Beatrice Pediconi, Diario di un Tempo Sospeso, 2020. Foto Dario Lasagni (dettaglio) |
z2o Sara Zanin è lieta di segnalare che in occasione della mostra L’improduttiva di Giulia Andreani, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia esporrà l'opera di Beatrice Pediconi, Diario di un Tempo Sospeso (2020), entrata di recente a far parte della Collezione.
Beatrice Pediconi (1972, Roma, vive e lavora a New York) in merito a quest'opera dichiara:
Diario di un Tempo Sospeso nasce dall’esigenza di scandire i giorni occupando il vuoto di un tempo dilatato.
Trovandomi in Italia a fine febbraio 2020 per trascorrere un breve periodo mi ritrovo accidentalmente bloccata a Roma per sei settimane e un giorno, periodo che coincide con la chiusura totale dell’Italia e degli spazi aerei con l’impossibilità di ritornare a New York dove vivo da sedici anni. Come in un diario, ogni carta inizia ad accompagnarmi in questo nuovo viaggio durante il quale rifletto sul concetto di appartenenza ritrovandomi in una condizione precaria e instabile.
Il Diario di un Tempo Sospeso è dunque il risultato di una metamorfosi, e le sue carte – abitate da storie rimosse e trasformate come anche da stratificazioni nascoste – diventano un mezzo di rappresentazione in bilico tra passato e presente.
Rimangono sottili filamenti, tracce filiformi e fluttuanti a testimonianza di un’esperienza personale e di una memoria collettiva caratterizzata da stati d’isolamento, divisione, perdita, recupero e trasformazione.
29 ottobre 2023-10 marzo 2024
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