Quattro artisti internazionali
accendono un’edizione straordinaria
Tracey Emin, Soundwalk Collective con Patti Smith e Philip Glass, Riccardo Previdi, Gintaras Didžiapetris
Si apre ufficialmente la ventottesima edizione di Luci d’Artista.
Venerdì 24 ottobre, dalle ore 18:15, Torino tornerà a brillare e il cielo della città si trasformerà in un grande palcoscenico di luce, con 32 installazioni luminose, arricchite quest’anno da ben quattro nuove opere firmate da grandi protagonisti della scena artistica: Tracey Emin, il collettivo Soundwalk Collective insieme alla poetessa e musicista Patti Smith e al compositore Philip Glass, Riccardo Previdi e Gintaras Didžiapetris, realizzate grazie al sostegno di nuovi importanti partner. Saranno coinvolti nuovi spazi della città che entreranno a far parte della mappa luminosa di Luci d’Artista, confermando la vocazione della manifestazione a rinnovarsi e a estendere la propria presenza nel tessuto urbano di Torino.
Le Luci d’Artista della 28° edizione resteranno accese dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 e in questi mesi piazze, monumenti e luoghi simbolo della città dialogheranno con l’arte contemporanea, trasformando Torino in un museo dove la protagonista è la luce.
IL CONSOLIDAMENTO DEL NUOVO CORSO
Nel
corso del 2023 la Città di Torino ha deciso l’affidamento del progetto
Luci d’Artista alla Fondazione Torino Musei, che in questi due anni ha
lavorato in ottica manageriale sul Format e sui Fattori abilitanti
partendo dal modello organizzativo e da una direzione curatoriale
autonoma, dalla definizione di una complessiva identità visiva composta
di una grafica coordinata dell'intero progetto e, per la prima volta, da
un logo della manifestazione e da un sito internet ricco e che
ripercorre la storia di Luci, con un potenziamento dei canali social.
La
visione, come noto, è quella di far evolvere Luci d’Artista –
mantenendo chiaramente il format espositivo storico - in una vera
istituzione di ricerca artistica, un museo di luce, diffuso e a cielo
aperto, che, come ogni museo, sia dotato di un’autonoma identità e
relazioni, una propria organizzazione e una programmazione attiva tutto
l’anno e superando i suoi classici confini invernali.
L’intento
dichiarato è quello di superare i confini cittadini in termini di
notorietà e fruizione per un progetto e una collezione di rilievo
internazionale.
Nel corso di questo biennio il progetto ha avuto una
tangibile evoluzione ormai in via di consolidamento con un Format
riconoscibile che prevede oltre alla Collezione principale anche una
rete territoriale e nazionale di Luci d’Artista con tutti i principali
musei e centri di arte con COSTELLAZIONE, un programma stabile di
collaborazioni con l’estero con DUET che quest’anno prende concreto
avvio con due luci oltre a un qualificato public program ridenominato e
strutturato in una ACCADEMIA della LUCE in collaborazione con i
dipartimenti educazione di tutti i musei, il tutto supportato da un
PIANO DI COMUNICAZIONE e uno stabile PROGRAMMA DI RESTAURI.
Luci è
nel contempo diventato un soggetto attivo e presente sulla scena
artistico museale e questo è un altro importante risultato e la base per
il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi futuri.
Luci d’Artista è
progetto e patrimonio della Città di Torino, realizzato da Fondazione
Torino Musei con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e
Fondazione CRT.
Partner: Regione Piemonte, Fondazione Arte CRT, OGR Torino, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Nitto ATP Finals, Lithuanian Culture Institute e NeonLauro.
Main sponsor: Gruppo Iren.
LE QUATTRO NUOVE INSTALLAZIONI LUMINOSE
Tra le nuove installazioni luminose, due portano la firma della Fondazione CRT, da sempre al fianco di Luci d’Artista: l’edizione di quest’anno si arricchisce infatti anche grazie al contributo della Fondazione Arte CRT e delle OGR Torino che introducono nuove opere, rafforzando il legame tra arte contemporanea e città.
