giovedì 14 agosto 2025

Il festival Internazionale tra Pop libri e musica con Karima e cartoons 16 agosto TAGLIACOZZO

 Festival Internazionale

di Mezza Estate

XLI edizione

01/08 - 22/08/2025

Presenta

Karima “Canta Autori”

Cartoons dai Flinstones a Lupin III

 


Tagliacozzo, sabato 16 agosto, Chiostro di San Francesco ore 21,15

Info: www.festivaldimezzaestate.it  info@festivaldimezzaestate.it

 Info point: 0863 610750 – cell.: +39 3459474641 –  I biglietti sono in vendita su

 www.i-ticket.it Tel.: 0863/25842 – 0863/411830



Karima “Canta Autori”: la cantante


omaggia la canzone italiana


Sabato 16 agosto, si inizia alle 12 nel bosco della faggeta di Marsia i Cartoons in Jazz di Bearzatti, Gori, Sorrentino e Caiazza, quindi nel pomeriggio alle 18 a Palazzo ducale si discerne sui Vini d’Abruzzo e Ignazio Silone. Alle ore 21,15, nel chiostro di San Francesco in Tagliacozzo, il Festival Internazionale di Mezza Estate, presenta Karima in quartetto, quindi la lunga notte per attendere l’alba con le Stagioni di Vivaldi: solista Abigeila Voshtina

Settimana di Ferragosto per la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, in pieno svolgimento in Tagliacozzo. Sabato 16 agosto saranno ben tre gli appuntamenti tra jazz, vino e pop, per poi attendere l’alba e ascoltare, allo spuntar del sole, le stagioni di Antonio Vivaldi. Il F.I.M.E. è, infatti, un festival composito, costruito in tanti anni, che oggi continuare a godere delle ragioni estetiche dettate dalla direzione artistica e generale di Jacopo Sipari e Luca Ciccimarra, nonché dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio, realizzate grazie alle istituzioni, in primis il Ministero della cultura, la Regione Abruzzo, il Comune di Tagliacozzo, e la sinergia con istituzioni quali la Sinfonica Abruzzese, resident orchestra e l’ Accademia musicale di Alto perfezionamento vocale “Adalo” diretta da Donata D’Annunzio Lombardi e allo storico sostegno della Banca del Fucino.

 



