Inaugurazione:
giovedì 8 settembre, 16 – 20
8 settembre – 29 ottobre 2022
Via Francesco Crispi 16, Roma
Setsuko, Magnolia I, 2022, terracotta
smaltata, 82 × 46 × 43 cm © Setsuko. Foto: Thomas Lannes
Gagosian è lieta di annunciare Into the Trees II,
una mostra di nuove sculture di Setsuko in ceramica, bronzo e legno
ispirate alla ricchezza del mondo naturale. In mostra anche lavori su
tela dipinti nel corso della sua carriera e una selezione di nuove
opere su carta.
La mostra, che approfondisce la serie di
lavori presentati in Into the Trees da Gagosian a Parigi nel 2019,
segna il ritorno dell’artista a Roma. Setsuko ha infatti vissuto
per quindici anni a Villa Medici con il marito Balthus durante il
mandato di quest'ultimo come direttore dell’Accademia di Francia,
prima di trasferirsi nel 1977 al Grand Chalet de Rossinière, in
Svizzera. Proprio a Villa Medici Setsuko ha incontrato per la prima
volta Benoît Astier de Villatte, residente anch’egli all’Accademia
da bambino. Oggi Setsuko ha il suo studio nel laboratorio di Astier
de Villatte a Parigi, e lì produce le proprie opere, collaborando
con questa prestigiosa firma alle collezioni in ceramica. Con Into
the Trees II il lavoro di Setsuko viene presentato per la prima volta
a Roma dal 1979, data della sua personale alla Galleria Il
Gabbiano.
Realizzate in terracotta e rivestite di uno smalto
bianco lattiginoso, le sue sculture in ceramica rappresentano querce,
magnolie, rose, viti, alberi di limone, mela cotogna, melograno e
fico enfatizzando il solido radicamento dei tronchi e la consistenza
nodosa della corteccia, incorporando fogliame, fiori, ghiande e
frutti finemente modellati. Le forme imponenti e le superfici
delicate trasmettono la forza sviluppata in anni di sopravvivenza e
la nuova promettente crescita, attraverso forme vitali che denotano
l’innata osservazione della natura da parte dell’artista. Queste
opere, che ricordano le ceramiche giapponesi Jōmon (circa
10,500 – 300 a.C.), traggono anche ispirazione da tradizioni
estetiche europee, continuando la sua ricerca sull’immaginario di
Oriente e Occidente.
Accompagnano le ceramiche un ulivo in
legno con foglie e fiori dipinti, e candelabri in bronzo ornati da
vite, fichi e melograni. Queste opere proseguono il percorso di
Regards de Setsuko, una mostra del 2021 al Musée national du château
de Malmaison, in Francia, ideata in dialogo con gli oggetti d’arte
decorativa conservati nella casa di Joséphine de Beauharnais e
Napoleone Bonaparte.
Una serie di dipinti e opere su carta di
Setsuko ripercorre la sua evoluzione artistica nell’arco di sei
decenni, dagli anni Sessanta, quando l’artista risiedeva a Roma,
fino alle opere realizzate durante l’isolamento della pandemia.
Realizzati con tratti delicati e definiti con precisione all’interno
del piano pittorico, queste eleganti nature morte e intimi interni
domestici sono a volte ravvivati dalla presenza di piante e felini.
Sintesi dell’estetica tradizionale giapponese e di quella
modernista europea, i dipinti, come le opere scultoree dell’artista,
rivelano la sua attenta osservazione contemplativa degli oggetti
quotidiani e della vita che li circonda.
Setsuko è nata nel
1942 a Tokyo e vive e lavora a Parigi e al Grand Chalet de
Rossinière, Svizzera. Le sue opere sono incluse, tra le altre, nella
collezione del Metropolitan Museum of Art, New York. Tra le mostre
più importanti si ricordano: Setsuko et Harumi: hommage à Balthus,
Palais des Nations, Ginevra (2001); Atelier de Cezanne,
Aix-en-Provence, Francia (2012); Grand-Château d’Ansembourg,
Lussemburgo (2014); The Life of Setsuko Klossowska de Rola, Sogo
Museum of Art, Yokohama, Giappone (2016); e Regards de Setsuko, Musée
national du château de Malmaison, Rueil-Malmaison, Francia (2021).
Dal 2002 Setsuko è presidente onorario della Fondation Balthus e nel
2005 è stata nominata Artista per la Pace dell’UNESCO.
#Setsuko
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Nessun commento:
Posta un commento