Cari amici di rosarydelsudArt news oggi vi faccio fare un viaggio molto particolare: viaggiamo in funicolare.
Napoli infatti, tra i numerosi mezzi pubblici di trasporto gode di un mezzo molto particolare, spesso ricordato in antiche canzoni in vernacolo partenopeo, che affascina tutti, la funicolare.
In particolare oggi facciamo un viaggio nella Funicolare di Montesanto: precisamente è un impianto di risalita della città di Napoli che collega la zona di Montesanto (centro storico) con la collina del Vomero, in particolare via Morghen vicino a Castel Sant'Elmo.
Inaugurata nel 1891, è una delle tre funicolari di Napoli, i cui attuali orari sono: dalle 7:00 alle 22:00, con una frequenza di circa 10 minuti, il viaggio dura circa 7 minuti.
Ecco alcune curiosità storiche: venne progettata nel 1923 da Giovan Battista Comencini e Nicola Daspuro, approvata poi dal comune di Napoli nel 1924 ed aperta nel 1928.
Cosa molto importante è che la funicolare ha sempre funzionato con alimentazione elettrica: precisamente l'impianto di trazione originario era costituito da due gruppi della Ward Leonard con batteria ricaricabile a dinamo, a repulsione, collegati a dei motori da 300 cavalli vapore della Marelli.
L'impianto era dotato poi anhe di una batteria tampone che, in caso di mancanza di energia elettrica, assicurava il regolare esercizio dell'impianto per circa un'ora.
Attualmente la rete delle funicolari di Napoli è composta da quattro impianti gestiti dall'azienda ANM (Azienda Napoletana Mobilità):
- Funicolare Centrale: La più trafficata, collega Piazza Augusteo (vicino a Via Toledo) con il Vomero (Piazza Fuga/Piazza Vanvitelli).
- Funicolare di Chiaia: La più antica (inaugurata nel 1889), collega il Parco Margherita (Chiaia) con via Cimarosa (Vomero).
- Funicolare di Montesanto: Collega la stazione di Montesanto con il Vomero (via Morghen), integrandosi con altri mezzi di trasporto.
- Funicolare di Mergellina: Collega la zona di Mergellina con Posillipo Alta.
Utilizziamo più spesso i mezzi pubblici,
la Terra ci ringrazierà
... e anche il nostro borsellino.



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