Lunga e ricca di eventi la giornata di sabato 16, alle ore 12, nella faggeta della Marsia con le storiche sigle dei cartoni animati nella rilettura particolare, jazzata, del sassofonista Francesco Bearzatti, del clarinettista Nico Gori, con al pianoforte Andrea Rea, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Igor Caiazza alla batteria. Una stravagante rivisitazione in chiave jazz delle sigle e delle più note melodie dei Cartoni Animati e film, che accenderanno ricordi e associazioni. Da Lupin III a Biancaneve, dai Flintstones a Cenerentola, da Pinocchio a Mary Poppins, in una raffinata ri-lettura. I ritmi e le armonie dei brani prenderanno una forma diversa, inedita, che passerà dallo Swing al Latin, dal Rock all’Afro, mantenendo, però, riconoscibile ogni tema, così come sono stati concepiti originaria. Nel pomeriggio, alle ore 18, sarà il Cortile d’Arme del Palazzo Ducale ad accogliere la presentazione della guida “Vini d’Abruzzo per bevitori curiosi”, firmata da Franco Santini. Una pubblicazione, che arricchisce la narrazione enologica regionale con spunti e consigli utili a tutti gli amanti del buon bere, presentata con grande successo al Vinitaly 2025. La guida edita da Live Communication – realtà già nota per l’organizzazione di Gironi Divini, l’evento che celebra il vino abruzzese nel centro storico di Tagliacozzo – rappresenta un viaggio sensoriale e culturale attraverso ben cento vini accuratamente selezionati. Santini ha personalmente assaggiato migliaia di etichette per giungere a questa selezione unica, che abbraccia tanto i vini blasonati quanto le produzioni di nicchia, accumunati dall’autenticità e dalla capacità di raccontare un territorio. La guida si distingue fin dal primo sguardo per il suo approccio originale: niente punteggi, nessuna gerarchia né tecnicismi riservati agli addetti ai lavori. Protagonista è il lettore, con le sue curiosità, i suoi dubbi e il desiderio di scoprire il vino più adatto alle proprie necessità. Ogni etichetta viene presentata non attraverso descrizioni organolettiche astratte, ma con suggestioni ed emozioni che ne svelano la personalità unica e ne suggeriscono la modalità di consumo. “Abbiamo voluto creare qualcosa di diverso” - annuncia Franco Santini, direttore artistico di Gironi Divini e curatore della guida - “un racconto schietto e accessibile che parla a tutti i curiosi del vino. Ogni bottiglia ha una storia, ogni etichetta un’anima che va oltre i classici parametri di valutazione. Soprattutto ogni vino, dal più prestigioso al più accessibile, ha la sua utilità, in base al contesto e alle persone che si accingono a berlo”. A seguire il Professore Paolo Quintili terrà una conversazione su Ignazio Silone. Il territorio marsicano è al centro della produzione letteraria dello scrittore abruzzese, e che, in linea con la propria ideologia, riveste di connotati simbolici e di significati sociali gli elementi del paesaggio: la montagna conquistata a un’agricoltura di sussistenza, la piana creata in seguito al prosciugamento del lago del Fucino negli ultimi decenni dell’Ottocento e destinata a una fiorente attività agricola intensiva, i borghi cresciuti alle pendici dei monti e ai margini del lago scomparso, le città culturalmente lontane, la lotta tra “cafoni” e padroni, la dura vita degli uomini e degli animali, il difficile riscatto e il pericolo dei falsi miti. Il suo nome è stato candidato al premio Nobel ben 10 volte, tra il ’46 e il ’63. Gli studi più recenti lo hanno riconosciuto come uno degli autori più complessi e sfuggenti del Novecento italiano, talvolta superficialmente relegato in una “corrente letteraria tardo-verista”; una personalità dalle tante sfaccettature, le cui vicende personali hanno avuto ripercussione sulle sue scelte politiche e su tutta la sua produzione letteraria.

 


 