La prima grande notizia è che Luci d’Artista accoglie tra i suoi protagonisti un’icona dell’arte contemporanea internazionale: la britannica Tracey Emin. Si tratta della prima e unica opera pubblica in Italia dell’artista. Un ingresso reso possibile proprio grazie alla Fondazione Arte CRT che per celebrare il suo venticinquesimo anniversario ha deciso di donare alla Città una prestigiosa opera al neon dal titolo Sex and Solitude, collocata nei Giardini Reali bassi, firmata da una delle figure più acclamate al mondo, autrice, tra i molti linguaggi praticati, di celebri creazioni luminose.
La collaborazione con le OGR Torino continua a svilupparsi e crescere con un progetto speciale ideato per la monumentale Corte Est, dove sarà presentata l’installazione Mummer Love realizzata da Soundwalk Collective in collaborazione con la leggendaria poetessa e cantautrice Patti Smith, icona globale del rock, e al compositore statunitense Philip Glass, considerato capofila del minimalismo musicale.
La ventottesima edizione si arricchisce inoltre della partnership con le Nitto ATP Finals, l’importante manifestazione sportiva che dal 2021 si svolge a Torino. L’evento - sontuosa chiusura di stagione del grande tennis mondiale del circuito ATP in programma sul campo della Inalpi Arena dal 9 al 16 novembre - donerà alla Città di Torino una luce dal titolo Bouncing the Ball concepita e realizzata dall’artista Riccardo Previdi per Piazza San Carlo: un’opera che prende spunto dal movimento iniziale del gioco del tennis e pensata in dialogo con le chiese gemelle della piazza.
La luce Bouncing the Ball di Riccardo Previdi sarà inaugurata l’8 novembre, in occasione dell’apertura delle Nitto ATP Finals.
Infine, grazie al contributo del Lithuanian Culture Institute, nell’ambito dell’anno della cultura lituana in Italia, la collezione di opere luminose accoglierà sulla facciata del Museo Regionale di Scienze Naturali l’importante opera al neon Untitled dell’artista lituano Gintaras Didžiapetris, già protagonista di manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia.
Giardini Reali bassi
Opera realizzata grazie al sostegno della Fondazione Arte CRT
Tracey Emin scrive bene, molto bene, è abile con le parole tanto quanto con i colori e i pennelli. Sono forse poesie queste sue brevi frasi rese con la luce? Di sicuro la loro valenza poetica è altissima e riescono a colpire al cuore ogni volta. La poeticità di questi neon nasce, come con i grandi poeti e gli scrittori di aforismi, dalla precisione matematica con cui le parole vengono poste in sequenza: ogni minima variazione di vocabolario o di ordine frantumerebbe quell’equilibrio fragile e perfetto. Sono messaggi affidati a una bottiglia e lasciati andare alla deriva con la speranza che qualcuno possa coglierli e raggiungerci, facendoci sentire meno soli.
OGR Torino, Corso Castelfidardo 22
Opera realizzata grazie al sostegno delle OGR Torino
Come negli scritti di Rimbaud, i Soundwalk Collective esplorano vari modi di percepire la realtà per creare una prospettiva personale sul mondo. L'installazione funge da camera di risonanza per la memoria e gli ambienti dando accesso al periodo trascorso da Rimbaud in Etiopia.
Il paesaggio sonoro sincretico permette un incontro incarnato con gli anni africani del poeta. I canti Sufi, nelle parole di Crasneanscki, creano "connessioni con altri livelli del sé e della coscienza. Questa connessione, come la poesia, è un linguaggio universale. Un linguaggio dell'anima, per l'anima".
Mummer Love trascende il tempo: l'opera diventa un'archeologia intima, un'immersione profonda nelle singolarità di una vita e di un luogo. L'approccio sinestetico di Rimbaud alla poesia - che condensa sensazioni disparate in un'esperienza aumentata - dà forma qui a un uso mnemonico del suono e delle immagini, dove i luoghi e i ricordi perdurano attraverso l'ascolto.
Bouncing the Ball di Riccardo Previdi
Piazza San Carlo, tratto di via Roma tra le due Chiese
Opera realizzata grazie al sostegno di Nitto ATP Finals
“Bouncing
the Ball si inserisce in Piazza San Carlo come un dispositivo poetico e
concettuale, capace di attivare nuove letture dello spazio pubblico e
del tempo condiviso”.
