Tre giorni, dal 10 al 12 ottobre, in cui al “Tavolo dei «postali»”
si confronteranno una ventina di specialisti che interpretano il settore
come arte, conservazione, cultura, intrattenimento
Milano (3 ottobre 2025) - Dalla casa di riposo che propone la mail art ai suoi ospiti alla banca che, possedendo un’importante collezione di cartoline antiche, ha deciso di farla conoscere al pubblico esponendola nelle proprie filiali.
L’edizione 2025 firmata dal “Tavolo dei «postali» non di ferma qui: il programma comprende una ventina di relazioni capaci di affrontare il settore postale, non come servizio né come collezionismo, ma secondo le quattro linee che contraddistinguono l’esperienza: arte, conservazione, cultura, intrattenimento.
Relatori sono rappresentanti di musei, associazioni, studiosi indipendenti che esporranno un aspetto del proprio sapere condensato in quindici minuti.
Dopo Prato, Trieste, Palermo e Pescara, l’incontro si svolgerà ad Alessandria con il supporto del Circolo filatelico numismatico cittadino. Confermati gli abituali tre giorni, questa volta dal 10 al 12 ottobre.
Venerdì mattina, l’Unione stampa filatelica italiana, in accordo con l’Ordine dei giornalisti del Piemonte, proporrà il corso, aperto a tutti e gratuito, “Stampa filatelica e cronaca postale. Giornalismo di nicchia, fra specializzazione e opportunità”. Nel pomeriggio, sempre di venerdì, si effettueranno visite a taglio postale, il sabato completo e la domenica mattina lo spazio sarà lasciato agli esperti. Punto di riferimento è la centralissima chiesa dedicata a san Giacomo della Vittoria, in via San Giacomo della Vittoria 56.
Il “Tavolo dei «postali»” nasce come idea nel 2018 e trova quali proponenti l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano on-line specializzato nel settore postale “Vaccari news”. In seguito si è aggiunto il Polo culturale di quello che adesso è il ministero delle Imprese e del made in Italy, partecipe attraverso il Museo storico della comunicazione.
Parte dalla constatazione che in Italia esistono diverse realtà, pubbliche (come musei e comuni) o private (associazioni e singoli), che fanno del comparto postale un vettore d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. L’idea era -ed è- metterle allo stesso tavolo (da qui il nome), farle conoscere e interagire fra loro e con gli interessati.
Milano (3 ottobre 2025) - Dalla casa di riposo che propone la mail art ai suoi ospiti alla banca che, possedendo un’importante collezione di cartoline antiche, ha deciso di farla conoscere al pubblico esponendola nelle proprie filiali.
L’edizione 2025 firmata dal “Tavolo dei «postali» non di ferma qui: il programma comprende una ventina di relazioni capaci di affrontare il settore postale, non come servizio né come collezionismo, ma secondo le quattro linee che contraddistinguono l’esperienza: arte, conservazione, cultura, intrattenimento.
Relatori sono rappresentanti di musei, associazioni, studiosi indipendenti che esporranno un aspetto del proprio sapere condensato in quindici minuti.
Dopo Prato, Trieste, Palermo e Pescara, l’incontro si svolgerà ad Alessandria con il supporto del Circolo filatelico numismatico cittadino. Confermati gli abituali tre giorni, questa volta dal 10 al 12 ottobre.
Venerdì mattina, l’Unione stampa filatelica italiana, in accordo con l’Ordine dei giornalisti del Piemonte, proporrà il corso, aperto a tutti e gratuito, “Stampa filatelica e cronaca postale. Giornalismo di nicchia, fra specializzazione e opportunità”. Nel pomeriggio, sempre di venerdì, si effettueranno visite a taglio postale, il sabato completo e la domenica mattina lo spazio sarà lasciato agli esperti. Punto di riferimento è la centralissima chiesa dedicata a san Giacomo della Vittoria, in via San Giacomo della Vittoria 56.
Il “Tavolo dei «postali»” nasce come idea nel 2018 e trova quali proponenti l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano on-line specializzato nel settore postale “Vaccari news”. In seguito si è aggiunto il Polo culturale di quello che adesso è il ministero delle Imprese e del made in Italy, partecipe attraverso il Museo storico della comunicazione.
Parte dalla constatazione che in Italia esistono diverse realtà, pubbliche (come musei e comuni) o private (associazioni e singoli), che fanno del comparto postale un vettore d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. L’idea era -ed è- metterle allo stesso tavolo (da qui il nome), farle conoscere e interagire fra loro e con gli interessati.
“Tavolo dei «postali»”
La posta come arte, conservazione, cultura, intrattenimento
www.issp.po.it/tavolo-dei-postali
La posta come arte, conservazione, cultura, intrattenimento
www.issp.po.it/tavolo-dei-postali
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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