“Open Castle Meeting Point” è la proposta progettuale presentata da The Monuments People, la società cooperativa – ente di terzo settore con sede a Lecce, soggetto capofila del raggruppamento che comprende anche Sale della Terra e Socioculturale, aggiudicataria peri i prossimi 6 anni (rinnovabili per altri 6) dell’avviso pubblico per il partenariato speciale pubblico-privato avente ad oggetto la valorizzazione del Castello Carlo V di Lecce, in collaborazione con Fondazione con il Sud, per la quale sono attualmente in corso le procedure di attribuzione del contributo economico.
L’iniziativa presentata a gennaio scorso - che discende dal Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura e da Fondazione con il Sud, finalizzato all’avvio di processi partenariali con Enti del Terzo Settore nelle regioni meridionali - mira a potenziare la valorizzazione del Castello Carlo V di Lecce, importante attrattore cittadino e simbolo identitario, inserito fra i beni afferenti alla Direzione regionale Musei nazionali della Puglia.
Il piano strategico di promozione culturale presentato dal raggruppamento vincitore comprende vari interventi di promozione turistica del castello. Nel programma di valorizzazione figurano: l’allestimento di un bar sociale all’interno del cosiddetto bastione “Santa Trinità”, basato sull’idea che il lavoro possa essere un potente strumento di inclusione sociale, volto alla promozione della filosofia slow food, le produzioni a km 0, il commercio equo solidale e la conoscenza della dieta mediterranea; rassegne culturali e artistiche, visite guidate musicali, e la costituzione di un hub creativo aperto al coinvolgimento degli artigiani locali per la produzione di gadget e prodotti per lo shop del Castello; la creazione di uno spazio a misura di bambini in cui coinvolgerli in attività laboratoriali e didattiche anche attraverso la metodologia STEM; la partecipazione attiva della comunità territoriale per progetti specifici come la costituzione di un archivio circolare digitale di memorie; infine percorsi culturali rivolti a soggetti svantaggiati, tra cui i migranti.
Il progetto consentirà l’apertura alla pubblica fruizione e la gestione del sito Castello Carlo V di Lecce nei giorni dal martedì alla domenica per almeno dieci ore al giorno, rendendo la struttura fortificata più grande di Puglia, già punto di congiunzione tra la città antica e la città moderna, simbolo di un modello di gestione innovativo e inclusivo.
«La scelta di ricorrere al partenariato speciale pubblico privato – commenta Roberto Vannata - Dirigente del servizio II Direzione Generale dei Musei - è strategica per il percorso di crescita del Castello, un luogo simbolico per la città di Lecce e al contempo un attrattore per i flussi turistici che vi transitano. La gestione del sito si avvarrà di operatori che integrano professionalità e conoscenze diversificate e che attiveranno un dialogo con la comunità locale. Con questo strumento si punta prima di tutto a migliorare la fruizione del sito, con un'affluenza in costante crescita negli ultimi due anni, arricchendola con esperienze di visita sempre più strutturate e nuovi servizi in aggiunta a quelli esistenti. Il progetto presentato dal raggruppamento selezionato tramite avviso pubblico è certamente interessante, puntando a un maggiore coinvolgimento dei visitatori all’interno del Castello e integrandosi più efficacemente con il contesto sociale ed economico della città. Inoltre il progetto - conclude - potrà essere ulteriormente definito nella prossima fase di co-progettazione tra la Direzione regionale Musei e il partner selezionato»
«Grazie all’apporto di competenze e risorse del settore privato - commenta il Delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, arch. Francesco Longobardi – questa Direzione sarà in grado di rispondere con efficacia all’esigenza di rendere vivo il Castello, favorendo un nuovo e moderno orizzonte di coesione sociale, in piena sintonia con le potenzialità del sito. Dopo la fase di co-progettazione che si apre in questo momento, saremo felici di siglare l’accordo di partenariato speciale, consapevoli che questo modello di cooperazione sarà in grado di garantire alti standard di qualità dell’offerta culturale».
L’iniziativa presentata a gennaio scorso - che discende dal Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura e da Fondazione con il Sud, finalizzato all’avvio di processi partenariali con Enti del Terzo Settore nelle regioni meridionali - mira a potenziare la valorizzazione del Castello Carlo V di Lecce, importante attrattore cittadino e simbolo identitario, inserito fra i beni afferenti alla Direzione regionale Musei nazionali della Puglia.
Il piano strategico di promozione culturale presentato dal raggruppamento vincitore comprende vari interventi di promozione turistica del castello. Nel programma di valorizzazione figurano: l’allestimento di un bar sociale all’interno del cosiddetto bastione “Santa Trinità”, basato sull’idea che il lavoro possa essere un potente strumento di inclusione sociale, volto alla promozione della filosofia slow food, le produzioni a km 0, il commercio equo solidale e la conoscenza della dieta mediterranea; rassegne culturali e artistiche, visite guidate musicali, e la costituzione di un hub creativo aperto al coinvolgimento degli artigiani locali per la produzione di gadget e prodotti per lo shop del Castello; la creazione di uno spazio a misura di bambini in cui coinvolgerli in attività laboratoriali e didattiche anche attraverso la metodologia STEM; la partecipazione attiva della comunità territoriale per progetti specifici come la costituzione di un archivio circolare digitale di memorie; infine percorsi culturali rivolti a soggetti svantaggiati, tra cui i migranti.
Il progetto consentirà l’apertura alla pubblica fruizione e la gestione del sito Castello Carlo V di Lecce nei giorni dal martedì alla domenica per almeno dieci ore al giorno, rendendo la struttura fortificata più grande di Puglia, già punto di congiunzione tra la città antica e la città moderna, simbolo di un modello di gestione innovativo e inclusivo.
«La scelta di ricorrere al partenariato speciale pubblico privato – commenta Roberto Vannata - Dirigente del servizio II Direzione Generale dei Musei - è strategica per il percorso di crescita del Castello, un luogo simbolico per la città di Lecce e al contempo un attrattore per i flussi turistici che vi transitano. La gestione del sito si avvarrà di operatori che integrano professionalità e conoscenze diversificate e che attiveranno un dialogo con la comunità locale. Con questo strumento si punta prima di tutto a migliorare la fruizione del sito, con un'affluenza in costante crescita negli ultimi due anni, arricchendola con esperienze di visita sempre più strutturate e nuovi servizi in aggiunta a quelli esistenti. Il progetto presentato dal raggruppamento selezionato tramite avviso pubblico è certamente interessante, puntando a un maggiore coinvolgimento dei visitatori all’interno del Castello e integrandosi più efficacemente con il contesto sociale ed economico della città. Inoltre il progetto - conclude - potrà essere ulteriormente definito nella prossima fase di co-progettazione tra la Direzione regionale Musei e il partner selezionato»
«Grazie all’apporto di competenze e risorse del settore privato - commenta il Delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, arch. Francesco Longobardi – questa Direzione sarà in grado di rispondere con efficacia all’esigenza di rendere vivo il Castello, favorendo un nuovo e moderno orizzonte di coesione sociale, in piena sintonia con le potenzialità del sito. Dopo la fase di co-progettazione che si apre in questo momento, saremo felici di siglare l’accordo di partenariato speciale, consapevoli che questo modello di cooperazione sarà in grado di garantire alti standard di qualità dell’offerta culturale».
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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