martedì 18 marzo 2025

Platea, Lodi | "Super Super" di Margherita Moscardini

 Platea | Palazzo Galeano
presenta
“Super Super”
 
La mostra personale di Margherita Moscardini
a cura di Gabriella Rebello Kolandra
 
29 marzo – 15 giugno 2025
Opening: 28 marzo, ore 19 – 21

 




 
Platea | Palazzo Galeano presenta da sabato 29 marzo a domenica 15 giugno la personale di Margherita Moscardini dal titolo Super Super, realizzata in collaborazione con la Gian Marco Casini Gallery.
La mostra costituisce l’episodio inaugurale di “Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry” a cura di Gabriella Rebello Kolandra, nuova edizione del palinsesto espositivo ideato dall’associazione lodigiana, cui faranno seguito da giugno 2025 a gennaio 2026 le mostre degli artisti emergenti Ulyana Nevzorova (Minsk, Belarus, 2001), Rebeca Pak (São Paulo, Brasile, 1992), Vashish Soobah (Catania, Italia, 1994) e Marvin Gabriele Nwachukwu (Milano, Italia, 1996).
 
Super Super è il titolo dell'intervento ideato da Margherita Moscardini per la vetrina di Palazzo Galeano e si collega a un’altra produzione inedita dell’artista sul territorio: The City. Entrambe le opere sono state commissionate da Platea Palazzo Galeano e sviluppate tra la fine del 2023 e l'inizio del 2025 con il supporto di Stefano Joli e Manuela Bolognini della Fondazione Caritas Lodigiana ETS.


Super Super sarà visibile presso la vetrina di Palazzo Galeano sino al 15 giugno 2025, mentre The City verrà presentata il 5 aprile 2025 nell’ambito del progetto espositivo “Essere Fiume”, a cura di Silvia Franceschini con Arianna Angeloni, Beatrice Marangoni e Anna Viola Premoli, organizzata dal Comune di Lodi presso lo Spazio 21.
 
La pratica di Margherita Moscardini è multiforme e si muove tra gli ambiti dell’architettura, dell’urbanistica e i concetti di città e cittadinanza, generando sculture che giuridicamente provano a prendere le distanze dalla sovranità del territorio che occupano. L’artista predilige progetti a lungo termine e le sue ricerche si concretizzano in interventi su ampia scala che abbracciano diversi media come il disegno, la scultura, il video e la scrittura.

Super Super trasforma la vetrina di Platea Palazzo Galeano in un ambiente accessibile ai passanti notte e giorno per l’intera durata della mostra. Connesso senza filtri alla strada e illuminato in accordo con l’illuminazione pubblica, lo spazio espositivo di Platea Palazzo Galeano si comporta come una piazza dove il passante può entrare per osservare la strada e, allo stesso tempo, essere osservato dalla città in movimento.
Una serie di sculture in argilla abita lo spazio, cambiando nei giorni posizione, per cercare di restituire la temporaneità di un abitare provvisorio che non risponde più alle categorie del privato e del pubblico, testimoniando invece l’esistenza di un altro tipo di spazio, condiviso e senza comando.
 
The City è un’opera video che ritrae un’area della città di Lodi sopra cui si intersecano il corso del fiume Adda, un ponte su cui scorre una strada a larga percorrenza e le attività di chi li frequenta.
Attraverso la lettura della città intesa come l’insieme di individui che, senza necessariamente riconoscersi come una comunità, si organizzano e forgiano l’ambiente materiale regolandosi in base ai propri bisogni, The City è costruito come un’immagine in lenta trasformazione in cui il fiume, il cemento e l’uomo costituiscono un unico soggetto che sfugge in continuazione.
Il lavoro riflette sulla possibilità che un altro modo di intendere lo spazio pubblico - non più contrapposto a quello privato che con sempre maggiore forza lo assorbe - possa generare un altro modo di abitare e di intendere la cittadinanza.
L’artista desidera ringraziare Claudia Ferrari e Carlo Orsini, Luca Bucci, la famiglia Ferrari, Giuseppe Marchesi, Gabriella Kolandra, la galleria Gian Marco Casini, Livorno.
 
