward Mörike, Georg Büchner, Jeremias Gotthelf,
Nino Erné, Hans Walter, Ossip Kalenter, Edgar Allan Poe, William
Faulkner, John Keats, Liam O’Flaherty, Gabriele D’Annunzio, Luigi
Pirandello, Stendhal, Gustave Flaubert, Guy de Maupassant, Honoré de
Balzac, Hans Christian Andersen, i fratelli Grimm, Pedro Antonio de
Alarcón.
Lo stile di Böhmer si evolve nel
tempo: se all’inizio, nel segno sottile legato alla tradizione
pittorica e illustrativa francese - pensiamo, tra i tanti nomi che si
potrebbero citare, a André Dunoyer de Segonzac e poi a Bonnard, al
cui "Parallèlement" possiamo rimandare per "L’Oleandro"
di Böhmer, e successivamente a Raoul Dufy e a Henri Matisse -, si
può cogliere quasi l’eco di uno sguardo che va alla scoperta delle
bellezze del mondo e delle dolcezze della vita, presto i suoi disegni
si caricano degli umori e delle passioni dell’espressionismo
tedesco, con le sue durezze, le sue cupezze, le sue angosce, e del
tramando di esperienze quali quelle di Picasso, di Alberto Giacometti
e di Marino Marini, fino a qualche incursione nei grovigli e nei
meandri del segno informale. Böhmer è comunque un illustratore nel
quale sempre si può cogliere la tensione a un’immersione nella
verità del testo, nel costante tentativo, come lui stesso affermò,
di conseguire l’"unità tra testo e immagini" e di dare
vita a un "organismo in cui tutti gli elementi letterari
figurativi e tipografici compongono un’unità". Confessa
ancora Böhmer nel 1961 che a lui poco interessano strade che vengono
battute (la decorazione, l’"arricchimento di fregi",
oppure una grafica libera, "musica d’accompagnamento" del
testo), ma sperimentare un’"avventura psicologica", "ciò
che è proprio di una scelta interiore".
L’esposizione resterà aperta al
pubblico fino al 15 novembre 2019, da lunedì al giovedì ore
9.00-18.00, venerdì e sabato ore 9.00-13.00, sabato 2 e 9 novembre
chiuso. Ingresso libero. Per informazioni: Biblioteca Palatina (T.
+39 0521 220411, b-pala@beniculturali.it,
www.bibliotecapalatina.beniculturali.it); Fondazione Ursula &
Gunter Böhmer (T. +41 091 123 456, info@fondazioneboehmer.ch,
https://fondazioneboehmer.ch).
In occasione della mostra viene
pubblicato un ricco catalogo, edito da Step di Parma, che reca, oltre
ai saluti istituzionali di Ignazio Cassis (Consigliere della
Confederazione Svizzera), di Sabrina Romelli (Presidente della
Fondazione Ursula & Gunter Böhmer e Sindaco del Comune di
Collina d’Oro) e di Simone Verde (Direttore del Complesso
Monumentale della Pilotta), i saggi introduttivi di Sandro
Parmiggiani e di Alessandro Soldini, curatori della mostra e membri
del Consiglio della Fondazione Böhmer; due testi di Böhmer
sull’illustrazione del libro; un’ampia documentazione fotografica
su alcuni dei più importanti volumi illustrati dall’artista; gli
apparati bio-bibliografici finali.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
"Lanterne Bianche" di Delio Gennai
Giovedì 3 ottobre 2019, alle ore 18:00
a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22,
si inaugura la mostra di Delio Gennai "Lanterne Bianche"
testo critico di Giancarlo Bertoncini.
L’esposizione rimarrà aperta fino al
18 ottobre, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì
dalle 17:00 alle 20:00, altri orari su appuntamento.
La mostra nasce dall’esperienza che
l’artista ha fatto a marzo di quest'anno, in occasione della
realizzazione di una installazione scenografica al teatro Verdi di
Pisa per la compagnia Artemis Danza / Monica Casadei.
Il titolo dello spettacolo "Butterfly",
ispirato alla omonima opera, gli ha suggerito la realizzazione di un
lavoro incentrato sugli ideogrammi giapponesi.
Partendo dalla sua precedente
produzione, e in particolare da un'opera composta di esagoni ispirati
alla scrittura araba e alla geometria, che sarà esposta in galleria,
Gennai ha creato una installazione composta da 40 lavori in
cartoncino bianco, intagliati con uno o due ideogrammi e intervallati
negli spazi vuoti da garza. Nell’insieme scenografico queste opere,
a forma di esagoni allungati, hanno evocato le lanterne, da cui il
titolo.
