CARMI museo Carrara e Michelangelo
Per forza di levare.
Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari
18 aprile 2025 – 26 ottobre 2025
con Fondazione Alinari per la Fotografia
a cura di Rita Scartoni
con la consulenza scientifica di Cristina Acidini
Inaugurazione 17 aprile ore 18.00
Il CARMI museo Carrara e Michelangelo presenta "Per forza di levare. Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari", un’importante mostra fotografica curata da Rita Scartoni, con la consulenza scientifica di Cristina Acidini, dedicata all’opera artistica di Michelangelo Buonarroti, icona indiscussa dell’arte nel Rinascimento, nell’anno in cui la Regione Toscana celebra i 550 anni dalla sua nascita.
«Siamo
molto felici di ospitare in città questa mostra che nasce dalla
collaborazione con Fondazione Alinari per la Fotografia e Regione
Toscana – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara Gea
Dazzi -. È questa una mostra che credo rappresenti bene una parte
importante, oltre che della storia, del carattere stesso di Carrara, una
città che da sempre è casa di artisti e creativi, una città aperta al
mondo e che con il suo marmo possiamo ritrovare in tutto il mondo. Nelle
immagini dell’Archivio Alinari trovano così spazio tanto la Carrara di
un tempo, con l’imponenza delle sue cave, quanto l’assoluta
straordinarietà dei suoi marmi che il genio di Michelangelo ha
trasformato in capolavori assoluti. Si tratta infine del primo grande
progetto che andiamo a realizzare che fa parte del dossier ‘Carrara: da
2mila anni contemporanea’. Questo documento che è stato preparato per la
candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026 è una
risorsa importante che contiene molti progetti e idee per lo sviluppo
della città».
«Da quando gli Archivi Alinari sono
divenuti patrimonio pubblico, grazie all’acquisto da parte della Regione
Toscana – spiega Giorgio van Straten - Presidente della Fondazione
Alinari per la Fotografia - abbiamo cercato di creare occasioni per
condividere questo patrimonio con il territorio. Sono particolarmente
felice che nel caso di Carrara la mostra permetta di valorizzare quello
che rappresenta il nucleo storico più antico delle nostre collezioni: la
documentazione del patrimonio culturale italiano, in particolare dei
capolavori di Michelangelo, attraverso le immagini sulle quali lo si è
studiato per decenni in tutto il mondo».
«"Fotografie,
fotografie...", per lo storico dell'arte Bernard Berenson non ce n’erano
mai abbastanza per fare il suo mestiere. - Rita Scartoni, Responsabile
Licensing e progetti della Fondazione Alinari per la Fotografia e
curatrice della mostra - Lungo più di un secolo, la mostra segue
l’impegno degli Alinari nella riproduzione e diffusione dell’opera
scultorea di Michelangelo, quell’arte che si fa ‘per forza di levare’.
Un dialogo tra scultura e fotografia, tra materia e luce, che ci conduce
attraverso una rilettura dell’opera dell'artista».
Il
percorso di visita è composto da circa 70 stampe fine art a cui si
aggiunge un piccolo nucleo di stampe originali, ed è il risultato di
un’attenta selezione dai fondi degli Archivi Alinari, antico giacimento
fotografico fiorentino divenuto pubblico nel 2019 grazie all’acquisto
della Regione Toscana, custodito dalla Fondazione Alinari.
L’itinerario
copre 120 anni di fotografia a partire dal 1852, un lungo periodo in
cui la riproduzione dell’opera del Maestro si interfaccia con varie
tematiche proprie del mezzo fotografico e della sua storia: la
sperimentazione tecnica dei primi decenni, il passaggio dalla fotografia
intesa come documento oggettivo alla fotografia come lettura
interpretativa, fino ad arrivare alla valorizzazione dei materiali
d’archivio come documento storico, già nella prima metà del Novecento.
