martedì 22 aprile 2025

San Giorgio le sue storie

Nativo della Cappadocia, Ufficiale dell’esercito romano sotto l’Imperatore Diocleziano.


Le sue reliquie si trovano al Cairo in  Egitto, all’interno della chiesa a Lui dedicata. Il suo culto si sviluppò agli inizi del V secolo essendo stato il suo nome inserito nel Martirologio Geronimiano.
 

Viene, di solito, raffigurato come il Cavaliere che affrontò e uccise il Drago per salvare la figlia del Re della Libia destinata ad essere sacrificata per calmare le ira del medesimo drago.
 

Nel XIV secolo il suo nome fu inserito fra i quattordici Santi Protettoriche che avevano poteri d’intercessione di particolare efficacia. Per le sue azioni divenne Santo protettore di Venezia, Genova, della Catalogna, del Portogallo e dell’intera Inghilterra la cui casa Reale porta il nome di Corte San Giorgio. Elevato a Patrono di Reggio Calabria il 20 maggio del 1086 dal normanno Conte Ruggero, figlio di Roberto il Guiscardo, dopo che sconfisse ed uccise il turco Ben Avert nel porto di Siracusa là rifugiatosi immediatamente dopo aver messo a ferro e fuoco la nostra Città.
 

Si racconta che durante la battaglia il Santo sia comparso sopra un cavallo bianco ed abbia aiutato il normanno a sconfiggere il saraceno che perì miseramente nelle acque nel tentativo di scappare. La vittoria immediata e l’annientamento degli arabi fu per il popolo reggino un intervento prodigioso del Santo di Cappadocia che fu proclamato protettore di Reggio Calabria e la sua immagine fu inserita nello stemma reggino.

 

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