L’opera rappresenta l’azione del rimbalzo e la
deformazione di una pallina nell’istante dell’impatto: il gesto tecnico
diventa forma essenziale, un congelamento luminoso del tempo.
Realizzata
con il supporto di Nitto ATP Finals, evento del grande tennis mondiale
ospitato a Torino dal 2021, l’opera prende spunto dal palleggio che
precede il servizio: metafora di consapevolezza, fragilità e
imprevedibilità, il “momento sospeso in cui ci si raccoglie, si
discerne, si decide”.
La Luce si trasforma, evolvendo da un’ellisse a
un cerchio perfetto - una forma universale e ricorrente nella pratica
dell’artista. Il cerchio è anche buco, soglia, principio di permeabilità
e passaggio. In Piazza San Carlo, l’opera dialoga con le due chiese
gemelle, le cui facciate presentano grandi rosoni ellittici, forme che
ritornano nel rimbalzo luminoso in evoluzione dinamica.
La
combinazione tra la semplicità del cerchio e la complessità dell’ellisse
richiama il passaggio dal Rinascimento al Barocco: da un centro unico a
due fuochi, da geometrie pure a forme dinamiche.
Riccardo Previdi
esplora la relazione tra arte, architettura e design, con attenzione
alla dimensione progettuale come spazio di connessione tra linguaggi. Ha
esposto in sedi internazionali tra cui Kunst Raum Riehen (2023),
Museion (2023), Villa Croce (2017), Marta Herford (2011), Manifesta 7
(2008).
Untitled di Gintaras Didžiapetris
Museo Regionale di Scienze Naturali (Via Accademia Albertina angolo Via Giolitti)
L’opera fa parte della sezione DUET grazie al sostegno di Lithuanian Culture Institute
Untitled
nasce per il leggendario Padiglione congiunto lituano e cipriota,
intitolato oO, presentato alla 55a Biennale di Venezia. Come spesso
accade con i lavori di Gintaras Didžiapetris, le informazioni condivise
sono pochissime. La sua ricerca si manifesta in opere che assumono
molteplici forme, dal neon alla scultura, dalla fotografia al disegno,
dal video alla scrittura, evitando qualsiasi riconoscibilità stilistica.
Il loro ingresso nel mondo è privo di “manuali di istruzioni” o chiavi
interpretative che possano limitarne il potenziale, lasciando aperta la
relazione tra l’opera e chi la osserva. Untitled si compone di due forme
a prima vista astratte, ma in grado di alludere a qualcosa di concreto:
possono ricordare gli organismi unicellulari bioluminescenti che
popolano gli abissi oceanici e, come spesso accade con l’artista
lituano, evocano meccaniche sommerse, funzionando quasi da metafora
dell’origine del processo creativo, quel momento in cui una scintilla
affiora in maniera epifanica nel buio della nostra anima e della nostra
mente. L’ingresso di quest’opera in Luci d’Artista sottolinea come la
manifestazione si stia configurando sempre di più come una “casa” per
l’arte realizzata con fonti luminose, capace di accogliere importanti
lavori destinati a entrare nella storia. Oltre al Padiglione Lituano e
Cipriota, Gintaras Didžiapetris ha partecipato nel 2011, all’interno
della mostra principale, alla 54a Biennale di Venezia intitolata
ILLUMInations.
RECUPERO E RESTAURO DELLE LUCI
Prosegue
senza interruzioni l’attività di recupero, restauro e aggiornamento
delle Luci d’Artista. Il patrimonio di installazioni luminose è
particolarmente fragile e delicato, sia per le caratteristiche
intrinseche delle opere sia per il loro posizionamento nello spazio
urbano. Per questo ogni anno viene messo in campo un grande impegno per
garantirne il restauro e il recupero, rendendo inoltre le Luci sempre
più moderne e sostenibili.