Alle 21,15 la serata verrà chiusa nell’incantevole cornice del Chiostro di San Francesco, con la vocalist Karima , la quale presenterà al pubblico del Festival il suo progetto speciale, omaggio alla musica italiana, “Karima Canta autori”, con il suo trio d’appoggio che vede Piero Frassi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria,“Sono emozionata e felice di tornare sul palco di Tagliacozzo per celebrare la musica italiana. Voglio condividere con il pubblico le canzoni – ha dichiarato la vocalist -  che hanno segnato la nostra storia, rivisitate con l’intimità del mio trio – piano, contrabbasso e batteria. È un onore esibirmi in un festival storico, che alla sua 41ª edizione continua ad accogliere nomi eccellenti della musica, della danza, del teatro e non solo, contribuendo a farne un punto di riferimento culturale in Italia. Sarà una serata intensa, sentita e piena di passione… vi aspetto!”. Un ritorno alle proprie radici, alla riscoperta di suoni, colori ed emozioni che fanno parte di un bagaglio artistico ricco e variegato, del progetto uscito a fine maggio per la Jando Music|Via Veneto Jazz, attraverso il quale l’artista si avvicina con grande amore e rispetto ai grandi cantautori che hanno lasciato il segno nella musica e cultura italiana, con una versione dei loro brani personale, intima e allo stesso tempo passionale, elegante ed energica. Sono i tratti distintivi di una cantante che fin dai suoi primi passi artistici si è approcciata con grande naturalezza alla musica black, al gospel e al jazz, dimostrando grande versatilità e la capacità di esprimersi in diversi linguaggi. In questo nuovo racconto che rivolge lo sguardo all’Italia Ascolteremo Scrivimi, di Buonocore, arriverà in bicicletta Rosalina  e Buonanotte a te di Fabio Concato e ancora, Anna e Marco di Lucio Dalla, Anna Verrà e Che ore sò di Pino Daniele, Il nostro Concerto di Umberto Bindi, Prendila così di Lucio Battisti e tanti altri, per scoprire anche il “nero” della canzone italiana.“Questo progetto – spiega Karima – vuole raccontare un pezzo di storia di musica italiana, rispettando le melodie per le quali siamo così famosi in tutto il mondo ma senza togliere le venature di quel mondo black in cui mi sono sempre sentita a casa e ormai sono conosciuta. Una delle spinte più forti che mi ha portato a ideare questo album è stata quella del pubblico che ha sempre risposto con grandi applausi ed entusiasmo alle mie interpretazioni di brani italiani durante i miei concerti e che in parte mi ha indicato la strada. Del resto a un certo punto della tua vita arrivi a voler accettare nuove sfide, getti il cuore oltre l’ostacolo e vuoi metterti alla prova in un repertorio che hai sempre amato anche se non trovavi la strada per dare voce al tuo suono.”. Ma la notte della musica sarà veramente lunga, poiché ci condurrà ad un’alba visionaria, sulle note del violino di Abigeila Voshtina alle ore 6, per salutare l’aurora di domenica 17 agosto, dinanzi al Santuario della Madonna d’Oriente, con le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, che rappresentano in pieno il ricciolo barocco ideato dal grafico Pasquale Pilone per il manifesto, sua l’ansia onnicomprensiva, il demone bruciante che spinge il musicista ad una continua sperimentazione. La sua musica assumerà tra le dita della Voshtina e l’orchestra d’archi Suoni del Sud,  i tratti di magnetici affreschi sonori o ambisce, grazie alla forza del suo potere evocativo e della sua logica formale, a conquistare una proprietà narrativa e una pregnanza illusionistica di tale intensità da trasfigurare l’astratto gioco dei suoni nella vividezza visiva e gestuale di un evento teatrale. “Se ci fosse oggi un Hit-parade, “Le Stagioni” sarebbero nelle top ten anche dopo 300 anni dalla loro pubblicazione – ha affermato Abigeila Voshtina - Vivaldi usa immagini per evocare le stagioni già nel 1723. Lui scrive i suoi sonetti per offrire un approccio quasi operistico alla musica strumentale, aprendo così la strada a compositori come Mozart e Berlioz nella descrizione "teatrale" della figurazione musicale. Un particolare che accende l'emozione nell’ uditorio è la coincidenza del ritmo in parallelo con i versi poetici e il loro cambio di tempo. I versi possono amplificare la vivacità dei passaggi musicali più energici o accentuare la malinconia nei momenti più lenti. Un altro elemento “teatrale”, direi retorico, è l'uso delle metafore e similitudini per descrivere come i suoni degli strumenti riflettano gli elementi naturali. Ad esempio, confrontando il suono dei violini che si eleva come il canto degli uccelli in primavera o i pizzicati delle corde che imitano la pioggia, immagini che rendono la musica visiva, percepibile anche per un pubblico non avvezzo alla musica prettamente classica,  versi e note che  descrivono scenari naturali, come il risveglio della primavera, i giorni estivi caldi, il raccolto autunnale e i freddi inverni, con la semplicità emotiva e la metafora omologa delle stagioni della vita stessa”.

Prossimi appuntamenti: sempre domenica 17 agosto, si passerà da Antonio Vivaldi a Silvia Mezzanotte che vedrà salire sul podio, alle ore 21,15, nell’abituale cornice del chiostro di San Francesco, alla testa dell’ Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, di cui è direttore principale, il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, per evocare le regine del pop, Mina, Mia Martini, Gloria Gaynor, Annie Lennox e Liza Minelli. Lunedì 18 agosto, sarà cabaret con Valentina Persia, protagonista dello spettacolo “Che te ridi!”

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA 

Nessun commento:

Posta un commento