Nella fase esecutiva degli intagli per
l’installazione teatrale, Gennai si è reso conto che anche gli
scarti degli ideogrammi rappresentavano essi stessi altri ideogrammi.
È a seguito di queste riflessioni che Delio ha creato
un'installazione specifica per lo Studio Arte Fuori Centro che verrà
presentata insieme alle altre opere installative; con gli “intagli
altri” ha realizzato "altre" lanterne bianche, dove gli
ideogrammi sono sovrapposti bianco su bianco.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
INTENTART presenta IL GIOCO DEL SÉ di Gabriella Gorini
Spazio Martucci 56, Napoli
26 Settembre - 1 Ottobre 2019
Curatrice Simona Pasquali
Inaugurazione PERFORMANCE giovedì 26
Settembre 2019 ore 18.00
La performance IL GIOCO DEL SÉ di
Gabriella Gorini, promossa dall’Associazione culturale INTENTART e curata dalla dott.ssa
Simona Pasquali, è riconducibile al “gioco dell’oca”.
Dal "Giro dell'oca", metafora
del viaggio, al "Gioco del sè", viaggio interiore; dunque
si parte e si va.
I visitatori possono immedesimarsi
in giocatori che iniziano un viaggio lungo il percorso metaforico della vita, attraverso
caselle simboli che, incontrando ostacoli che rallentano il percorso del gioco e subendo le azioni scelte
dal destino.
Si svolgerà dal 26 Settembre al 1
Ottobre 2019, presso lo Spazio Martucci 56 di Napoli.
Cenni critici sull’artista:
“Nei dipinti di Gabriella Gorini, che
emulano il percorso del gioco dell’oca, dominano elementi simbolici che affiorano attraverso la
cura minuziosa del dettaglio, l’eleganza e la raffinatezza formale, punto focale della produzione
dell’artista.
A noi spettatori/giocatori il compito della lettura di questi “codici simbolici”, che
ci rivelano un itinerario, percepibile visivamente e concettualmente, attraverso questo “gioco” dell’oca
e della vita, che ci conduce in un pellegrinaggio dell’anima, e in un dualismo tra reale e surreale.”
(Simona Pasquali).
Cenni biografici dell’artista:
Gabriella Gorini, vive e lavora a
Napoli, dove ha frequentato il Liceo Artistico e l'Accademia di Belle
Arti di Napoli.
Ha lavorato per anni nel settore
dell'artigianato e dell'accessorio di moda e da quindici anni è
attiva
sulla scena dell'arte contemporanea,
esponendo in collettive e personali.
Tra le ultime mostre vanno segnalate:
“Alchimia”, personale, MEDI piazza
dei Martiri, Napoli
"Il mondo di Riccardo Bochicchio",
collettiva, Spazio Martucci 56, Napoli
“Isole tre artisti”, collettiva,
PAN, Napoli
“Dialogo tra generazioni”,
collettiva, Castel dell'Ovo, Napoli
“Tessere”, personale, PAN, Napoli
“Il libro dipinto”, collettiva
itinerante, Castel dell'Ovo, Biblioteca Nazionale, Istituto degli
Studi
Filosofici, Napoli
“Percorsi individuali”, Galleria
Spazio Arte, Napoli
Artefiera, Padova con Spazio Arte
“Spatium Vulcani”, collettiva,
L'Atelier, Napoli
“Effetti collaterali”, personale,
Spazio Arte, Napoli
“Quadrati”, personale, L'Atelier,
Napoli
“Non sarò mai grande”, personale,
Spazio D'Ajala, Napoli
Scheda performance:
Titolo IL GIOCO DEL SÉ - Gabriella
Gorini
Tipologia performance
Curatrice Simona Pasquali
Sede espositiva Spazio Martucci 56 (via
Giuseppe Martucci n.56, Napoli)
Inaugurazione giovedì 26 Settembre
2019 ore 18.00
Date 26 Settembre - 1 Ottobre 2019
Orari lunedì, martedì e venerdì
dalle 10.30 alle 13.00 / dalle 17.00 alle 19.00
Organizzazione Associazione Culturale
INTENTART Napoli
Info Associazione Culturale INTENTART
Napoli (www.intentartnapoli.it)
info@intentartnapoli.it / (+39)
3204887582 / Facebook: Intentart Napoli
Spazio Martucci 56: tel. 0810320281/
Facebook: Spazio Martucci 56
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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