Anche quest’anno hanno svolto un ruolo
fondamentale la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e
Culturali di Torino e l’Unione Industriali Torino, la cui presenza
costante ha permesso di restaurare l’opera Doppio passaggio (Torino) di
Joseph Kosuth (2001), che potrà finalmente essere ricollocata dopo
l’assenza dello scorso anno per motivi conservativi. L’opera da questa
edizione sarà maggiormente visibile e ancora più sostenibile grazie
all’utilizzo della tecnologia LED. Si tratta di una collaborazione
costruita nel tempo, basata sulla continuità del dialogo tra
istituzioni, che ha portato importanti benefici per il recupero del
patrimonio cittadino.
Un traguardo reso possibile anche grazie al
sostegno del Gruppo Iren, partner storico di Luci d’Artista da oltre
vent’anni, che accompagna il progetto nel processo di ammodernamento e
nel delicato lavoro di restauro e rifacimento della collezione e alla
sponsorizzazione tecnica di NeonLauro.
Luci d’Artista è sempre
più inclusiva ed ecologicamente sostenibile: basti pensare che Iren,
oltre a curare l’allestimento, l’esercizio e il pronto intervento di
tutte le opere luminose esposte, con oltre un milione di sorgenti
luminose quasi del tutto a Led, fornirà maggiore luminosità e ridotti
consumi, con 14,5 km di linee elettriche a collegare le Luci, che
impegneranno una potenza complessiva di soli 130 kW.
DUET: LA NUOVA SEZIONE DI LUCI D’ARTISTA
Con la ventottesima edizione di Luci d’Artista nasce una nuova sezione: DUET.
DUET
raccoglie le collaborazioni internazionali, attraverso la creazione di
una rete che permette alla rassegna di superare i confini nazionali.
Negli ultimi anni, la crescita di Luci d’Artista ha portato allo
sviluppo di importanti collaborazioni con istituzioni pubbliche e
private a livello internazionale.
Questo nuovo capitolo della
manifestazione avrà un ruolo cruciale, favorendo un ampliamento della
platea di pubblico e arricchendo ulteriormente la collezione grazie alle
nuove produzioni.
All’interno di DUET sono nate le
collaborazioni con il Lithuanian Culture Institute, per l’opera di
Gintaras Didžiapetris, e con macLYON Musée d’Art Contemporain di Lione
(Francia), di cui si parlerà nella sezione Costellazione.
LE LUCI. COLLOCAZIONI
Le
32 luci si riaccendono tra le vie e le piazze di Torino e i cittadini e
i turisti potranno alzare gli occhi e ritrovare le opere luminose nelle
loro classiche location, oppure andare alla ricerca delle nuove
collocazioni.
Si riaccende sul Ponte Vittorio Emanuele I,
completamente restaurata grazie alla Consulta per la Valorizzazione dei
Beni Artistici e Culturali di Torino e di Unione Industriali Torino
insieme a NeonLauro, Doppio passaggio (Torino), l’opera ideata nel 2001
da Joseph Kosuth.
Alcune Luci cambiano sede rispetto alla precedente
edizione: VR MAN di Andreas Angelidakis, inaugurata lo scorso anno in
Piazza Vittorio, si potrà quest’anno ammirare in Piazza Bodoni.
La
storica opera del 1998 Volo su… di Francesco Casorati sarà in Via
Principe Amedeo mentre Migrazione (climate change) di Piero Gilardi
realizzata nel 2015 trova sede in Via Sant’Agostino.
Dopo tre anni
AZZURROGIALLO di Giorgio Griffa torna nei Giardini Cavour, luogo per cui
l’artista l’aveva pensata nel 2022, così come Luì e l’arte di andare
nel bosco di Luigi Mainolfi torna a risplendere in Via Lagrange, Noi di
Luigi Stoisa in Via Garibaldi e Palomar di Giulio Paolini è nuovamente
allestita in Via Po.