Progettazione: Arch. Luca Bucci, studio FASEMODUS Architettura, Milano.
Realizzazione: OMMG s.r.l. F.lli Marchesi, Lodi.
 
Platea | Palazzo Galeano desidera ringraziare anche il main partner Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e OMMG Srl, i partner tecnici Solux Led Lighting Technology e Verspieren Broker di Assicurazione e la Galleria Gian Marco Casini.
 
Il progetto grafico di “Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry” è realizzato da Carolina Incerti.

Margherita Moscardini, “Super Super”
Margherita Moscardini (Italia, 1981) è un’artista che indaga le relazioni tra i processi di trasformazione di ordine naturale, urbano e sociale di specifiche geografie. La sua pratica attraversa diversi ambiti tra cui l’architettura, la città e la cittadinanza, cercando di generare sculture intese come oggetti e spazi giuridicamente estranei alla sovranità territoriale. Privilegia progetti a lungo termine che sviluppa attraverso mezzi differenti tra cui interventi in larga scala, disegni, sculture, video e scritti.
I suoi lavori includono: Istanbul City Hills_On The Natural History of Dispersion and States of Aggregation (2013-2014), a proposito della recente trasformazione urbana di Istanbul; 1XUNKNOWN, to Fortress Europe with Love (2012- 2018), una serie di 21 video brevi che raccontano i resti della linea difensiva Atlantic Wall: 15.000 fortificazioni costruite dal Terzo Reich lungo la costa atlantica europea dai Pirenei alla Norvegia col proposito di difendere la “Fortezza Europa”; The Fountains of Za’atari (2016-in corso), il cui proposito principale è di riprodurre in Europa i cortili con fontana costruiti all’interno del campo per rifugiati di Za’atari (Giordania), nella forma di sculture normate come risorse comuni che non possono essere soggette alla sovranità di alcuno stato; Bethel Chapel’s Annex (2023), un tappeto di 500m2 inteso come un’estensione mobile della Cappella di Bethel a L’Aia (Paesi Bassi) dove nel 2018 circa 1000 ministri si sono alternati nella celebrazione di una messa non-stop (2365 ore consecutive) sfruttando una legge olandese che vieta alle autorità di interrompere un rito religioso, al fine di difendere la famiglia Tamrazyan da un mandato esecutivo di espulsione dal Paese.
Moscardini è stata research fellow 2015 della Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University, New York, USA. Il suo lavoro è stato presentato attraverso mostre e conferenze, in varie sedi tra cui CCA Tel Aviv-Yafo; Columbia University, SVA e ISCP, New York, USA; MMCA Changdong e SongEun ArtSpace, Seoul, Corea del Sud; Museo MAXXI, Roma, MAMbo, Bologna, Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze; Museo MADRE, Napoli; Centro Pecci, Prato; Collezione Maramotti, Reggio Emilia, Italia; IIC di Istanbul, Turchia; CCA, Plovdiv, Bulgaria, etc.
 
La curatrice
Gabriella Rebello Kolandra (Rio de Janeiro, 1993) è la curatrice del palinsesto di mostre di Platea Palazzo Galeano nel 2025.
Ha scritto, partecipato e curato progetti presso SAVVY Contemporary, Berlino; Haus Der Kulturen Der Welt (HKW), Berlino; Easttopics, Budapest; Art Encounters Foundation, Timišoara; ICA Milano; Archive Milano/Berlino, tra altri. La sua tesi di laurea (Facoltà di Architettura e Urbanistica UFRJ, Rio de Janeiro, 2019) le ha concesso una borsa di studio presso il biennio specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali della Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano, dove completa il suo percorso accademico nel 2022 con la tesi “Tra l'arte contemporanea e l'immaginazione politica”.
Kolandra ha collaborato con Archive (Berlin/Dakar/Milan), una comunità di pratica decentralizzata, in diversi progetti tra il 2021 e il 2023 e attualmente è Assistente Curatrice presso Fondazione ICA Milano.
 
“Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry”
 
Utilizzare in maniera inedita la vetrina con l’obiettivo di esprimere appieno le potenzialità di questo spazio è l’invito che la curatrice Gabriella Rebello Kolandra ha rivolto a ciascun artista coinvolto nel palinsesto e che caratterizzerà “Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry”.
Il programma espositivo “Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry” prende il titolo da una canzone del 1972 del musicista e scrittore Caetano Veloso (1942, Bahia, Brasile), composta e registrata mentre si trovava in esilio a Londra durante la dittatura militare in Brasile. Il testo, che narra con ironia e speranza una quotidianità non scelta, conduce a una riflessione sulle relazioni tra arte e politica.
Altro punto di riferimento fondamentale per leggere la direzione curatoriale del programma è il progetto di Lina Bo Bardi per la compagnia Teatro Oficina a San Paolo, Brasile che abbatte ogni barriera tra la vita e la finzione scenica., aprendosi alla strada. L’edificio diventa una grande scatola scenica che comprende la totalità dello spazio, in cui attori, spettatori e tecnici sono a contatto diretto.
A partire da questa riflessione, gli artisti - Margherita Moscardini, Ulyana Nevzorova, Rebeca Pak, Vashish Soobah e Marvin Gabriele Nwachukwu - sono stati invitati a rileggere lo spazio di Platea e il suo spirito partecipativo, enfatizzando la relazione con la città per «celebrare il potenziale politico, poetico ed estetico della strada».
 
Ulyana Nevzorova | Giugno – agosto 2025
Ulyana Nevzorova è un'artista visiva e attivista, nata in Bielorussia e residente ad Amburgo, in Germania. Attraverso mezzi quali l'installazione, la fotografia e il disegno, incentra la sua ricerca sul tema della memoria, in particolare sulla connessione tra memoria personale e collettiva, e sull'aspetto della deformazione. Nevzorova sottolinea che l'arte è uno strumento importante di preservazione politica della memoria.
 
Rebeca Pak | Settembre – novembre 2025
Rebeca Pak (San Paolo, 1992) è un’artista visiva con base a Milano. Il suo lavoro porta con sé le tracce di un’esistenza in transito, mescolando e ricombinando diversi contesti culturali. Piuttosto che insistere su una particolare realtà o verità, il lavoro di Pak crea contesti aperti con l’intento di rendere possibili il confronto e il dialogo. L’artista lavora con molteplici mezzi, utilizzando il suo archivio familiare, che comprende fotografie, mobili tradizionali coreani e dipinti lasciati in eredità, oltre a vari elementi del suo quotidiano come il tessuto, il cibo, il linguaggio e l’architettura. I suoi lavori sono stati presentati al Careof, Milano; Standards, Milano; Rehearsal Project Space, Milano; Ateliê 397, San Paolo; 2nd Šiluva Art Biennial, Lituania; HKW Haus der Kulturen der Welt, Berlino; SAVVY Contemporary, Berlino; The Clemente, New York; Galleria Eugenia Delfini. Roma e CAMPO XS, Genova. Pak ha collaborato con Archive, Berlino/Dakar/Milano tra il 2020 il 2022.
 
Vashish Soobah | Novembre – gennaio 2025
Vashish Soobah è un artista visivo nato in Sicilia da genitori mauriziani, cresciuto nel Nord Italia, formatosi a Londra e attualmente operativo a Milano. Il suo lavoro video, fotografico, performativo e sonoro esplora le cause profonde ed i meccanismi sociali intrinsechi delle migrazioni africane nel contesto globale e in particolare le implicazioni che esse registrano nelle società occidentali.
I suoi lavori sono stati esposti presso Madragoa in Portogallo, MA*GA di Gallarate, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Guarene, Almanac Inn di Torino, Marsel a Milano, spazio Oberdan. In occasione del 28° FESCAAAL ha presentato il documentario “Nanì”.
 
Marvin Gabriele Nwachukwu | Progetto speciale
Marvin Gabriele Nwachukwu (1996, Sesto San Giovanni, Italia) è un artista visivo e grafico, lavora con l’appropriazione, la riscrittura e l’auto-narrazione attraverso opere, installazioni e progetti editoriali. Lo scambio con il pubblico è un momento cruciale per il suo processo creativo e le sue opere riflettono il contesto che abitano. Dal 2021 dà vita a edizioni indipendenti assieme ad artisti e istituzioni culturali, tra cui Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, CIIVA Bruxelles, BIM Milano, Sprint, Milano Mediterranea. Nel 2024 lavora come grafico presso BASE Milano.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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