mercoledì 12 febbraio 2025

La Galleria BPER Banca in occasione di Arte Fiera - "Lettere" di Sabrina Mezzaqui vince il BPER Prize 2025 - menzione speciale per Arianna Zama

 La Galleria BPER Banca
In occasione di Arte Fiera Bologna
presenta
 
Sabrina Mezzaqui vince il BPER Prize 2025
È “Lettere”, dell’artista Sabrina Mezzaqui, l’opera vincitrice della seconda edizione del premio dedicato alla valorizzazione delle tematiche femminili.
Menzione speciale per l’artista Arianna Zama

 

Sabrina Mezzaqui, Lettere, embroidered letters (from Hannah Arendt, Martin Heidegger “Lettere 1925-1975”), 44,5x31,5 cm, 2010 (Galleria Massimo Minini, A15)

 
L’opera vincitrice di Sabrina Mezzaqui, insieme a due lavori dell’artista menzione speciale Arianna Zama, entreranno a far parte della corporate collection di BPER Banca andando ad accrescere la sezione dedicata all’arte contemporanea e a contribuire ai percorsi espositivi proposti da La Galleria BPER Banca.
 
 
La Galleria BPER Banca annuncia che è “Lettere” (2010), dell’artista Sabrina Mezzaqui, presentata dalla Galleria Massimo Minini, l’opera vincitrice della seconda edizione del BPER Prize promosso in occasione di Arte Fiera Bologna (dal 7 al 9 febbraio 2025 presso gli spazi di Bologna Fiere) di cui BPER Banca è main partner per il prossimo triennio.


Per la prima volta, il riconoscimento è affiancato da una menzione speciale dedicata al lavoro dell’artista Arianna Zama, presentata dalla galleria Fuocherello Galleria d’Arte Contemporanea.


Il BPER Prize è un riconoscimento destinato all’acquisizione di un’opera d’arte contemporanea che valorizza tematiche come il talento e l’empowerment femminile. Il premio costituisce un ulteriore esempio dell’impegno del Gruppo BPER nel sensibilizzare il proprio pubblico attraverso gli strumenti dell’arte e della cultura verso argomenti fondamentali e attuali per il benessere sociale come l’inclusione, la valorizzazione del talento femminile e l’emancipazione.


L’opera vincitrice, acquistata da La Galleria, entrerà a far parte della corporate collection di BPER Banca, arricchendo così la sezione dedicata all’arte contemporanea, in crescita costante. Il lavoro e l’artista potranno inoltre godere di ulteriore visibilità partecipando ai progetti espositivi promossi da La Galleria BPER Banca nelle sue sedi.
 
La giuria di selezione per il BPER Prize 2025, composta da Sabrina Bianchi, Responsabile Heritage e Patrimonio Culturale di BPER Banca, Caterina Riva, direttrice MACTE, e Frida Carazzato, curatrice scientifica presso Fondazione Museion - Museo d'arte moderna e contemporanea di Bolzano, ha decretato la sua scelta con la seguente motivazione:
 
«L’opera, che riproduce manualmente il testo di una corrispondenza tra Martin Heidegger e Hannah Arendt, trasferisce nella pratica paziente della tessitura e del ricamo la lentezza e l’intimità della scrittura, fissando nell’ordito pensieri e storie di relazioni. Il premio riconosce la continuità e la coerenza del lavoro artistico di Mezzaqui, che ha sempre posto la scrittura e il suo fare al centro della progettazione, costruendo un percorso di condivisione e amore per la parola, che è espressione profonda della vita, rendendo l’arte una forma di attenzione.»
 
L’opera vincitrice del premio si inserisce nell’ambito del progetto espositivo di Sabrina Mezzaqui “I quaderni di Hannah Arendt”, a cura di Manuela Valentini e promossa dal CDD – Cento di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne, presentato dal 6 al 14 febbraio presso l’Archivio di Storia delle Donne, in occasione di Art City Bologna 2025.

La giuria ha anche deciso, per la prima volta, di assegnare un secondo riconoscimento, una menzione speciale al lavoro di una giovanissima artista, Arianna Zama – presentata da Fuocherello Galleria d’Arte Contemporanea.
L’artista si è distinta per una ricerca intima e famigliare, che l’allestimento ha messo in dialogo aperto con lo spazio e il pubblico, creando la possibilità di diverse narrazioni. La Galleria BPER ha acquisito due opere di Arianna Zama: “Rosa, come le gengive del leopardo” (2025) e “Pastorello non ti scordar di me” (2023), con l’obiettivo di incentivare il lavoro di una giovane artista emergente.

