La follia omicida, che più spesso chiamiamo “terrorismo”, ha raggiunto, negli ultimi anni, il suo apice, diventando, purtroppo, “orribile quotidianità”. L’Occidente, solo oggi, scopre ciò che è già noto da tempo in altre parti del mondo: con-vivere, ogni giorno, con un possibile attentato.
La ricerca di Pautiero, in questa nuova serie, oltre ad
indagare il dualismo Amore-Morte (anche attraverso celebri personaggi
della letteratura), sembra interrogarsi sul ruolo e sulle possibilità
dell’Arte nella società.
L’utilizzo dell’hashtag, nel
titolo della mostra, vuole evidenziare la percezione, spesso
esclusivamente “social”, che si ha della realtà; la
“banalizzazione” della morte che avviene attraverso i nuovi
canali delle comunicazione di massa.
In queste opere il
Teschio, diviene elemento decorativo e taumaturgico, simile alle
calaveras messicane, consumate durante il "Día de los Muertos";
così come il cuore rappresenta non solo l’amore, ma anche
l’attaccamento alla vita contro la “fatalità” della Morte.
Il linguaggio stilistico di Pautiero, contaminato dal fumetto, fatto di linee sinuose, talvolta aspre e marcate, è sempre ironico ed irriverente, talvolta pare “giocoso” anche quando affronta temi così “impegnativi”. Il messaggio però, alla fine, è sempre salvifico: la funzione sociale dell’Arte e l’Amore come antidoto al Terrore.



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