lunedì 4 dicembre 2023

"Mario è con noi!" - di Peppe Pappa



 

"I relatori, che mi hanno preceduto, hanno commentato con minuziosa precisione il lavoro del nostro amico  Mario Costa.

 
Posso affermare, senza rischio di smentita, che Mario non si è mai fermato, i numerosi testi pubblicati ne sono la conferma.


Conobbi Mario negli anni ’70, alla libreria Guida al Vomero, alla presentazione del suo testo “Sulle funzioni della critica d’arte e una messa a punto a proposito di Marcel Duchamp”. Presenti alla manifestazione c’erano critici d’arte di grande spessore culturale: Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Aldo Loris Rossi, Angelo Tricarico, Aldo Trione. Non ebbi dubbi, mi trovavo al cospetto di una persona speciale. In seguito incontrai più volte Mario, i nostri discorsi vertevano sullo stato dell’arte, entrambi eravamo interessati a svelare l’apparente democraticità dei mercati dell’arte, protagonista di falsi messaggi culturali.


L’opportunità d’incontro, con più persone ci pervenne con l’invito dell’argentino Horacio Zabala trasferitosi, con la famiglia,  dall’Argentina a Morlupo di Roma. All’incontro erano presenti: Mario Costa, Romano Peli, Mario Perniola, Ferdinando Grossetti, Antoni Ferrò, Roberto Attanasio e il sottoscritto. Gli argomenti trattati sull’Arte Marginale, ci portarono su posizioni divergenti, per cui si decise di prolungare la nostra permanenza a Morlupo.


Nel 1976 alla Biennale di Venezia, riscontrammo che i presupposti teorici di riflessione sull’Arte Marginale, trattati a Morlupo, si rivelarono non solo anticipatori,  ma in linea con altri paesi espositori.
Ancora una volta, in quella occasione, tra me e Mario si confermò l’affinità di pensiero sulla indipendenza da ogni vincolo dell’arte.


Nei primi anni ’80, con la famiglia di Mario e la mia, decidemmo di trascorrere alcuni giorni a Roccadaspide, nella mia casa di campagna. Furono giorni sereni e spensierati, Mario si dimostrò una persona allegra e socievole. La presenza dei rispettivi figli, più o meno coetanei, contribuì a rafforzare la nostra amicizia, che è viva ancora oggi.


Di quei giorni conservo alcune fotografie, che ritraggono Mario, a dorso nudo, impegnato a scrivere su fogli dalle grandi dimensioni, da me stesi sul prato, la frase: ” DOPO LA COMPAGNA FINALMENTE LA CAMPAGNA”.


Posso definire Mario un intellettuale raffinato e dotato di alto valore  morale, ne sono testimoni gli allievi e tutti coloro che lo hanno affiancato lungo il percorso della sua esistenza.
Mario è con noi!"
                               (PeppePappa)







 
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