Si riconfermano nelle collocazioni
precedenti le Luci di Mario Airò, Cosmometrie in Piazza Carignano con
una sempre nuova configurazione decisa dall’artista, che come ogni anno
segue l’allestimento della sua Luce; Orizzonti di Giovanni Anselmo, in
Piazza Carlo Alberto; Ancora una volta di Valerio Berruti in Via
Monferrato; Tappeto volante di Daniel Buren in Piazza Palazzo di Città;
Nicola De Maria, Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime in
piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina); Marco Gastini, L’energia che
unisce si espande nel blu in Galleria Umberto I; Jeppe Hein, Illuminated
Benches in Piazza Risorgimento; Rebecca Horn, Piccoli spiriti blu sul
Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar sulla facciata
del Museo Diffuso della Resistenza; Renato Leotta, Io, sono nato qui. in
Corso Spezia 70, sul tetto dell’Ospedale Sant’Anna; Mario Merz, Il volo
dei numeri sulla Mole Antonelliana; Mario Molinari, Concerto di parole
in Piazza Polonia; Luigi Nervo, Vento solare in Piazzetta Mollino;
SCIA’MANO di Luigi Ontani ai Giardini Sambuy di Piazza Carlo Felice;
L'amore non fa rumore di Luca Pannoli in Parco Michelotti di fronte alla
Biblioteca Geisser; Michelangelo Pistoletto, Amare le differenze in
Piazza della Repubblica (facciata della Tettoia dell’Orologio); My Noon
di Tobias Rehberger in Piazza Arbarello; Ice Cream Light di Vanessa
Safavi in Largo Montebello, Grazia Toderi, “…?...” in cima alla cupola
della Basilica Mauriziana (visibile da Piazza della Repubblica) e
Gilberto Zorio, Luce Fontana Ruota sul laghetto di Italia ’61 (Corso
Unità d’Italia).
INAUGURAZIONE DELLE NUOVE OPERE E ACCENSIONE DELLE LUCI
L’inaugurazione
di Luci d’Artista 2024, in programma venerdì 24 ottobre, sarà ancora
una volta itinerante, per abbracciare luoghi diversi della città e sarà
aperta a cittadine, cittadini e turisti.
Il tour prende avvio
alle 18.15 ai Giardini Reali bassi (accanto al monumento) per
l’inaugurazione e accensione di Sex and Solitude di Tracey Emin, con
l’intervento della Banda musicale del Corpo di Polizia Locale della
Città di Torino. La seconda tappa è prevista alle 19:00 in piazza
Vittorio Veneto (angolo lungo Po Cadorna), per l’accensione di Doppio
passaggio di Joseph Kosuth, restituita alla città dopo l’importante
restauro. Alle 19:20 la terza tappa sarà ai Giardini Cavour sotto
Azzurrogiallo di Giorgio Griffa dove si trasferirà anche la Banda
musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino per
accompagnare l’evento. A seguire, il gruppo transiterà al Museo
Regionale di Scienze Naturali, dove verrà accesa l’opera Untitled di
Gintaras Didžiapetris.
Il tour si concluderà alle 20.15 alle OGR
Torino, con l’accensione di Mummer Love di Soundwalk Collective, quarta
nuova luce di questa edizione. Seguirà, intorno alle 20:30, un poetry
reading scaturito dalle voci che compongono Mummer Love. Il reading
amplia la ricerca sulla poesia attraverso le voci di Maria Luce
Cacciaguerra, Valentina De Zanche ed Eleonora Luccarini. Una lettura
corale di poesia arabo-siciliana, poesia contemporanea e accenni di
Rimbaud espande i ritmi dell'opera di Soundwalk Collective. In ogni
tappa sono previsti gli interventi delle istituzioni, degli artisti
presenti e dei partner di Luci d’Artista.
Per il terzo anno
consecutivo Studio Fludd cura l’identità visiva di Luci d’Artista.
L’edizione 2025-2026 si sviluppa in un vibrante glitch luminoso, a
evocare energia potenziale, con una palette rinnovata.
Anche
quest’anno si rinnova la preziosa collaborazione con la FIAF –
Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – e con Puma Lavori in
Fune, partner storici che da tempo contribuiscono alla valorizzazione di
Luci d’Artista mettendo a disposizione competenze e produzioni
fotografiche e video in forma volontaria e appassionata. Novità di
questa edizione è l’ingresso del Dipartimento Corpo Polizia Locale,
Divisione Protezione Civile, Gestione Emergenze e Sicurezza - Servizio
Drones Unit, che arricchirà il progetto con spettacolari riprese aeree
delle luci in collezione, offrendo nuove prospettive e narrazioni visive
dell’intero percorso artistico.
