giovedì 5 dicembre 2024

Land Code di Bianco-Valente

 Castel Sant’Elmo – Museo Novecento a Napoli  
Presentazione
Land Code di Bianco-Valente  
Venerdì 6 dicembre 2024, ore 17:00 

 

 
Il 6 dicembre 2024 alle ore 17:00 

a Castel Sant’Elmo nel Museo Novecento a Napoli sarà inaugurato  il progetto Land Code degli artisti Bianco-Valente


Interverranno Luana Toniolo, dirigente delegato della Direzione regionale Musei nazionali Campania, Antonietta Manco, funzionario delegato della Direzione Musei nazionali del  Vomero, Claudia Borrelli, funzionario referente di Castel Sant’Elmo e Museo Novecento a Napoli, gli  artisti Giovanna Bianco e Pino Valente, Massimo Osanna, direttore generale Musei.
Il progetto è stato realizzato dalla Direzione regionale Musei nazionali Campania per Castel  Sant’Elmo e sostenuto dal PAC2022-2023 - Piano per l’Arte Contemporanea, l’avviso pubblico rivolto  alla selezione di proposte progettuali all’acquisizione, alla produzione e alla valorizzazione di opere  dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano, promosso dalla  Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La commissione dell’opera Land Code agli artisti Bianco-Valente rientra nella politica di acquisizioni  di Castel Sant’Elmo e del Museo Novecento a Napoli, finalizzata ad aggiungere nuovi tasselli al  racconto della produzione degli artisti attivi in città dagli inizi del ‘900 ad oggi.  
Il patrimonio del complesso monumentale è stato notevolmente incrementato con l’istituzione del  museo nel 2010, che documenta l’arte in città dal 1910 al 1990, ma anche con le acquisizioni a  seguito del concorso internazionale Un’Opera per il Castello – finanziato dalla Direzione Generale  Creatività Contemporanea con lo scopo di promuovere le ricerche dei giovani artisti attivi in Italia - e  con installazioni site-specific realizzate da artisti affermati del panorama nazionale, e ad oggi espone  oltre 200 opere. Dal 2003 Castel Sant’Elmo è parte di AMACI – Associazione Musei d’Arte  Contemporanea Italiani e inserito in RAAM – Ricerca Archivio AMACI Musei.
Land Code prosegue la ricerca degli artisti sugli aspetti legati alla percezione e si inserisce nella  riflessione, avviata recentemente da Bianco-Valente, sulle testimonianze musive romane, in  particolare su alcuni mosaici pavimentali delle antiche città di Pompei ed Ercolano raffiguranti  geometrie ornamentali. A partire dalle suggestioni provenienti dall’osservazione di queste opere, i  due artisti hanno elaborato una reinterpretazione del tema del mosaico e di quello  dell’ornamentazione, attraverso la lente specifica dei processi di percezione visiva che, dalla  moltitudine di tessere in pietra, si coagula nella formulazione di una geometria astratta. Il processo  di astrazione dal supporto materiale (la parete e il mosaico) a quello virtuale del nostro sistema  neuronale si accompagna al processo di traslazione di una tecnica antica entro un sistema linguistico  contemporaneo.
Per documentare il processo creativo degli artisti e i lavori di realizzazione dell’opera è stata realizzata una documentazione audiovisiva a cura di Pasquale Napolitano, che accompagnerà  l’allestimento. La realizzazione dell’opera è stata eseguita da Fonderia Nolana Del Giudice.
Biografia  
Bianco-Valente indagano, con progetti e installazioni che coinvolgono comunità e architetture, le  interazioni fra persone, eventi, luoghi. I loro lavori includono scultura, video, installazione, pratiche  laboratoriali. Dal 2008 curano il progetto d’arte pubblica A Cielo Aperto.
Presenti in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, hanno realizzato installazioni  site-specific per istituzioni museali e spazi pubblici come MAXXI (Roma), MACBA (Barcellona), Madre  (Napoli), Fabbrica798 (Pechino), Palazzo Strozzi (Firenze), Triennale di Milano, Urban Planning  Exhibition Center (Shanghai), Museo Reina Sofia (Madrid), Palazzo delle Esposizioni (Roma), Museo  Pecci (Prato), Kunsthaus di Amburgo, National Centre for Contemporary Arts (Mosca), Muzej Suvremene Umjetnosti, Zagabria (Croazia), e progetti in Libano (Becharre), 2013; Marocco (Voice  Gallery, Marrakech), 2011; New York (ISP Whitney Museum/The Kitchen), 2014; Rio de Janeiro (Casa  Italia-Olimpiadi Rio), 2016; Stoccolma (Istituto Italiano di Cultura), 2018; Amsterdam (Goethe Institut Niederlande), 2019; Armenia (Ambasciata Italiana a Yerevan), 2019; Tirana (Harabel/Istituto  Italiano di Cultura), 2020. Partecipano a Bienal del Fin del Mundo 2015 (Argentina) e 2nd Xinjiang  International Art Biennale 2014 (Cina). “Terra di me” è evento collaterale di Manifesta 12 (Palermo  2018). “Per fare un tavolo. Arte e territorio” è al Padiglione Italia, Biennale di Venezia Architettura  2021. 

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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