A
partire dalla metà dell’Ottocento, la fotografia sarà in grado di far
conoscere e diffondere su scala mondiale le opere di Michelangelo,
diventando un documento indispensabile per la disciplina della storia
dell’arte.
Le fotografie esposte al CARMI Museo Carrara
e Michelangelo ripercorrono le tappe fondamentali dell’impegno dei
Fratelli Alinari nella documentazione dell’opera scultorea di
Michelangelo. Il percorso si sviluppa attraverso i capolavori di
Firenze, Roma, Milano e Parigi, presentando immagini realizzate a
partire dagli anni Cinquanta dell’Ottocento. Tra queste, spiccano le
celebri fotografie del David sull’arengario di Piazza della Signoria,
scattate da Leopoldo Alinari, fondatore, insieme ai suoi fratelli, dello
stabilimento fiorentino che porta il loro nome.
Il
David, il “colosso” nudo con cui, secondo Vasari, Michelangelo avrebbe
superato gli antichi, introduce una sezione della mostra dal titolo
Giganti di marmo e di vetro. Durante il suo lungo soggiorno a Carrara,
nel 1505, l’artista concepì un progetto tanto visionario quanto
ambizioso: scolpire un colosso direttamente da una montagna affacciata
sul mare, affinché fosse visibile ai naviganti da lontano. Un’idea
straordinariamente contemporanea che tuttavia non venne mai realizzata.
Un'altra sezione della mostra è dedicata alle immagini realizzate dall’atelier fiorentino Brogi, che ha saputo riprendere le opere di Michelangelo con straordinaria sensibilità. È esposta un'interessante campagna fotografica nella Sacrestia Nuova del complesso di San Lorenzo a Firenze, risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Le statue di Michelangelo, rimosse dalla loro collocazione originale per il necessario intervento di messa in sicurezza del monumento in periodo bellico, vengono immortalate a terra, offrendo una vista ravvicinata e da ogni lato delle sculture. Questa prospettiva consente di osservarle come si poteva fare solo subito dopo la partenza definitiva di Michelangelo per Roma nel 1534. Tra le opere fotografate ci sono Il Giorno e La Notte, che vengono riprese anche nella parte retrostante, rivelando dettagli inediti e affascinanti.
Protagonista
della mostra è anche Carrara, con le sue imponenti cave di marmo, fonte
di ispirazione per generazioni di fotografi e, ancora oggi, luogo di
grande fascino per artisti e autori contemporanei. Per Michelangelo
Buonarroti, Carrara rappresentava un luogo fortemente significativo: era
qui che, con l’aiuto di scalpellini e cavatori locali, selezionava i
massi di bianco puro, destinati a trasformarsi nelle opere che avrebbero
segnato la storia dell’arte.
In mostra sono esposte fotografie
provenienti dall’Archivio Corsini, parte degli Archivi Alinari, tra cui
stampe vintage. Realizzate dal fotografo, Augusto Corsini, queste
immagini restituiscono tutta la suggestione del paesaggio, documentano
le tecniche di lavorazione del marmo in situ e offrono uno sguardo
affascinante sulle modalità di trasporto nei primi decenni del
Novecento.
Scheda tecnica:
Per forza di levare.
Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari
18 aprile 2025 – 26 ottobre 2025
Un progetto di Fondazione Alinari per la Fotografia
a cura di Rita Scartoni
con la consulenza scientifica di Cristina Acidini
Inaugurazione: 17 aprile ore 18.00
Orari di apertura:
Dal 18 aprile al 31 maggio aperti dal martedì alla domenica 9:00-12:00 e 14:00-17:00.
Dal 1° giugno al 14 settembre aperti dal martedì alla domenica 9:30-12:30 e 17:00-20:00.
Dal 15 settembre al 26 ottobre aperti dal martedì alla domenica 9:00-12:00 e 14:00-17:00.
Chiuso il lunedì
Ingresso al CARMI (comprensivo della visita alle mostre):
biglietto intero 5 euro,
biglietto ridotto 3 euro, disponibili gratuità.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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