 

Arianna Zama, "Rosa, come le gengive dei leopardi", olio su tela, 2025 e "Pastorello non ti scordar di me", olio su tela, 2023, tutte courtesy l'artista e Fuocherello Galleria d'Arte Contemporanea


 
“Siamo orgogliose di poter valorizzare la ricerca di due artiste, che condividono la visione dell’arte come espressione profonda della vita e del proprio essere. – afferma Sabrina Bianchi, Responsabile Heritage e Patrimonio Culturale di BPER Banca – Sabrina Mezzaqui è figura rilevante nel panorama artistico bolognese e italiano, che ha sviluppato una pratica caratterizzata dal valore del tempo e della letteratura, artigianalità e cura. Il lavoro di Arianna Zama è agli esordi, ma già si proietta verso il futuro grazie a opere che vogliono raccontare una storia, anzi, si prestano a diverse narrazioni.”
 
La prima edizione del BPER Prize aveva premiato l’opera “Isola #49” di Stefania Galegati, presentata da La Galleria BPER nell’autunno 2024 nell’ambito dell’esposizione “PRIMA. Che io possa andare oltre”, a cura di Giovanna Zabotti, presso Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia, sede di BPER Banca, e scelta come immagine guida del catalogo della mostra.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

Peppe Iodice - “Ho visto Maradona”

 

Peppe Iodice al teatro Augusteo di Napoli, da venerdì 14 a domenica 23 febbraio, con il suo nuovo spettacolo “Ho visto Maradona”, scritto da Peppe Iodice, Francesco Burzo e Marco Critelli, per la regia di Francesco Mastandrea.

Cosa accadrebbe se si potesse morire per un giorno soltanto? Se si potessero trascorrere 24 ore insieme ai grandi di ogni tempo e soprattutto insieme a Lui... che comanda tutto? Probabilmente al nostro ritorno nulla sarebbe più come prima.


 

È questo l’incipit del nuovo spettacolo di Peppe Iodice. Un espediente narrativo che permette al comico napoletano di essere ancora più libero, sincero e autentico, affrontando i temi caldi della nostra vita visti da angolazione totalmente inedita, per portare gli spettatori a divertirsi ‘Aldilà’ di ogni ragionevole dubbio. In pratica a vedere tutte le sere ‘la morte con gli occhi’.


Biglietti, a partire da 25 euro, disponibili al botteghino, presso le rivendite autorizzate e online su Ticketone e Bigliettoveloce al link:

 
https://www.bigliettoveloce.it/spettacolo?id=7057

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

martedì 11 febbraio 2025

AGOSTO a OSAGE COUNTY


 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

AL VIA AL MUSEO MADRE I NUOVI APPUNTAMENTI DEDICATI AL RACCONTO, FRA ARTE E STORIA, DELLA MOSTRA “GLI ANNI” A CURA DI EVA FABBRIS



 

Mercoledì 12 febbraio – ore 18:00

Maria Adele Del Vecchio e Fuani Marino

Lunedì 17 febbraio - ore 18:00

Guido Costa e Vincenzo Rusciano


Giovedì 27 febbraio – ore 18:00

Paola Agosti e Benedetta Tobagi


Museo Madre - Sala Madre

via Luigi Settembrini 79, Napoli


La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre prosegue a febbraio (12, 17 e 27) con tre nuovi appuntamenti che accompagnano il primo capitolo della mostra a cura di Eva Fabbris “Gli anni” (19 dicembre 2024 - 19 maggio 2025), dove le opere diventano un palinsesto su cui costruire narrazioni storiografiche, storico-artistiche, politiche, antropologiche e sociologiche, dagli anni Sessanta a oggi.

 

Gli incontri seguiranno due filoni con focus dedicati: “Gli anni. Storie” con gli appuntamenti curati da Olga Scotto di Vettimo e la rassegna “Lezioni di storia: diari di un decennio che fugge” a cura di Gennaro Carrillo.

Prossimi protagonisti saranno gli ospiti del mondo della cultura, dell’arte e della storia Maria Adele Del Vecchio e Fuani Marino (12 febbraio), Guido Costa e Vincenzo Rusciano (17 febbraio), Paola Agosti e Benedetta Tobagi (27 febbraio).

