La Compagnia Eva & Lola
PRESENTA
“Reggi qui un attimo”
Sabato 17 maggio Teatro Sala Ichos
via Principe di Sannicandro 32 /A
San giovanni a Teduccio
Recitazione e canto: Patrizia Eger, Maria Strazzullo
Esecuzione musicale: Sergio Mautone
Pianoforte e chitarra: Sergio Mautone
Esecuzione musicale: Sergio Mautone
Pianoforte e chitarra: Sergio Mautone
Si ringraziano per il contributo artistico Claudio Badii (psichiatra di Grosseto), Clelia
Moscariello (scrittrice e giornalista di Napoli), e Monica Scoppa (scrittrice di Trieste)
Moscariello (scrittrice e giornalista di Napoli), e Monica Scoppa (scrittrice di Trieste)
Presentazione
La guida per comporre lo spettacolo è una bussola innamorata, orientata da suggestioni e memorie d'amore, dal Mito a Me, dal Paradiso a Napoli.
Uno spettacolo a metà tra concerto e conversazione sull’amore.
In scena due donne che, con ironia e leggerezza, si interrogano sulle decine di manifestazioni dell'amore sfiorate o sperimentate nel tempo: dagli amori idealizzati e poi perduti a quelli che durano nel tempo, dalle lettere scritte ma mai spedite, all’amore trasformato dall’era digitale, fino all’amore per la propria terra, intrecciando il tutto con la musica napoletana classica (Raffaele Viviani, Giuseppe Capaldo) in un dialogo continuo tra parole e suoni, perché solo dopo aver attraversato molti punti ciechi capiamo qual è la nostra personale figura dell'amore
Vorremmo che ogni replica fosse un'evoluzione delle precedenti, ogni volta una melodia diversa da portare a casa, perché ogni amore si fa carico di quelli che lo
hanno preceduto, provando a trasfigurarli in altro, a cambiarli in meglio.
Uno spettacolo a metà tra concerto e conversazione sull’amore.
In scena due donne che, con ironia e leggerezza, si interrogano sulle decine di manifestazioni dell'amore sfiorate o sperimentate nel tempo: dagli amori idealizzati e poi perduti a quelli che durano nel tempo, dalle lettere scritte ma mai spedite, all’amore trasformato dall’era digitale, fino all’amore per la propria terra, intrecciando il tutto con la musica napoletana classica (Raffaele Viviani, Giuseppe Capaldo) in un dialogo continuo tra parole e suoni, perché solo dopo aver attraversato molti punti ciechi capiamo qual è la nostra personale figura dell'amore
Vorremmo che ogni replica fosse un'evoluzione delle precedenti, ogni volta una melodia diversa da portare a casa, perché ogni amore si fa carico di quelli che lo
hanno preceduto, provando a trasfigurarli in altro, a cambiarli in meglio.
Il titolo
"Reggi qui un attimo", titolo ispirato alla figura di Atlante è un invito a scrollarsi di dosso, solo per un momento, il peso che portiamo nel cuore o quei segreti nascosti tra le mura di casa, troppo grandi per essere affrontati da soli.
“La musica aiuta a prendere decisioni irreversibili. Non è un passatempo. È aspirazione a non restare esseri inutilizzati nel forno di passioni che il cosmo può diventare.
È tutto un poter essere, un sospingere. E un ritrarsi, un amoreggiare del corpo: che si volge sotto il cielo.
Fino a che il cielo sei tu. E il pensiero una cosa che amo. E l’inutile una cometa. E la strada che porta da te l’oceano. Ma tu, in ogni caso, aspettami.”
È tutto un poter essere, un sospingere. E un ritrarsi, un amoreggiare del corpo: che si volge sotto il cielo.
Fino a che il cielo sei tu. E il pensiero una cosa che amo. E l’inutile una cometa. E la strada che porta da te l’oceano. Ma tu, in ogni caso, aspettami.”
C. Badii (psichiatra)
Piccole curiosità
La scenografia è minimalista ed essenziale, dove l’uso predominante del colore rosa riflette in modo diretto e immediato il tema dell’amore. Le scritte che indicano luoghi, realizzate come insegne in cartoncino anch’esse in tonalità rosa, richiamano con uno stile semplice l’età dell’adolescenza, quando l’amore si vive con semplicità Tutti i materiali utilizzati per la scenografia sono di riciclo o di riuso: il teatro accoglie e trasforma.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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