ACCADEMIA DELLA LUCE. Il Public Program di Luci d’Artista
novembre 2025 – giugno 2026
Accademia
della Luce, il Public Program della manifestazione, è la sezione che
più ha beneficiato dell’indirizzo curatoriale degli ultimi anni. Grazie a
questa impostazione, Luci d’Artista ha potuto rafforzare le
collaborazioni con i Dipartimenti Educazione dei musei e delle
fondazioni torinesi dedicate all’arte contemporanea, sviluppando
attività lungo l’intero arco dell’anno.
Anche in questa edizione si
ripropongono sia la conferenza di gennaio sui grandi maestri di Luci
d’Artista sia l'evento ormai consolidato del Summer Solstice, entrambi
con contenuti e temi rinnovati.
L’intero programma di Accademia della
Luce, come per l’edizione passata, si concluderà con un grande evento
durante il solstizio d’estate, il 21 giugno 2026 in cui sarà coinvolto
un gruppo di performer internazionali a cui sarà chiesto di lavorare
attorno al tema della Luce.
Anche quest’anno, grazie alla
collaborazione di City Sightseeing Torino, saranno realizzate iniziative
speciali dedicate alle famiglie, per scoprire la collezione di Luci
d’Artista e rafforzare il senso di appartenenza alla Città e, in
particolare, al proprio territorio, favorendo una maggiore fruibilità
del patrimonio artistico collocato nello spazio pubblico.
Accompagnati
da una guida escursionistica ambientale, per il terzo anno consecutivo
vengono inoltre proposti, in collaborazione con Metrotrail, quattro
itinerari di trekking urbano che abbinano Natura e Luci d’Artista 28,
per un Public Program ecologico e sostenibile.
I trekking urbani
Natura + Luci d’Artista porteranno a scoprire ambienti ecologicamente
rilevanti a Torino, tra fiumi, parchi, giardini e semplici aiuole,
percorrendo impensabili sentieri urbani verdi, punteggiati dalle
installazioni di Luci d’Artista. La silente fauna notturna dei fiumi
farà da contrasto con le luci stesse e la vita della città; alberi
monumentali e giardini segreti segneranno la riscossa della Natura sulla
metropoli. Le camminate pianeggianti in città, dai 6 ai 7 chilometri
con guida escursionistica ambientale in lingua italiana e spagnola
(inglese su richiesta) dureranno circa due ore e mezza.
Per costi, itinerari e modalità di prenotazione: lucidartistatorino.org e www.metrotrail.it/luci-dartista .
COSTELLAZIONE
Costellazione,
la sezione collaterale di Luci d’Artista in cui sono presentate le
opere luminose realizzate dalle Istituzioni del territorio, torna ancora
più ricca e con una novità significativa: per la prima volta, la
sezione di Luci d’Artista esce dai confini torinesi, estendendosi
all’Italia e all’Europa.
Si è dato vita infatti a due importanti
collaborazioni, quasi dei gemellaggi, con prestigiose istituzioni
espositive: Triennale Milano e il macLYON Musée d’Art Contemporain di
Lione (Francia). La scelta non è casuale: Milano e Lione sono città
storicamente legate a Torino per ragioni geografiche e culturali: Lione
richiama immediatamente alla mente la celebre Fête des Lumières, e
Triennale è tra le principali istituzioni mondiali per architettura,
design, arti visive e performative e il suo connubio con Luci d’Artista,
principale realtà italiana per l’arte pubblica, nasce naturalmente.
Inoltre,
la sezione si avvarrà di nuove collaborazioni istituzionali cittadine,
con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea con l’opera
di Maurizio Nannucci completamente restaurata collocata sul tetto, il
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con un lavoro restaurato
di Mario Merz e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con la luce
dell’artista polacca Paulina Olowska, confermandosi come principale leva
di espansione e arricchimento di Luci d’Artista, non solo a livello
cittadino.