 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

Si parte mercoledì 12 febbraio (ore 18 - sala Madre del museo in via Luigi Settembrini 79) con il nuovo focus su “Gli anni. Storie” che propone due primi appuntamenti a cura di Olga Scotto di Vettimo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che darà vita a una serie di incontri e interviste con i principali protagonisti della mostra “Gli anni” e della scena artistica del territorio: “Herstory - percezione del femminile nella storia e nella società attuale”, avrà come ospiti l’artista Maria Adele Del Vecchio in dialogo con la giornalista e scrittrice Fuani Marino. Herstory è l’opera di Maria Adele Del Vecchio allestita nel bookshop del museo Madre: un amplificatore di senso che, in continuità con l’attitudine confessionale del suo lavoro, ha dato origine a una serie di racconti personali raccolti nel libro Lamorale. Ciascun racconto è intitolato con il nome della donna, le cui vicende hanno alimentato nell’autrice la percezione del femminile nella storia e nella società attuale.

 

Si prosegue la settimana successiva con l’incontro “Ten years after: Napoli 1986-1996. Memorie nello sguardo di Nan Goldin” (lunedì 17 febbraio ore 18 – sala Madre) dove saranno ospiti Guido Costa, gallerista e presidente della Fondazione Paul Thorel e Vincenzo Rusciano, artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Foggia e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1986 Nan Goldin compie il suo primo viaggio in Italia, a Napoli, accompagnata dalla scrittrice Cookie Mueller, scomparsa pochi anni dopo ammalandosi di AIDS. Ten years after: Napoli 1986-1996 raccoglie le fotografie del viaggio con l’amica, ma è anche una raccolta di scatti del 1996 che ritraggono nuovi amici, paesaggi e luoghi, tra cui la Costiera Amalfitana, che rievocano e riattivano la memoria del precedente soggiorno. L’artista statunitense offre uno sguardo non descrittivo su Napoli, di cui coglie le atmosfere sature di contraddizioni e sapide di legami, che l’incontro al Madre intende restituire attraverso le testimonianze e i ricordi di chi visse con lei quei giorni, condividendo spazi di vita ed esperienze artistiche.

 

“Gli Anni. Storie” diventeranno anche puntate di un podcast, distribuiti sulle maggiori piattaforme streaming, in cui verranno raccolte voci e aneddoti che, partendo dalle opere presenti ne Gli Anni, racconteranno le storie delle opere e di chi le ha portate fin lì.


 



 

Gli appuntamenti dedicati a Gli anni proseguono giovedì 27 febbraio (ore 18 - sala Madre del museo in via Luigi Settembrini 79) con l’incontro dal titolo “Covando un mondo nuovo. I Settanta delle donne” che ospiterà Paola Agosti e Benedetta Tobagi. L’appuntamento fa parte della rassegna curata da Gennaro Carrillo “Lezioni di storia: diari di un decennio che fugge”, che ha inaugurato a gennaio 2025 il ciclo di incontri, che intende raccontare, o semplicemente evocare, la storia di un decennio attraverso l’approfondimento di un evento, un oggetto o una memoria collettiva in grado di restituire lo spirito del tempo. Un ciclo di tavole rotonde, che proseguirà fino ad aprile, inteso come un’integrazione discorsiva della mostra Gli Anni, in linea con una concezione del museo come luogo di produzione di pensiero trans-disciplinare.

 

Ad introdurre tutti gli incontri saranno Angela Tecce Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, ed Eva Fabbris Direttrice Museo Madre.

 

Per tutti gli aggiornamenti sul calendario di appuntamenti è possibile consultare il sito del Museo Madre www.madrenapoli.it.


 




 

Programma incontri - Museo Madre


/ 12, 17 e 27 febbraio 2025, ore 18 - sala Madre del museo

via Luigi Settembrini 79

 
Mercoledì 12 febbraio – “Gli anni. Storie”

Herstory - percezione del femminile nella storia e nella società attuale con Maria Adele Del Vecchio e Fuani Marino. A cura di Olga Scotto di Vettimo

 

Lunedì 17 febbraio - “Gli anni. Storie”

Ten years after: Napoli 1986-1996. Memorie nello sguardo di Nan Goldin con Guido Costa e Vincenzo Rusciano. A cura di Olga Scotto di Vettimo


Giovedì 27 febbraio - “Lezioni di storia: diari di un decennio che fugge”

Covando un mondo nuovo. I Settanta delle donne con Paola Agosti e Benedetta Tobagi. A cura di Gennaro Carrillo.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

“Strati di senso. Archeologia e psicologia a confronto”

Giornata di studi

14 febbraio - Auditorium degli scavi di Pompei

 

Scavare nel passato per rimuovere strati. È quello che accomuna il lavoro dell’archeologo e dello psicologo per incontrare le verità della storia o delle proprie dinamiche comportamentali. Ed è anche il filo conduttore della giornata di studi “Strati di senso” Archeologia e psicologia a con-fronto” che si terrà presso l’Auditorium del Parco Archeologico di Pompei il 14 febbraio 2025.

