Molte mostre di respiro internazionale trasformano le province di
Parma, Piacenza e Reggio Emilia
in un polo culturale d'eccellenza
La rete "Cultura e Castelli" valorizza l'offerta espositiva con itinerari integrati
che puntano a regalare nuove emozioni
L'Emilia si conferma laboratorio culturale di primo piano, capace di attrarre grandi nomi dell'arte contemporanea e di trasformare ogni mostra in occasione di sviluppo territoriale. Da Fiorenzuola d'Arda a Parma, fino a Reggio Emilia, un calendario espositivo di assoluto rilievo ridisegna la mappa del turismo culturale regionale, consolidando quella strategia di sistema che Visit Emilia ha saputo costruire negli anni attraverso la rete Cultura e Castelli.
Il progetto, che unisce castelli, musei, teatri, borghi e operatori privati delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, trova nella stagione espositiva autunnale la sua più compiuta espressione. L'obiettivo dichiarato è trasformare le visite "mordi e fuggi" in soggiorni strutturati, generando ricadute economiche significative sul territorio e rafforzando l'identità culturale di questo autentico scrigno di storia e tradizioni.
Jeff Koons a Fiorenzuola (PC): l'arte pop incontra la tradizione
A dare il tono della stagione è Jeff Koons, maestro indiscusso dell'arte contemporanea, che arriva a Fiorenzuola d'Arda con "Balloons and Wonders". Dal 4 ottobre 2025 al 6 aprile 2026, Palazzo Bertamini Lucca ospita le iconiche sculture Balloon, compreso il celebre "cane palloncino" blu in porcellana, simbolo di un'estetica che ha rivoluzionato il rapporto tra arte colta e cultura popolare. La mostra immersiva promette di coniugare meraviglia estetica, riflessione critica e partecipazione collettiva, elementi che caratterizzano la poetica koonsiana.
Parma, capitale delle avanguardie: da Dalì a Balla
Il dialogo con i grandi visionari del Novecento prosegue a Parma, dove fino al 1° febbraio 2026 Palazzo Tarasconi accoglie Salvador Dalì. Circa ottanta opere tra disegni, sculture, ceramiche, incisioni e litografie conducono il pubblico nell'universo daliniano, dove sogno e realtà si fondono in narrazioni che spazzano via ogni logica convenzionale. La retrospettiva parmense si inserisce nel filone delle grandi mostre dedicate al Surrealismo, movimento che continua a esercitare fascino sul pubblico contemporaneo.
Parma riserva un'altra straordinaria sorpresa per gli amanti dell'arte del Novecento. Dal 10 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, Palazzo del Governatore ospita "Giacomo Balla, un universo di luce", una retrospettiva senza precedenti dedicata al maestro del Futurismo. La mostra, curata da Cesare Biasini Selvaggi e Renata Cristina Mazzantini, presenta oltre 60 opere della collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, mai esposte prima nella loro interezza.
L'esposizione su Balla rappresenta un viaggio attraverso l'evoluzione artistica del "Leonardo da Vinci del XX secolo", come amava definirsi l'artista torinese. Dalle prime opere del realismo sociale e divisionista, passando per la rivoluzionaria stagione futurista con le celebri "Compenetrazioni iridescenti" e le ricerche sul dinamismo, fino alla produzione figurativa degli anni Quaranta. Il percorso in 13 sale include capolavori come "Nello specchio" (1901-1902), che fece esclamare a Giacomo Puccini "Questa è la mia 'Bohème'!", e il potente ciclo "Dei viventi", con opere drammatiche come "La pazza" e "I malati".
Made in Italy e arte contemporanea: gli altri appuntamenti
Diverso registro, ma uguale ambizione internazionale, caratterizza l'esposizione della Fondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo (PR), che fino al 14 dicembre racconta l'evoluzione del Made in Italy attraverso la pubblicità di moda dal 1950 al 2000. Dolce & Gabbana, Emilio Pucci, Armani, Versace: nomi che hanno costruito l'immaginario dello stile italiano nel mondo, restituendo la dimensione culturale di un fenomeno troppo spesso ridotto a mero dato commerciale.
Chiude il quadro Reggio Emilia, dove la Collezione Maramotti ospita fino al 16 novembre "This Body Made of Stardust" di Viviane Sassen. L'artista e fotografa olandese invita a esplorare un universo poliedrico e onirico, costruito per frammenti visivi che collegano immagini apparentemente diverse in un percorso di rara suggestione.
Una strategia di sistema che funziona
Una strategia di sistema che funziona
«Queste mostre e anche altre rappresentano la maturità raggiunta dal nostro territorio nell'attrarre progetti di livello internazionale», osserva Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia. «La rete Cultura e Castelli ci permette di offrire ai visitatori un'esperienza integrata, dove ogni tappa si arricchisce delle altre. Non si tratta più di eventi isolati, ma di un sistema che valorizza le specificità locali inserendole in un contesto più ampio di qualità e accoglienza».
La strategia di Visit Emilia punta sulla creazione di itinerari tematici capaci di prolungare la permanenza dei turisti, trasformando la visita estemporanea in esperienza strutturata. I castelli del piacentino, i teatri storici di Parma, i borghi della Via Francigena diventano così tappe di un percorso che dalla contemporaneità di Koons risale alle radici storiche del territorio, passando per le avanguardie del Novecento con Dalì e Balla.
«L'impatto economico di questa programmazione – continua il presidente Fornasari - si misura non solo nei numeri dei visitatori, ma nella capacità di generare indotto diffuso. Alberghi, ristoranti, servizi turistici: l'intera filiera dell'ospitalità beneficia di un flusso qualificato che la rete Cultura e Castelli sa intercettare e distribuire sul territorio.
Il modello di Visit Emilia dimostra come la cultura possa diventare volano di sviluppo economico senza perdere la propria vocazione formativa ed estetica. In un momento in cui il turismo culturale rappresenta uno dei segmenti più dinamici del mercato internazionale, l'Emilia si candida a diventare destinazione di riferimento per un pubblico esigente e consapevole».
Per conoscere tutte le mostre del momento in Emilia
https://www.visitemilia.com/blog/scopri-le-mostre-in-emilia
(il link non ha accesso dieretto ma è da copiare e incollare sul web)
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

Nessun commento:
Posta un commento