LUMINARIE
Anche per questa edizione, Luci
d’Artista è affiancata dalla sezione collaterale Luminarie. Questa
sezione si affianca al programma Costellazione e raccoglie le Luci nate
da iniziative private, della città e dalla sua comunità. Luci d’Artista è
infatti da sempre un grande laboratorio di sperimentazione esteso
all’intero territorio torinese, e non solo, e ogni anno durante il
periodo invernale dell’evento si accendono numerose Luci “private”, a
testimonianza di quanto la manifestazione sia sentita e radicata nella
vita della città.
La sezione Luminarie nasce proprio per valorizzare
queste iniziative, trasformando l’evento in una vera e propria festa
popolare, dove la luce dialoga con l’arte. Il nome stesso richiama le
tradizioni luminose, particolarmente diffuse nel Sud Italia, in cui le
decorazioni luminose svolgono un ruolo centrale nel celebrare le
festività. (scheda in cartella stampa).
ELENCO LUCI D’ARTISTA 28 (4 nuove luci, 8 ricollocazioni)
Mario AIRO’ – Cosmometrie – piazza Carignano
Andreas ANGELIDAKIS – VR Man – piazza Bodoni – ricollocazione
Giovanni ANSELMO – Orizzonti – piazza Carlo Alberto
Valerio BERRUTI – Ancora una volta – Via Monferrato
Daniel BUREN – Tappeto Volante – piazza Palazzo di Città
Francesco CASORATI – Volo su … – via Principe Amedeo – ricollocazione
Nicola DE MARIA – Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime – Piazza Carlo Emanuele II
Gintaras DIDŽIAPETRIS – Untitled – Museo Regionale di Scienze Naturali (Via Accademia Albertina angolo Via Giolitti) - Nuova Luce 28a edizione
Tracey EMIN – Sex and Solitude – Giardini Reali bassi - Nuova Luce 28a edizione
Marco GASTINI – L’energia che unisce si espande nel blu – Galleria Umberto I
Piero GILARDI – Migrazione (climate change) – via Sant’Agostino - ricollocazione
Giorgio GRIFFA – AZZURROGIALLO – Giardini Cavour - ricollocazione
Jeppe HEIN – Illuminated Benches – Piazza Risorgimento
Rebecca HORN – Piccoli spiriti blu – Monte dei Cappuccini
Alfredo JAAR – Cultura=Capitale – Museo della Resistenza
Joseph KOSUTH – Doppio passaggio (Torino) – Ponte Vittorio Emanuele I - ricollocazione
Renato LEOTTA – Io, sono nato qui. – Corso Spezia 70, tetto Ospedale Sant’Anna
Luigi MAINOLFI – Luì e l’arte di andare nel bosco – Via Lagrange – ricollocazione
Mario MERZ – Il volo dei numeri – Mole Antonelliana
Mario MOLINARI – Concerto di parole – area verde di Piazza Polonia
Luigi NERVO – Vento solare – Piazzetta Mollino
Luigi ONTANI – Scia’Mano – Giardini Sambuy
Luca PANNOLI – L’amore non fa rumore – Parco Michelotti, fronte Biblioteca Geisser
Giulio PAOLINI – Palomar – via Po – ricollocazione
Michelangelo PISTOLETTO – Amare le differenze – Piazza della Repubblica, Tettoia Orologio
Riccardo PREVIDI - Bouncing the Ball – Piazza San Carlo (via Roma tra le due chiese) Nuova Luce 28a edizione
Tobias REHBERGER – My Noon – Piazza Arbarello
Vanessa SAFAVI – Ice Cream Light – Largo Montebello
SOUNDWALK COLLECTIVE con Patti SMITH e Philip GLASS - Mummer Love – Cortile OGR - Nuova Luce 28a edizione
Luigi STOISA – Noi – Via Garibaldi - ricollocazione
Grazia TODERI – …?... – Cupola della Basilica Mauriziana (via della Basilica angolo via Milano)
Gilberto ZORIO – Luce Fontana Ruota – opera permanente Laghetto Italia ’61 (corso Unità d’Italia)
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA


























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