Il convegno riunirà studiosi di diversa formazione- archeologi, filosofi, psichiatri, neuropsichiatri - in un confronto su tematiche relative all’archeologia e alla psicologia, nella quale la riflessione puramente archeologica si incontra con l’analisi psicologica, trovando così un inedito collegamen-to.
Il titolo allude volutamente al denominatore che accomuna archeologo e psicologo. Gli strati sui quali indagano hanno per entrambi un significato, un senso da interpretare. Non a caso, la psicologia – in particolare l’analisi – e l’archeologia hanno a che fare con l’interpretazione, con la decodifica, spesso complicata, di un segno.

“Il colloquio Strati di senso presuppone alcune domande piuttosto semplici. – evidenzia Gennaro Carillo, Professore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, tra i promotori del convegno - Che cosa ci accade, quali processi psichici si attivano, quando entriamo in una città antica o comunque quando entriamo in contatto con le vestigia del passato? L’analogia che Freud istituisce tra lo scavo nella psiche e quello archeologico ha un fondamento, un riscontro scientifico, è solo una bella suggestione metaforica? In che modo la psicologia può integrare, arricchendola, la ricerca archeologica?”

Nella prima sessione, dopo l’introduzione del Direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel e di Gennaro Carillo, interverranno, moderati da Paola Aurino: Fabio Martini (Università di Firen-ze), Gabriel Zuchtriegel, Andrea Carandini (Sapienza Università di Roma ), Carmela Bravaccio (Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’) e Giovanna Gison (Centro Medico Riabilitativo Pom-pei).

Nella seconda sessione, moderata da Maria Carmen Morese, interverranno: Anna Donise, Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’, Vittorio Lingiardi, Sapienza Università di Roma, Gennaro Carillo, Università degli Studi Suor Orsola Benicasa.

L’obiettivo è quello di tracciare le linee di una inedita sinergia, tra archeologia e psicologia, avvi-cinando materie apparentemente lontane tra loro, e contribuire in modo originale a sviluppare una conoscenza stratificata di uno dei siti archeologici più famosi nel mondo.

Per partecipare:

  https://www.frcongressi.it/convegno-strati-di-senso/


Il convegno sarà in live streaming sul canale YouTube del Par-co

 https://www.youtube.com/@PompeiiSites79dc/strea

 

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🌹 Celebra l'amore a Museo Ottocento Bologna

 


Quest' anno, per San Valentino, vogliamo offrirvi un modo speciale per celebrare l'amore e la cultura.

Venerdì 14 febbraio dalle 10:00 alle 19:00, vi invitiamo a scoprire la mostra Dinastia Savini con una promozione esclusiva 2x1!

Porta con te chi ami! Che sia un partner, un amico o una persona speciale, l’importante è condividere insieme un'esperienza unica e indimenticabile.

Non lasciatevi sfuggire questa opportunità di vivere l'arte insieme alla persona che vi è più cara.

Vi aspettiamo per un San Valentino originale, che saprà regalarvi emozioni uniche e indimenticabili!

 

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Un tavolo per la preparazione di cocktails realizzato in Marmo Venatino. La geometria organica di quest’opera si ispira alle forme biologiche, coniugando dinamicità e morbidezza per esaltare le qualità del materiale.


T0
designer: Carlo Alberto Gasparini
production: Sa.Ge.Van. Marmi (2013)

sagevanmarmi.com

WHITE CARRARA 2024 - DESIGN IS BACK
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Direttore artistico: Domenico Raimondi thesignLab
Photo: Giuseppe D’Aleo

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GAM LUX


 

Antonio Leone nasce a Lecce, studia e si laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze nel 1979, dove frequenta parallelamente il CSDI di Porta Romana. Successivamente con lo studio ai piedi delle Alpi Apuane, sviluppa la sua ricerca ed il suo lavoro professionale, nel campo dell’architettura industriale, del restauro architettonico e del design negli allestimenti museali.
Da circa dieci anni insieme alla figlia architetto Isabella ha posto una particolare attenzione allo studio del design applicato ai materiali lapidei e alle tecnologie di lavorazione del marmo che assunto a matrice iconografica lo trasforma in “forme” innovative e visionarie.


GAM LUX
designer: Antonio Leone
production: Bruno Lucchetti Srl Marmi e Graniti

gamluxpietradiluce.it | brunolucchetti.it

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Direttore artistico: Domenico Raimondi thesignLab
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