Il Maestro è un film intenso e struggente che celebra l’elogio della sconfitta che porta in scena il racconto di un ex tennista fallito e un ragazzo oppresso dal padre che insieme scopriranno che il talento, da solo, non basta. E’ una parabola di cadute e rinascite, tra racchette sbattute e primi piani commoventi: il film di Andrea Di Stefano rifiuta la retorica della vittoria per abbracciare la poesia della sconfitta. Favino si offre vulnerabile, Menichelli cresce davanti ai nostri occhi, mentre una colonna sonora anni Ottanta ci riporta ad un’Italia ingenua e feroce.
Prosegue poi la rassegna dedicata al grande regista Werner Herzog, per i capolavori restaurati della Cineteca di Bologna con la proiezione di un altro dei suoi capolavori, La ballata di Stroszek, una dolceamara scorribanda tra Berlino e l’America: un’altra ode del regista ai suoi splendidi perdenti.
Il programma
Il maestro: giovedì 13 novembre ore 17.00; ore 21.00; venerdì 14 novembre ore 15.00; ore 17.15; ore 21.00; sabato 15 novembre ore 16.45; ore 19.00; ore 21.15; domenica 16 novembre ore 15.00; ore 17.15; ore 19.30; mercoledì 19 novembre ore 17.00.
La ballata di Stroszek: mercoledì 19 novembre ore 21.00
Sinossi
IL MAESTRO Presentato fuori concorso all'82sima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia "Il maestro" segna una ulteriore svolta nel cinema del bravo Andrea Di Stefano che dopo il ritorno in Italia con il noir "L'ultima notte di Amore" si cimenta nella commedia senza aver paura di confrontarsi con i grandi modelli del passato messi in campo anche nella scelta di un cast di attori di assoluto valore. Ne "Il maestro" lo sono tutti, anche Tiziano Menichelli che nella parte di Felice riesce ad essere all'altezza del "maestro" Favino.
LA BALLATA DI STROSZEK Un giovane sbandato, Bruno Stroszek, accoglie a casa la giovane Eva. Ma le difficoltà economiche e le minacce dei protettori della ragazza inducono Bruno, Eva e il padrone di casa, Scheitz, a emigrare in America del Nord dove lavora un nipote di Scheitz.. Il miraggio di una nuova vita è durato solo qualche attimo. Film assai importante, soprattutto per la problematica che pone riguardo all'America. È un lavoro di estrema sensibilità per il quale il trentacinquenne Herzog ha voluto far tutto da solo: regia, soggetto e sceneggiatura.
Info e prenotazioni CINEMA ODEON
Tel. 0187.745630
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